Di episodi di maschilismo sono piene le cronache, ma è già molto più raro trovare un caso in cui il maschilismo si manifesti contemporaneamente su diversi fronti della stessa vicenda.
L'altro giorno ho conosciuto una ragazza che fa la bagnina in una delle spiagge locali (in Calabria). Chiacchierando, mi ha raccontato che lei è ligure, ma che in Liguria non trovava lavoro come bagnina "perchè lì non si fidano di una donna, e preferiscono gli uomini".
Da notare che questa non è una ragazza qualunque: alta 1.80, fisico eccezionale, è campionessa europea di nuoto sincronizzato, e quindi nell'acqua si trova a suo agio quanto un pinguino nel mare Antartico.
Se io stessi annegando, potrebbe tranquillamente salvare me ed il mio cane da 40 chili con un braccio solo, mentre con l'altro segnala a riva che è tutto sotto controllo. Eppure in Liguria non l'hanno voluta "perchè è donna".
A questo punto mi sono stupito e le ho chiesto: "Ma scusa, in Liguria non ti vogliono perchè di una donna non si fidano, e qui invece sì?" [...]
di Pike Bishop
Devo mettere in piazza gli affari miei, catastrofici, con una storia vera e magari istruttiva - e che contribuisce a chiarire come non e' solo per il costo del lavoro che le ditte straniere non gradiscono investire in Italia, a meno che non siano di dimensioni tali da comprarsi decine di studi legali di grido - e con la preghiera di diffonderla in ogni media, se volete.
Nel 2001 una proprieta' indivisa - composta di 8 alloggi, garages e magazzini - di proprieta' di mio zio paterno e di mio padre - venne ereditata da due parti distinte in seguito alla loro morte a pochi mesi di distanza l'uno dall'altro: mia zia e mio cugino, eredi di mio zio, e mio fratello ed io, eredi di mio padre. La proprieta' era stata amministrata da mia zia per parecchi anni.
L'atto notarile di successione, redatto dal notaio di fiducia di mia zia, sanci' che la nostra quota era maggioritaria, ma nostra zia decise che non fosse giusto e che a noi invece spettava solo un'alloggio all'ultimo piano piu' quelli che gia' possedevamo a nostro nome al secondo.
Sia io che mio fratello, a quel punto, pensammo che l'amministrazione dello stabile non potesse essere lasciata in mano ad una delle parti in disaccordo, specie essendo noi emigrati e lontani e pure noi in affitto, e chiedemmo al Tribunale di nominare un amministratore di ufficio. [...]
Lo scorso 3 di luglio Donald E. Stahl , un attivista e ricercatore, ha fatto una approfondita e documentata presentazione sui fatti dell'11 settembre alla riunione annuale del MENSA Institute a Louisville nel Kentucky.
Elizabeth Woodworth ne ha pubblicato una recensione sul sito del 9/11 Consensus Panel. Questa è la traduzione della sua recensione.
Evoluzione del dibattito sul 9/11: dalle teorie del complotto alle fotografie del complotto
di Elizabeth Woodworth
La presentazione di Stahl potrebbe diventare una pietra miliare nella letteratura sull'11 settembre.
Stahl colloca l'11 settembre, "una storia troppo grande per essere indagata", nell'evoluzione del contesto del "complesso militare industriale" di Eisenhower, che nel frattempo è diventato il complesso militare-industriale-mediatico-accademico: MIMAC.
I media infatti hanno ormai abbandonato da qualche decennio il loro ruolo tradizionale, dimenticandosi di indagare sulle prove dei complotti governativi. E ora gli accademici si sono uniti a loro.
Gli accademici sono rimasti talmente silenziosi sulla questione dell'11 settembre che oggi coloro che vengono etichettati come "complottisti" possono in realtà essere considerati più accademici degli accademici stessi.
Ne consegue che i "complottisti" discutono la questione in abbondanza, mentre i "convenzionalisti" (o "teorici delle coincidenze") parlano solo di coloro che discutono la questione. In altre parole, "professano un certo credo, dimenticandosi di spiegare il motivo per cui ci credono". [...]
In occasione del suo discorso al Parlamento europeo, Tsipras ha consegnato una "lettera di intenti" talmente generica ed ambigua che sembra voler dare ragione a chi sostiene che la Grecia, in realtà, abbia già deciso di uscire dall'euro. Questa è la traduzione della lettera consegnata oggi a Strasburgo da Tsipras.
8 luglio 2015
Egregio Presidente e Direttore Generale,
a nome della Repubblica ellenica, presento qui una richiesta per un supporto di stabilità a senso degli articoli 12 e 16 del trattato ESM, dato il rischio di stabilità finanziaria che corrono sia la Grecia come stato membro sia l'intera eurozona.
In particolare, la Grecia chiede all' ESM un prestito con disponibilità di tre anni, secondo le condizioni contenute nell'articolo 13 del Trattato ESM e dell'articolo 2 sulle Direttive dei Prestiti.
Il prestito sarà utilizzato per ripagare i debiti contratti dalla Grecia e per garantire stabilità al sistema finanziario.
In armonia con i principi di questo programma a medio-lungo termine, la Repubblica greca si impegna ad un pacchetto comprensivo di riforme e di misure da implementare nel settore della sostenibilità fiscale, della stabilità finanziaria, e della crescita economica a lungo termine. [...]
In occasione del 10° anniversario degli attentati di Londra, pubblichiamo un piccolo collage di articoli dell'epoca, preceduti dal famoso intervento televisivo di Peter Power (nel quale veniva rivelata la clamorosa "coincidenza" delle esercitazioni terroristiche).
LA PROVA DEL NOVE
11.7.15 - Quante probabilità ci sono che la polizia di Londra decida di fare una esercitazione antiterrorismo, immaginando degli attacchi con esplosivi piazzati proprio nelle stesse stazioni in cui gli attacchi sono avvenuti, nello stesso giorno e alla stessa identica ora?
La risposta potrebbe essere questa: ci sono le stesse probabilità che c'erano, quattro anni fa, che la difesa aerea americana e la CIA decidessero di simulare un attacco a Torri e Pentagono, con aerei civili dirottati, proprio nel giorno e nell'ora in cui i veri attacchi sono avvenuti.
Peter Power è un personaggio relativamente noto al pubblico inglese: ex-agente di Scotland Yard, autore di libri, frequente ospite televisivo, ...
La fine dell'Europa è iniziata. Almeno, dell'Europa come la conosciamo oggi: l'Europa dei banchieri e dei finanzieri che fino ad oggi ha fatto il bello e il cattivo tempo con le nazioni più deboli.
Di questo, in futuro, non potremo che ringraziare Tsipras ed il popolo greco che oggi ha votato con lui.
Al di là del risultato del voto - che non porterà comunque ad un'uscita automatica della Grecia dall'Euro - tre sono i fatti importanti che hanno segnato la storia di oggi:
1 - Finalmente, un partito di opposizione ha dimostrato che è possibile venire eletti con un mandato preciso, e mantenere quel mandato anche se ci si ritrova contro il mondo intero. Tsipras è stato eletto con il compito preciso di porre fine all'umiliante condizione di austerity in cui la Grecia viveva ormai da anni, ed ha dimostrato di saper fare tutto il possibile per onorare quel mandato. [...]
Come leggiamo dalle cronache, nel momento di crisi del contante molte persone in Grecia sono ricorse all'uso di Bitcoin. La nuova moneta elettronica sembra, per certi aspetti, poter rappresentare una soluzione, almeno temporanea, alla chiusura dei conti correnti. Qualcuno aveva anche suggerito che, quando il governo greco ha parlato di una possibile "moneta parallela", Tsipras si riferisse proprio a Bitcoin.
La posizione di Varoufakis però sembra essere quantomeno ambigua al riguardo. Quello che segue è un suo articolo su Bitcoin, pubblicato di recente sul suo blog.
BITCOIN E IL PERICOLOSO SOGNO DI UNA MONETA "APOLITICA"
di Yanis Varoufakis
Che cos'è Bitcoin, e che cosa lo rende un tipo di valuta digitale molto particolare.
Bitcoin è una forma di moneta digitale che può essere usata in Internet per acquistare (un numero limitato di) beni e servizi. Ma la natura digitale di Bitcoin non è ciò che lo rende nuovo e unico. Esiste già infatti una vasta gamma di valuta digitale, compreso i dollari, gli euro, i punti dei frequent flyers, i punti di Amazon, eccetera. Se guardiamo alla semplice moneta (fiat), più del 90% dei dollari, euro, yen eccetera sono di fatto digitali. Quando ad esempio la vostra banca vi fa un prestito, questo appare come valuta digitale nel vostro conto corrente. E quando voi usate una carta di credito o l'Internet per mandare dei soldi a qualcuno da cui avete acquistato beni o servizi, i vostri dollari, euro o yen vanno e vengono come semplici unità di valuta digitale. Soltanto una piccola frazione della normale moneta prende la forma reale di carta o metallo. [...]
di Marcello Foa
Non sono mai stato un fan di Tsipras, però devo dire che questa volta è stato bravissimo. Un leader che ha il coraggio di pronunciare le parole che pubblico qui sotto merita rispetto:
“Chiedo a voi di decidere – in nome della sovranità e della dignità che la storia greca richiede – se noi greci dobbiamo accettare un ultimatum dai fini estorsivi che impone una severa e umiliante austerità senza fine e senza la prospettiva di poter reggerci di nuovo sulle nostre gambe economicamente e socialmente. Il popolo deve decidere liberamente se accettare o no il ricatto”.
Tsipras ha avuto molto coraggio e tocca il cuore del problema. L’Unione europea, il Fondo monetario internazionale e la Banca Centrale europea conducono da tempo una politica il cui scopo non è di rilanciare l’economia dei singoli Paesi europei tantomeno di “salvarli” ma di perseguire un disegno politico che mira a schiacciare i singoli Stati, a spazzare via lo stato di diritto, la democrazia, la sovranità, la libertà economica, la sicurezza sociale. Tutti quei valori che i popoli europei hanno faticosamente costruito dopo gli orrori della Guerra mondiale.
Gli italiani non devono illudersi e tanto meno gli spagnoli, ...
di Maurizio Blondet
A Charleston, South Carolina, il 21 enne Dylan Roof è entrato nella chiesa negra ed ha sparato all’impazzata, uccidendo nove presenti, fra cui il senatore democratico Clementa Pinckney, 41 anni, padre di due figli. Era il 17 giugno.
Quello stesso era in corso a Charleston un’esercitazione federale che prevedeva esattamente un eccidio: i poliziotti partecipanti dovevano prepararsi nel caso di Active Shooter. Si tratta di una definizione inventata dal Department of Homeland Security, che designa uno scenario di una strage di massa rapida e imprevedibile, dove alla fine l’uccisore si toglie la vita. Come potete vedere, di esercitazioni del genere, in Usa, se ne tengono di continuo.
E’ una coincidenza che si ripete sistematicamente. L’11 Settembre 2001, la Federal Emergency Management Agency (FEMA, la protezione civile) aveva in programma una esercitazione, chiamata Tripod, che simulava un attacco chimico al World Trade Center e l’evacuazione delle Torri; ...
Leggi tutto: Il doppio volto del maschilismo