Ha già cancellato il TPP, ha già dato ordine di costruire il muro con il Messico, ha già bloccato tutte le assunzioni a livello federale. Ma la vera chiave di volta dei primi 100 giorni di Donald Trump sarà la decisione sullo spostamento dell'ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme.
Durante la campagna elettorale infatti Trump aveva promesso, se eletto, di spostare l'ambasciata americana a Gerusalemme, ed ora gli israeliani premono perchè tenga fede alla parola data.
Questa mossa però rischia di avere un impatto enorme - e non certo positivo - sugli equilibri complessivi in Medio Oriente.
Lo spostamento dell'ambasciata a Gerusalemme, infatti, significherebbe un riconoscimento da parte americana della città come capitale dello stato di Israele, e questo sarebbe contrario alle risoluzioni dell'ONU, che ha invece stabilito fin dall'inizio (1947) che Gerusalemme dovesse restare una "città internazionale".
La prima violazione avvenne subito dopo prima guerra arabo-israeliana, nel 1949. Fu allora che Israele si appropriò di metà della città, Gerusalemme ovest, lasciando alla Giordania il controllo di Gerusalemme est (che comprende la Città Vecchia).
Ma dopo la Guerra dei Sei Giorni (1967), Israele occupò anche la parte est di Gerusalemme, imponendo di fatto il proprio controllo su tutta la città.
Nel 1980 infine il parlamento di Tel Aviv approvò una legge che dichiarava Gerusalemme "capitale di Israele". A quel punto le Nazioni Unite condannarono l'annessione di Gerusalemme est, denunciando il gesto come una violazione del diritto internzionale.
Da allora, nel rispetto della risoluzione ONU, nessuno stato mondiale ha più mantenuto la propria ambasciata a Gerusalemme (eccetto Salvador e Costa Rica, che le hanno rimosse nel 2006).
Nel 1995 però il Congresso americano ha votato una legge che prevedeva lo spostamento dell'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme, "per rispettare la scelta di Israele di avere quella città come capitale". Per favorire questa mossa, già dal 1989 Israele tiene libero per gli USA un lotto di terreno a Gerusalemme, che viene affittato agli Stati Uniti per 1 dollaro all'anno.
Ma lo spostamento dell'ambasciata è stato sempre rimandato dai vari presidenti - Clinton, Bush e Obama - proprio per evitare di far deflagrare un nuovo conflitto in Palestina.
Ora però Trump sembra intenzionato a dare seguito a quella scelta, e questo ovviamente ha scatenato le proteste dei palestinesi e degli arabi in generale. Il presidente palestinese Mahmoud Abbas si è già rivolto a Putin e al re di Giordania, perchè facciano pressioni su Trump affinchè rinunci allo spostamento della sua ambasciata. A sua volta l'organizzazione per la liberazione della Palestina (PLO) ha annunciato che una mossa del genere rischia di portare al disconoscimento da parte loro dello stato di Israele.
Il ministro dell'informazione giordano, Mohammed Momani, ha dichiarato che lo spostamento dell'ambasciata USA a Gerusalemme infiammerebbe le strade del mondo arabo.
Il potente clerico iracheno Muqtada al-Sadr ha detto che una mossa del genere equivarrebbe ad una dichiarazione di guerra contro l'Islam.
Ma il sindaco di Gerusalemme, Nir Barkat, si dice fiducioso che presto Trump manterrà l'impegno preso durante la campagna elettorale.
A questo punto sta a Donald Trump decidere se accendere il cerino che potrebbe dare fuoco all'intero Medio Oriente.
Massimo Mazzucco
Presupposto che con l'appoggio degli Stati Uniti Israle è in grado di vincere una guerra contro il mondo intero; la differenza sul piano militare e le atomiche faranno sì che comunque, probabilmente, mettendo l'ambasciata americana a Gerusalemme non succederà niente salvo qualche manifestazione e attentato di poco effetto.
Se invece dovesse scoppiare una guerra, in caso della quasi certa vittoria di Israele, il passo seguente sarebbe la cacciata di tutti i non ebrei dalla Palestina e l'abbattimento della moschea sul Monte del Tempio a Gerusalemme, per finalmente ripristinare la volontà divina, la Terra Promessa.
Poi, magari con l'aiuto delle tecnologie conosciute del progetto "Blue Beam", finalmente l'ordine sarà ristabilito, e fra meno di un secolo nessuno si sognerà nemmeno di cambiare lo status quo. E tutti vivranno felici e contenti.
A me preoccupa di più l'avanzata delle colonie israeliane in territorio assegnato ai palestinesi
... e ridare la Basilica di Santa Sofia ai legittimi proprietari, cioè: noi Cristiani?
Anzi, perché non portiamo tutti i Cristiani perseguitati nel mondo ad Istanbul (mettendo in campi profughi i Musulmani che lì abitano ingiustamente, usurpando il territorio dei Cristiani, secondo i nostri libri sacri)?.
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Questo mi ricorda le reazioni scomposte dentro e fuori Israele quando l'UNESCO approvò l'anno scorso la risoluzione che affermava in pratica che la moschea al Aqsa apparteneva agli Arabi
questa lettera veniva spedita esattamente 100 anni fa:
Comunque, Trump in mosse unilaterali non è' detto che trovi sempre la strada dritta, molti o alcuni paesi si potrebbero ritirare o annunciare di volersi ritirare dal trattato di non proliferazione nucleare, già successo con la Corea del Nord ( precedente) , e chiaramente non può fare la guerra a tutto il mondo visto che da qualsiasi accordo internazionale è' sempre possibile uscirne per i paesi che non lo hanno ratificato ma solo firmato
Trump gioca la carta del Bluff in molte cose, ed anche se ti vuoi isolare, c'è sempre bisogno di accordi bilaterali.
Ma è lo stesso Muqtada che era solo un paravento dei sadristi che comandavano l'esercito del Mahdi, che non era manco iracheno e doveva tutto il suo "potere" al padre (morto) di sua moglie? Che non aveva nemmeno completato gli studi teologici per poter emettere fatwa o sentenze?
Che gli USA ancora lo usino come spaventapasseri mi stupisce, in genere quelli come lui tra un amministrazione e l'altra li eliminano... magari un attacco cardiaco allo Udo Ulfkotte
Questo dimostra una volta di più come tra Bush e Obama, gli ultimi sedici anni di governo a stelle e strisce sono stati appannaggio del partito unico dei Neocons e del complesso militare-industriale-finanziario.
The Donald dovrà scontrarsi con un'opposizione interna ancor più forte di quella "dem", è sempre bene rammentarlo quando c'è di mezzo Israele, il genero è il primo a far pressioni in tal senso, l'ambasciata USA probabilmente si sposterà a Gerusalemme alla fine, ma non credo che nascerà una nuova intifada, la gente palestinese è stanca di lottare, vuole solo vivere in pace, e non ci riesce a causa delle vessazioni giornaliere che subisce e che ormai non fanno più notizia a livello mainstream e non solo, purtroppo
In altre parole, anche Trump, come tutti i presidenti USA, continuerà ad appoggiare le politiche di Israele in Medio Oriente. Del resto non sarà lo scandalo del secolo: lo spostamento dell'ambasciata americana a Gerusalemme avrebbe fatto molto rumore immediatamente dopo l'invasione di Gerusalemme Est, oppure dopo la dichiarazione del 1980, oggi, nel 2017, sarà la prima mossa per sancire ufficialmente l'occupazione completa della città da parte di Israele e l'imposizione del suprematismo ebraico sulle altre due religioni, islamica e cristiana, che da secoli coesistono nella città sacra.
Trump lascerà fare, e possiamo intuire le motivazioni dell'apparente contraddizione secondo cui il nuovo presidente USA da un lato si scaglia contro i piani del NWO di matrice fortemente sionista, e dall'altro si allea con Netanyahu appoggiandone le politiche in Medio Oriente.
Il punto chiave di questa situazione, dell'orientamento di Trump e della imminente e violentissima guerra che si è aperta tra i poteri forti, è l'abbandono del piano globalista, del Governo Unico Mondiale, a favore di una nuova rinascita dei nazionalismi e del regionalismo geopolitico.
Trump ha dichiaramente deciso di abbandonare il fallimentare progetto globalista, messo in crisi estrema dalla crescita della potenza militare russa, dell'economia cinese e della reazione populista alla crisi economica indotta, staccando la spina per sempre ai suoi principali strumenti di imposizione, come la NATO, la UE, le Nazioni Unite, i trattati commerciali, i diritti gay, la distruzione dei valori tradizionali e delle identità nazionali.
Il Piano Globalista cederà il posto alla nuova e più realista Rinascita Nazionalista, dove l'obbiettivo non sarà più l'imposizione di una dittatura unica a livello globale, ma la crescita (e torneremo a parlare di "crescita" e non più del politicamente corretto "sviluppo") a livello di Nazione, "make USA great again". Un ritorno agli anni '60 e '70, con la fine delle crisi economiche, la fine della new economy dei prodotti finanziari e il ritorno alla old economy manifatturiera.
Ed è in questo panorama che bisogna interpretare le mosse di Trump, e la sua alleanza con Netanyahu, che come lui è un nazionalista a cui interessa la sua (si fa per dire) Terra e la sua Regione, e poco interessano i piani deliranti del governo globale di dominio sull'intera popolazione umana
Netanyahu ha pubblicamente appoggiato Trump nelle elezioni, usando la sua influenza per spostare qualche milione di voti, e Trump è in debito con lui (cosa che spiega anche la sorprendente mossa in uscita di Obama con l'astensione al voto sui nuovi insediamenti: un piccolo dispetto per intralciare il nuovo corso degli eventi).
Anche le numerose alleanze e collaborazioni "ebraiche" in cui è coinvolto Trump, dal governo alla famiglia, possono essere lette in ottica regionalista piuttosto che globalista; il potere ebraico è diviso in una fazione fortemente regionalista e nazionalista, come nel caso di Netanyahu, e una fazione apolide e globalista, come i vari Soros, Rothschild, Rockfeller... E Trump ha stretto alleanze con la prima per eliminare la seconda.
Riassumendo: se i precedenti governi USA, dei Bush, Clinton e Obama, appoggiavano ed erano essi stessi parte di un disegno globalista, dove l'obbiettivo era distruggere gli Stati-Nazione (USA compresi) e favorire l'imposizione di una dittatura unica mondiale, oggi il governo Trump torna a lavorare per la sua Nazione, dichiarando guerra ai vassalli del mondialismo come la Merkel, e alleandosi con gli altri grandi governi nazionalisti, come la Russia di Putin, il Regno Unito, la Le Pen in Francia, il M5S in Italia, Orban in Ungheria, e sì, anche lui, Benjamin Netanyahu in Israele.
Ammettilo sei un ipocrita!Se sono un ipocrita come faccio ad ammetterlo?
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BENDER: Forse ti confondi con il TTIP (le sigle sono simili): il TPP è la Trans Pacific Partnership, un accordo commerciale che riguarda USA, Giappone, Australia e altre nazioni del Pacifico. Il TTIP invece (Transatlantic Trade and Investment Partnership) riguarda Europa e USA. E' quello che è stato tanto demonizzato, e che ancora non è stato implementato.
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CHETO: La tua ipotesi non è affatto strampalata: Avi Lieberman ha già dichiarato che loro sono pronti alla guerra totale: “It doesn’t matter where the next conflict breaks out, it has to be at full strength,” Lieberman told the audience. “You recruit the entire army, the entire reserves; you go full strength until the end, until the other side… raises a white flag. We don’t stop in the middle.”
rt.com/.../...
Però il rischio effettivo di una deflagrazione in Medio Oriente c'è, e credo che sarà proprio la questione di Gerusalemme a determinarla. I palestinesi non accetterebbero mai Gerusalemme capitale di Israele, perchè vogliono che diventi la LORO capitale.
Ma senza un pesante intervento della comunità internazionale a loro favore, la vedo dura per i palestinesi.
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I concetti basilari del Sionismo: Nell'idea sionista è centrale il concetto di Terra d’Israele come patria storica del popolo ebraico e la convinzione che la vita ebraica, in un qualsiasi altro luogo, sia una vita di esilio. Moses Hess, nel suo libro Roma e Gerusalemme (1844), esprime la seguente idea: "Sono stati due i periodi che hanno dato forma allo sviluppo della civiltà ebraica: il primo, dopo la liberazione dall'Egitto ed il secondo, al ritorno dalla Babilonia. Il terzo verrà con la redenzione dal terzo esilio". Nei secoli trascorsi nella diaspora, gli Ebrei hanno mantenuto un legame forte e singolare con la loro patria storica ed hanno manifestato il loro desiderio per Sion attraverso la letteratura ed espressioni rituali. Nel pregare, I'Ebreo fedele deve rivolgere il suo viso verso est, verso la Terra d’Israele. Nella preghiera mattutina, I'Ebreo dice: "portaci in pace dai quattro angoli della terra e conducici ritti nella nostra terra". I fedeli recitano ripetutamente: "Benedetto Tu o Signore, che costruisci Gerusalemme" e "Benedetto Tu o Signore, che riporti la Tua presenza a Sion". La preghiera di ringraziamento dopo i pasti comprende una benedizione che si conclude con una preghiera per la ricostruzione di "Gerusalemme, la Città Santa, velocemente e nei nostri giorni". Nella cerimonia del matrimonio, lo sposo chiede di "elevare Gerusalemme al primo posto della nostra felicità". Nella cerimonia della circoncisione viene recitato il seguente versetto dei salmi: "Se mi dimenticherò di te, o Gerusalemme, possa la mia mano destra avvizzirsi". Nella Pasqua Ebraica ogni Ebreo dichiara: "il prossimo anno a Gerusalemme". In occasioni di lutto, i familiari del defunto vengono confortati menzionando la Terra d’Israele: "Benedetto Tu, o Signore, che consoli Sion e che edifichi Gerusalemme". Il forte desiderio del popolo ebraico di ritornare nella propria terra fu anche espresso in prosa e in poesia, sia in ebraico che in altri linguaggi usati dagli ebrei ed evolutisi nei secoli, come l'Yiddish nell'Europa Orientale e il Ladino in Spagna.
Ritengo che questo pasticcio sia lo sdoganare alle responsabilità israeliane il proseguo della guerra mediorientale...da capire piuttosto il pasticcio Arabia Saudita e Qatar e le potenziali macchiavelliche intese...contro le palesi differenze "percepite" dalla massa...
La Siria può vantare una vittoria di Pirro e vedremo le alture del Golan cosa cambierà!
Vedremo pure come saranno strumentalizzati i curdi..presumo spingendoli contro l'Iraq sciita e chissà iraniano...?
Il popolo rimane scemo..se non scemato, dal comprendonio di una chiave di lettura di queste faccende orribili come demolire/espropriare...d'altronde è successo pure in Cina per far posto a grattacieli...piuttosto e lo ripeto, gli indios sempre meno, tartassati invisibilmente...
...e chi ha creato Hamas? Dividi et impera...
...chiave di lettura...Trump è il supermercato~Iper? Bush&Co l'avevano concepito in pratica...Obama lo voleva addirittura umanizzare...nella via della pace e un Nobel esplosivo...pentito?
Trump riorganizza ciò che già esiste, una mescolata di carte e tagli il mazzo...
Slobbando
A parte che questo testo non parla dell'evitare di coesistere con l'infedele di turno...atto di presunzione? o propriaterra rappresenta una terra infinita capace di ospitare chi la ama? Chissà...
Moses Hess...e chi cazzo è? L'intero mondo ebraico? ..io, come individualista, chi si raggruppa sotto un'identità, mi fa pena..che sia politico religioso massonico me ne fotto...se si aggregano, son influenzabili...tutto qua!
RiassumiamoMa chi, tutti? o chi li strumentalizza? ...un'individualista non può cascar in questo giuochetto...
Ante◆Ater
E di conseguenza di come i popoli dell'Occidente cosiddetto Cristiano siano trascinati in guerre Giudaiche di biblica memoria che non li riguardano, a causa di quel "libro" che venerano, che include la Torah ebraica e le funeste imprese del loro "dio" che li esorta alla battaglia continua verso la conquista della Terra promessa. Ma quand'é che si sveglieranno i Gentili Cristiani e riconosceranno di essere stati turlupinati da 17 secoli per obbedire agli Ebrei e di essersi fatti incantare da uno svolazzare di angioletti dal bel faccino... con la pistola nel taschino?!
La "Terra" promessa é tutto il pianeta, ormai é chiaro e non solo Israele, che é solo uno specchietto per le allodole per deviare gli sguardi da cosa stanno facendo nel mondo i Sionisti tramite le armate dei nostri Paesi. Quindi il NWO non é affatto tramontato ma anzi l'agenda in corso entra in una fase di accelerazione esponenziale che necessitava del personaggio giusto per darvi i toni allucinati e il volto paonazzo degli Psicopatici, Trump! E non c'era certo bisogno che uscissero personaggi come lui e Natanyahu, che tiene il timone della nave di Rothschild & C., per accorgersi che USA e Israele fossero Stati ultra-nazionalisti. Il che non significa affatto, come é evidente, che ad esempio tutti gli Ebrei desiderino vivere in Israele, anche perché hanno scoperto da un bel pezzo che ci sono zone nel mondo ben più confortevoli che delle pietraie semi-desertiche dove vivere e far affari lucrativi. Ma significa che Gerusalemme deve diventare la capitale del mondo. Così si prendono 2 piccioni con una fava!!
Gerusalemme capitale d'Israele invisa ai Musulmani come possibile "casus belli"? Gli Stati Arabi e i Palestinesi prima di tutti, logicamente non dovrebbero abboccare all'amo e lasciare queste gesticolazioni lettera morta, evitando di reagire con violenza, che non produrrebbe che sofferenza, specialmente a loro stessi. Ma possiamo davvero esser certi che le reali intenzioni delle alte sfere che guidano l'Islam, che fa parte della Triade Monoteista, siano di cercare di calmare le acque per giungere alla pace e non invece di replicare "occhio per occhio, dente per dente"? Cosa che ci riporterebbe sempre alle solite multiforme élites Sioniste che si adoperano incessantemente per perpetuare la spirale di violenza nella quale sguazzano. Non potrebbe darsi cioé che il loro ruolo di antagonista storico dei Giudaico/Cristiani sia solo un grande bluff, che serve per nascondere il piano di conquista del mondo della Bestia a Tre Teste o Sionismo Tricefalo?
In essa comunque non si trova alcuna traccia di un precedente possesso giudaico che sarebbe durato addirittura qualche secolo. Non una pietra con una iscrizione, non un documento...il nulla!
Ma la storia è questa ed è inutile qualsiasi tentativo di diniego.
Una piccola striscia di terra lunga circa 45 chilometri e larga 10 in cui vivono un milione e mezzo di palestinesi è martoriata da oltre 60 anni.
Tsahal, il fiero esercito israeliano da settimane sta letteralmente sterminando una popolazione inerme, come ripercussione, dicono, a lanci di missili da parte di Hamas in territorio israeliano.
Razzi che avrebbero provocato la morte di 5 militari (altri 4 sono stati uccisi dal “fuoco amico”[1], cioè dagli stessi soldati), mentre nelle fila degli arabi, gli assassinati dal democratico stato di Israele sarebbero oltre 900 con diverse migliaia di feriti[2].
Numeri purtroppo destinati ad aumentare con il passare del tempo e delle incursioni.
I crimini attuali dell’esercito israeliano
I bersagli preferiti dall’esercito israeliano in diciassette giorni di guerra sono scuole, moschee, abitazioni private e soprattutto ambulanze, queste ultime per impedire il soccorso e il salvataggio di migliaia di feriti, che muoiono agonizzando per le strade.
Quindi non solo obiettivi militari ma soprattutto civili, e questo non a caso, visto che tale strategia si chiamata “guerra psicologica”.
La cosa non deve sorprendere, perché l’85-90% dei morti in tutte le guerre che si ‘rispettino’, sono infatti civili (uomini, donne e soprattutto bambini).
L’esercito di Sion sta utilizzando a Gaza armi vietate dalle Convenzioni internazionali, come le bombe al fosforo bianco (usate in grande quantità in Iraq dalla colazione anglo-statunitense). Lo riporta anche il “Corriere della Sera” dell’11 gennaio.[3]
Nonostante la smentita del portavoce dell’esercito, il quotidiano Times di Londra ha pubblicato delle foto che non lasciano spazio a dubbi sull’uso appunto di queste vergognose e criminali bombe. Arriva infine la conferma da una fonte israeliana, ripresa dalla Radio svizzera italiana e riportata dall'agenzia Ansa (oggi 12 gennaio 2009) secondo la quale si tratta solo di bombe fumogene. Il tutto ovviamente per giustificare il fumo strano prodotto (vedi immagine sotto) dai bombardamenti dell'esercito.
Ma la fonte continua dicendo che "un po' di fosforo nelle munizioni c'è".
Non solo, ma a testimonianze di medici, a Gaza verrebbero utilizzate anche armi a forte potere esplosivo come quelle a base di stando lega di tungsteno.[4]
Insomma i “territori occupati” sono un ottimo “campo di battaglia” per decimare da una parte la popolazione araba e dall’altra per sperimentare nuove armi.
Perché tale guerra?
Qualcuno sostiene che tale criminoso attacco militare da parte di Israele sia per ripicca a causa della grama figura fatta contro Hezbollah in Libano nel 2006.
Purtroppo non è questo il motivo: si tratta di un progetto chiaro e lineare che stanno portando avanti da oltre un secolo i sionisti.
L’attuale attacco è stato preparato infatti con 6 mesi di anticipo, quindi molto tempo prima del lancio di razzi da parte di Hamas!
Lo confermano canali ufficiali come la CNN e giornali come il britannico The Guardian.
Il canale televisivo CNN ha denunciato che la tregua tra Hamas e Israele ha iniziato a vacillare agli inizi di novembre, quando un commando israeliano ha ucciso durante un’incursione sei membri di Hamas, scatenando la ovvia reazione.
Anche il quotidiano Guardian del 5 novembre ha confermato la notizia.
Quindi esistono le prove che a rompere la tregua non è stato Hamas ma bensì lo stato di Israele a novembre del 2008!
Ma per comprendere il quadro generale è necessario fare un passo indietro.
Nascita del Sionismo
“Nell’Europa della fine del XIX secolo una convergenza di ragioni storiche, fra cui le persecuzioni antisemite, spinse un gruppo di intellettuali ebrei a teorizzare la necessità della nascita di una nazione ebraica dove quel popolo potesse finalmente trovare maggior pace e sicurezza.”[5]
Questa teoria, che non è rimasta tale ma è diventata una triste realtà, prende il nome di sionismo.
Il sionismo è per così dire un «movimento» molto complesso, ma dagli obiettivi semplici, nato verso la fine del XIX° secolo qui da noi in Europa.
Il “sionismo” è suddivisibile in tre categorie:
- «Sionismo» propriamente detto, organizzato dal dottor Theodor Herzl, con lo scopo di ricostruire lo Stato ebraico di Gerusalemme in Palestina.
- «Sionismo territorialista», organizzato da Israel Zangwill, con lo scopo di costituire una «terra ebraica» in qualunque parte del mondo, privilegiando però la Palestina.
- «Sionismo socialista», organizzato da Moses Hess, che vuole conservare agli ebrei nel mondo l’identità nazionale, sforzandosi però tutti per un ritorno a «Eretz Israel».
Il «Sionismo territorialista», quello più recente, è stato fortemente voluto da Israel Zangwill (1864–1926), membro di prestigio della società sionistica l’«Antico Ordine dei Maccabei»[6] (1891) e fondatore della rivista umoristica «Ariel».[7] Alla “Dichiarazione Balfour”, che vedremo dopo, rivendicò per tutti gli ebrei del mondo il diritto inalienabile di colonizzare la Terra di Israele.
Il «Sionismo» per così dire ufficiale, è nato nel 1897 durante il primo «Congresso Sionista» di Basilea in Svizzera.
Fu però nel 1895/96 che compare per la prima volta il «Der Juden Staat» («Lo Stato degli Ebrei»)[8], il manifesto scritto da Theodor Herzl in persona.
Più che manifesto si tratta di un vero e proprio libro «scritto in poche settimane, in una specie di delirio misto di fervore mistico e considerazioni pratiche»[9], dove veniva esposto il piano ben preciso per una organizzazione ebraica mondiale.
Un piano precisissimo e completo di rimozione di tutta la popolazione araba, cioè non ebraica, dal futuro stato sionista: la “Gerusalemme liberata” (cioè “liberata” dai goym, dai gentili, dai “sub-umani”, dagli arabi).
Come mettere in atto questo spietato e criminale progetto?
Semplicemente attraverso l’espropriazione dei terreni e delle proprietà!
Quindi l’origine del gravissimo dissidio “israelo-palestinese” non si trova nel XXI° secolo, ma risale alla fine del XIX secolo. E’ proprio in quegli anni che fu ideato il progetto spietato di cacciare dalla Palestina tutti gli arabi, nessuno escluso, quindi ben cinquant’anni prima della nascita stessa dello Stato d’Israele e oltre un secolo prima dell’ennesima e ultima strage di stato che stiamo assistendo impotenti in questi giorni.
Parlo di prima della diaspora.
Del regno d'Israele.
Secondo te perchè la capitale del regno d'Italia da Torino è stata trasportata a Roma, passando per Firenze ?
Piu' che di "dissidio israelo-palestinese" parlerei di "persecuzione dei palestinesi" da parte di Israele. Una persecuzione a cui Trump, come ognuno dei suoi predecessori, non si opporra', perche' non rientra negli interessi USA.
Approfitto della tua citazione di Marcello Pamio per ribadire quanto piu' ampiamente descritto nel commento #11: il sionismo originario, quello perseguito oggi da Netanyahu, non ha nulla a che vedere con il sionismo che persegue il progetto NWO.
Il primo e' un SIONISMO NAZIONALISTA, regionalista, interessato alla costruzione dello Stato israeliano intorno alla capitale Gerusalemme, mentre il secondo e' il SIONISMO GLOBALISTA della finanza apolide (Soros, Rockfeller, RothSchild), interessato al dominio globale sull'intero genere umano.
Trump si e' alleato con i primi ed ha dichiarato guerra ai secondi, e' una svolta storica enorme, ma se mettiamo sullo stesso calderone Soros e Netanyahu, diventa difficile da comprendere.
Perché le altre strade erano impraticabili per la neve?
Io una risposta l'avrei, ma non ho la stoffa dell'eretico.
Comunque mi pare che due anni fa le due chiese, ortodossa e cristiana hanno fatto uno stage a Chieti, mi pare per discutere sulla loro unione.
Il problema è: qual'è la vera "Roma"?
Forse c'entra qualcosa il fatto che nel 1453 quando Costantinopoli fu presa dai turchi, la crema bizantina venne in Italia ma non a Roma, bensì a Firenze, dando vita alla scuola neoplatonica? O sto esagerando?
Gli "Ebrei " chi?? Chi di loro ?
Dobbiamo imparare a riconoscere le differenze e farle vedere .
Perchè la maggior parte di noi non sa che ci sono forti differenze fra loro .
La stessa cosa succede quando diciamo " Musulmani " o "Islamici "
Ops scusate. Pensavo che questa volte ne fosse uscito qualcosa di buono... mi sembrava strano che nessuno esultasse...
Come ha fatto se nel 1917 ancora non c'erano le macchine da scrivere?
Per andare sul sicuro crederei alla Riforma Gentile, che è precisamente la riforma per le genti gentili, del 23. Considerando che la dattilografia diventa materia d'esame è probabile che già 6 anni prima fossero in circolazione le prime macchine.
La domanda ora è se Pyter prese mai effettivamente parte a una sessione d'esame, poi abbiam tutte le prove.
Se Trump rispettasse questa scelta, Israele cosa farebbe? Festeggiamenti in tutto il mondo a colpi di fuochi d'artificio nucleari? Il valore di un simbolo qual è? O meglio: cosa si cela dietro tutto ciò?
ad ogni modo so benissimo che un documento come quello attira attenzione. se qualcuno ha voglia di iniziare a unire i puntini dovrà pur iniziare da qualcosa no? quel documento offre spunti di ricerca e riflessione.. sicuramente meglio che tirare in ballo i Cazari
Mi pare che nel 95 quando fu votata la legge dal Congresso americano per lo spostamento della loro ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme, il presidente degli USA era Bill Clinton, che fu lo stesso che nel 94 iniziò i lavori per il muro con il Messico.
Benjamin Netanyahu, the former prime minister, replied, ''It's very good.'' Then he edited himself: ''Well, not very good, but it will generate immediate sympathy.''
Benjamin Netanyahu "We are benefiting from one thing, and that is the attack on the Twin Towers and Pentagon, and the American struggle in Iraq," Ma'ariv quoted the former prime minister as saying. He reportedly added that these events "swung American public opinion in our favor."
israeliano danzante " 'We are Israeli. We are not your problem. Your problems are our problems. The Palestinians are the problem.'
Sarebbe bene, invece, che Israele togliesse gli uffici governativi da Gerusalemme per riportarli in altra città, come gesto di buona fede e di buona volontà per il processo di pace.
Ma il figlio è spastico?
..guarda come cammina e che tic...
Ma dai che razza di chiave di lettura...sionismo permettendo...
Slobbysta