Ora che il sindaco Marino si è disciolto nell'acido della propria stupidità, a Roma si apre una voragine più grande di tutte le buche della città messe insieme: chi sarà il prossimo uomo a governarla?
I 5 Stelle scalpitano. Sentono di avere a portata di mano un'oppurtunità storica, per dimostrare al paese che loro sono profondamente, sostanzialmente ed effettivamente diversi da tutti gli altri: loro sono persone oneste. Ma non "oneste" nel senso che semplicemente non mangiano al ristorante a spese del cittadino, ma oneste in quanto concepiscono la politica come un servizio per il cittadino - il che di per sè esclude e combatte a priori qualunque tipo di corruzione, malaffare o ruberia che si possano immaginare.
E Roma è proprio la culla universale della corruzione, del malaffare e della ruberia. Roma, semplicemente, è la corruzione.
A Roma non c'è ente, ministero, associazione o corporazione che non sia corrotto. A Roma non ti muovi se non "conosci qualcuno". A Roma nulla accade senza il beneplacito trasversale di qualcuno. A Roma la legalità è un'optional, più spesso fastidioso che non benvenuto. Figuriamoci l'onestà, che della legalità fa la propria bandiera.
Andare a governare una città del genere implica automaticamente una scelta irrevocabile: [...]
10 giorni fa la notizia era su tutti i giornali. Sui TG e nei talk-show non si parlava d'altro. Ma ora, di colpo, il caso Volkswagen sembra essere caduto nell'oblio.
Ieri il nuovo CEO della Volkswagen, Matthias Mueller, ha dichiarato che negli Stati Uniti il "recall" - ovvero il rientro in officina delle auto taroccate, per le dovute modifiche - inizierà a gennaio, e "sarà completato possibilmente entro la fine del 2016".
Ma che cosa faranno di preciso a queste macchine non ce lo dice nessuno. Se infatti era il software ad essere taroccato, significa che tutte quelle auto, di fatto, inquinano più del dovuto: quale "modifica" si potrà mai apportare a 11 milioni di macchine, che non si potesse apportare già prima, con una spesa relativamente contenuta?
In altre parole, se la Volkswagen ha deciso di taroccare le centraline su 11 milioni di macchine, correndo il rischio di uno scandalo planetario - che poi è avvenuto - vuole dire che il costo per produrre un motore meno inquinante era semplicemente proibitivo. Quindi, come faranno adesso a risolvere il problema "rientrando in officina"? Mica potranno mettere un semplice filtro del caffè nel tubo di scappamento, ...
Roma 6-11 ottobre: Pièce teatrale in omaggio a Rino Gaetano - con David Gramiccioli
Dagli anni 70 a oggi non è cambiato niente. Ieri il braccio armato di quel potere occulto e deviato (oggi sempre meno occulto e sempre più deviato) era Franco Giuseppucci detto Er Negro, primo, indiscusso capo della banda della Magliana. Oggi Massimo Carminati, forse non è un caso che il secondo rappresenti l'ideale contiguità con quell'esperienza criminale. Negli anni 70 il fronte criminale romano si arricchì con il commercio della droga, successivamente con il business immobiliare. Oggi, che la droga sembra non essere più il filone aureo di una volta e con la profonda crisi che sta vivendo l'edilizia, si "investe" sulla disperazione umana (immigrati e zingari). Tangentopoli produsse, colossale bluff, una nuova legge elettorale per l'elezione dei sindaci, in molti esultarono all'idea che finalmente sarebbero stati i cittadini, per la prima volta nella storia repubblicana e democratica del paese, a eleggere direttamente un sindaco. In realtà si rafforzò ancora di più il potere politico di alcuni leader che avevano a cuore tutto tranne che il bene e la ripresa del paese. [...]
di Maurizio Blondet
Dal Pentagono si è dimessa Evelyn Farkas, vice-assistente segretaria del Ministero Difesa con una carica interessante: era quella che gestiva le relazioni militari con Ucraina e Russia, ossia armava la giunta di Kiev e la spingeva alla guerra contro i secessionisti del Donbass. Era praticamente il clone, al Pentagono, di quel che è alla segreteria di Stato (ministero degli Esteri) Victoria Nuland, la grande istigatrice dei golpisti di Kiev, che per staccare l’Ucraina da Mosca ha ammesso di aver speso 5 miliardi di dollari.
Come la Nuland (Nudelman, sposata Robert Kagan, uno fra i più virulenti neocon) la Farkas è ebrea. Di origine ungherese, come la Nuland e suo marito sono ebrei originari dell’Est, figli o nipoti di esponenti trotzkisti. La Farkas nel consiglio della “Harold Rosenthal Fellowship on International Relatyions” (una centrale sionista), immancabilmente anche membro del Council on Foreign Relations e dell’Aspen Club, dove presiede un “Socrates Scholar Program”. Soprattutto, la donna – ha scritto il blog washingtoniano Politico – è stata “consigliera di tre segretari alla difesa sulla politica russa, fornendo una continua expertise su come gli Usa devono rispondere alle azioni aggressive della Russia”. Ed è stata anche “profondamente implicata nello stanziamento di 244 milioni di dollari a sostegno dell’Ucraina”, in armamenti. Ragion per cui un altro blog di Washington la definisce la “top cabalist”, ossia la primaria complottatrice al Pentagono.
Complottatrice per la “cabala neocon” che la Nuland tanto efficacemente rappresenta alla Segreteria di Stato, spesso dando l’impressione di guidare il povero Kerry su posizioni più fanatiche e dure di quanto lui volesse…
AVVISO: Domani mattina dalle 7:00 alle 8:00 "Luogocomune on Air" - radio con Davide Gramiccioli e Massimo Mazzucco su COLORS RADIO (streaming).
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Se c'è una cosa in cui gli scienziati sono bravi, è quella di prevedere i potenziali sviluppi e le possibili applicazioni tecnologiche delle loro invenzioni. Leggete questo articolo, e provate ad indovinare l'anno esatto in cui è stato scritto (suggerimento: fra il 1960 e il 1995).
[Testo dell'articolo]: Tre dirigenti della American Telephone and Telegraph Company, gli ingegneri J.H.Felker e C.Mapes, e il Dr. H. Boettinger, hanno azzardato alcune previsioni sull'evoluzione della telefonia verso il 2000. I tre esperti ritengono che, tanto per cominciare, i giornali del mattino saranno diffusi direttamente in "facsimile" attraverso la rete telefonica. Fatta la colazione e letto il giornale telefotografico, l'uomo d'affari deciderà magari di restare in casa per non trovarsi in qualche ingorgo del traffico, senza tuttavia trascurare le sue attività.
Servendosi del "videofono", il cui schermo sarà molto più efficiente e più chiaro degli attuali televisori, potrà mettersi in contatto con l'ufficio o, addirittura, convocare una conferenza con i corrispondenti o i soci in differenti località.
Ma il marito non sarà l'unico a beneficiare del progresso. [...]
Come prevedibile, i media occidentali si sono schierati all'unisono contro l'intervento aereo dei russi in Siria, dicendo che i russi non hanno affatto bombardato postazioni dell'ISIS, ma piuttosto quelle dei "ribelli moderati" che combattono Assad. Insomma, avrebbero colpito i "buoni" invece dei cattivi.
Tanto per non dimenticare quanto siano veramente moderati questi ribelli (apertamente finanziati dagli USA) riproponiamo un video pubblicato circa due anni fa.
Fonte: Pandora TV
IL TESTO DELL'INTERVENTO:
Sua eccellenza Signor Presidente, Sua eccellenza Vice Segretario, Distinti Capi di Stato e di Governo, Signore e Signori,
Il settantesimo anniversario delle Nazioni Unite è una buona occasione per fare il punto della situazione sul passato e parlare del nostro comune futuro.
Nel 1945 i paesi che sconfissero il nazismo collaborarono insieme per ricostruire le solide fondamenta dell’ordine mondiale in seguito alla seconda guerra mondiale.
Lasciatemi ricordare che le decisioni chiave sui principi che rivestono questa cooperazione e la creazione delle Nazioni Unite furono prese nel nostro paese, a Yalta, all’incontro dei capi della coalizione contro Hitler. Il sistema di Yalta è nato con grande difficoltà. E’ nato al costo di milioni di vittime e due guerre mondiali che hanno spazzato il pianeta nel ventesimo secolo. [...]
Sarà stata una coincidenza, o sarà stata magari l'influenza della supermoon, ma la giornata di oggi ha registrato tre "epic fails" da antologia.
Figura di merda n.1 - Ricordate il sindaco Marino, che aveva detto che andava a Filadelfia per incontrare il papa? Ebbene, non solo questo annuncio si era meritato delle sonore prese per il culo da parte di Crozza ("Ma scusa Marino - aveva detto Crozza-Bergoglio dagli schermi di Floris - viviamo ad una fermata di tram uno dall'altro, vediamoci a Trastevere no? Perchè andare fino a Filadelfia?"), ma oggi papa Bergoglio - quello vero - ha dichiarato che lui "non ha mai invitato Marino a Filadelfia. Questo sia chiaro. Ho anche chiesto agli organizzatori, e pure loro mi hanno detto che non l'hanno invitato". Praticamente, Marino si è invitato da solo, tramite il suo amico sindaco di Filadelfia. La magra che aveva fatto con le vacanze alle Bahamas, durante le buie giornate del caso Casamonica, evidentemente non gli era bastata.
Figura di merda n.2 - Ricordate Salvini, che per tutta l'estate ci ha sfranto i marroni con la storia che "lui andava in Nigeria perchè gli africani bisogna aiutarli a casa loro"? [...]
Anche se si tratta di situazioni differenti, vi sono molte analogie fra il recente caso della Grecia e l'attuale caso della Cataluña.
La prima è che in ambedue i casi sono stati i banchieri, in modo aperto e spudorato, a pesare in modo determinante sulla scelta popolare: nel caso della Grecia, lo hanno fatto chiudendo i rubinetti dei conti correnti, nel caso della Cataluña, minacciando di andarsene e di abbandonare il popolo al proprio destino. (Ieri sera, da Fazio, Varoufakis ha raccontato come la sconfitta della Grecia sia stata in realtà la vittoria di 3 entità: Germania, Francia e banche).
E per chi avesse ancora bisogno di una dimostrazione che sono i banchieri i veri padroni dell'Europa, basterà fare questa riflessione: la Cataluña è la regione più ricca e prosperosa della Spagna. Lavorano più di tutti, producono ed esportano più di tutti: perchè mai dovrebbero temere la chiusura delle banche e la "cacciata" dall'Europa e dall'Euro? Eppure, è proprio questa l'arma che è stata usata contro di loro per cercare di tenere sotto controllo questa regione di indipendentisti.
La seconda analogia è che in ambedue i casi, curiosamente, i partiti "rivoluzionari" di Syriza e degli indipendentisti catalani hanno "sfiorato" la maggioranza per un soffio, ma non l'hanno raggiunta. Se io fossi dalla parte dei potenti, e potessi controllare in qualche modo l'esito finale delle elezioni, ...
E' proprio quando esplodono scandali come quello della Volkswagen che vengono a galla le ipocrisie più macroscopiche della società occidentale.
Pensate, ci sono almeno 11 milioni di macchine truccate che girano per il mondo, ma il CEO della Volkswagen, Winterkorn, dice che lui non ne sapeva nulla. Come se una operazione del genere, che mette a rischio l'intera reputazione di una società che vale centinaia di miliardi, fosse stata decisa da qualche buontempone in uno scantinato della VW ad Hannover.
"Sarebbe sbagliato se il terribile errore di pochi compromettesse il lavoro onesto di 600 mila persone" ha detto Winterkorn in un disperato appello televisivo.
Pensa al Golfo del Tonchino, caro amico: il "terribile errore" di pochi è costato la vita ad oltre 3 milioni di onesti vietnamiti. Quando i "pochi" sono quelli che comandano, ad andarci di mezzo sono sempre i tanti.
Poi c'è l'ipocrisia della altre ditte costruttrici di automobili - Toyota, FCA, Renault, ecc. - che oggi fingono di cascare dal pero, ...
L'ex-ministro delle finanze greco Varoufakis ha risposto oggi con un "messaggio" a Matteo Renzi, dopo che il nostro premier aveva parlato di lui come di un "ostacolo" dal quale ci siamo liberati (lett: "Se lo semo tolti...").Messaggio al Signor Renzi
di Yanis Varoufakis
Il primo ministro italiano M. Renzi (qui il suo discorso) si è rallegrato per essersi "liberato di me", citando la mia "rimozione" dalla scena come un segnale che gli "apostati" (ovvero coloro che dividono il proprio partito) alla fine vengono scacciati. Il suo è un inganno illusorio. Lo scorso luglio "loro" si sono liberati di qualcosa molto più importante di me. Ecco il mio messaggio al primo ministro italiano.
Il signor Renzi mi dipinge come un'apostata che ha abbandonato Syriza e che ora brancola nella foresta politica. A differenza di molti miei compagni, io sono rimasto fedele alla piattaforma di Syriza, che ci ha eletto il 25 gennaio come un partito unito che ha portato speranza per i greci e per i popoli europei. Speranza di che cosa? Speranza di mettere fine una volta per tutte alla spirale infinita dei prestiti di salvataggio, che condannavano la Grecia ad una depressione permanente e che preannunciavano politiche fallimentari per il resto dell'Europa.
Che cosa è successo? Messo in una situazione di estrema coercizione da parte dei leader europei, compreso il signor Renzi (che si è rifiutato di prendere seriamente in considerazione le proposte fatte dalla Grecia), nei giorni 12 e 13 luglio il mio primo ministro Alexis Tsipras è stato assoggettato ad una prepotenza inaccettabile, ad un aperto ricatto, a pressioni disumane. Il signor Renzi ha avuto un ruolo primario nell'aiutare a spezzare la schiena di Alexis, ricorrendo alla tattica del "poliziotto buono" che diceva "se non ti pieghi loro ti distruggeranno, per favore digli di sì." [...]
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