Nel mondo anglosassone, con il termine cancel culture si intende quel meccanismo che tende ad escludere un individuo da qualunque circolo sociale o professionale, sia nella realtà che nel mondo virtuale.
Ma da noi, in Italia, questo termine sembra stare assumendo un significato molto più letterale: quello di cancellare – fisicamente – qualunque articolo o informazione dalla rete che possa risultare in qualche modo scomodo al pensiero dominante.
Lo abbiamo visto con le pagine di Wikipedia, dalle quali sono scomparse importanti informazioni storiche, come ad esempio la strage di Odessa, che da “massacro operato da bande naziste” si è trasformata in un semplice “incendio in cui morirono delle persone”. Oppure la pagina relativa ai missili Tochka, dalla quale è scomparsa la data di fine dotazione da parte dei russi, per poter continuare ad incolparli del massacro di Kramatorsk, nascondendo il fatto che fossero invece stati gli Ucraini a compierlo.
In questo video Richard Hirshman, che di mestiere fa l’imbalsamatore, racconta che cosa sta trovando nei cadaveri delle persone negli ultimi sei mesi: un aumento esponenziale di coaguli sanguigni assolutamente anomali e mai visti prima. Secondo lui, l’unica spiegazione può essere un effetto, diretto e letale, delle vaccinazioni. Anche i suoi colleghi descrivono effetti simili, mai visti prima.
Fonte video ELISEOBONANNO
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Rete4, Lavrov e il nonno di Hitler – USA-Russia: ormai è quasi guerra diretta – Il Papa denuncia “l’abbaiare della NATO” - E intanto la Russia raddoppia i fatturati sui combustibili – Italia kafkiana: non-malati curati da non-dottori.
Se pensavate di esservi finalmente liberati del Green pass, dopo mesi e mesi di proteste alle quali il governo si era mostrato sordo, sappiate che in realtà vi state sbagliando, e di grosso.
Perché l’odioso certificato virtuale non è andato definitivamente in pensione, ma è stato soltanto sospeso. E, come tutte le cose sospese, potrebbe di nuovo fare capolino in futuro, tornando a tormentare gli italiani.
Al momento, infatti, il pass resta in vigore soltanto per i viaggi all’estero e l’ingresso nelle Rsa. Ma è la base per un futuro passaporto sanitario, come ribadito nelle scorse ore dai vertici dell’Unione Europea.
Riceviamo e pubblichiamo
di Maurizio Vezzosi
Negli ultimi giorni ho visitato entrambi i luoghi – Stary Krim e Mangush – dove secondo l'ormai de facto ex-sindaco di Mariupol si troverebbero fino a novemila vittime civili sepolte in presunte fosse comuni: per quello che mi è dato sapere nessun altro giornalista italiano ha visitato, almeno fino a mercoledi scorso, i luoghi in questione.
Nell'ultima puntata di Controcorrente è andato in onda un servizio sul tema delle presunte fosse comuni con la mia firma e alcune delle mie immagini. L'altro nome con cui è stato firmato il servizio è quello di Gianni Sileo, giornalista che non conosco e con cui mai ho collaborato. Non so dire se la voce del servizio sia sua o di un'altra persona: quel che è certo è che. per ragioni a me non note, nessuno della redazione di Controcorrente ha tenuto conto di quanto da me rilevato sul campo e da me riferito prima di mandare le immagini per il servizio.
Non appena rientrato da Mangush ho avvertito la redazione del fatto che utilizzare l'espressione “fossa comune” risultasse del tutto improprio e che le sepolture in questione riguardassero un cimitero. Ma paradossalmente, il servizio firmato con il mio nome spiega che a Mangush “e' stata trovata un'enorme fosse comune con centinaia di corpi, di uomini donne e bambini che sarebbero stati uccisi o morti di stenti senza cibo né acqua per oltre un mese” senza chiarire su quali fatti si basino queste affermazioni, o meglio lasciando intendere di averle ricevute dal proprio inviato, ossia da me.
di Riccardo Pizzirani
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Gli USA dichiarano il vero scopo della guerra - Spieghiamo la questione della Transnistria - La lobby delle armi festeggia a suon di miliardi – All’italiano non far sapere quante armi noi spedire - Floris controlla anche il suo pubblico.
Ormai sono tanti i paralleli che sono stato fatti fra quanto successo con il covid e quello che sta succedendo con l’Ucraina, a livello mediatico.
Parallelo #1: I BUONI E I CATTIVI
Il primo, e più eclatante, è stato la rigorosa divisione fra “cittadini buoni” e “cittadini cattivi”, a seconda che si fosse favorevoli o meno ai vaccini. Il pro-vax veniva santificato in tutte le trasmissioni, e portato in palmo di mano come “colui che si fida della scienza”, mentre il cosiddetto “no-vax” (in realtà free-vax) veniva additato come paria della società, come umanoide antiquato, come elemento anomalo, al massimo da tollerare se non da escludere del tutto dall’ambito sociale.
La stessa cosa è successa con l’Ucraina, dove i cittadini buoni e quelli cattivi vengono rigorosamente selezionati a seconda della loro posizione sulla guerra in corso: se si sposa la narrativa della NATO, si può andare in giro vantando coccarde gialle-e-blu appese dappertutto, e si avrà automaticamente l’applauso benevolo del conduttore di turno, che ha capito fin dall’inizio che il bene sta tutto da una parte (la nostra) e il male sta tutto dall’altra (la loro). Se invece si osa anche solo mettere in dubbio questa narrativa, allora si diventa “filo-Putin”, e quindi automaticamente nemici della libertà, del progresso e della democrazia.
Francesco Toscano è riuscito a compiere due miracoli in un colpo solo: intervistare Jacques Attali, e farlo scappare dopo 18 minuti di pressing.
Manlio di Stefano: “Partiamo dall’Ucraina: nel febbraio scorso subisce un colpo di stato da USA e UE, dal quale esce un paese allo sbando con al governo gruppi di nazisti dichiarati. Al ministero delle finanze una banchiera americana e un ministro della verità di orwelliana memoria che ha fatto inorridire l’OSCE.
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