La notizia più importante, fre tutte quelle pubblicate ieri, è certamente lo scoop del Corriere che ha “pizzicato” Paris Match nel classico fotoritocco estivo, eseguito in questo caso per favorire la pubblica immagine del neoeletto presidente Sarkozy.
Come vedete, da una foto con “umanissime” maniglie dell’amore (a destra), il presidente francese è diventato una “mean, lean, commanding machine” che non accumula un solo grammo di grasso superfluo.
Benissimo, è successo mille volte, e continuerà a succedere. Nel frattempo però è cambiato qualcosa di molto importante: siamo entrati nell’era della fotografia digitale, nella quale i complicati lavori di fotoritocco di una volta (vedi foto della Nasa sulla Luna) sono ora eseguibili da qualunque dilettante dell’inganno ...
Due notizie si incrociano dal Nord al Sud dell’America latina, suggerendo che per quel continente la democrazia - o almeno una parvenza di essa - sia ancora un fantasma confuso, ben lontano dal concretizzarsi in un prossimo futuro.
In Venezuela il “gran revolucionario” Chavez ha pensato bene di inaugurare il suo viale verso la gloria eterna, facendo abolire dal Parlamento – nel quale i suoi alleati sono in forte maggioranza – quel termine alla rielezione che va considerato una pietra miliare nella vita di un qualunque paese democratico: ora Chavez potrà essere rieletto per un numero illimitato di volte, vita natural durante.
Nessuno mette in dubbio che Chavez stia facendo (anche) del bene al proprio paese, ma di certo l’aspetto “bolivariano” del suo mandato esce leggermente offuscato da questa sua scelta chiaramente egocentrica, ...
di Ashoka
Spesso, quando si assiste ad un dibattito sul tema “signoraggio” viene proposto, come soluzione, di affidare allo Stato la stampa delle banconote, sull'esempio di quanto fatto da Abramo Lincoln nell'Ottocento, prima del suo assassinio.
Ma cosa è successo, nella storia, quando uno Stato si è stampato la sua cartamoneta a corso forzoso?
Basta una parola per descriverlo, ovvero “inflazione”.
Vediamone tre esempi, tra cui gli Stati Uniti di Abramo Lincoln.
La rivoluzione americana
Il comportamento dei neonati Stati Uniti d'America durante la guerra di indipendenza illustra perfettamente ciò che i governi sono tentati di fare quando possono emettere moneta a piacimento.
Come fa notare (1) lo storico William Graham Sumner, mentre nel maggio del 1775 stava approntando i preparativi per la guerra contro la Gran Bretagna, il Congresso fu messo di fronte al dilemma di come finanziare e rifornire l'esercito che l'avrebbe combattuta.
L'idea di ricorrere alla tassazione dei cittadini delle ex-colonie non fu presa nemmeno in considerazione e si decise invece di ricorrere alla stampa di una moneta di carta, il Continental dollar, e di immetterla sul mercato, con la promessa di accettarlo in pagamento per eventuali tasse future.
Quello era anche il metodo scelto dal Congresso per “stabilizzare” la quantità di banconote in circolazione. Si chiedeva infatti ai singoli stati di ricorrere alla tassazione ...
(Segue comunicato Faremondo).
Comincia a tirare una pungente brezza settembrina, e con essa arrivano i primi segnali di una nuova ondata di dibattiti sull’undici settembre che rischia, questa volta, di diventare globale.
In America le primarie repubblicane, che vedono Rudy Giuliani nettamente in testa nei sondaggi, hanno già provocato la dura reazione del Sindacato dei Pompieri, che ha prodotto un filmato nel quale il cittadino è apertamente invitato a non votare per lui. Ufficialmente, l’invito è giustificato dalle accuse a Giuliani di non aver provveduto alla sostituzione delle radio di servizio che già nell’attentato al WTC del ’93 avevano mal funzionato. Inoltre, Giuliani nel video viene accusato per la sua riprovevole fretta di mandare al macero i resti delle Torri Gemelle, quando ancora più della metà dei resti dei pompieri - e quindi, si presume, anche delle altre vittime - non era stata recuperata.
Noi naturalmente possiamo immaginare il motivo della fretta di Giuliani, che entro tre mesi è riuscito addirittura a rivendere la stragrande maggioranza dell’acciaio di Ground Zero per farlo riciclare dai paesi orientali, e di certo il motivo lo conoscono anche i pompieri di New York, ...
E’ in corso in questo momento un incendio all’edificio della Deutsche Bank, proprio accanto a Ground Zero. Ho avuto la notizia al telefono, direttamente da un iscritto di luogocomune, che si trovava casualmente sul luogo, e che in questo momento sta filmando l’incendio.
Per ora non sappiamo altro. Speriamo comunque, visto che è in acciaio, che non crolli come tutti gli altri.
EDIT: Curioso, l'edificio in fiamme è proprio quello che era rimasto pieno zeppo di polvere contaminata, e che non solo a questo punto era diventato inabitabile, ma non si sapeva nemmeno come "liberare" da quella polvere, ora che se ne conoscono i contenuti.
al Presidente della Repubblica Italiana, on. Giorgio Napolitano al Presidente del Consiglio dei Ministri, on. Romano Prodi al Ministro di Economia e Finanze, on. Tommaso Padoa Schioppa
Egregi Onorevoli,
siamo un gruppo di Italiani che si interessano di Economia e Mercati. Ci incontriamo da cinque anni nel sito www.usemlab.com, dove discutiamo anche di teoria economica, pubblichiamo analisi, e seguiamo con crescente preoccupazione le vicende dell’economia mondiale.
Il recente riaffiorare del dibattito sull’idea di dismettere parte delle riserve auree del nostro Paese ci è apparso, purtroppo, questa volta più deciso del solito.
Abbiamo sempre dedicato un particolare interesse al mercato dell’oro, anche sulla base degli insegnamenti della Scuola Austriaca di Economia (dei maestri Mises, Rothbard e premio Nobel Hayek), la quale da sempre auspica il ritorno a una moneta onesta.
Di fronte alla idea di alienare le riserve auree del Paese ci sentiamo pertanto obbligati ad avanzare la proposta contenuta in questo documento, che intendiamo divulgare il più possibile.
Quando per esigenze particolari di cassa arriva il momento di vendere i gioielli di famiglia, ...
di Enrico Voccia
Anche quest'anno l'"Estate degli Incendi" e degli incendiari non si è fatta attendere, arrivando puntuale come il proverbiale treno svizzero. Dietro la questione, come al solito, i "piromani" psicopatici c'entrano molto poco, costituendo una componente trascurabile del fenomeno: il grosso è opera della malavita organizzata, che, per portare avanti determinati interessi - solitamente, ma non esclusivamente, di natura edilizia - necessita degli incendi di determinate zone boschive.
Certo, in pura teoria, le leggi ci sono: per 15 anni non è possibile cambiare "destinazione d'uso" alle zone incendiate e, anche in presenza di zone edificabili in partenza, l'edificazione è proibita per cinque anni. Ma - a parte il fatto che l'edificazione abusiva parte comunque nella speranza, spesso ben riposta, del futuro condono edilizio - la legge, per essere applicata, necessita di un catasto delle aree bruciate, che i comuni non fanno, adducendo difficoltà tecniche e/o di bilancio.
Il che, nell'epoca della ricognizione satellitare e di Google Earth, appare francamente ridicolo: pensar male, anche in questo caso, è brutto, ma c'azzecchi quasi sempre - come diceva mia nonna, oltre che il divino Giulio.
Quest'anno, però, qualcosa di diverso mi pare essere accaduto. Sono sempre stato molto attento alla questione degli incendi e, ...
di Giorgio Mattiuzzo
Il Presidente del Consiglio Prodi, qualche tempo fa, ha auspicato l'avvento della pace in Medio Oriente tra Israele e Palestina “come garanzia per i popoli della Regione e per Israele ad esistere come stato ebraico”[1]. La Dichiarazione di Indipendenza di Israele, proclamata il 14 maggio 1948, recita: “Noi, membri del Consiglio del Popolo [...] dichiariamo la fondazione di uno Stato giudaico in Eretz-Israel, denominato Stato di Israele”[2].
Come si può vedere da questi e da moltri altri esempi, che Israele venga ritenuto uno stato “ebraico”, cioè fatto per “gli Ebrei” è opinione largamente condivisa, anche da chi critica aspramente la politica dei governi israeliani. “Ogni giorno il Parlamento israeliano deve scegliere se approvare delle leggi che rendano Israele uno stato Giudaico sempre più democratico oppure se farlo diventare uno stato Giudaico razzista”[3]; così si esprime Haaretz, importante quotidiano israeliano. Tuttavia – a differenza di una certa vulgata che si sta imponendo – questo progetto non è nato per dare rifugio agli Ebrei europei scampati alle persecuzioni naziste del decennio hitleriano. L'idea di uno Stato ebraico, inteso nell'accezione moderna di Stato, è nata qualche tempo prima che il Nazionalsocialismo si affermasse come movimento politico. L'idea di uno Stato ebraico è stata pensata e sviluppata dal Sionismo, una dottrina politica nata alla fine dell'800.
Il termine “sionismo” nasce probabilmente nel 1891, mentre la nascita del Sionismo come movimento è di qualche anno successiva: fu Theodor Herzl nel 1897 a fondare ufficialmente il “movimento di rinascita nazionale dei Giudei. Esso sostiene che i Giudei sono un popolo e che quindi hanno il diritto all'autodeterminazione all'interno della loro nazione. Esso mira ad assicurare e sostenere una nazione – legalmente riconosciuta – per i Giudei nella loro patria storica, e mira ad iniziare e stimolare una rinascita della vita, ...
Filmato e articolo di Federico Povoleri
(La seconda parte del filmato in coda all’articolo)
Ci fu un tempo in cui, ascoltando alcune notizie del tipo “Sedicente mago guaritore truffa migliaia di euro a povero pensionato per scongiurare un malocchio”, mi domandavo come fosse possibile che al mondo ci fossero tanti ingenui e creduloni. Al tempo stesso provavo disprezzo, e lo provo tuttora, per quelle persone che approfittano delle disgrazie altrui allo scopo di lucrare denaro sottoponendo le loro vittime a vere e proprie pressioni se non torture psicologiche.
Ho sempre pensato che anche chi si fa abbindolare ha una sua parte di colpa, ma di sicuro una persona che si trova in un momento di fragilità emotiva, se stimolata sapientemente, può crollare al punto di affidarsi ciecamente al primo avventore.
Trovarmi dalla parte opposta della barricata mi fa un effetto strano. Già perchè quello che crede alle stupidaggini e si fa abbindolare oggi sono io.
Ciò che sta accadendo a livello psicologico sul problema delle scie chimiche infatti, rappresenta a mio avviso la più grande vittoria ...
Un altro inciampone di Rudy Giuliani, nella sua cieca corsa alla Casa Bianca, che lo porta sempre più spesso a dimenticarsi che a New York l’undici di settembre non c’era soltanto lui, e che non può continuare a trasformare gli eventi a piacimento, solo per farli aderire meglio alla sua immagine elettorale.
La frase che ieri ha fatto imbestialire molta gente è stata la seguente: “I was at Ground Zero as often, if not more, than most of the workers. ...I was there working with them. I was exposed to exactly the same things they were exposed to. So in that sense, I'm one of them." Ovvero “Sono stato a Ground Zero almeno tante volte, se non più spesso, di quanto lo sia stata la maggioranza di quelli che vi lavoravano. Sono stato là a lavorare con loro, sono stato esposto alle stesse cose [sostanze] a cui sono stati esposti loro. In quel senso, quindi, sono uno di loro”.
Peccato che fra “loro” ne stiano morendo ormai a centinaia, mentre Rudy appare ogni giorno più pimpante e tonificato. Si vede che ai suoi polmoni l’amianto fa bene.
La “sbruffonata” è sfuggita all’ex-sindaco di New York durante un comizio elettorale nell’Ohio, ma la voce è corsa rapida, ed entro poche ore il vice-direttore della UFOA (Uniformed Fire Officers Association) di New York, Jimmy Riches, ha dichiarato: "Giuliani è un gran bugiardo. Le uniche volte che lo si vedeva a Ground Zero ...
O sei Habilis, o sei Erectus: tutti e due non si può. Una nuova “picconata” alla teoria dell’evoluzionismo lineare arriva da una recente scoperta fatta in Kenya da una equipe diretta da Fred Spoor, dell'University College di Londra, e riportata nell’ultimo numero della rivista Nature.
Al gruppo di ricerca appartiene anche la nota paleontologa Meave Leakey, che già nel 2001 aveva dato un duro colpo alla semplicistica teoria lineare, che mette in ordine di tempo l’Australopithecus Afarensis (4 mil./anni), l’Homo Abilis (2 mil.), l’Homo Erectus(1 mil.), l’Homo Sapiens/Neanderthalis (100.000 anni), ed infine il Sapiens Sapiens (10.000 anni), ciascuna come diretta evoluzione della specie precedente. In quell’occasione infatti la Leakey aveva trovato un cranio di oltre 3 milioni di anni – il Kenyanthropus Platyops, o “Uomo del Kenya dal volto piatto” - le cui caratteristiche erano molto diverse da quelle del suo contemporaneo Afarensis.
Ora invece un reperto di Homo Erectus, databile nella stessa epoca dell’Homo Abilis, confuta anche l’ipotesi della discendenza del primo dal secondo, mentre le caratteristiche dentarie del primo indicano che si trattasse di un carnivoro, e quelle del secondo che si trattasse di un vegetariano.
Specie diverse, quindi, che non sarebbero mai nemmeno entrate in competizione fra di loro, suggerendo chiaramente una evoluzione parallela delle varie specie conosciute. Per non parlare ovviamente dell’Ominide di Flores, l’ “Hobbitt”, che ribalta persino i più azzardati teoremi alternativi.
Quello che sconcerta è la facilità - oltre alla frequenza - con cui crollano teorie che fino a ieri venivano date per buone. Ricordate Lucy, ad esempio? Nonostante la gran fanfara con cui fu data la notizia, ...
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