Come vedete, da una foto con “umanissime” maniglie dell’amore (a destra), il presidente francese è diventato una “mean, lean, commanding machine” che non accumula un solo grammo di grasso superfluo.
Benissimo, è successo mille volte, e continuerà a succedere. Nel frattempo però è cambiato qualcosa di molto importante: siamo entrati nell’era della fotografia digitale, nella quale i complicati lavori di fotoritocco di una volta (vedi foto della Nasa sulla Luna) sono ora eseguibili da qualunque dilettante dell’inganno ... ... che sappia appena far funzionare Photoshop.
Ne volete una dimostrazione?
Questo è l’esatto corrispondente dello “scoop” riportato ieri dal Corriere: nell’immagine sotto, Costantino e Antonella (vivo all’estero da anni, e sinceramente non so chi siano, ma pare che in Italia sia sufficiente chiamarli per nome) compaiono abbracciati in un servizio di Novella 3000.
Io però sono riuscito a procurarmi – attraverso “canali segreti” - la fotografia originale, nella quale la nostra amica mostra la classica “panzetta”, che nel servizio pubblicato era magicamente scomparsa.
Caso classico, quindi, di “ritocco estetico” – proprio come quello di Sarkozy - a favore della pubblica immagine della ragazza, giusto?
Niente affatto: sono io che ho voluto ingannare il lettore, per mostrargli con quanta attenzione sia necessario oggi osservare una “qualunque” immagine, filmata o fotografica che sia, prima per dare per scontato che sia vera.
Guardate: la foto originale era stata pubblicata così com’era, con tanto di panzetta della nostra Antonella:
(qui la fonte da cui ho preso la pagina)
Mentre sono stato io a snellire il suo profilo, con quattro colpi di Photoshop appunto. Dopodichè ho “estratto” l’immagine dalla pagina pubblicata, e le ho cambiato un pò i colori per farla sembrare diversa, ovvero “l’originale”. Ma l'unica immagine che avevo a disposizione era quella pubblicata su Novella 3000.
In questo modo, ho creato un caso che non è mai esistito.
Chi ci dice, a questo punto, che Sarkozy non sia invece un fusto senza un grammo di ciccia in più, e che lo scoop sia stato inventato “al contrario” (aggiungendogli cioè delle “maniglie” che non aveva), per danneggiare la sua pubblica immagine, invece di proteggerla?
In conclusione, forse sarebbe meglio che il Corriere della Sera lasciasse perdere certe stupidaggini da tabloid, e concentrasse i suoi sforzi nello scoprire ben altri “trucchi”, che bene o male tengono soggiogato il mondo intero da sei anni a questa parte. O forse ai giornalisti del Corriere la benzina la danno gratis?
Massimo Mazzucco
Vedi anche:
"Anche l'arte del fotomontaggio nel cilindro di Schwartznegger"
Ma davvero non siamo mai andati sulla Luna?
