di Marco Cedolin
La notizia ha dell’incredibile ma non si tratta di una leggenda metropolitana, bensì della pura realtà.
Un cittadino cinese del quale non si conoscono le generalità ma attribuendogli un nome di fantasia chiameremo “Xiao” ha deciso che la crescita e lo sviluppo non lo avrebbero cacciato dalla propria casa e si è asserragliato per protesta nell’abitazione. L’impresa di costruzioni che ha in progetto lo sventramento di un intero quartiere per costruire un mega centro commerciale, per tutta risposta ha proseguito con gli scavi ed ora la casa del poveraccio si ritrova sospesa con tanto di inquilino su uno spuntone di terra ad 11 metri di altezza sopra la voragine di fango e terra smossa.
La vicenda è avvenuta nella municipalità di Chongquing, situata a monte della zona dove un’infrastruttura ciclopica come la diga delle Tre Gole lo scorso anno ha sommerso 30.000 ettari di terreni coltivati e costretto all’esodo forzato 1.200.000 persone …
di Marco Cedolin
La missione sempre più di guerra e sempre meno di pace in Afghanistan ha raccolto alla Camera un plebiscito in stile bulgaro con 524 si, 3 no e 19 astenuti.
E’ interessante notare come il mondo politico italiano, abbandonati i falsi distinguo, si ritrovi a convergere praticamente all’unanimità ogni qualvolta occorra schierarsi su argomenti di una certa rilevanza quali le missioni militari, le basi di guerra, il TAV, il Mose, i rigassificatori, gli inceneritori, la difesa degli interessi americani ed israeliani nel mondo.
Non occorre essere dotati di molto acume per rendersi conto dell’evidenza che in Italia la “grande coalizione” esiste già ed è così grande da comprendere tutti, ma proprio tutti i partiti politici rappresentati in parlamento.
Le dispute sulla legge elettorale, sui Dico, sui CPT, le rissose divisioni fra destra e sinistra, sono solo parte di una rappresentazione teatrale …
«Bisogna trovare un punto di equilibrio tra le responsabilità degli individui e quelli dei governi e delle società. Non è accettabile lasciare che gli individui siano i soli responsabili per la loro obesità. E’ essenziale che l’azione intrapresa [dai governi] sia ben inserita all’interno del contesto culturale di ciascun paese o regione, così come è essenziale che sia riconosciuto il piacere offerto da una dieta sana e dall’attività fisica».
Nel novembre del 2006 i paesi europei membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si sono riuniti in Turchia per un summit dedicato all’obesità [1]. Al termine dei lavori tutti i ministri della sanità presenti hanno sottoscritto il documento che lancia l’ennesima campagna mondiale dedicata, in questo caso, alla lotta al sovrappeso. Obiettivo dell’OMS quello di riuscire, attraverso politiche non meglio specificate, nell’obiettivo di invertire la tendenza all’aumento del numero di obesi entro 4 o 5 anni.
La determinazione è tale da ventilare l’ipotesi di andare oltre le campagne informative, l’educazione scolastica, le norme a difesa dei minori ...
Sull'onda della popolarità raggiunta dall'argomento nell'autunno scorso, nel febbraio di quest'anno anche la rivista Focus ha voluto darci la "sua" verità sui fatti dell'11 settembre.
Lo ha fatto purtroppo in maniera affrettata e superficiale, mantenendo una costante angolazione critica, verso chi contesta la versione ufficiale, che non depone certo a favore di una equilibrata ricerca della verità. L'articolo inoltre dimentica di affrontare alcuni fra gli argomenti più importanti in assoluto del dibattito in corso, mentre riporta spesso informazioni decisamente errate e fuorvianti rispetto ai fatti accertati.
Quello che segue è il servizio completo di Focus, pagina per pagina, con le nostre annotazioni sugli errori più vistosi. In coda all'articolo trovate la lista delle omissioni più importanti rilevate nel medesimo. E' soprattutto questo il punto debole dell'articolo, …
di Salvatore Viglia
- Dica.
- No, lei dice “Duca”, io dico dica.
- Se lei dice dica, io che dico?
La metafora del grande Totò veste in pieno la questione Pacs divenuta, per opportunità DI.CO.
Il braccio di ferro con la Chiesa, rischia di esondare i limiti della decenza. Stato e Chiesa pretendono di dire la loro in una questione che si presta molto bene a strumentalizzazioni, ideologiche da un lato e religiose dall’altro. Se uno Stato laico non è in grado di prescindere dai dettami impositivi della dottrina della Chiesa, diventi confessionale. Si affidi ad una sorta di sharia occidentale, dove la dottrina della Chiesa sia La Legge.
Le motivazioni, per bocca di Monsignor Rino Fisichella vescovo ausiliare di Roma, sarebbero di tre ordine di motivi: …
di Giorgio Codazzi
Ieri sera sono rimasto al lavoro fino a tardi. Contavo di rientrare con il treno per Milano delle 20:30, e arrivai alla stazione di Rho con circa dieci minuti di anticipo. Ma quel treno non l'ho preso.
A terra, nel sottopasso della stazione, c'era una persona. Età apparente: quarant'anni. Era riversa a terra in una strana posizione supina, con le gambe piegate come se si fosse accasciata a terra prima andando avanti e poi cadendo indietro, priva di forze. Respirava andando continuamente in apnea e quando lo faceva era un respiro trascinato e rumoroso. In un primo momento pensai ad un barbone ubriaco che si era steso a terra, o a un drogato...
(Video in coda). Chi lo avrebbe mai pensato? Dotata di "poteri straordinari" grazie al doppio Patriot Act di questi anni, l'FBI non ha saputo resistere alla tentazione ed ha imposto ad aziende ed entità varie di rivelare informazioni private sui cittadini americani in misura decisamente eccessiva rispetto alle necessità reali.
Questo il risultato di una indagine del Ministero di Giustizia - che negli anni in questione era guidato dal mitico John Ashcroft - sul comportamento tenuto dai federali nell'ambito delle nuove leggi antiterrorismo fatte scaturire dagli attentati dell'11 settembre.
Pare che gli uomini di Mueller - allora e tuttora direttore dell'FBI (che fa parte del Ministero di Giustizia) - si siano dimenticati troppo frequentemente di notificare il parlamento ...
E' proprio vero, è un peccato che non esistano "prove" per dimostrare le demolizioni controllate, altrimenti la diatriba sull'11 settembre sarebbe finita già da un pezzo. Specialmente per il WTC7, che non era stato colpito da aerei, basterebbe una prova qualunque, per confermare in maniera inconfutabile quello che già sospettano tutti coloro che non hanno ancora perso l'abitudine di ragionare con il proprio cervello.
E invece nulla. Abbiamo solo la prova provata che la notizia del crollo imminente dell'edificio fu data dalla CNN con almeno mezz'ora di anticipo. Abbiamo la prova provata che la stessa BBC riprese quella notizia, trasformando addirittura la frase "sta per crollare" in "è crollato", venti minuti prima che ciò accadesse. Abbiamo uno spezzone TV con dei pompieri che si allontanano dall'edificio 7 dicendo "Dobbiamo venire via, stanno per buttare già tutto". Abbiamo il proprietario del WTC7 che in un'intervista si lascia scappare - o forse dichiara apposta - che l'edificio è stato "tirato giù", usando termini specifici dei demolitori di professione. E abbiamo infine la diretta di un'esplosione, a pochi isolati di distanza, con un pompiere che dice allarmato ai fratelli "venite indietro, il sette sta esplodendo".
Troppo poco, ci rendiamo conto, anche solo per suggerire che WTC7 sia stato demolito a comando. Specialmente di fronte al fatto che nessuno riesca a spiegare altrimenti come possa essere caduto. Ma il nostro Ashoka, testardo incorreggibile, ha voluto comunque raccogliere queste "non prove", per chi vuole continuare a sognare che un giorno gli uomini si decidano a guardare in faccia la realtà delle cose, costi quello che costi. M.M.
World Trade Center 7: la chiave dell'11 Settembre - di Ashoka
La scorsa settimana abbiamo pubblicato un video della BBC in cui l'inviata a New York, Jane Standley, annunciava l'avvenuto crollo del Solomon Brothers Building, meglio conosciuto come World Trade Center 7, con una ventina di minuti di anticipo sul crollo effettivo, ...
di Nicoletta Forcheri
Quello che è passato mercoledì sera a Matrix è disinformazione premeditata, come gettare apposta polvere negli occhi dei comuni mortali che non passano le notti a informarsi come me sull'11 settembre e gli avvenimenti degli ultimi dieci anni.
Mazzucco non ha fatto altro che riunire e tradurre tutte le informazioni più importanti che circolano negli USA, e che non appena hanno abbastanza successo vengono sistematicamente imbavagliate. Quello che i denigratori non hanno detto, vigliacchi perché non hanno dato il loro nome, è che l'attacco all'Afghanistan, Irak, Iran, Somalia e tutti gli altri punti di "interesse nazionale" USA per questioni di "sicurezza energetica" erano premeditati e già racchiusi nel PNAC.
Quello che i denigratori non hanno detto è che la tesi dell'acciaio che non crolla col kerosene è sostenuta da tantissimi studiosi e professori universitari di fisica, di cui il più noto è ormai stato imbavagliato. Quel che non hanno detto è che il governo americano ha pagato alle famiglie delle vittime fino a 8 milioni di dollari …
(Aggiunta in coda trascrizione completa del filmato)Dal giorno in cui fece la sua prima comparsa sulla pubblica scena, William Rodriguez ha fatto decisamente molta strada. Anche fisicamente, visto che di questi tempi gira il mondo instancabile, per raccontare a tutti le sue drammatiche ore dentro e fuori dalle Torri che crollavano. Questo filmato si potrebbe tranqullamente dedicare a tutti coloro che ancora insistono ad ignorare le testimonianze delle esplosioni avvenute alla base delle Torri Gemelle, molto prima che queste crollassero.
di Enrico Voccia
Cavallo che vince non si cambia... eppure, dopo un'edizione di Sanremo andata alla grande, con un vincitore che ha riscosso contemporaneamente il primo premio della Giuria dei dieci, della critica e del pubblico, con un livello di ascolti notevole, la sola idea che il Baudo nazionale possa condurne la prossima edizione mette in moto un mare di critiche “autorevoli” che lo stesso conduttore denuncia come provenienti da non meglio specificati “poteri forti” che “magari non parlano ma agiscono”.
Torniamo alla morte del poliziotto Filippo Raciti a Catania, per opera, sembra, di gruppi ultras di estrema destra. Nonostante la portata mediatica e non solo dell'evento, il Papa non sente il bisogno di dire sull'accaduto nemmeno una parola durante il consueto Angelus domenicale (preferendo invece parlare contro i Pacs), né le autorità ecclesiastiche locali di interrompere i festeggiamenti legati ai riti religiosi della Santa Patrona della città. Le cose provocano un senso di indignazione in Pippo Baudo, che le critica.
Apriti cielo. L'Osservatore Romano attacca Baudo con estrema violenza: ...
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