(Video in coda). Chi lo avrebbe mai pensato? Dotata di "poteri straordinari" grazie al doppio Patriot Act di questi anni, l'FBI non ha saputo resistere alla tentazione ed ha imposto ad aziende ed entità varie di rivelare informazioni private sui cittadini americani in misura decisamente eccessiva rispetto alle necessità reali.
Questo il risultato di una indagine del Ministero di Giustizia - che negli anni in questione era guidato dal mitico John Ashcroft - sul comportamento tenuto dai federali nell'ambito delle nuove leggi antiterrorismo fatte scaturire dagli attentati dell'11 settembre.
Pare che gli uomini di Mueller - allora e tuttora direttore dell'FBI (che fa parte del Ministero di Giustizia) - si siano dimenticati troppo frequentemente di notificare il parlamento ... ... delle varie richieste di informazioni sui privati cittadini, che ora potevano emettere a destra e a manca, senza dover ottenere prima l'approvazione da parte di un giudice federale.
Tale libertà di azione - spiegava lo stesso Patriot Act - era stata concessa all'FBI "sulla fiducia e sulla buona reputazione dell'Agenzia", che sarebbe un pò come regalare a Nerone una scatola di cerini, in nome della sua ottima reputazione come ambientalista.
E infatti l'FBI, che nell'anno 2000 aveva emesso complessivamente circa 8.000 richieste di informazioni private, tutte approvate da un giudice federale, si è vista schizzare fra le mani quella cifra fino a 39.000 nel solo anno 2003. Tale numero è salito ancora nel 2004, superando le 56.000 richieste, per scendere a oltre 47.000 nell'anno 2005.
Un totale di circa 143 mila richieste - imposizioni, in realtà - di rivelazione di dati personali nell'arco di tre anni, delle quali purtroppo la nostra Agenzia di fiducia ha dimenticato di notificarne al parlamento almeno 8.000, ovvero lo stesso numero di richieste complessive effettuate nell'anno 2000.
Quando si dice farsi prendere la mano. L'indagine infatti ha anche rivelato che spesso i federali allargavano oltre misura il campo delle informazioni richieste, arrivando a includere voci che con un presunto rischio di terrorismo hanno ben poco a che fare.
Puntualmente "scandalizzata" è giunta la reazione di Gonzales - l'uomo che ha preso il posto di Ashcroft al momento della sua beatificazione - che ha definito "inaccettabili" i risultati dell'indagine, e ha promesso che la sua mano si abbatterà con fermezza su chiunque abbia approfittato del potere straordinario che gli era stato concesso.
In altre parole: l'uomo che è stato l'ispiratore stesso dei Patriot Acts, e che grazie a questo suo "merito" si conquista il Ministero per il quale sono stati concepiti, si ricorda solo ora di verificare che il suo gioiello sia stato utilizzato per i nobili fini di protezione del cittadino,e non per saziare la fame infinita di informazioni che risiede ormai nel DNA stesso degli agenti federali. E a quel punto Gonzales scopre amareggiato che qualcuno è uscito leggermente dai binari, violando ripetutamente il sacro principio che protegge la privacy del cittadino dalle intrusioni ingiustificate da parte governativa.
Come dicevamo, non lo aveva previsto nessuno, e Gonzales meno di tutti, visto che i cavilli legali per aggirare la Costituzione li ha messi a punto proprio lui. (Un pò come se Gasparri si fosse "stupito" che grazie all'omonima legge Berlusconi fosse riuscito a evitare di vendere Retequattro).
A conferma del fatto che si tratti solo dell'ennesima messinscena da parte della "Banda Bassotti", abbiamo un Robert Mueller particolarmente nervoso e sbrigativo (v. clip video) che si presenta alla conferenza stampa, e senza nemmeno alzare gli occhi dal foglio, recita meccanicamente il suo rosario: "il responsabile sono io, sono io che debbo rispondere, e intendo garantire che vengano corrette queste inefficienze… buongiorno e buonasera". Ovvero, di dimettersi non se ne parla nemmeno.
Ricorda qualcuno?
Massimo Mazzucco
Vedi anche: Gli dispiace ma non si scusa. Come funziona il blocco mentale dei dogmatici.
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Chiedo scusa, ma non ho fatto in tempo a sottotitolare la clip che segue. Vale comunque la pena di vederla, per i toni e gli atteggiamenti dei vari personaggi, compreso l'altro Angelo del Bene, Arlen Specter, che sembra un papà imbronciato quando alla fine dice "forse dovremo togliere all'FBI parte di quell'autorità che le abbiamo già dato, dal momento che non sembra in grado di sapere come vada usata". (In bocca all'uomo della Commissione Warren che inventò la teoria del "proiettile magico", queste parole suonano più o meno come "Imbecilli, vi abbiamo fatto un regalo prezioso, e non avete nemmeno saputo approfittarne".)
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