Il nuovo capo del Pentagono, Robert Gates, ha licenziato in tronco Kevin Kiley, il nuovo Comandante dell'ospedale militare Walter Reid di Washington, che accoglie buona parte dei feriti di guerra reduci da Afghanistan e Iraq.
Già da tempo c'erano state lamentele per le lentezze burocratiche che rendevano ancora più penose le sofferenze dei feriti di Walter Reid, ma ieri un articolo del "solito" Bob Woodward sul Washington Post ha fatto esplodere lo scandalo, … … rivelando al mondo le condizioni igieniche inaccettabili in cui i ricoverati sono costretti a vivere, circondati ovunque da sporcizia, topi, muffe e scarafaggi. Noi ne sappiamo qualcosa.
La notizia interessante, in ogni caso, non sta tanto nel licenziamento in sè, ma nel fatto che questo è avvenuto perchè Kiley, invece di riconoscere il problema, ha reagito all'articolo del Washington Post sostenendo che fosse "non obiettivo" e inaccurato".
Ha cioè sfrontatamente negato il problema, in perfetto "stile Rumsfeld", dove Abu Grahib era solo un problema minore limitato ad alcune mele marce.
Senza quindi illudersi che il corso delle cose stia per cambiare più di tanto, possiamo almeno sperare che la vecchia squadra dei neocons, con la loro gutturale filosofia del predominio assoluto della forza fisica stia davvero facendo le valigie da Washington una volta per tutte.
Se c'è un caso in cui qualunque "meno peggio" è mille volte meglio dell'attuale situazione, è proprio quello dell'establishment militare di stampo neocons che si è impadronito del Pentagono a partire dall'11 settembre 2001.
Massimo Mazzucco
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