di Stefano Castellaneta
Negli ultimi anni, il modello imperante sui media a grande diffusione è quello dell'infotainment, ovvero dell'informazione mista ad intrattenimento, che spesso finisce per non essere nè l'una nè l'altro, ma un insipido miscuglio di entrambe, il cui fine sembra essere quello di diluire il minimo di contenuto nel massimo del tempo disponibile.
Nemmeno l'informazione scientifica sfugge purtroppo a questo metodo di presentare i fatti insieme ad opinioni che sono spesso poco articolate logicamente, ma di forte presa emotiva. L'effetto è, se possibile, ancora peggiore di quello dell'informazione comune, che dispone se non altro di canali alternativi, come Internet, per chi desidera verificare o approfondire.
In Italia questo effetto è ben visibile su tutti i canali nazionali: le principali trasmissioni scientifiche ...
In questo periodo l'Italia assomiglia sempre di più ad un attempato signore che si sveglia un mattino e si accorge di aver avuto per tanti anni nel letto anche l'amante della moglie. Se fosse una barzelletta, il signore chiederebbe stupito "ma cosa ci fa lei qui?", e l'amante risponderebbe "niente, aspettavo la circolare, ma a questo punto mi sa che hanno cambiato percorso". Invece non è una barzelletta, le armi atomiche che ci teniamo in casa sono per molti una sorpresa assouta, e soprattutto l'amante colto in flagrante non si sente nemmeno in dovere di darci una risposta qualunque.
E lo sconforto non fa che crescere, quando ci si rende conto che episodi come quello di Ghedi - 40 bombe atomiche sepolte in provincia di Brescia, …
Il portavoce dell'Ambasciata Americana ha dichiarato, in una diretta televisiva durante l'evento-manifestazione di Vicenza contro il raddoppio del Dal Molin, che gli Usa in Italia non hanno basi, ma sono, laddove presenti, esclusivamente "ospiti" dello Stato Italiano.
Tenendo presente questa dichiarazione possiamo dedurre quanto segue: non si può parlare di extraterritorialità né per la base di Aviano (Pordenone) né per la base di Torre Ghedi (Brescia).
Il nostro Paese ha, in altre parole, due propri siti militari dove stocca armi atomiche, indi per cui è giocoforza una potenza nucleare, contraddicendo così lo spirito della Carta costituzionale e la lettera del trattato contro la proliferazione delle armi nucleari, firmato nel 1970.
Per capire come lo Stato abbia a cuore la tutela dei propri cittadini e come si preoccupa delle conseguenze ...
di Enrico Sabatino
L’esito positivo del sequestro di Mastrogiacomo sta provocando in Italia l’osceno e ipocrita valzer di dichiarazioni e prese di posizione di esponenti del mondo politico e dei media che fino al momento della liberazione del giornalista si erano mostrati uniti e compatti nel chiedere al governo di fare tutto il possibile per ottenere il suo rilascio, approvandone l’operato durante tutto il periodo di gestione del delicato caso.
Lo stesso Cossiga il 10 Marzo aveva addirittura annunciato che "domani nella mia responsabilità di italiano e di cristiano rivolgerò attraverso le colonne del quotidiano ‘Il Tempo’ un appello 'ai Signori delle tribu'! ai signori Talebani! ai signori di Al Qaeda! alla resistenza afghana!' perché sia fatta salva la vita al giornalista della Repubblica Daniele Mastrogiacomo e gli venga resituita la libertà".
Aggiungendo poi il 17 Marzo "Credo proprio che gli Stati Uniti ed il Regno Unito, i loro governi centrali ...
Chi non desidera possedere un luogo da chiamare casa? E non parlo di un attico in centro o una villa in campagna, mi accontento di qualche metro quadro, un letto, la cucina.
Non in affitto però, la casa la voglio mia.
I soldi, però, non ci sono, o meglio non c'erano.
Andavo in banca ogni mese a chiedere un prestito ma non mi veniva mai concesso. Non ha le garanzie, mi dicevano, dovremmo praticarle un tasso troppo alto e lei finirebbe in rovina.
Ma un prestito per comprarsi la casa è un diritto, dicevo io. C'è pure scritto da qualche parte nella Costituzione!
Continuavamo così a vivere in affitto, senza faticare troppo ad arrivare alla fine del mese, ma senza risparmiare abbastanza da permetterci di ottenere quelle benedette “garanzie” che volevano in banca.
Ma poi tutto cambiò.
Sarà stato l'euro (non ne sono sicuro io.. di economia capisco ben poco) ma un giorno l'impiegato di banca mi guardò in modo diverso, ...
di Marco Cedolin
Il panorama delle associazioni ambientaliste italiane tende a farsi ogni giorno meno “verde” e più istituzionalizzato, destando più di una perplessità fra le centinaia di migliaia di cittadini che ne sostengono l’operato, dedicando il proprio tempo a titolo assolutamente gratuito.
Legambiente rappresenta sicuramente l’esempio più eclatante in questo senso, dal momento che in oltre 25 anni di attività è diventata un vero e proprio colosso della “difesa ambientale” forte di 20 comitati regionali, 1000 circoli locali e oltre 115.000 fra soci e sostenitori.
L’associazione nata sul finire degli anni 70 dapprima come costola ambientalista dell’Arci, diventa in breve tempo sotto la guida di Chicco Testa ed Ermete Realacci ...
Il 27 marzo il nostro parlamento voterà il nuovo finanziamento alle campagne di guerra in Afghanistan e Iraq. Fra le altre cose, pare che svariati milioni di euro andranno alle società dei cosiddetti "contractors", ovvero i mercenari che forniscono la protezione armata alle società occidentali che stanno cercando di fare business in Iraq. Fra i contractors che gioveranno del nostro finanziamento c'è anche la Aegis, la società inglese i cui soldati furono immortalati, l'anno scorso, in un video girato da loro stessi, nel quale mostravano di adottare delle "regole di ingaggio" molto particolari. Qui l'articolo originale"Battuta di caccia a Baghdad". Il video è scaricabile qui.
Segue comunicato stampa COBAS sulla manifestazione di ieri a Roma per il ritiro delle nostre truppe dall'Afghanistan. (Commenti anche sul caso Mastrogiacomo).
Condanna all’ergastolo per 5 militari argentini responsabili dell’omicidio di tre cittadini italo - argentini durante la dittatura.
Di Silvia Agogeri
Il 14 marzo 2007, nell’aula bunker della Corte d’Assise di Roma, è stata pronunciata la sentenza di 5 ergastoli agli ex ufficiali della marina argentina accusati dell’omicidio di tre cittadini di origine italiana “desaparecidos” durante la dittatura militare che governò Buenos Aires tra il 1976 e il 1983.
Una sentenza di portata storica non indifferente se consideriamo che a quasi 31 anni di distanza dal golpe militare, è la seconda volta che alcuni dei responsabili vengono condannati. La prima nel 2000, anche se il Governo italiano non ha ancora chiesto l’estradizione dei responsabili; nel frattempo uno è morto e gli altri sono liberi per l’Argentina. In realtà sembra che poco alla volta qualcosa si stia muovendo, basta pensare che nel giugno dell’anno scorso è stata abolita in Argentina la legge che prevedeva l’immunità per i militari e oggi è possibile condannare i responsabili nel loro paese. Tuttavia le cose non sono semplici come dovrebbero, poiché gli autori del massacro continuano a nascondersi all’interno del sistema giudiziario. Altri processi sono in corso in Francia, Spagna, Svezia e Stati Uniti, ma resta il problema dell’estradizione.
Il processo che si è concluso a Roma il 14 marzo era iniziato con la denuncia presentata nel 1999 da Inocencia Luca, vedova dell’imprenditore veneto …
di Marco Cedolin
"Alta Velocità" è un concetto che trascende la questione strettamente "ferroviaria", e sintetizza un diffuso malessere che attraversa tutti gli strati della nostra società.
Non a caso Marco Cedolin ha eletto quello del Tav a conflitto sintomatico di un'Italia che appartiene sempre di più a un "mondo" lontano, anonimo e indefinito, e sempre di meno a se stessa.
Più veloce, più grande, più alto.… di che cosa? Correre, per arrivare dove? Per fare prima "di chi"? Se siamo tutti a correre, non potremo che arrivare tutti insieme, nello stesso punto da cui eravamo partiti. Magari io avrò superato te, e tu qualcun altro, ma il risultato complessivo non cambierà mai. Un centinaio di criceti che si mettano a girare come forsennati in una grande ruota, potranno anche superarsi a vicenda, ma alla fine, come gruppo, non si saranno spostati di un solo millimetro dal punto in cui erano partiti.
Ci dicono che il benessere non derivi dalla quantità di denaro che abbiamo, …
di Enrico Sabatino
In Afghanistan è in corso ormai da qualche giorno l’offensiva della NATO/ISAF nel sud del Paese, denominata Operazione Achille, una vera e propria guerra combattuta con mezzi aerei e terrestri dai contingenti americani, canadesi, britannici e olandesi. In una settimana i raid aerei di appoggio alle truppe impegnate a terra sono stati già più di 300 e naturalmente hanno mietuto vittime tra i civili in quanto distinguere le cosiddette “postazioni nemiche” dalle case con dentro donne, bambini e anziani è impossibile quando si bombarda dall’alto; ma purtroppo è sempre successo così, fin dalla nascita dell’aviazione militare, in quanto non è mai esistito un bombardamento aereo chirurgico. Né mai potrà esistere.
Ma da pochi giorni anche le truppe italiane si sono mosse nell’ovest dell’Afghanistan in appoggio all’Operazione Achille. A darne notizia è stata un’agenzia di stampa spagnola dal momento che insieme agli italiani sono in azione anche gli spagnoli, membri della Forza di reazione rapida comandata dal generale italiano Antonio Satta.
Dopo poche ore dal lancio d’agenzia i partiti della cosiddetta sinistra radicale sono sembrati cadere dalle nuvole …
di Roberto Toso ed Ashoka
“E sono loro, i terroristi, ad avere ambizioni di creare un impero. Il loro obiettivo in Medioriente è quello di prendere il controllo di un paese, in modo da avere una base da cui lanciare attacchi contro i governi che rifiutano di soddisfare le loro richieste.
Il loro scopo ultimo, che proclamano a gran voce, è quello di stabilire un Califfato che va dalla Spagna all'Indonesia, attraverso il Nord Africa ed il Medioriente. E non si fermeranno lì”
Dick Cheney, intervista del 23 Febbraio 2007 a PM della ABC
C'è una grande cospirazione alla base di tutti gli eventi accaduti negli ultimi anni e che sta pesantemente condizionando la vita di ognuno di noi.
Il presidente americano George W. Bush, il suo vice Dick Cheney ed i loro sostenitori non hanno alcun dubbio: è in atto una “Cospirazione araba mondiale contro l'Occidente” ed il ruolo dell'America è quello di combattere il “fascismo islamico” e sconfiggerlo così come con la Germania nazista durante la seconda Guerra Mondiale...
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