di Marco Cedolin
"Alta Velocità" è un concetto che trascende la questione strettamente "ferroviaria", e sintetizza un diffuso malessere che attraversa tutti gli strati della nostra società.
Non a caso Marco Cedolin ha eletto quello del Tav a conflitto sintomatico di un'Italia che appartiene sempre di più a un "mondo" lontano, anonimo e indefinito, e sempre di meno a se stessa.
Più veloce, più grande, più alto.… di che cosa? Correre, per arrivare dove? Per fare prima "di chi"? Se siamo tutti a correre, non potremo che arrivare tutti insieme, nello stesso punto da cui eravamo partiti. Magari io avrò superato te, e tu qualcun altro, ma il risultato complessivo non cambierà mai. Un centinaio di criceti che si mettano a girare come forsennati in una grande ruota, potranno anche superarsi a vicenda, ma alla fine, come gruppo, non si saranno spostati di un solo millimetro dal punto in cui erano partiti.
Ci dicono che il benessere non derivi dalla quantità di denaro che abbiamo, … … ma dalla rapidità della sua circolazione. Non viene però specificato se si parli del nostro benessere, o di quello di chi fa girare la ruota.
M.M.
Da
TAV - In Val di Susa di Marco Cedolin pubblichiamo il capitolo
"Crescita e decrescita",
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