NON C'È PIÙ IL VAIOLO DI UNA VOLTA
Mentre in Italia un recente congresso medico non ha trovato di meglio che incolpare la "medicina alternativa" per il recente aumento di malattie in genere, negli Stati Uniti è esploso il secondo caso in un mese di una medicina a larga diffusione popolare dagli effetti …tutt'altro che collaterali. Un paziente su due che faccia uso di Celebrex, un antinfiammatorio indicato soprattutto per osteoartite ed artrite reumatoide, raddoppierebbe in pochi mesi le probabilità statistiche di avere un infarto.
Di questo naturalmente la Pfeizer, produttrice del Celebrex, era al corrente da almeno un anno, ma solo quando uno studio fatto dalla Societa Nazionale per la Ricerca sul Cancro è riuscito ad arrivare sulle prime pagine, i boss del gigante farmaceutico "hanno preso atto" di questi risultati. Caso vuole, però, che nel frattempo avessero anche loro incaricato un gruppo - privato, questo - per una ricerca sugli effetti collaterali del Celebrex. E indovinate un pò cosa dice…
NEI COMMENTI UNA PETIZIONE DEI
DIPENDENTI RAI A CUI SI PUO' ADERIRE
ADDIO MAMMA RAI
Credo che anche i milanesi, che solitamente non hanno l'abitudine di
amare Roma in modo particolare, potranno essere d'accordo sul fatto che
la svendita delle sedi storiche della Rai di Roma, con spostamento del
baricentro direzionale/produttivo a Milano, sia un vero e proprio
sfregio alla nostra storia più recente. Ed è
perfettamente inultile giustificare la
scelta con motivazioni economiche, logistiche, o comunque di ordine
pratico: sarebbe come spostare San Pietro a Bruxelles, solo
perchè "è più comodo per i rapporti
internazionali".
La RAI "è" Roma, e Roma è la RAI. Come si può
pensare alle interminabili ore di corridoio, investite dai produttori
TV alla ricerca dell'incontro giusto col direttore della fiction - Ah,
ciao, giusto te volevo chiamare. Solo per ricordarti ....
STANNO ARRIVANDO
Le ombre dei falchi di Washington - quelli veri, quelli silenziosi - stanno facendosi sempre più minacciose sulla già delicata situazione degli equilibri geopolitici mondiali. Pochi di noi infatti avrebbero potuto immaginare un Donald Rumsfeld subire un attacco massiccio e concertato, come è avvenuto ieri, nell'arco di poche ore, addirittura dalla sua destra.
Eppure è così, e quando questo avviene, significa di solito che le sorti di chi è nel mirino sono già segnate. Si tratta solo, a questo punto, di "spiegare" al grande pubblico perchè avvenga un ricambio che quasi sicuramente è già iniziato.
Pietra della scandalo sarebbe una frase infelice - diciamo particolarmente infelice, visto il personaggio - che Rumsfeld ha pronunciato, la settimana scorsa in Iraq, nel rispondere ad un soldato che lamentava la mancanza di veicoli corazzati, …
Più che preoccuparci di quello che Osama bin Laden potrà
farci in futuro, dovremmo temere seriamente quello che ci ha fatto in
passato, ma che ancora non sappiamo.
E' infatti giunto un ennesimo video ad Al Jazeera, in cui un bin Laden
sempre più etereo e profetico ci spiega - bontà sua -
perchè ha fatto tante delle cosacce che avrebbe fatto negli anni
passati.
Vediamo il testo originale del nastro, con nostra traduzione accanto. E
con qualche commento qui e là.
UN SANTO DA 100 MEGABYTES
La lotta è ormai ristretta a due candidati: San Giovanni Crisostomo, e San Teofane l'Eremita. E' infatti da tempo che all'interno della Chiesa Ortodossa russa è in corso un animato dibattito per chi debba diventare il santo protettore… dell'Internet!
L'idea non è nuova, perchè già qualche anno fa la Chiesa Cattolica - il cui attuale Papa è un grande entusiasta dell'Internet - aveva eletto a patrono del mondo virtuale Sant'Isidoro, vescovo di Siviglia. Ma ormai è da mille anni che la Chiesa Ortodossa ha deciso di fare da sè, e la regola è stata confermata anche in questo caso. Qui si tratta inoltre della Chiesa russa, che sta lentamente tornando in vita, dopo aver trascorso quasi un secolo di mera sopravvivenza all'ombra degli svariati regimi comunisti.
Il promotore dell'idea è il diacono Andrey Kurayev, un missionario che insegna all'Università di Mosca, ovviamente entusiasta del nuovo mezzo di comunicazione. L'Internet - sostiene Kuraiev - ricorda molto da vicino...
ANCHE GIULIANI SAPEVA?
Si fanno sempre più pesanti le ombre sui crolli delle Torri, man mano che nuovi materiali emergono e vengono confrontati con altri. Avevamo già visto Larry Silverstein smentire clamorosamente la versione ufficiale sul crollo di WCT7, che lo dava vittima dell'incendio, venendo invece a sapere da lui che era stato demolito deliberatamente, per sua stessa autorizzazione, e con cariche piazzate ovviamente prima degli attacchi alle Torri Gemelle. Ora è il turno dello stesso Rudolph Giuliani, che in un'intervista telefonica alla ABC, data lo stesso 11 Settembre, sembra lasciarsi scappare una frase che al momento - visto lo stato di schock generale - non deve aver destato troppe attenzioni.
Abbiamo dovuto evacuare il nostro edificio - dice Giuliani - perchè ci hanno avvisato che la Torre [antistante] sarebbe crollata entro 10, 15 minuti
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QUANDO L'APPARENZA INGANNA
C'ero cascato come un pollo. Per fortuna l'articolo non l'ho scritto subito, perchè ero stanco, ma inzialmente la notizia era questa: Bernard Kerik, l'uomo scelto con gran fanfara da Bush, e apertamente sponsorizzato da Rudy Giuliani, per rimpiazzare l'improbabile Tom Ridge alla testa della Homeland Security (180.000 dipendenti fra CIA, FBI, INS, FEMA, NSA, ecc.) , aveva dovuto rinunciare all'incarico, prima ancora di affrontare l'esame della commissione senatoriale, per una stupidaggine ridicola: in un lontano passato aveva assunto una domestica senza pagarle i contributi. Se ne era "reso conto lui stesso", aveva dichiarato Kerik contrito alle telecamere, nel preparare la documentazione da sottopore alla commissione. E quindi, per evitare un probabile imbarazzo al Presidente e all'ex-sindaco suo sponsor, si ritirava prima ancora del via.
Kerik era stato il Police Commissioner (una specie di supervisore generale) della città di New York che Giuliani aveva notoriamente "ripulito" nei suoi otto anni di mandato (come poi la abbia ripulito, è tutto un altro paio di maniche). E Kerik ultimamente, tanto per dirne una, ...
A CHI PORRE LE DOMANDE
di Moreno Mazzon
Sono stufo. Leggo questo sito da molto tempo. Mi ritenevo troppo ignorante per iscrivermi subito e aspettai, informandomi e tentando di farmi un'idea mia. Ci sono riuscito. Oggi ho le mie convinzioni e non è possibile smuovermi da lì senza un vero fatto che possa farmi cambiare binario.
Nel frattempo ho visto tanta gente dire la sua. Ho visto discussioni di ogni tipo per ogni pelo. Vorrei capire. Le discussioni 9 volte su 10 prendono una piega sbagliata. Ci vogliamo rendere conto che in ogni caso ognuno è schiavo delle proprie certezze? Questo lo muoverai mai dalla sua idea? No. E quall'altro dalla sua? E quell'altro ancora? Nemmeno. Non prendiamoci per i fondelli, perchè ognuno vede una cosa dal suo cosiddetto punto di vista, e da lì ognuno trae le sue conclusioni.
Ma adesso sento il bisogno di dire la mia, dopo aver sentito certe cose ...
PAESE SENZA VERITA'
di Andrea Di Pietropaolo
Gli americani non mi piacciono e non gli invidio nulla se non tre cose: 1) la riforma fiscale e il conseguente accesso al credito; 2) lo spirito di unità nazionale, che sembra non vacillare mai; 3) una sorta di strana ingenuità: dopo un pò di anni cadono i sigilli su alcuni documenti secretati.
Bè, noi non abbiamo nulla delle tre cose che ho menzionato.
Oggi è l'anniversario di Piazza Fontana, ad Agosto c'è stato quello della strage di Bologna, poi c'è l'Italicus, poi c'è Ustica ....
NON UCCIDERAI IL BENZINAIO 2. TANTO RUMORE PER NULLA.
Sarà anche servita, come insiste nel dire il Ministro Calderoli, la sua taglia sugli assassini, ma resta il fatto che alla polizia ci sono andati loro, di spontanea volontà, e pure accompagnati dalla mamma.
Si aggiunge quindi un velo di tristezza alla vicenda già poco edificante che ha visto i leghisti ergersi a difensori del proprio popolo - come se gli "altri", gli "inferiori", i sub-padani, non dovessero toccarli in nessun modo - anche perchè i "cattivi" di turno, sfortunatamente, sono anch'essi di quelle parti. Del lecchese, per la precisione.
In realtà, dovremmo essere contenti di questa sorpresa pre-natalizia: non tanto perchè si fa beffa del Calderoli aspirante sceriffo - un omicidio è sempre un omicidio, e quando a commetterlo sono dei minorenni la cosa è ancora più triste - ma perchè possiamo solo immaginare cosa sarebbe successo se invece l'assassino fosse stato un africano…
Leggi tutto: NUOVA PAGINA 11 SETTEMBE