Attorno alla figura sempre più labile del già poco incisivo Presidente Bush, si sta venendo a creare una serie di analogie che ricorda molto da vicino gli storici momenti del Watergate.
Tanto per cominciare, è proprio uno dei due giornalisti passati alla storia per il caso Watergate, Carl Bernstein, a lanciare il sasso nello stagno, con un lungo articolo su Vanity Fair di questo mese, che invoca a chiare lettere un processo di impeachment contro Bush da parte del Congresso americano (il Parlamento).
Carl Bernstein è la figura "minore" del duo del Washington Post che una trentina di anni fa portò ad affossare la carriera del presidente Nixon. Bob Woodward, "bello e brillante" (nel film Tutti gli uomini del presidente , che raccontava la storia di Watergate, era impersonato da Robert Redford) ha fatto carriera sulle copertine e in televisione, ed è stato da sempre il cocco dei salotti di Washington.
Ma Bernstein (che nello stesso film era impersonato da Dustin Hoffman) sta mostrando di non essergli assolutamente da meno, ...
Viene quasi la nausea, a cercare ancora una volta di affrontare l'ennesimo attentato in Medio Oriente, invece di accettare a scatola chiusa la classica spiegazione del "gruppo di militanti islamici". Ma bisogna farlo.
Anche perchè è ancora fresca di stampa la notizia della dissociazione ideologica, da parte del parlamento europeo, dall'automatismo mentale terrorismo=islam, dove abbondavano le affermazioni in cui si sottolinea che per natura l'Islam è contrario a questo tipo di violenza. Come già sottolineato da altri, "terrorismo islamico" è un vero e proprio ossimoro.
Che poi fra le migliaia di arabi disperati si riescano a trovare ogni volta quattro ragazzotti disposti a tutto, è un'altro discorso. Ma se si cercano i veri mandanti, bisogna sempre attenersi alla sacra regola del cui prodest, che non ha mai fallito una sola volta …
Questo è un articolo altamente tecnico, ma l'ipotesi che supporta è qualcosa che ci riguarda tutti molto da vicino. É possibile che ci sia stato qualcuno, al di sopra ovviamente dei burattini di destra e di sinistra, Berlusconi e Prodi, che ha voluto che le elezioni finissero con il margine risicato con cui sono finite? Mentre la destra ormai "non poteva" più vincere - pena una vera e propria ribellione popolare - la debolezza sostanziale di un governo di centro sinistra, che fino a un mese fa avrebbe dovuto vincere con comodità le elezioni, a chi può giovare?
Le statistiche non sono un'opinione
di Alberto Lombardo
Desidero sottolineare che le motivazioni che mi spingono a formulare queste domande partono dall’esigenza di difendere il ruolo e la dignità della disciplina che professo, la statistica.
È ben raro che applicazioni dell’inferenza statistica, ossia di previsioni che hanno una attendibilità intrinsecamente aleatoria, possano essere verificate ex-post, se non dopo tempi lunghi. In genere si prende una decisione in situazione di incertezza …
Nel corso degli ultimi giorni abbiamo sviluppato diverse possibilità per la copertina del DVD sull'11 settembre, che andrà in edicola al più presto. Talmente tante e diverse sono state le soluzioni proposte, che chiediamo agli utenti di contribuire a questo breve sondaggio, votando ciascuno la propria preferita.
Nel farlo però vi chiediamo di non tenere in considerazione soltanto i gusti personali, ma anche tutti quegli elementi che possono contribuire, nella testa del potenziale acquirente, a fare o meno quell'acquisto particolare. Si tratta in prevalenza di persone che dei sospetti sulla versione ufficiale, nel migliore dei casi, avranno sentito parlare di riflesso, e che ovviamente non hanno mai voluto, o comunque potuto, approfondire la questione prima d'oggi.
Immaginate semplicemente l'edicola sotto casa vostra, con la normale offerta che mediamente vi si trova ogni settimana, ...
Continua sempre più frequente l'attività di "damage control" preventivo, da parte delle autorità americane, in vista di un possibile confronto a tutto campo sull'undici settembre.
La "pezza" che oggi si cerca di mettere alla lacunosa versione ufficiale dei fatti riguarda uno dei punti-cardine dell'intera teoria governativa, ovvero la famosa valigetta di Mohammed Attà rinvenuta all'aeroporto di Boston, che ha permesso agli investigatori di risalire all'identità dei dirottatori.
Non a caso, sui media americani la valigia viene graziosamente definita "la Stele di Rosetta dell'11 settembre".
La differenza è che per la Stele originale ci vollero 23 anni di intenso studio e dibattito, prima di riuscire a decodificare il segreto dei geroglifici, mentre la valigia di Attà ha cominciato a parlare prima ancora di essere aperta. Già sul nastro della consegna bagagli, girando sola soletta, richiamava in modo inequivocabile …
Circa un anno fa, avevamo parlato di una "nuova guerra tiepida", nei rapporti fra Russia e America. Da oggi la cosa è ufficiale. Da Mosca arriva un sondaggio indipendente, condotto dal Centro Levada della capitale, secondo cui il 57% dei russi considera gli Stati Uniti "una minaccia alla sicurezza globale", mentre solo il 33% pensa che non lo sia.
Yevgeny Ivanov, il leader del più grande movimento politico giovanile russo, Nashi, ha detto che gli Stati Uniti stanno cercando di allargare il loro potere "comprandosi leader e organizzando colpi di stato".
Il riferimento alle recenti "rivoluzioni colorate", in Georgia e Ucraina, era trasparente. "Per loro globalizzazione - ha detto Ivanov - significa avere il diritto di decidere i destini del mondo".
Gli fa eco, dal fronte militare, il comandante in pensione Fyodor Suvorov. "Che cosa ci fanno - si domanda Suvorov - gli Stati Uniti nella ex federazione russa? Sarebbe come se noi andassimo a 'proteggere i nostri interessi' in Messico. E mentre noi gli concediamo di farlo, ...
Felice Niro, di 50 anni, è Sottufficiale dell'Esercito italiano, con il grado di Primo Maresciallo. Aveva 17 anni, quando si arruolò volontario, e da allora decise di rimanere, diventando un militare in carriera. (Felice è iscritto al nostro sito, con lo stesso nome come nick).
Nella lettera che ci ha mandato, Felice spiega così la propria scelta: "Il mio paese mi offriva di fare il ladro, il disoccupato, il militare o di emigrare. Non so se mi è andata bene."
Sul finire dello scorso anno, Felice viene promosso a Comandante di Plotone Servizi Generali. Poco tempo dopo, riceve dai suoi superiori l'ordine di far imbiancare un'aula della caserma. Una ditta locale gli consegna tre secchi di vernice bianca, lui prende con sè alcuni volontari, e si mette diligente al lavoro.
Quando ha finito, gli viene chiesto di firmare lo scarico per i tre secchi di vernice, ...
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