(In coda alcune note operative/aggiornamenti sui forum, ecc.)
Qualcuno avrà notato che sta piacevolmente crescendo il numero di iscritti che firmano nuovi articoli. Per quanto il sottoscritto possa sforzarsi, infatti, è fisiologicamente impossibile non tornare a ripetersi, dopo un certo periodo di tempo, su certi concetti di fondo che si ripropongono regolarmente, al di là delle notizie trattate.
Se io ad esempio sulla Palestina la penso in un certo modo, per quanto si vada a commentare notizie ogni volta diverse, il "succo" del mio discorso sarà più o meno sempre lo stesso. E visto che ormai mi ritrovo ad annoiare me stesso, nello scrivere, non oso immaginare l'effetto che possa fare in chi mi legge, specialmente se mi conosce da molto tempo.
E' vero che gli articoli sono più che altro degli spunti di partenza per le discussioni, ma è anche vero che iniziare tutte la partite con la stessa apertura di pedone non può che portare allo sviluppo di partite troppo simili fra loro.
Questa necessità di variare i punti di vista, che immagino di non essere l'unico a provare, impone automaticamente un chiarimento da parte mia sul criterio che cerco di seguire … … nel decidere se pubblicare o meno un pezzo altrui.
Ebbene, forse qualcuno resterà stupito, ma io non seguo assolutamente un criterio di "consonanza" con il mio pensiero, nè con quello che reputo essere, di volta in volta, il "pensiero collettivo" della maggioranza degli iscritti su un determinato argomento. Ma non cerco nemmeno l'opposto, sia chiaro: come non mi interessa appagare un eventuale "pensiero dominante", non ho nemmeno un particolare interesse nel provocarne una reazione che eventualmente lo confuti, oppure lo confermi.
A me interessano soltanto la logica e la coerenza interne a ciascun articolo, indipendentemente dalla sua relazione con il "pensiero circostante".
Siccome ogni "discorso" in senso lato, da Aristotele in poi, è fatto da una premessa, uno sviluppo, ed una conclusione, quando l'equilibrio fra le tre parti esiste ed è completo, quel discorso di regge da solo, anche se ad altri può apparire "la più grossa stronzata mai sentita in vita mia".
Una cosa è l'aspetto formale - o contenuto specifico - altra è la sua integrità strutturale. E' il primo che viene sottoposto a giudizio, la seconda no.
In realtà, io ritengo che l'unica vera differenza fra un articolo ed un qualunque suo commento sia proprio questa necessità del primo di potersi reggere da solo, anche se teoricamente nessuno lo commentasse mai. I commenti possono a loro volta essere dei ragionamenti completi oppure no, l'articolo deve esserlo per forza. Tutto qui.
Naturalmente il criterio descritto sopra è quello più importante, ma non è l'unico. E' la condicio sine qua non, ma poi è ovvio che io, prima di pubblicare, guardi anche al potenziale interesse che un determinato argomento potrà suscitare nell'utenza. Ma devo dire che, da questo punto di vista, è raro che mi arrivi del materiale poco interessante. Il più delle volte, il limite è costituito proprio dal fatto che l'articolo in realtà è solo uno spunto per un articolo, spesso ottimo a livello di intuzione, ma magari poco sviluppato a quello di esecuzione.
Professionisti o meno, scrivere non è facile, ed è un'attivita che comunque non si può "insegnare". La si migliora solo con la pazienza di un costante esercizio, coniugata possibilmente ad un minimo di capacità autocritica. (Se qualcuno è interessato, possiamo sicuramente aprire un forum dedicato all'argomento dello scrivere, che mi appassiona profondamente per più di un motivo).
Qui mi limito a incoraggiare chiunque "senta" di avere qualcosa da dire a provare a farlo senza esitazioni, e senza stare a porsi troppi problemi di immagine o di "successo" personale. Non siamo ad un concorso letterario, e il nostro scopo qui è di comunicare, non di sbalordire.
Per quello che posso, io sono a disposizione di chiunque voglia sottopormi un'idea, un problema, o comunque una questione su un possibile articolo. Vi invito però a NON usare in nessun modo la funzione "scrivi una notizia", che compare nel menù utenti (e purtroppo non si riesce a disabilitare singolarmente), anche perchè pare spedisca un messaggio automatico del tipo "il tuo articolo è stato pubblicato", che per alcuni può essere falsamente illusorio.
Mandate invece sempre tutto direttamente a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o in word.doc allegato, oppure meglio ancora (per evitare l'antispam che ogni tanto va in delirio di onnipotenza) come semplice testo all'interno dell'email. Di solito riesco a rispondere a tutti, ma se per caso non succede non prendetevela, vuole dire che davvero quel giorno non ce l'ho fatta. Ma leggo assolutamente tutto quello che mi arriva, dalla prima all'ultima riga.
Come regola di fondo, prima di spedire qualcosa che ritenete definitivo, ricordatevi di verificare - ed eventualmente tenere sottomano - le fonti per eventuali affermazioni contestabili, e verificate in ogni caso in prima persona qualunque link abbiate allegato al testo.
Nel dubbio, suggerisco di mandarmi prima un'email di questo tipo: "Senti, avrei pensato di scrivere qualcosa sul recente furto di francobolli a San Marino. Conosco bene il bibliotecario, che mi può raccontare la storia per filo e per segno, e inoltre mio nonno mi ha attaccato una passione indelebile per i francobolli, e me ne intendo".
Al che la probabile risposta sarebbe qualcosa del tipo "Sei sicuro che, oltre a te, la questione dei francobolli rubati interessi in maniera cosi viscerale almeno una certa parte dei nostri iscritti? E nel caso tu non lo sia, perchè non provi invece a scrivere qualcosa sul furto legalizzato che lo stato compie per ogni francobollo che stampa [sto inventando, ovviamente]? Questo sì è un argomento che riguarda tutti, e sono sicuro che grazie alla tua passione per la materia scriverai un ottimo articolo".
Ecco, spesso gli articoli che leggete nascono proprio così. Si dialoga, si trova un punto di incontro, si cerca di costruire qualcosa che possa essere utile anche agli altri.
Fatevi sotto, che di "articolo non pubblicato" per ora non è mai morto nessuno!
Massimo Mazzucco
Alcune note operative: Post recenti nei forum
Qualcuno avrà notato che è stato tolto il box in homepage che indica i post più recenti nei forum.
Purtroppo, la tentazione di sfruttare quella funzione per aprire forum inutili, se non decisamente provocatori, e vedere comunque apparire in homepage il suo bel "titolino" inventato apposta, per alcuni deve essere troppo forte.
Peccato che, come già detto in precedenza, luogocomune non sia una bacheca di pubbliche affissioni, ma un luogo di discussioni serie e motivate, che ripongono la loro stessa sopravvivenza nel senso di responsabilità di ciascun utente.
Non sappiamo ancora se riattiveremo il box, che certo era molto comodo, ma nel frattempo chi frequenta seriamente i forum dovrà avere la pazienza di farsi un link personale, nei favoriti, per ciascuno di quelli che vuole raggiungere in fretta, mentre può continuare ad usufruire della funzione di avviso via email/PM, per sapere se sono usciti nuovi post, senza dover continuamente andare a verificare di persona.
Purtroppo, anche in questo caso vale il detto "per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno", ma gli stessi utenti "fedeli" - la grande maggioranza, fortunatamente - sapranno apprezzare lo sforzo per segare alla radice qualunque tentativo di inquinamento del sito (come annunciato anche di recente).
NUOVI THREAD
Approfitto per ripetere l'invito a NON APRIRE nuovi THREAD sulle scie chimiche, nè ad aggiungere commenti ai vecchi, perchè andranno comunque persi nella riorganizzazione.
Invito inoltre chiunque voglia aprire un nuovo thread a dedicare 5 minuti di tempo per verificare che l'argomento non stia già venendo trattato altrove.
In ultimo, invito TUTTI gli utenti dei forum a segnalare immediatamente QUALUNQUE anomalia o scorrettezza, che vada dal thread aperto inutilmente, fino alle aggressioni personali vere e proprie, scrivendo DIRETTAMENTE a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
600 mail in attesa di risposta
Purtroppo ho appena scoperto che negli ultimi tempi la posta di chi scriveva a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. veniva erratamente reindirizzata ad un mio account secondario, che tengo solo per emergenza, e che contiene oggi ben 600 lettere che attendono risposta.
Mi scuso quindi tantissimo con chi è da tempo in attesa di una risposta (e avrà sicuramente pensato che io sia un animale), ma non potendo naturalmente mettermi ora a rispondere a tutti, invito chi avesse avuto un motivo importante per scrivermi - se ancora valido - a farlo di nuovo, c/o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Grazie
M.M.
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