Che faccia fareste se vi dicessero che fra una decina d'anni potremmo ricordare questa estate come "relativamente fresca", rispetto a quello che ci ritroveremo ad affrontare allora?
Se il trend continua cosi - e non si vede per ora che cosa possa cambiarlo - quella descritta sopra non è affatto una possibilità remota, anzi.
Per ben dodici volte, a partire dal 1990, in Europa è stato battuto il record dell'anno più caldo nella storia, e dal 1997 in poi questo è avvenuto regolarmente ogni singolo anno. Sarebbe come se un saltatore con l'asta ci mettesse una vita intera per battere il record mondiale, e poi ad ogni singolo tentativo, ... ... ininterrottamente, continuasse a migliorarlo ogni volta che ci riprova. E ogni volta con margini enormi rispetto al salto precedente.
Quanto sono due gradi in più, per chi fa il bagno nell'acqua del mediterraneo? Niente, quasi la differenza non la sente nemmeno. Ma quanto sono due gradi in più rispetto all'anno scorso, per un ecosistema che è abituato a mantenersi in equilibrio stabile da diecimila anni a questa parte? Sono una mostruosità.
Diventano a questo punto ridicole le mille discussioni "scientifiche", finte o vere che siano, per capire quanto influisca l'aumento di anidride carbonica, e quanto lo facciano invece i raggi cosmici. Se è solo per quello, gli scienziati hanno già dato da tempo il loro responso, e la condanna è stata pressochè unanime: qui ormai non è più questione di decidere se la Terra si stia surriscaldando per colpa nostra, ma siamo già arrivati a discutere quando avremo oltrepassato la famosa soglia di non ritorno. La soglia oltre la quale, anche se si interrompesse di colpo, in tutto il mondo, l'emissione di anidride carbonica, il sistema non sarebbe più in grado di riequilibrarsi da solo. E molti sostengono che a questa soglia siamo già arrivati.
E' chiaro quindi che il problema non è più solo scientifico, ma risiede prima di tutto nella natura umana: è quella natura che, da un parte, fa vedere al politico il vantaggio immediato di una corposa remunerazione, contro il danno a lungo termine che si perpetra all'ecosistema, non intervenendo. E dall'altra fa scendere in piazza il farmacista o il taxista, se minacci di togliergli mille lire a fine mese, ma gli fa fare un'alzata di spalle se minacci di rendergli ogni estate più infernale e insopportabile della precedente. "Tanto che ci vuoi fare - pensa il piccolo farmacista - queste sono cose più grandi di me. Che ci pensino i politici, a risolvere questi problemi".
Peccato appunto che i politici - di tutto il mondo, in tutte le "democrazie" moderne - non pensino affatto a risolvere certi problemi, ma a rubare tutti i miliardi pubblici che possono, dai quali poi detrarre, con gesto di grande generosità, la tua famosa mille lire che reclamavi a fine mese, e che ti porterà contento alle urne, a votare nuovamente per loro la prossima volta.
E' proprio un circolo vizioso, come la Corrente del Golfo, che porta acque tiepide al nord, e scioglie i ghiacci che poi evaporano e tornano a precipitare.
Ma se l'uomo è riuscito a interrompere un "circolo vizioso" potente e millenario come quello della Corrente del Golfo, è mai possibile che non riesca a rompere quello di una schiavitù che lo sottomette al proprio simile per propria scelta e volontà?
Continuare a farsi fregare all'infinito già non è un'impresa da poco, per l'essere umano, ma riuscire a farlo dando ogni volta tu la delega a chi poi regolarmente verrà a fregarti, è decisamente troppo.
Forse alla fine l'uomo si merita gran parte dei mali di cui soffre.
Massimo Mazzucco