di Andrea Franzoni
Immaginate un’arma laser che colpisce alla velocità della luce provocando istantaneamente un dolore atroce senza causare la morte della vittima né alcuna ferita o bruciatura, nessuna prova fisica della inaudita violenza subita. Pensate questo raggio rivolto su un kamikaze, su un insorto armato, su un soldato nemico messo semplicemente in fuga piuttosto che ucciso. Pensatelo poi diretto su una folla in sciopero, su una protesta politica, su un gruppo di insubordinati. Schiacci un bottone e tutta una folla, tutta una via, tutto un villaggio cade a terra contorcendosi di dolore; e tutto senza lasciare una prova.
Luci e ombre del “pain ray” (1), il "Raggio del dolore", uno degli ultimi ritrovati dell’industria bellica statunitense. Che promette, per voce dei produttori, di aumentare la sicurezza dei militari risparmiando la vita a molti potenziali obiettivi, messi in fuga piuttosto che uccisi. Ma che si propone anche come l’inquietante arma del futuro, in grado di garantire il controllo totale e fisico sulle folle senza lasciare nemmeno una traccia ma soltanto il ricordo traumatico ma impalpabile di un dolore atroce. Le organizzazioni dei diritti umani e numerosi scienziati sono già sul piede di guerra ...
Come avevamo sospettato già all'inizio, il video del Pentagono si è rivelato, ad una attenta analisi, un clamoroso autogoal. Non solo non ha affatto "fugato" i dubbi, come pretendeva di fare, sulla mancanza di una qualunque traccia tangibile di un Boeing 757, ma ha confermato di fatto l'assoluta impossibilità che sia stato quel genere di aereo a colpire il Pentagono.
La nostra analisi, a sua volta presentata in un filmato di circa sei minuti (link in coda), cerca di spiegare con sufficiente chiarezza i motivi per questa categorica affermazione.
Oltre a riportare, in sintesi, le informazioni già esistenti sulle vere immagini del velivolo che si avvicina all'edificio - che nessuno ha mai potuto vedere, ma la cui esistenza è confermata, oltre che dal buon senso, da testimonianze inconfutabili - la nostra analisi si concentra su due elementi principali: ...
La grossolana messinscena di ieri del nuovo "video del Pentagono" rischia davvero di diventare la più poderosa zappa su piedi che chiunque sia mai riuscito a tirarsi, nella storia, in situazioni simili a questa. A come sia stato possibile arrivare a fare una tale figuraccia, cerchiamo di dare una risposta nell'articolo seguente, "Analisi di un complotto".
Qui invece ci dedichiamo all'analisi tecnica del nuovo filmato, che in realtà consiste in quattrordici miseri fotogrammi, scattati teoricamente da una videocamera di sicurezza del parcheggio del Pentagono, e li confrontiamo con i precedenti cinque fotogrammi, ripresi da un'angolazione simile, che costituivano fino a ieri le uniche preziose immagini che il mondo abbia mai visto del fantomatico volo che si sarebbe schiantato contro la facciata Sud dell'edificio. Abbiamo anche messo anticipatamente in rete alcuni segmenti del nostro film "11 settembre 2001 - Inganno Globale", di prossima pubblicazione, che dimostrano l'implausibiltà assoluta del video che ieri è stato presentato al mondo dal Ministero della Difesa americano.
Prima di tutto però, per chi fosse meno esperto sulla questione, dobbiamo chiarire una cosa. I video dell'aereo che colpisce Pentagono, quelli veri, esistono eccome,...
"Just because you're paranoid, it does't mean they're not after you", dice una famosa battuta di non so più quale noto film americano. Solo perchè sei paranoico, non significa che non ti stiano alle calcagna.
E' ormai arrivata a livello popolare, anche in Italia, la notizia dell'autorizzazione illegittima che Bush ha dato alle agenzie di security americane di spiare telefonicamente chiunque, senza più la necessaria autorizzazione da parte del giudice.
E naturalmente questa notizia non poteva che andare ad alimentare il fiume già in piena di tutti coloro che si sentono …
| Mr. George Bush, President of the United States of America For sometime now I have been thinking, how one can justify the undeniable contradictions that exist in the international arena --which are being constantly debated, especially in political forums and amongst university students. Many questions remain unanswered. These have prompted me to discuss some of the contradictions and questions, in the hopes that it might bring about an opportunity to redress them. Can one be a follower of Jesus Christ .... | Signor George Bush, Presidente degli Stati Uniti d'America E' già da diverso tempo ormai, che stavo pensando a come si possano giustificare le innegabili contraddizioni che esistono sullo scenario internazionale, che vengono discusse continuamente, specialmente nelle tribune politiche e tra gli studenti universitari. Molte domande rimangono senza risposta. Ciò mi ha spinto a discutere alcune delle contraddizioni e delle domande, nella speranza che si possa creare un'opportunità per rivederle. Si può essere un seguace di Gesù Cristo ... |
Leggi tutto: Beppe Grillo ha imparato a leggere