Si fa sempre più ardua la strada per coloro che vogliono continuare a credere ai viaggi dell'uomo sulla Luna.
Alle mille obiezioni che sono state opposte nel tempo a questa improbabile avventura spaziale - dai limiti oggettivi della scienza (di allora come di oggi) per difendersi dalle radiazioni cosmiche, a quelli più squisitamente tecnici di realizzabilità in generale, e infine ad una montagna di fotografie e filmati clamorosamente falsi - si viene ora ad aggiungere un ostacolo tanto imprevisto quanto significativo: è semplicemente scomparso il filmato originale della prima passeggiata lunare di Neil Armstrong.
Lo hanno perso!
Per capire quale grossolana imbecillità rappresenti tale affermazione, bisogna sapere prima alcune cose: secondo la NASA, le prime immagini televisive dell'uomo sulla Luna vennero trasmesse a terra da un "sistema televisivo non convenzionale", ovvero non compatibile con il normale sistema NTSC (che viene tutt'ora usato in America). Fu quindi necessario, ci dicono, riprendere con una seconda telecamera … … lo schermo televisivo "speciale" sul quale apparivano - nitidissime, pare, per chi le vedeva - le immagini in arrivo dalla Luna.
Ecco come noi avremmo finito per vedere quelle immagini offuscate e un pò "spettrali" - ma non per questo meno affascinanti - che tutti ricordiamo.
(Il maligno qui può suggerire che ci sia invece un motivo tecnico molto preciso, per cui sarebbe stata scelta l'opzione della "doppia ripresa". Riprendendo delle immagini pre-registrate da un monitor de-interlacciato, se ne raddoppia la durata, e si ottiene quindi quell'effetto di "rallentatore" che caratterizza tutti i filmati "lunari", e che siamo invece istintivamente portati ad attribuire alla minore gravità del satellite. Basta infatti prendere un qualunque filmato lunare, e proiettarlo a doppia velocità, per veder scomparire quel "magico" effetto di leggerezza di cui sembrano godere tutti gl astronauti della NASA.)
Naturalmente, sempre secondo la NASA, quelle preziose immagini in arrivo dalla Luna vennero comunque catturate su nastro magnetico, e messe da parte a futura memoria. In quel periodo in effetti si iniziavano ad usare i primi nastri magnetici da due pollici, detti "ampex", per registrare le trasmissioni televisive, che fino a quel giorno erano state solo in diretta.
Ma è proprio qui che la storia comincia a fare acqua da più parti. Prima di tutto, non si capisce bene perchè la NASA abbia voluto sviluppare addirittura un sistema televisivo apposito, "non compatibile" con le TV di tutto il mondo, quando, da una parte, c'erano già le riprese a 16 mm. a garantire le immagini "di qualità", mentre per la diretta TV una normalissima immagine a 525 linee avrebbe soddisfatto la platea mondiale molto di più di ciò che abbiamo visto tutti quella notte.
(Sempre per il maligno, diventa invece facile suggerire come questo "escamotage" spieghi perchè nessun altro osservatorio al mondo sia mai stato in grado di ricevere un solo fotogramma di quelli provenienti dalla Luna).
Ma la cosa più clamorosa è la faccenda della "perdita" del nastro originale. Questo tipo di materiale infatti, per essere conservato nel tempo, va protetto e mantenuto in un ambiente sterile, a temperatura e umidità costanti, in modo da rallentarne al massimo il naturale processo di degrado. E' anche buona regola, nel caso di riprese di valore storico eccezionale come queste, farne un certo numero di copie, da conservare saggiamente in luoghi ben distanti l'uno dall'altro. Se un terremoto dovesse distruggere l'originale che sta nel Maryland, ad esempio, c'è sempre la copia che era conservata a Langley, o viceversa.
Ma la cosa più saggia di tutte - obbligatoria, anzi, in questo caso - sarebbe stata quella di procedere appena possibile a digitalizzare il nastro, trasformando in permanenti tutte quelle informazioni che sono invece destinate al deperimento naturale, trattandosi di nastro analogico. E' un'operazione che si sarebbe potuta, e dovuta, fare in tutta tranquillità gia da oltre dieci anni. Invece, nessuno pare ci abbia pensato.
In ultimo, non avrebbe guastato usare all'umanità la cortesia di mostrarci, anche soltanto una volta, queste famose immagini lunari "di altissima qualità", la cui memoria invece pare destinata a scomparire insieme a quei pochissimi che sono ancora vivi fra quei pochi che le videro al momento degli allunaggi.
In altre parole, è scomparso il nastro più importante della storia umana, senza che nessuno lo abbia mai visto. E la cosa più paradossale è che una notizia del genere non faccia in realtà notizia!
A proposito, lo sapevate che l'uomo era stato anche su Mercurio, vero? Come no? Era accaduto già negli anni '50. Ci eravamo andati travestiti da zolfanelli, per ingannare i potenti raggi solari, e c'era pure il filmato originale, uno splendido Super-8 dai colori smaglianti e impeccabili. Lo teneva mia zia nel tinello, insieme agli attrezzi del cucito, ma deve averlo buttato via per sbaglio quando ha comperato la taglia-e-cuci elettronica.
Maledetto progresso, ci porta sempre via le cose più belle.
Massimo Mazzucco
La notiza di qualche giorno fa, data dal
Sidney Morning Herald. (Grazie a Dusty per la segnalazione).
Vedi anche:
Ma davvero non siamo mai andati sulla Luna?
QUIpotete vedere un paio di spezzoni dei filmati lunari che invece l'umanità ha avuto la fortuna di vedere.