di Enrico Sabatino
Da molti mesi a questa parte stanno crescendo sempre più le ostilità nei confronti dell’Amministrazione Bush da parte di ufficiali e membri delle Forze Armate Usa, a causa della disastrosa piega che ha preso la guerra in Iraq ma soprattutto della prospettiva di un attacco all’Iran.
L’esecutivo americano è da mesi ormai impegnato nella ricerca di un pretesto per attaccare l’Iran e negli ultimi tempi infatti le truppe americane di stanza in Iraq sono state autorizzate dall’Amministrazione Bush a catturare, o eventualmente a eliminare, ...
Non hanno avuto nemmeno il pudore di attendere qualche settimana in più, prima di passare all'azione.
Coloro che hanno voluto a tutti i costi il famigerato DDL di Mastella sull'istigazione razziale ne hanno subito fatto uso, con la denuncia presso la procura di Roma del portavoce dell'Ucoii (Unione della comunità e organizzazioni islamiche in Italia) Roberto Piccardo, da parte dei parlamentari di Forza Italia Lucio Malan e Giorgio Stracquadanio.
Secondo l'accusa l'Ucoii, con alcune pubblicazioni sul sito internet www.islam-online.it, "incitava a commettere violenze e atti di provocazione alla violenza per motivi razziali e religiosi".
E' anche stato denunciato il presidente dell'associazione, Mohamed Dachan, che il 19 agosto scorso - durante la crisi del Libano - ha fatto pubblicare su alcuni quotidiani ...
di Marco Cedolin
Probabilmente si tratta di un caso fortuito, una di quelle coincidenze con le quali il destino ama trastullarsi, però sembra abbastanza curioso che il fantasma del terrorismo politico venga resuscitato dal suo sarcofago proprio nella settimana che fa da prologo alla grande manifestazione di Vicenza contro la nuova base americana Dal Molin.
Scimmiottando in maniera grottesca l’atmosfera degli anni di piombo, giornali e TV hanno dato enorme risalto ad un’operazione di polizia dai contenuti abbastanza nebulosi che si sarebbe proposta di sgominare le nuove Brigate Rosse. Non quelle ritenute a torto o a ragione responsabili degli omicidi D’Antona e Biagi, ma una cellula ancora più nuova, ...
Una lettera di Franca Rame sull'uranio impoverito
Ecco un'altra questione che questo governo deve affrontare con fermezza e serietà, e ancora una volta con una mano sulla coscienza.
Ricordate tutti la guerra nei Balcani? Da allora i nostri soldati hanno in uso armi con uranio impoverito.
Questa sostanza, al momento dell'esplosione, libera nell'aria un particolato finissimo, facilmente trasportabile per lunghe distanze dal vento, …
di Andrea Franzoni
La fine dell’esperienza delle Corti Somale, con pochi combattenti irriducibili arroccati nelle paludi malariche del sud ed il resto della società civile che aveva aderito all’esperienza nuovamente mimetizzato, dimesso e sfiduciato, ha lasciato nella Somalia un vuoto che i “Signori della Guerra”, le odiate truppe etiopiche e l’inconsistente Governo di Transizione riconosciuto all’estero ma sostanzialmente impotente hanno provveduto in parte a colmare. Mentre la stampa e la politica italiana ed europea hanno abbandonato la questione, terminato il brivido di eccitazione della nuova ma breve lotta del Bene contro il Male, gli Stati Uniti (resisi conto dell’inaffidabilità dei Signori della Guerra, osteggiati dalla popolazione e sbriciolati dalle Corti, nel mantenere l’ordine) stanno prendendo autonomamente in mano la situazione pilotando una nuova missione di riconciliazione con lo scopo di dare alla Somalia un governo “stabile” e filo-occidentale.
Impossibilitati ad impegnarsi in prima persona, e per nulla interessati a coinvolgere l’ONU e la distratta comunità internazionale, gli Stati Uniti hanno trovato forse una soluzione per provare a raggiungere i loro obiettivi senza sporcarsi pubblicamente le mani: dopo l’intervento pilotato dell’Etiopia, l’intervento eterodiretto di un’Unione Africana armata, imboccata e schierata sul campo per procura americana, per sostenere l’ennesimo governo fantoccio di turno. L’approccio di fondo alla questione tuttavia è il medesimo dell’operazione fallimentare “Restore Hope” del '93, della questione afgana e di quella irakena, …
In un recente articolo ci domandavano come fare a capirci qualcosa, all'interno della diatriba sul Global Warming che tiene banco ormai da qualche anno a livello mondiale.
Da una parte si accusano industrie e corporations di "rovinare il pianeta" pur di non affrontare gli enormi costi necessari a limitare le emissioni nocive, dall'altra si accusano i "liberals" di fomentare inutili paure nella popolazione, sostenendo che le "anomalie" termiche fanno semplicemente parte di fluttuazioni storiche assolutamente regolari, se giudicate in un più ampio contesto temporale.
Se però si viene a sapere che una delle due parti ha intenzionalmente modificato, oppure soppresso del tutto, i risultati di certe ricerche, significa che quei risultati erano validi, e che non si voleva che venissero diffusi.
Sono più di 120 gli scienziati, appartenenti a diverse agenzie federali americane, che hanno accusato l'amministrazione Bush di averli obbligati a rimuovere dalle loro ricerche tutti i riferimenti a "cambiamenti climatici" e al "global warming" …
(Pubblicazione originale: 8/2/2007) All'età di nove anni vissi i novanta minuti più intensi della mia vita (fino a quel momento, si intende). Fu in occasione della finale intercontinentale Inter-Independiente, che ascoltai alla radio perchè mio padre era contrario all'acquisto della TV. Diceva che serve solo a rincoglionire la gente.
Quell'emozione fu superata l'anno seguente, in occasione della nuova finale di Coppa Intercontinentale. Quel giorno mio padre - che ancora si rifiutava di comprare la TV - mi portò in un bar di Milano, dove c'era una grande sala con la televisione. Fra le dense volute di fumo, seduto nelle ultimissime file, ricordo ancora la magia di quei piccoli fantasmi in bianco e nero che si muovevano veloci sullo schermo. Erano loro, i giocatori, in carne ed ossa. Per la prima volta "vedevo", fisicamente, una partita di calcio, mentre fino al giorno prima le avevo solo immaginate, ascoltandole alla radio.
Quando ci furono i mondiali del '70, mio padre dovette finalmente cedere alle pressioni dei figli, e così potemmo goderci la storica semifinale Italia-Germania dal televisore di casa nostra. Ho ancora impresso negli occhi l'ultimo goal di Rivera, che si sovrappone continuamente all'urlo infinito di Tardelli, nella vittoria mondiale dell'82, sempre contro la Germania.
Ormai il calcio in TV era diventato un'abitudine, con la Domenica Sportiva che anticipava nella sua breve sintesi tutto quello che si sarebbe discusso il giorno dopo al bar, sugli autobus e nei luoghi di lavoro.
Ma la cosa finiva li. Il calcio era un evento episodico, che iniziava a riscaldarsi il sabato, esplodeva la domenica, e il lunedì sbolliva, appunto, con i lazzi e gli sberleffi fra i tifosi delle parte avverse.
Poi accadde qualcosa di speciale. Fu un piccolo evento, all'apparenza, …
In nome della lotta che conduce per la libera informazione, Luogocomune pubblica tutti i comunicati stampa che riceve (il cui contenuto sia attinente alla tematiche da noi trattate), senza valutarne la posizione politica nè l'eventuale validità di fondo. La Redazione
------------------------------------------------------------------
Spett. Redazione,
gentilmente chiedo la pubblicazione del presente comunicato stampa dell'Associazione Biblioteca di Sarajevo quale risposta alle critiche pervenuteci, a mezzo stampa, dall'On. Lazzari riguardo la nostra iniziativa di distribuire un questionario anonimo sui PACS nelle classi quinte delle Scuole Superiori di Maglie (LE).
Certo della Vostra preziosa attenzione Vi ringrazio e Vi saluto cordialmente.
Giancarlo COSTA CESARI
COMUNICATO STAMPA
In merito all’acceso dibattito suscitato dalla nostra iniziativa di un questionario sul problema dei PACS da somministrare ai giovani studenti delle classi quinte superiori di Maglie, ci ha colpito la presa di posizione dell’on.le Lazzari che, dalle pagine di alcuni giornali locali, riferisce il timore degli educatori che vedono nel questionario proposto “superficialità, frettolosa leggerezza nell’approccio alle questioni sociali importanti, trasandatezza culturale che è propria di iniziative avulse da un percorso formativo e messe in atto probabilmente al solo fine di utilizzare strumentalmente i risultati ottenuti…”.
di Marco Cedolin
Se il grado di civiltà di una nazione si misurasse attraverso la qualità dei programmi televisivi più in voga, buona parte dell’occidente non avrebbe sicuramente di che rallegrarsi.
Negli Stati Uniti dove i canali tematici a pagamento sono da tempo diffusi e trattano gli argomenti più disparati è prossima la nascita di una nuova TV che stando alle analisi di mercato dovrebbe riscuotere un ottimo successo.
A destare qualche perplessità riguardo al nuovo canale tematico della rete Discovery Channel è l’argomento dello stesso in quanto non si tratterà dell’ennesimo reality di cattivo gusto ma della guerra in carne ed ossa. Non la guerre passate, da visionare magari come documento storico,
Sarebbero stati identificati tutti e cinque gli ideatori dell'attacco che, nel novembre 2003, colpì la base italiana in Iraq di Nassiriya, provocando la morte si 28 persone, di cui 19 italiani.
Il Gip di Roma ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare per “strage aggravata da finalità di terrorismo" nei confronti di cinque “militanti islamici” che si presume siano affiliati ad Al Qaeda (e chi non lo è?) e legati a quell'Abu Musab Al Zarqawi (e chi non lo era?), ritenuto il luogotenente di Bin Laden in Iraq.
Difficilmente potrà emergere qualche nuovo dettaglio dai cinque sospettati in quanto quattro di loro sono morti ed il quinto, Abu Omar al Kurdi, è detenuto in un carcere di Baghdad dove attende di scontare la pena capitale.
Non ci soffermiamo sul ruolo delle truppe italiane in Iraq e sul significato dell'attacco del 2003, riportando solamente un originale discorso parlamentare dell'ex ministro della difesa Antonio Martino, tenuto all'indomani di un altro attacco al nostro contingente militare, quello del Giugno 2006.
Preme invece sottolineare il commento che lo stesso Martino rilasciò, ...
Ormai è ufficiale. Gli USA hanno compiuto un miracolo in Iraq e lo ha rivelato al mondo intero il Ministro della Difesa Gates affermando che “in Iraq non c’è una guerra ma ce ne sono quattro: una contrappone sciiti a sciiti, principalmente nel sud; la seconda e' un conflitto settario in corso principalmente a Baghdad; la terza e' portata avanti dai ribelli; e la quarta e' quella di al Qaeda”…. E tutto il mondo naturalmente deve essere grato alla superpotenza americana di questo miracolo che s’ispira liberamente a quello della moltiplicazione dei pani e dei pesci, che però è di antica data e del tutto obsoleto. Ora ci troviamo di fronte invece a un’impresa moderna, ben progettata e realizzata in pochi anni...
Leggi tutto: Exit strategy: impeachment o colpo di stato?