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“Austeriani” e “appellisti”: le due favole sull’austerità

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Scritto da Redazione
Categoria: Economia
18 Dicembre 2015
Visite: 23800
Diversi utenti mi hanno chiesto di pubblicare questo articolo di Alberto Bagnai. Lo faccio volentieri, con le solte raccomandazioni per chi partecipa alla discussione:
 
“Austeriani” e “appellisti”: le due favole sull’austerità
 
Secondo il Wikizionario, si intende per austerità un “atteggiamento e comportamento personale rigido e, a volte, intransigente nel contenere i desideri, le esigenze, le abitudini e il contegno”. La prima domanda che dovremmo porci quando parliamo di austerità è perché mai per descrivere uno strumento di politica economica (sostanzialmente, politiche di tagli alla spesa pubblica) si utilizzi una parola che trasmette un giudizio di valore positivo. L’austerità, in linea di principio, è una virtù, o per lo meno sono percepiti come vizi alcuni suoi antonimi, come la licenziosità, o la lussuria.
La scelta delle parole è importante. Ogni volta che una parola connotata positivamente in termini emotivi viene utilizzata in un dibattito nel quale dovrebbe prevalere la razionalità, la manipolazione è all’opera, e il disastro incombe. Il “sogno” europeo e l’“austerità” sono due ottimi esempi (e il secondo è ampiamente una conseguenza del primo). La favoletta morale suggerita dal termine “austerità” è semplice: la crisi con la quale conviviamo da anni sarebbe stata causata dalla prodigalità dello Stato ladro. La medicina amara dell’austerità, somministrata da tecnocrati virtuosi, è l’unico rimedio per simili eccessi del passato. Inutile dirlo, questa favola è sembrata plausibile a quelli che Keynes chiama “the ordinary unistructed person”, e che noi forse chiameremmo l’uomo della strada, o la società “civile”. Tutti siamo chiamati a pagare le imposte, e molti reagiscono considerando lo stato come un nemico. Una favola in cui il cattivo è un tuo nemico indubbiamente è seducente. Tuttavia, non per questo rispecchierà la realtà.

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211 comments

Stanley Kubrick: il falso del falso

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Scritto da Redazione
Categoria: Le Grandi Cospirazioni
16 Dicembre 2015
Visite: 26945

Gira in rete una presunta intervista a Stanley Kubrick, nella quale il regista scomparso dichiara di essere stato lui a realizzare la messinscena dei finti allunaggi delle missioni Apollo. Il video in realtà è molto facile da smontare. Talmente facile, che ci si domanda perchè gli autori di questo video abbiamo voluto disseminare intenzionalmente le prove della sua falsità. Ed è qui che inizia la parte più interessante di tutta la faccenda.

 

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104 comments

Nulla da temere, se non i terrorizzati stessi

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Scritto da Redazione
Categoria: Terrorismo
14 Dicembre 2015
Visite: 14363

di Dan Sanchez

Quando ho saputo dei recenti attentati a Parigi, un brivido mi è sceso lungo la schiena. "No," ho pensato: " Tutto questo sta accadendo troppo velocemente."

Ero atterrito. Non ero terrorizzato, badate bene. Quello che è successo a Parigi è stato tragico, naturalmente. Ma io non ero così ignorante da pensare che il tipo di violenza che questi fatti rappresentavano fosse una minaccia statisticamente significativa diretta a me stesso ed ai miei cari. Ero pienamente consapevole che, anche con il recente incremento degli attacchi terroristici, la probabilità della mia famiglia di esserne coinvolta è infinitamente minuscola. Ho più probabilità di essere abbattuto da un cervo o da un fulmine, che da un kalashnikov di un jihadista.

Quello che mi ha atterrito è stata la reazione di tutte quelle persone che sono incapaci di una prospettiva proporzionale del genere: chi ha visto le notizie da Francia e in preda al panico, pensando: "Il prossimo sono io!". Così lontani, gli attacchi di Parigi hanno scatenato in America un ondata di paura e la richiesta di maggiori poteri alla polizia, così come un'onda concomitante di odio anti-islamico e la brama per la guerra.

Sofisticati e urbani, come i francesi hanno fama di essere, anche loro hanno lasciato che il terrore irrazionale li permeasse. E dominati da questo terrore, hanno permesso allo Stato di calpestare, sfrenato, la loro vita e libertà. L'atteggiamento del pubblico è stato sintetizzato da un giovane cittadino il cui messaggio per il suo governo era: "Fai quel che vuoi, ma mantienimi sicuro." Con questo mandato, la Francia ha intensificato i suoi bombardamenti a città siriane ricolme di civili, senza altro senso che la riproduzione di terroristi. E a casa loro, come Truth in Media ha riportato:

... Il governo francese ha dichiarato lo stato di emergenza sulla base di una legge del 1955, raramente impiegata, che permette allo stato di condurre perquisizioni senza mandato in proprietà private, imporre il coprifuoco, limitare incontri pubblici e movimenti di persone, confiscare armi senza dovute spiegazioni ed impossessarsi della stampa.

Come sempre, il pubblico statalista ha perversamente risposto a terrorismo attirato sulle loro teste dagli interventi militari esteri del loro governo, cioè richiedendo ancor più interventi militari. E perversamente ha premiato il governo per il suo abietto fallimento nel prevenire gli attacchi, con più risorse, poteri e responsabilità.

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23 comments

Il caso Mattei

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Scritto da Redazione
Categoria: Storia e Cultura
13 Dicembre 2015
Visite: 18051

di Massimiliano Paoli

"Nelle economie moderne lo stato non può disinteressarsi di ciò che accade nel mercato degli operatori privati, poiché sa perfettamente che il risultato delle loro decisioni può non essere conforme agli interessi generali della società, che è suo compito tutelare" - Enrico Mattei

Destini paralleli

Enrico Mattei nasce il 29 aprile 1906 ad Acqualagna, un piccolo paese in provincia di Pesaro-Urbino che al tempo contava poco più di tremila anime.

"Mattei è il secondo di cinque figli di un brigadiere dei carabinieri convinto che «restare poveri è una disgrazia perché non si può studiare». Finite le scuole elementari, viene messo in collegio, a Vasto, dove frequenta la Scuola tecnica inferiore. La povertà della famiglia e la rigida disciplina imposta dal padre lo spingono presto a cercarsi un lavoro. Il brigadiere, nel frattempo promosso maresciallo, riesce a far assumere il giovane Enrico in una fabbrica come verniciatore di letti di metallo. L'odore nauseante della vernice resterà per sempre impresso nella sua memoria al punto di procurargli una sorta di idiosincrasia per tutti gli odori penetranti, «compreso - confesserà anni dopo - quello della mia benzina». Nel 1923 viene assunto come garzone nella Conceria Fiore. La carriera del garzone è rapida: prima operaio, poi aiutante chimico, infine direttore del laboratorio. Nel 1929, quando la Conceria Fiore chiude, Mattei fonda con la sorella e un fratello la sua prima fabbrica: un piccolo laboratorio di oli emulsionanti per l'industria conciaria e tessile. Nel 1934, prova a diventare un vero industriale e fonda a Milano la Chimica Lombarda. Due anni dopo, a Vienna, sposa Greta Paulas. Poi si diploma ragioniere e si iscrive all'università Cattolica. E' vulcanico, intraprendente, ambizioso. Ma la sua carriera ha una svolta improvvisa quando scoppia la guerra. Nel maggio del 1943 incontra Giuseppe Spataro, attraverso il quale entra in contatto con i circoli antifascisti milanesi. E dopo il 25 luglio si unisce ai gruppi partigiani in azione sulle montagne lombarde. Li, tra le valli, il giovane industriale in carriera viene messo alla guida di una delle formazioni «bianche», di matrice cattolica, quelle che saranno nel dopoguerra il serbatoio della classe dirigente democristiana [...]"(1).

E' proprio in questo contesto che Mattei farà la conoscenza del suo alter-ego, il comandante "Alberto".

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31 comments

Inseguendo il ghiaccio

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Scritto da Redazione
Categoria: Energia e Ambiente
11 Dicembre 2015
Visite: 19714

Questo documentario pone una domanda molto semplice: se è vero che il riscaldamento globale (causato dall'uomo) non esiste, perchè i ghiacciai si stanno sciogliendo così in fretta?

(Ricordatevi di attivare i sottotitoli in italiano)

Fonte Puro amx

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178 comments

Commenti liberi - 12 dic. 2015

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Scritto da Redazione
Categoria: Commenti liberi
11 Dicembre 2015
Visite: 9667
110 comments

Banche: tante domande, nessuna risposta

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Scritto da Redazione
Categoria: Economia
09 Dicembre 2015
Visite: 19551

Ho seguito il telegiornale, ma non sono riuscito a capire la questione delle banche. Ho seguito "Otto e mezzo" della Gruber, che parlava di banche. Ho seguito Paolo del Debbio, che parlava di banche. Ho seguito "La gabbia", dove parlavano di banche. Ma dopo quattro ore di rimbecillimento televisivo, nessuno è riuscito a spiegarmi il meccanismo attraverso il quale un risparmiatore che ha investito in obbligazioni possa trovarsi senza una lira dall'oggi al domani.

Tutti i commentatori davano i fatti per scontati, e nessuno sembrava sentire la necessità di dare una risposta alle domande più banali che vengono in mente a chiunque: come funziona, se esiste, il meccanismo di tutela del risparmiatore? [...]

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90 comments

Ray McGovern: Restiamo umani

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Scritto da Redazione
Categoria: News Internazionali
07 Dicembre 2015
Visite: 12119

Intervento di Ray McGovern al Parlamento Europeo il 1° dicembre 2015, all'interno del IX Forum Russo-Europeo.

Fonte Pandora TV

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41 comments

A cosa servono le guerre

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Scritto da Redazione
Categoria: News Internazionali
05 Dicembre 2015
Visite: 23271

Se c'è qualcuno che si è dimenticato a che cosa servono veramente le guerre, questo articolo potrà rinfrescargli la memoria. Le guerre - certamente - servono a conquistare territori. Le guerre servono ad appropriarsi di beni e di ricchezze che appartengono ad altre nazioni. Le guerre servono ad aumentare il proprio controllo geostrategico su una certa regione. Ma le guerre - e gli attacchi terroristici che le "giustificano" - servono soprattutto ad una cosa: ad arricchire i produttori di armi. "It's just business, baby".

E' di oggi la notizia che "i maggiori produttori americani di armi stanno faticando per soddisfare le crescenti richieste di missili di precisione e di altre armi che vengono usate nella lotta contro lo Stato islamico, guidata dagli Stati Uniti, e in altri conflitti in medio oriente".

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50 comments

San Bernardino e la FBI connection

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Scritto da Redazione
Categoria: Terrorismo
03 Dicembre 2015
Visite: 15587

Inizialmente erano due "cani sciolti", che avrebbero agito per motivi personali, ma con il passare delle ore è emerso che i due assassini di San Bernardino, Syed Farook e Tashfeen Malik, erano noti già da tempo all'FBI. Vi ricorda qualcosa?

61 comments

Nuovi Forum

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Scritto da Redazione
Categoria: Varie
02 Dicembre 2015
Visite: 12399

NewForums

Ora che il nuovo sito è stato impostato, possiamo dedicarci alla riapertura dei forum. Come sapete, è stato impossibile importare i forum esistenti dal vecchio sito, anche se ovviamente tutto quel materiale non andrà perduto: il vecchio sito rimane online per la consultazione, sempre a portata di mouse. Inoltre, le discussioni che erano attualmente in corso sul vecchio sito potranno proseguire sul nuovo, con lo stesso titolo, e con un link che rimanda al forum originale.

Ci sono però delle novità importanti che introdurremo nei nuovi forum, al fine di evitare alcuni problemi che si sono presentati in quelli vecchi. Il primo problema è quello del disordine delle categorie, il secondo è quello della moderazione. Ambedue i problemi dovrebbero venire risolti seguendo queste nuove regole, che sono presentate anche nella pagina generale "info-sito". [...]

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94 comments
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