Gli americani bombardano Sirte, e l'Italia si preara a dare il suo appoggio logistico. Putin invece è contrario a questo intervento militare, che definisce illegale. Questo articolo, pubblicato da RT, offre una possibile spiegazione per quello che sta veramente succedendo in Libia.
RAID AMERICANI IN LIBIA: A CHI GIOVANO?
Il mese scorso sono esplose delle proteste in Libia, per le operazioni militari condotte dai francesi nel paese senza l'autorizzazione delle autorità locali. Lo scorso lunedì, i libici hanno annunciato con grande fanfara e orgoglio che gli americani hanno iniziato a bombardare Sirte.
La città costiera libica - dove Gheddafi era nato - era diventata una roccaforte dell'ISIS dopo che il leader libico era stato rovesciato con la forza nel 2011.
Oggi la Libia è in una situazione estremamente caotica. La sua leadership corrotta, messa al comando del paese dopo la brutale aggressione della Nato che ha trasformato una nazione stabile in uno dei luoghi più irrequieti dell'Africa, accoglie con favore i bombardamenti sulla città distrutta.
Mentre non è facile intuire quale sia il vero intento dell'operazione, visto che i combattenti dell'ISIS si sono ormai dispersi, questo raid avviene certamente in un momento molto curioso.
Su luogocomune abbiamo parlato raramente di relazioni uomo-donna. Ma questa conferenza di Esther Perel merita decisamente di essere vista, perchè riesce ad offrire alcuni punti fermi su argomenti che certamente tutti noi nella vita abbiamo affrontato, ma (probabilmente) in modo incerto e nebuloso.
(Ricordatevi di attivare i sottotitoli in italiano)
Se i padrini mondiali del terrorismo avevano fatto un esperimento - come molti hanno suggerito - "per vedere che cosa succede ad ammazzare un prete in chiesa", hanno avuto la loro risposta, e non è stata per loro positiva: il trucco non ha funzionato, e il sistema ha fatto cortocircuito.
Prima di veder scatenare una guerra di religione a tutto campo, infatti, i leader religiosi delle due comunità hanno fatto un passo storico, portando ad un risultato fino a ieri impensabile: musulmani che vengono a pregare insieme ai cristiani nelle chiese cattoliche, in Francia come in Italia.
Il via alla reazione lo aveva dato il Papa qualche giorno fa, quando ha respinto chiaramente il concetto di "guerra di religioni". Da quelle dichiarazioni ad estendere l'invito ai musulmani di venire in chiesa il passo è stato breve. E per fortuna questi hanno accettato, perchè ormai eravamo arrivati ad un punto in cui l'intero Islam stava per essere criminalizzato a livello globale.
Segnalazioni e commenti degli utenti sulle notizie più recenti.
Secondo una nuova ricerca, uno degli insetticidi più diffusi ha come effetto collaterale di uccidere una percentuale significativa dello sperma delle api, offrendo così una possibile spiegazione per la drastica diminuzione nella popolazione mondiale di api.
Un gruppo di scienziati svizzeri ha indagato su come una categoria di insetticidi neuro-attivi, chiamati neonicotinoidi, possa danneggiare le api. I risultati del loro lavoro sono stati pubblicati sul Royal Society B’s journal Proceedings.
[...] L'esperimento ha mostrato che i maschi delle api che consumavano polline trattato con neonicotinoidi producevano il 39% in meno di sperma di quelli che non erano stati esposti alle stesse sostanze.
Secondo la ricerca, "il diffuso utilizzo profilattico dei neonicotinoidi potrebbe avere sottovalutato effetti contraccettivi sugli insetti, limitandone la capacità di conservazione". I ricercatori dell'università di Berna hanno commentato che "le funzioni riproduttive non sono state pienamente interrotte, ma è diventato chiaramente più difficile per le api regina concepire, accoppiandosi con maschi che hanno perso parte della loro forza virile".
Sono giorni confusi, anche perchè insieme alla moltitudine di attentati e mini-attentati che si stanno susseguendo, i media continuano ad indirizzare la nostra attenzione verso gli assassini, e mai verso i possibili mandanti. E così ci perdiamo tutti a discutere se un attentatore fosse stato "radicalizzato" di recente oppure no, dove avesse passato le ultime settimane, che cosa abbia detto di preciso durante l'attentato, eccetera. Non dovremmo invece dimenticare che gli assassini si possono programmare con grande facilità, rendendoli dei semplici strumenti al servizio di giochi molto più grandi e complicati di loro. E se quello che vedrete è stato possibile 50 anni fa, provate solo ad immaginare quello che è possibile fare oggi, con le nuove tecniche di condizionamento mentale.
Il prete sgozzato. Perfetta immagine della "guerra di religioni". Siamo tornati ai tempi del Medio Evo. Ora i nostri Crociati possono partire senza più nessun ritegno.
(Gli utenti possono commentare).
Il partito democratico americano è stato travolto da un nuovo scandalo delle e-mail. Questa volta ad essere responsabile non è Hillary Clinton in persona, ma l'intera segreteria del partito democratico, guidata da Debbie Wasserman-Shultz.
Quello che emerge da oltre 20.000 e-mail, che sono state ripubblicate da Wikileaks, è che l'intera classe dirigente del partito democratico si è coalizzata per evitare che Bernie Sanders vincesse le primarie al posto di Hillary Clinton. In altre parole, hanno truccato le primarie.
Lo scandalo è stato tale che Debbie Wasserman-Shultz questa mattina ha dovuto dare le dimissioni, a poche ore dall'apertura della convention democratica a Filadelfia. (E un po' come se Matteo Renzi dovesse dare le dimissioni da segretario la mattina stessa in cui apre il congresso del PD).
Ma fin qui, sarebbero solo storie di ordinaria politica. Il vero divertimento inizia quando guardiamo a qual è stata la reazione del partito democratico, di fronte allo scandalo improvviso. Colti con le mani nel sacco, invece di riconoscere le scorrettezze e fare ammenda di fronte ai propri elettori, i dirigenti del partito democratico hanno scelto la soluzione più stupida e più prevedibile insieme: hanno dato la colpa a Putin. [...]
Era da tempo che mi tormentavo per cercare di cristallizzare un concetto sfuggente, quella della "realtà imposta come tale". Mi capitava, ad esempio, ogni volta che sentivo parlare in TV dell'Isis come di qualcosa che "c'è e quindi c'è". Una specie di principio antropico del reale, una autoreferenzialità del dato di fatto, nella quale nessuno sentisse più il bisogno di andare a vedere da dove fosse potuto arrivare. Senza che nessuno sentisse più il bisogno di mettere i fatti quotidiani in prospettiva storica. Ora Fusaro, con questi commenti sul libro di Badiou, ha messo in parole chiare quello che per me fino ad oggi era solo un concetto sfuggente: la "realtà pietrificata". [M.M.]
Fonte Pandora TV
Il terrorismo mondiale negli ultimi 15 anni sembra essersi articolato in tre fasi diverse.
La prima fase è stata quella in cui si è voluto creare il nuovo brand internazionale del cosiddetto "terrorismo islamico". L'evento madre ovviamente è stato l'11 settembre, il quale a sua volta era stato ottimamente preparato dalla false flag del primo attentato alle torri gemelle, otto anni prima. Una volta che i media mondiali si sono bevuti la messinscena dell'11 settembre, è stato universalmente stabilito che il terrorismo islamico esisteva, e da quel giorno tutta la geopolitica mondiale ha cominciato a ruotare intorno a questa nuova realtà, con le invasioni dell'Afghanistan e dell'Iraq a farla ovviamente da protagoniste.
Poi è arrivato l'attentato di Londra del 2005, e con questa terza false flag clamorosa è stato stabilito non soltanto che il terrorismo islamico esisteva, ma che avrebbe potuto continuare a colpirci in ogni momento, in ogni parte del mondo. Grazie a questo, i vari governi occidentali hanno ottenuto di poter dare numerosi giri di vite ai diritti civili dei propri cittadini. Questo ha portato alla chiusura della prima fase.
Nella seconda fase i grandi burattinai del terrorismo mondiale hanno iniziato a godere dei frutti di ciò che avevano seminato. [...]
Attentato di Monaco - Gli utenti possono commentare.
Leggi tutto: Il fantasma di Gheddafi