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[Vi chiedo scusa, ma sto preparando un lavoro "pesante" sul 9/11 e non ho tempo di dedicarmi al sito. Ci sentiamo fra un paio di giorni. M.M.]
Giampaolo Giuliani intervistato da David Gramiccioli per Colors Radio.
Mentre in Italia viene trattato come un ciarlatano qualunque, Giuliani racconta che è sato chiamato in California per monitorare la faglia di S.Andrea.
Giuliani sostiene che con i suoi macchinari di monitoraggio sia possibile prevedere un terremoto con una finestra di 6-24 ore di anticipo. Ed infatti - racconta Giuliani - 5 ore e mezza prima del terremoto di Amatrice, alle 22 del giorno 23, i macchinari collocati in Abruzzo hanno registrato un picco allarmante.
Nessuno però vuole vedere i suoi macchinari, nè chiede informazioni sul metodo utilizzato.
Fonte Colors Radio
Vi chiedo scusa se utilizzo questo spazio comune per un ricordo personale. Ma è morto un vero amico, un fratello, una persona eccezionale, e non saprei dove parlarne se non qui.
Nessuno, fuori dal mondo del cinema, conosceva Don Ranvaud. Ma non c'era persona, nel mondo del cinema, che non sapesse chi era.
Donald Ranvaud ha vissuto per il cinema, ma curiosamente ha vissuto soprattutto per il cinema degli altri, facendolo proprio solo in parte, a pezzettini, e senza mai riceverne il giusto riconscimento. Ha partecipato in un modo o nell'altro alla produzione di centinaia di film, quasi tutti difficili, quasi tutti impegnati, quasi tutti impossibili da realizzare. Lo faceva non soltanto cercando i soldi per le produzioni, ma soprattutto mettendo insieme le persone giuste per ciascun film. Se tu avevi bisogno di conoscere qualcuno, era Donald a metterti in contatto con lui, e la parola di Donald bastava per tutti, affinchè ciascuno sapesse di avere di fronte un interlocutore serio. Era serio, perchè te lo aveva presentato Donald. Per questo motivo era assolutamente impossibile ringraziarlo per l'aiuto che ci dava. Provate a guardare il film Romance (sotto), e andate ai titoli di coda, al minuto 1:24:26. Oppure guardate il primissimo titolo di testa del film "Cancer the forbidden cures" (qui), e capirete perchè fosse impossibile ringraziarlo nella giusta misura. Bisognava inventarsi dei crediti appositi, perchè quello che faceva lui non ricade sotto nessuna categoria professionale. Si chiama generosità, amore per il cinema, amore per la verità.
Donald non aveva una casa, perchè era perennemente in viaggio da un festival all'altro, per 12 mesi all'anno. (Curiosamente, Donald era nato su un aereo, in un volo fra Londra e Pisa. Strano segno del destino). [...]
Io non so nemmeno dove si trovi il Meclemburgo, ma dopo il voto di oggi in Germania una cosa mi sembra chiara: fra qualche anno l'Europa come la conosciamo oggi non esisterà più.
Il motivo è molto semplice: gli stati europei non sanno come affrontare il problema dell'immigrazione, e quindi gli attuali partiti che governano le varie nazioni sono progressivamente destinati a lasciare il posto alle destre xenofobe. In questo caso, tertium non datur.
Tre anni fa Angela Merkel era l'immagine di un solidissimo capo di stato della più solida nazione europea: oggi sembra un misero fantoccio da tiro al bersaglio del Luna Park, che aspetta soltanto qualcuno con la mira migliore degli altri per essere abbattuto.
La Gran Bretagna ha già deciso di scrollarsi di dosso il problema degli immigrati risolvendolo alla radice: hanno votato per la Brexit, e presto nel Regno Unito entrerà soltanto chi vogliono loro.
In Francia tra un anno ci saranno le elezioni, e anche la saggia Le Pen ha già promesso che, se verrà eletta, promuoverà un referendum per la Frexit. E già che c'è proibirà anche il burqa in tutta la nazione. [...]
Esattamente 30 anni fa, al Festival di Venezia del 1986, veniva presentato "Romance", con Walter Chiari e Luca Barbareschi.
E' questo il film attorno a cui avvenne il famoso "furto" del premio più ambito - la Coppa Volpi per il miglior attore - alle spese di Walter Chiari. La storia andò così: quando presentammo il film in lavorazione al Direttore della Mostra, due mesi prima del festival, lui ci disse: "Il film mi piace, lo prendo in concorso. Però sappiate già da adesso che i premi principali sono già stati tutti assegnati." Io risposi che mi andava bene lo stesso, che essere stato selezionato per il concorso internazionale era già un premio enorme per tutti noi.
C'è una cosa importante da chiarire, per chi non conosce il mondo dei festival: ufficialmente, i premi li assegna la giuria internazionale, che emette il proprio verdetto solo dopo la proiezione dei film in Sala Grande. Ma ovviamente ci sono tutti i giochi di potere, che avvengono prima del festival, e che comportano anche la spartizione anticipata dei premi più importanti. Le giurie vengono poi "telecomandate" dalla direzione dei festival, che riesce quasi sempre a far cadere la scelta sui film predestinati.
Ho detto "quasi sempre" non a caso. Accadde infatti, in quell'occasione, che molti membri della giuria si innamorarono della performance di Walter Chiari, ...
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Discutendo con gli utenti sulla sua pagina di Facebook, Enrico Mentana ha coniato il neologismo webete, e ora tutti ne parlano.
L'episodio viene così raccontato da La Stampa: "Nel rispondere all’ennesimo sconosciuto che lo contestava polemizzando sugli immigrati che stanno negli hotel di lusso mentre i terremotati dormono in tendopoli, il Direttore ha toccato un nuovo apice e coniato un’offesa che dimostra come la lingua, usata da chi ne è maestro, è ancora una spada efficacissima. «Mi stavo giusto chiedendo se sarebbe spuntato fuori un altro così decerebrato da pensare e poi scrivere una simile idiozia», commenta il giornalista. «Lei pensa che il prossimo le sia simile. Ma non c’è distanza maggiore che tra il virtuoso e il virtuale: eppure per lei se uno non grufola contro gli invasori è un fake. Lei è un webete»."
Fin qui i fatti. Ora però si pongono alcune domande: in base a che cosa Mentana ha deciso che "l'ennesino sconosciuto" si sbagli nel preoccuparsi per la fine che faranno i soldi destinati ai terremotati? Solo per il fatto che lui è "conosciuto", vuole dire che ha già ragione in partenza? O forse Mentana è in grado di dare garanzie personali su come verranno usati i soldi per i terremotati?
Sembra di leggere il titolo da un sito complottista: "Il TTIP è morto". "Sì va bè - dici tu - adesso raccontatemi che Cenerentola esiste, e così il sogno è completo". Invece è vero: il titolo sta sulla Stampa, su Repubblica, sul Fatto Quotidiano e su tutti gli altri giornali più importanti.
E il bello è che il negoziato non sarebbe fallito per chissà quale cavillo giuridico, ma proprio perchè, a detta del ministro dell'economia tedesco Gabriel, "gli europei non possono capitolare alle richieste americane". Tanto per essere chiaro, Gabriel ha poi aggiunto che "durante la tornata di trattative all’inizio dell’estate non è stata trovata l’intesa su nessuno dei 27 capitoli in discussione."
Con le notizie del terremoto in Abruzzo, è passata in secondo piano la notizia di una parziale invasione del territorio siriano da parte dei carri armati turchi.
La situazione è talmente complicata che bisogna leggere fonti diverse per riuscire a farsi almeno un quadro generale di ciò che sta succedendo. Questa è la sintesi di quello che sono riuscito a capire:
Ufficialmente, i turchi sono penetrati nel territorio siriano nell'ambito di un'operazione chiamata "Scudo dell'Eufrate" (linee verdi, sulla cartina). Lo scopo dichiarato era quello di cacciare da Jarablus gli uomini dell'ISIS, ma nel frattempo i turchi ne hanno approfittato per bombardare le forze del partito curdo miliziano YPG, che avanzavano verso la città di Manbij.
I curdi avanzavano a loro volta per liberare la città di Manbij dagli uomini dell'ISIS, ma i Turchi non vogliono che i curdi si rafforzino troppo in quella zona (vicina al loro confine), e quindi li hanno bombardati.
Contemporaneamente Joe Biden, in visita ad Ankara, minacciava i curdi di togliergli tutti gli aiuti economici e militari, se non si fossero ritirati al più presto a est dell'Eufrate. Joe Biden ha poi fornito rassicurazioni a Erdogan che i curdi si sarebbero ritirati. Altre fonti però dicono che i curdi non hanno nessuna intenzione di tornare indietro, perché il loro interesse è proprio quello di formare un'enclave su base etnica a sud del confine con la Turchia.
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Leggi tutto: "11 Settembre La Nuova Pearl Harbor" - Sintesi