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Da quando esiste Internet la gente si sta facendo più sveglia, ma insieme alla presa di coscienza collettiva, ci sono anche molte persone che vivono alcune paure che prima non conoscevano.
Molti temono, ad esempio, l'appropriazione indebita delle nostre informazioni personali da parte di Big Data. Altri temono che la teoria gender finirà per annullare le differenze fra il mondo maschile e quello femminile. Altri ancora temono che verremo tutti microchippati, con conseguente perdita della libertà individuale. Eccetera eccetera.
Ma tutte queste sono paure grossolane, palesemente visibili, e in quanto tali relativamente facili da fronteggiare: basta stare attenti a non mettere in giro i propri dati personali, uno pensa, ed ecco che il problema della privacy è risolto. Basta stare attenti a non farsi influenzare dalle ridicolaggini della teoria gender, uno pensa, e dentro di me non riusciranno mai a cancellare la differenza tra maschile e femminile. Basta rifiutarsi di farsi mettere i microchip, uno pensa, e la porta di casa mia continuerò ad aprirla con la vecchia chiave della serratura.
Ma queste, come dicevo, sono battaglie grossolane, visibili, che servono magari a tenerci impegnati su un fronte più tangibile, ma magari meno importante. C'è invece battaglia molto più sottile ed invisibile - ma molto più importante - che si sta combattendo oggi nel mondo: è la battaglia per ottenere l'appiattimento progressivo del nostro cervello.
Marcello Pamio
«L’annuncio di Fabio Franchi su Facebook è delirante e ho attivato i controlli del caso. Voglio rassicurare i cittadini dicendo che in Italia non c’è spazio per sperimentazioni fai da te!”
E se lo dice con un tweet il ministro della salute Giulia Grillo, allora c’è da stare tranquilli. Fiuff…stavo proprio per pensar male...
Come non fidarsi, d’altronde, dell’onorevole pentastellata che nel 2017 attaccava e inveiva contro Beatrice Lorenzin per il decreto poi convertito nella sciagurata legge 119 sull’obbligatorietà dei vaccini e che oggi ne è la sostenitrice più incallita? La coerenza, come sempre, viene prima di tutto.
La situazione italiota è così allo sbando che ultimamente la Lorenzin sostiene addirittura la Grillo negli attacchi ai cosiddetti no-vax. Della serie: il nemico del mio nemico, è mio amico!
di Federico Giovannini
Questo articolo è dedicato a chiunque sia pronto e disponibile a fare un lavoro importante su sé stesso. Chi ritiene che solo negli altri ci sia il marcio e il mondo vada cambiato lasciando sé stessi immutati come una statua di marmo può serenamente saltarlo a piè pari, senza inutili perdite di tempo.
Quante volte affrontando i temi dibattuti sul nostro sito ci siamo chiesti: ok ma cosa possiamo fare di concreto?
Quante volte ci siamo detti (me compreso) quando uscirà questa verità/denuncia/documentario/articolo cambierà tutto? E poi invece il mondo continua regolarmente a camminare a passi decisi verso l’autoannientamento.
Mauro Scardovelli, costituzionalista e psicoterapeuta, offre una visione d’ insieme dove finalmente i conti cominciano a quadrare, dove inizia ad apparire un senso in quello che stiamo vivendo e all’inutilità di proiettare continuamente fuori di noi i problemi della società senza assumerci minimamente vere responsabilità, ovvero senza considerare che se veramente vogliamo cambiare qualcosa inevitabilmente non si può che cominciare da noi stessi ;perché come sanno bene i veri educatori un esempio vale più di mille parole.
In questo video Gigi Moncalvo descrive la situazione dell'oro italiano nel mondo. Quanto è, dove si trova, come è ripartito... e quanto ne manca. Nella prossima puntata affronterà l'altra questione cruciale: "di chi è" l'oro degli italiani.
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Se vi chiedessero "quante persone sono morte nell'attacco alle Torri Gemelle?", la maggioranza di voi risponderebbe "circa 3.000".
Invece la cifra è di almeno 5 volte superiore.
Sono già oltre 15.000 le persone morte in seguito all'attacco delle Torri Gemelle, se si contano anche tutte quelle morte di cancro negli anni successivi, per aver respirato l'amianto che era contenuto nella struttura dei due grattacieli.
Per tutte queste persone - soccorritori, pompieri, poliziotti, normali cittadini - il governo americano aveva stanziato circa 7 miliardi di dollari, che avrebbero dovuto ricompensare le vittime e i loro parenti nel corso degli anni.
Ma ora - vergogna dentro la vergogna - il fondo ha comunicato che i soldi stanno per finire, e che da oggi i rimborsi verranno dimezzati per tutti i nuovi malati.
[Maurizio Blondet esplora il "lato B" del caso Finkielkraut]
di Maurizio Blondet
“Il più pericoloso antisemitismo è tornato nel cuore dell’Europa…E’ la stessa feroce dinamica da cui si originavano i pogrom in Russia ai tempi degli zar, in Germania al tempo dei nazisti, nei paesi arabi – da Baghdad a Tripoli – negli anni Quaranta e Cinquanta”.
Così il direttore della Stampa Maurizio Molinari ha voluto dedicare un fondo di suo pugno alla aggressione (verbalmente) antisemita che i Gilet Gialli hanno diretto ad Alain Finkielkraut, un nouveau philosophe che tiene una rubrica settimanale France Culture, radio pubblica, dove parla solo per difendere Israele ed attaccare, insultare e schernire i cittadini francesi di discendenza maghrebina.
L’anti-islamismo primario a sfondo razzista è la costante degli interventi di Finkielkraut. Si è detto urtato da “l’accent des beurs”, ossia dall’accento maghrebino (beur è una forma offensiva).
Vorrei proporre un piccolo sondaggio sulla questione del voto online di oggi.
1 - E' giusto o sbagliato aver proposto il voto online? (Non sono cose che dovrebbe decidere il parlamento?)
2 - I parlamentari sono tenuti a votare secondo il risultato online? (Oppure dovrebbero poter votare come credono?)
3 - Vincerà il sì?
4 - Secondo te la piattaforma Rousseau è affidabile? (Nel senso che il risultato sarà comunque quello vero, uscito dalla consultazione online, oppure potrà essere manipolato per interesse politico?)
Grazie a chi vorrà rispondere.
(da Russia Today) - Secondo alcuni funzionari russi, i paesi del BRICS stanno prendendo in considerazione una piattaforma interna per lo scambio dell'oro. Secondo un esperto di metalli preziosi, quando questo accadrà l'economia globale sarà fortemente ristrutturata, e l'Occidente perderà il suo predominio.
Secondo Claudio Grass, della Precious Metal Advisory Svizzera, nel 2016 sono state scambiate 24,338 tonnellate di oro fisico, e cioè il 43% in più del 2015.
L'oro si sta spostando dall'Occidente all'oriente.
"Bisogna guardare a questa iniziativa dei BRICS in un contesto più ampio - ha detto Grass a RT - Fa parte di uno slittamento tettonico che è iniziato alcuni decenni fa. Abbiamo osservato un costante flusso di oro fisico dall'Occidente all'oriente. Contemporaneamente, l'Occidente ha perso la sua guerra economica, e come conseguenza ora l'attenzione si è spostata sul sistema finanziario. La Cina domina l'economia mondiale, ed ha rimpiazzato gli Stati Uniti come maggiore potenza economica".
Leggi tutto: Commenti liberi 2 mar. 2019