IL VIZIO DEL BULLDOZER, IL VIZIO DEL MURO
Saranno anche pieni di buona volontà, i nuovi falchi travestiti da colomba di Sharon, che "fanno i bravi" davanti al mondo nel ritirarsi dalla striscia di Gaza, ma il loro atteggiamento di fondo sembra tradire invece una forma di ostilità ormai congenita, difficilmente removibile in tempi ragionevoli.
Forse per una forma di dispetto infantile, forse per un senso di "dissacrazione" incombente, o forse semplicemente per odio secolare, fatto sta che non appena i coloni saranno rientrati in territorio israeliano, le loro 1.200 abitazioni verranno rase al suolo dai bulldozer di Sharon. La spiegazione che ci ha dato Condolezza Rice, d'altronde, ...
PER TORNARE A CAMMINARE
di Dario C.
La televisione si è ridotta ormai a uno squallido contenitore di nani e ballerine. La Rai ha perso di fatto qualsiasi dignità di servizio pubblico. Giusto qualche ora di tg (pessimi) e trasmissioni culturali che deve fare per legge.
Occorre a questo punto sfruttare l'offerta di documentari online, che è vastissima, e farsi da soli la propria televisione e il proprio palinsesto. Bisogna staccarsi dal rapporto passivo a senso unico della tv generalista, dove giri ormai a vuoto alla ricerca di trasmissioni di un certo livello.
Le trasmissioni di livello esistono, ma oggi sono su Internet. Da arcoiris.tv a viralvideo.it per fare alcuni esempi. Per non parlare della TSI che mette online i documentari passati su Falò, la trasmissione di approfondimento, ...
Vedere
il film-inchiesta di Stefano Mencherini, "Mare Nostrum", significa - oltre a
tante cose che ti lasciano il segno - fare un tuffo nel nostro passato
mediatico di almeno una decina d'anni. Significa cioè tornare ad
un'epoca, tanto vicina quanto ormai dimenticata, in cui l'Italia viveva
in una dimensione politica relativamente diversificata, con i mezzi di
comunicazione che svolgevano il noto gioco delle parti - un canale a
me, l'altro a te, il terzo a chi resta fuori - in cui bene o male ogni
voce che lo meritasse trovava sempre il modo di essere sentita.
All'interno di questa dimensione - che in realtà pare
impensabile dover rimpiangere, a così breve distanza di tempo - un'inchiesta come quella di
Mencherini avrebbe trovato una naturale collocazione, ad esempio, in
una prima serata di Rai Tre, piuttosto che anche in una seconda serata
particolarmente "di punta" di Rai Due.
Oggi viviamo invece una realtà nella quale Mencherini è
arrivato a fare lo sciopero della fame ...
ANNUNCIO: Howard Zinn e Gino Strada in conferenza a Roma su: LA GUERRA GIUSTA
Giovedì 23 giugno presso l'Auditorium di Roma, il più importante storico americano vivente Howard Zinn e Gino Strada, chirurgo e fondatore di Emergency, terranno una conferenza sul tema: "LA GUERRA GIUSTA". Organizzata dalla Fondazione Emergency e dalla casa editrice Charta di Milano con il patrocinio del Comune di Roma, la conferenza sarà condotta da Fabio Fazio.
Guerra giusta, Guerra preventiva, Missione di pace, Intervento umanitario: sono tutti indecenti eufemismi ...
IL BRACCIO E LA MENTE
Durante il recente conclave, ero convinto che Ratzinger - dopo aver ampiamente mostrato al mondo chi comandava in Vaticano in quel momento, con la plateale restaurazione di Bernard Law - avrebbe scelto di lasciar correre Ruini per la tiara papale, restando saggiamente a governare la Chiesa nell'ombra (come già faceva, in realtà, da molto tempo). Ogni uomo di potere sa infatti che questo si esercita molto più comodamente dall'oscurità delle quinte, che non con la luce dei riflettori costantemente puntata in faccia. E invece Ratzinger ha capovolto il paradigma, scegliendo per sè il trono più in vista, per poi scagliare il buon Ruini in battaglia "dal basso", mentre lui finge di occuparsi di cose celesti che noi non possiamo minimamente comprendere.
In un modo o nell'altro, l'accoppiata mente-braccio si è formata, e il passaggio all'azione ...
VINCE IL "SE" - Una critica a chi si astiene, e a chi invita gli altri a farlo.
di Massimo Mazzucco
Questa non sarà la sconfitta dei "si", o meglio, non sarà soltanto quella. Ciò a cui stiamo assistendo in questi giorni è la sconfitta di uno stato laico e democratico, che forse è esistito soltanto, in passato, nelle menti di qualche sognatore e di qualche illuso più innocente degli altri.
Proviamo a pensare al semplice meccanismo, separato dai contenuti specifici. Un governo fa una legge. La legge non piace ad un numero sufficiente di cittadini perchè costoro possano indire un referendum. Il referendum - lo dice la parola stessa - è una chiamata per tutti gli altri cittadini a dire la propria, essendo invitati a validare piuttosto che a modificare quella legge.
"Senti Mario - dovrebbe sentirsi dire in casa Rossi - pare che ci sia una legge sui figli in provetta che non è piacuta a certi cittadini, i quali ci chiedono di passare dalle urne ...
PERCHE' NON ANDRO' A VOTARE
di Stefano Serafini
La ricerca sugli embrioni, anziché sulle staminali adulte, è una precisa scelta commerciale della grande scienza (la tecnoscienza), dove grande non è un aggettivo riferito alla sua qualità, ma alle dimensioni del budget e degli interessi.
La cura della sterilità è un affare, destinato a farsi sempre più fiorente fra i paesi ricchi che sono gli unici a poterselo permettere. Perché non crederete che la clinica che procede a un impianto con le sue sofisticate e costose macchine lo faccia gratis, anche se alla coppia lo Stato rimborsa le spese! E non crederete che il Burundi o il Mali possano permetterselo! E' un giro di quattrini da mondo avanzato: merce di lusso. E poi in Burundi e in Mali ce ne sono già tanti di bambini che nascono - e soprattutto muoiono - naturalmente, ma dei quali ...
CLEMENTINA CANTONI: PASTICCIO ALL’ITALIANA
di Tommaso Bruschi
Proprio nelle ore in cui tutti sono impegnati a festeggiare la liberazione di Clementina Cantoni, come oche giulive a cui è arrivato il padrone a dar da mangiare, io mi ritrovo invece molto arrabbiato, e provo un profondo senso di vergogna.
Intendiamoci, dal punto di vista umano, sono felice che la nostra connazionale sia stata liberata, e non è certo contro di lei che si dirige il mio risentimento. Il problema sta nell’Italia e nel suo modo assurdo di gestire questo genere di situazioni. In questo caso, come probabilmente anche nella vicenda Sgrena in Iraq, ...
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