Aveva fatto un certo scalpore, nei giorni scorsi, la notizia che il regista Spike Lee avesse “espresso dei dubbi” sulla verità ufficiale dell’11 settembre. Per quanto con notevole ritardo, era ora che qualcuno, anche nel mondo dorato di Hollywood, cominciasse a svegliarsi.
Ma evidentemente questo non si può ancora fare.
Spike Lee infatti ha realizzato una docu-serie di quattro puntate sull’11 settembre, per il canale americano HBO. La quarta di queste puntate, che è programmata proprio per l’11 settembre prossimo, conteneva anche una mezz’ora circa dedicata al dibattito sul crollo delle torri gemelle. In questi 30 minuti, Spike Lee aveva dato la parola agli ingegneri dell’associazione Architects & Engineers for 9/11 Truth, che sostengono - ormai da 15 anni, e con prove scientifiche alla mano - che il crollo delle torri gemelle sarebbe stato impossibile a causa dei soli impatti aerei e degli incendi che ne sono conseguiti, e che fosse stata necessaria una demolizione controllata per abbattere quegli edifici nel modo in cui sono crollati. Insomma, nel suo dpocumentario Lee aveva dato spazio anche alla teoria alternativa, quella che i mainstream media amano definire “la teoria del complotto”.
Ma apparentemente la voce di questa “mezz’ora maledetta” si è sparsa troppo in anticipo, e questo ha suscitato abbastanza proteste, nella stampa mainstream, da obbligare il regista a tagliarla integralmente.
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Kabul: a chi è utile l’attentato dell’Isis? - Crisanti resuscita i morti - Israele: l’efficacia dei vaccini sta svanendo - Mentana e la logica azzoppata - Bassetti cancella ogni traccia di conflitto di interessi.
Tutte le possibili interpretazioni sull’attentato di Kabul girano attorno alla sigla Isis-K, la sigla di questo fantomatico gruppo che sarebbe – secondo la narrativa mainstream – una specie di estensione dell’Isis in Afghanistan.
Ma chi è abituato a seguire da vicino queste cose sa bene che l’Isis è tutt’altro che una fazione islamica genuina. E’ stata creata con i soldi dell’Arabia Saudita, notoriamente amica degli americani, ed è servita spesso come copertura per operare in Medio Oriente facendo proprio l’interesse degli stessi americani.
A questo punto quindi le ipotesi più plausibili sono quattro:
Questo articolo è stato scritto dal dott. Peter A. McCullough, ed è stato pubblicato sul sito The Defender di Robert Kennedy Jr.
Una rivoluzionaria ricerca in preprint del prestigioso gruppo di ricerca clinica dell’Università di Oxford, pubblicata sul Lancet il 10 agosto, contiene allarmanti rivelazioni che sono potenzialmente devastanti per la campagna vaccinale contro il covid.
La ricerca rivela che le persone vaccinate contengono nelle narici 251 volte il carico virale del Covid 19, rispetto alle persone non vaccinate. Mentre attenua i sintomi dell’infezione, l’iniezione permette agli individui vaccinati di trasportare carichi virali particolarmente alti senza inizialmente ammalarsi. Questo li trasforma potenzialmente in “super-diffusori” presintomatici.
Questo fenomeno potrebbe essere il motivo per le scioccanti impennate di contagio post-vaccinale riscontrate nelle popolazioni mondiali più pesantemente vaccinate.
La cosiddetta “approvazione definitiva” del vaccino Pfizer da parte della FDA sta scatenando una gran confusione in rete, a causa del modo ambiguo in cui sono stati scritti i documenti relativi. Cerchiamo di fare un pò di chiarezza.
I documenti che creano confusione sono due: il comunicato stampa ufficiale della FDA, e la lettera della FDA alla Pfizer che comunica l’avvenuta approvazione.
La confusione deriva soprattutto dall’uso, apparentemente intercambiabile, dei termini “autorizzato” ed “approvato”. I due termini sono invece sostanzialmente diversi, e non devono essere confusi fra loro: con il primo si intende la autorizzazione d’emergenza (EUA – Emergency Use Authorization), concessa dalla agenzia del farmaco americana (FDA) in presenza di una sperimentazione ridotta, ed in mancanza di cure alternative ufficialmente riconosciute. Con il secondo termine si intende invece che il farmaco è approvato definitivamente (“Licensed”), e può essere immesso sul mercato con il suo nome commerciale.
Ed è proprio qui che scatta la confusione, con il doppio nome del prodotto. Il vaccino originale infatti si chiama ufficialmente “Pfizer-BioNTech COVID‑19 Vaccine”, mentre il secondo si chiama “COMIRNATY”.
Pietro Luigi Garavelli, primario del reparto di malattie infettive dell'ospedale di Novara, è finito al centro di una dinamica intimidatoria per avere osato partecipare, in termini dialettici e non di acritica adesione, ad una manifestazione contro il "green pass". In Italia si è imposto di fatto un modello simile a quello dei talebani. "Non posso parlare fino a quando la mia posizione non sarà chiarita".
Purtroppo questo episodio rischia di impedire a Garavelli di partecipare al summit internazionale che si terrà a Roma in settembre, del quale Garavelli parla nella stessa intervista.
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Io trovo questa testimonianza altamente credibile. Voi?
Il caso descritto in questo articolo sembra indicare una strada da seguire per tutti coloro che, lavorando in ambito sanitario, non desiderano vaccinarsi.
Questa volta è successo a Lodi. Ricordate la dottoressa che si era recata all’hub di Ferrara con il proprio avvocato? La mattina di ferragosto al centro vaccinale della provincia lombarda si è recata un’altra dottoressa accompagnata dal proprio legale del Foro di Lodi, Fabio Daprati, e la polizia.
Daprati racconta così cosa è successo: “Ho accompagnato la cliente che due settimane fa era già stata sospesa dal lavoro perché si era recata all’hub di Melegnano per ottemperare all’obbligo di legge della vaccinazione. Ma non si era potuta vaccinare perché ha ritenuto di non essere stata adeguatamente informata sul contenuto farmacologico del vaccino”.
Ragazzi, ho bisogno del vostro contributo. Vorrei preparare un video intitolato “Dizionario covid, un elenco di tutte le fallacie logiche” (o qualcosa del genere), nel quale elenchiamo, da una parte, tutti i luoghi comuni che si sentono ripetere incessantemente dai provax, e dall’altra tutte le risposte per smontare questi luoghi comuni. Qui di seguito ho fatto un rapido esempio di come dovrebbe funzionare questa tabella. Aiutatemi mettendo i vostri suggerimenti, sia di domanda che di risposta, di tutti i luoghi comuni più diffusi sulla faccenda covid.
Grazie.
Gli elicotteri Chinhook si alzano a fatica dall’ambasciata americana di Kabul, carichi di persone che vogliono lasciare di corsa il paese. All’aeroporto della capitale il caos regna sovrano, con i cittadini stranieri che cercano di salire disperatamente sugli ultimi aerei in partenza. E i diplomatici USA che restano indietro si affrettano a bruciare tutti i documenti sensibili in loro possesso, per evitare che finiscano nelle mani dei talebani.
Sono scene che ricordano fin troppo da vicino la fuga degli americani da Saigon nel 1975, ma con una grossa differenza: la guerra del Vietnam era considerata persa già da molto tempo, da parte degli americani, mentre nel caso dell’Afghanistan, il presidente Biden aveva assicurato che l’esercito afghano regolare – quello sostenuto e addestrato dagli stessi americani – sarebbe stato perfettamente in grado di mantenere il controllo del paese.
Invece nell’arco di poche ore l’intera nazione, capitale compresa, è tornata nelle mani di coloro che già la controllavano 20 anni fa. In più, I talebani potranno ora disporre di enormi quantità di armi, mezzi e munizioni che sono state lasciate indietro dalla fuga precipitosa degli americani.
Potrebbe quindi sembrare a tutti gli effetti una clamorosa sconfitta per gli americani, che agli occhi del pubblico mondiale avrebbero “sprecato per niente 20 anni di guerra in Afghanistan, che è costata ai contribuenti americani migliaia di milioni di dollari”.
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