Gli elicotteri Chinhook si alzano a fatica dall’ambasciata americana di Kabul, carichi di persone che vogliono lasciare di corsa il paese. All’aeroporto della capitale il caos regna sovrano, con i cittadini stranieri che cercano di salire disperatamente sugli ultimi aerei in partenza. E i diplomatici USA che restano indietro si affrettano a bruciare tutti i documenti sensibili in loro possesso, per evitare che finiscano nelle mani dei talebani.
Sono scene che ricordano fin troppo da vicino la fuga degli americani da Saigon nel 1975, ma con una grossa differenza: la guerra del Vietnam era considerata persa già da molto tempo, da parte degli americani, mentre nel caso dell’Afghanistan, il presidente Biden aveva assicurato che l’esercito afghano regolare – quello sostenuto e addestrato dagli stessi americani – sarebbe stato perfettamente in grado di mantenere il controllo del paese.
Invece nell’arco di poche ore l’intera nazione, capitale compresa, è tornata nelle mani di coloro che già la controllavano 20 anni fa. In più, I talebani potranno ora disporre di enormi quantità di armi, mezzi e munizioni che sono state lasciate indietro dalla fuga precipitosa degli americani.
Potrebbe quindi sembrare a tutti gli effetti una clamorosa sconfitta per gli americani, che agli occhi del pubblico mondiale avrebbero “sprecato per niente 20 anni di guerra in Afghanistan, che è costata ai contribuenti americani migliaia di milioni di dollari”.
Ed è infatti su questo argomento che si stanno concentrando in queste ore tutte le testate americane, sia conservatrici che liberal. Dalla FOX alla CNN, dalla ABC alla CBS, è tutta una lamentela sul “come abbiamo potuto fallire in modo così clamoroso? Come abbiamo potuto buttare al vento uno sforzo economico di tali proporzioni?”
E di certo, da un punto di vista geopolitico e militare, è stato un fallimento clamoroso. Fallimento preannunciato, peraltro, proprio dai russi, i quali, all’alba dell’invasione americana in Afghanistan nel 2001, dissero loro: “State attenti perché finirete impelagati in una guerra senza fine, dalla quale non potrete mai uscire vincitori”. (I russi ne sapevano qualcosa, visto che avevano vissuto un’esperienza simile nei decenni precedenti, proprio nel tentativo di mettere sotto controllo l’Afghanistan).
Eppure, nonostante questo disastro clamoroso, c’è qualcuno che ha tratto un vantaggio enorme da tutto quello che è successo: è l’industria bellica americana. Quelli che costruiscono le armi – aerei, bombe e carri armati – e le vendono al governo americano per andare a fare le guerre in tutto il mondo.
Mentre infatti i commentatori televisivi lamentano il costo immane di oltre due trilioni di dollari, ovvero duemila miliardi di dollari (1 trillion = 1000 miliardi) come se fossero “soldi gettati al vento”, in realtà questi 2000 miliardi di dollari sono sì usciti dalle tasche dei cittadini americani, ma solo per rientrare nelle tasche di altri americani un pò più ricchi di loro: quelli che le armi le producono.
In altre parole, non sono soldi “sprecati”, ma soldi legalmente prelevati dalle tasche del cittadino medio e semplicemente “ridepositati” con grande eleganza, tramite la guerra, nei conti bancari della grandi corporations come la Lockheed Martin (53 miliardi annui di fatturato), Boeing (33 miliardi) o Northrop Grumman (29 miliardi di dollari di fatturato), solo per citare le più importanti. E poi ci sono tutti i miliardi di dollari pagati nel corso di 20 anni alle compagnie di contractors, “quelli che la guerra la fanno per mestiere”.
Insomma, la guerra è sempre stato un affare per quelli che producono le armi, e quello dell’Afghanistan è stato l’affare di più lunga durata sul quale questi produttori abbiano potuto mettere le mani da quando esistono gli Stati Uniti.
Ora la festa è finita, ma solo temporaneamente: si lasceranno per qualche mese sfogare i politici, che fingeranno di litigare fra loro per attribuirsi la responsabilità di questo “fallimento”, e poi state tranquilli che gli americani riusciranno ad inventarsi presto un’altra guerra da qualche parte. Magari con un altro “false flag” in stile 11 settembre
Sarà sempre una guerra pagata dal cittadino medio, ovviamente, e fatta sempre nel nome e nella difesa della democrazia e della libertà. Ovviamente.
Tanto, l’uomo dalla storia non impara mai nulla.
Massimo Mazzucco
Infatti, loro non hanno imparato niente dalla storia, se davvero vi era (anche) l'intento di esportare la democrazia, e non era solo una scusa, bocciati in storia e sociologia.
Pazienza, si rifaranno alla prossima guerra umanitaria.
Esecuzioni sommarie dei talebani a Kandahar. Immagini crude.
t.me/giuseppemasala/4549
Pare che il PCC si stia comprando il comprabile da quelle parti... compresi i Taleban... e in India la cosa non è passata inosservata.
L'intera area si sta accendendo e l'America potrebbe avere scelto di lasciare che sia l'India a monitorare la situazione per non trovarsi a difendere un territorio difficile da supportare in caso di un vero conflitto con la Cina (all'appello del piano strategico dei neo cons manca infatti ancora l'Iran e senza quel corridoio mantenere l'Afganistan tramite le basi in Iraq è impossibile).
Intanto piú a Sud il piú grande gruppo navale da battaglia Britannico dal tempo delle Falkland sta incrociando nello stretto tra le Filippine e Vietnam con scenario operativo (pare permanente) il mar cinese meridionale
dove il QUAD o Nato Asiatica pare abbia intenzione di operare.
A Guam, intanto, gli Usa inviano i nuovi bombardieri a lungo raggio oltre ai missili strategici di ultima generazione per rafforzare l'area.
Anche il gruppo navale della Reagan insieme a flotta Giapponese si è spostato proprio in quella zona e in questi giorni, con destinazione golfo persico, ma incrociando in quelle acque la flotta Britannica, quasi cercando l'incidente militare navigando vicino ai confini marittimi Cinesi con simili forze alleate (il messaggio di minaccia cmq è stato chiaro).
Insomma le prove per la terza guerra mondiale pare siano in atto e il mare al largo della Cina sta brulicando sempre piú di navi da guerra e sottomarini di ogni dove.
Il Giappone sta addirittura nuovamente, finanziando la costruzione di portaerei per la prima volta dalla fine della II° guerra mondiale in vista di un nuovo possibile conflitto contro la Cina, questa volta per via della ex colonia giapponese di Taiwan che Pechino rivendica da sempre ma che Tokyo non vuole che ritorni Cinese.
Anche la Germania ha inviato mezzi navali in quell'area e in missione operativa, ovvero in una modalità che la Germania non aveva piú intrapreso dopo la II° guerra mondiale...
Sembra davvero storia d'altri tempi...
=.=
Un paese da sempre tormentato eppure nella sua storia c'era una monarchia moderna che aveva adottato i costumi occidentali e poi e poi...Una regione che era nelle mire dell'ex urss e che è stata sotto l'occupazione sovietica per un po' di anni...E alla fine sono arrivati gli esportatori di democrazia che hanno avuto il dominio incontrastato e visto che era nella loro disponibilità l'oppio afgano è tornato comodo ...molto comodo...Spero che questo popolo martoriato possa alla fine riacquistare la propria sovranità rinnovando i fasti di un passato ormai remoto.
Controlli l'Afghanistan, controlli il traffico mondiale di eroina.
Probabilmente a conti fatti le spese militari sono l'utile aggiunta al guadagno principale, anche se è giusto parlare di questi perché sono certi, ufficiali e conteggiabili, mentre gli incassi del traffico di droga no.
L'unico vero mistero è perché adesso se ne vadano via da un affare così lucrativo.
-ZR-
Afghanistan, Biden: «Non rimpiango il ritiro delle truppe»
video.corriere.it/.../...
propongo una diversa chiave di lettura sul ritiro americano dall'Afghanistan dato da Cesare Sacchetti sul suo canale Telegram:
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Leggete le parole scritte dal Financial Times.
"E' vero che Trump ha favorito il ritiro dalle truppe dall'Afghanistan e ha iniziato i deliranti negoziati di pace con i talebani che non sono andati da nessuna parte. Ma piuttosto che mettere fine al ritiro, Biden lo ha accelerato."
Il Financial Times, il quotidiano da sempre riferimento e portavoce della finanza internazionale (Rothschild, Soros, Warburg) è estremamente contrariato perchè Biden non sta facendo ciò che il potere mondialista gli aveva chiesto di fare. Biden sta portando avanti la stessa politica estera di Trump. Sta separando la potenza militare americana dal controllo del deep state. Le élite mondialiste si sono rese perfettamente conto che questa amministrazione non risponde a loro ma è commissariata dai militari che sono ancora in larga parte fedeli al vero e legittimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
google.com/.../...
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Buona continuazione
Francesco
Nessun tentennamento anche da parte del segretario di Stato Anthony Blinken: “Eravamo in Afghanistan per un scopo preciso: bloccare le persone che ci hanno attaccato l’11 settembre del 2001“, ha detto alla Cnn. E respingendo ogni paragone con Saigon e la guerra in Vietnam, ha detto che gli Stati Uniti “hanno raggiunto i propri obiettivi”.
www.ilfattoquotidiano.it/.../6291937
Certo che 20 anni di guerra sono tanti.
Secondo me in Iraq hanno subito una sconfitta maggiore, anche in Siria Putin gli ha fatto fare una figuraccia.
E questo gli ha impedito di completare il piano cioè attaccare l'Iran perché geopoliticamente l'obiettivo era quello
Se non si è sotto le insegne di una religione ufficiale, unitaria e diffusa non si va da nessuna parte.
Tutte le forze, anche militari devono essere concentrate sulla nuova dittatura.
La geopolitica, ora, va in secondo piano.
Inoltre la droga per rincoglionire la gioventù occidentale, da parte di USA/Nato, non serve più.
Ci sono altri modi e lo stiamo vedendo ora, con la lobotomizzazione dei giovani con la finta pandemia.
P.s.: tutte le potenze, nella storia, hanno dovuto mollare l'osso, con gli afghani. Inglesi, Russi, Persiani, americani....
Solo uno straniero, per un periodo, ci riuscì..
Un napoletano......
neripozza.it/.../...
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Forse i soldati servono altrove, speriamo non in Ucraina
Certo l'Afghanistan, come l'Iraq, era diventato un peso per gli USA, ma il gioco valeva la candela, e comunque tutti i paesi imperialisti nel corso della storia hanno sempre messo in conto di dover impegnare qualcosa in uomini, mezzi e denaro, sicuri però che dopo si raccoglieranno i frutti. Gli USA non fanno eccezione.
Quale è dunque il vero motivo della loro partenza? Una via d'uscita politico-diplomatica segreta che li ha tirati fuori dalla cucina in fiamme senza comunque rinunciare in qualche modo ai loro obiettivi strategici, magari con un emirato talebano che certamente darebbe fastidio all'Iran, vista la sua presenza nell'area mediorientale, Afghanistan compreso (in Afghanistan vi è una milizia sciita filo-iraniana anti-talebana)? Può darsi! Del resto i talebani hanno goduto di sostegno, tra gli altri, anche dell'Arabia Saudita. Che ci sia stato un loro intervento per ripristinare gli antichi rapporti USA-talebani? Nulla può essere escluso. Di certo questa partenza degli USA dall'Afghanistan, lascia perplessi e dubbiosi, e più che una fuga, appare una partenza calcolata.
Diversa la situazione del Vietnam (al di là delle immagini dell'elicottero che si innalza e delle fughe precipitose del personale americano, sia da Saigon che da Kabul). Nel caso del Vietnam gli americani se ne andavano perché sconfitti militarmente e politicamente, con 58000 morti e migliaia di feriti (una generazione americana devastata) e dopo tredici anni di guerra intensa con una fortissima guerriglia. In Afghanistan invece, nonostante di certo è stata una spina nel loro fianco, non hanno perso; controllavano buona parte del territorio e mai i talebani sarebbero riusciti a riprenderselo: l'Afghanistan non è stato il Vietnam nonostante tutto, e i talebani, con la dovuta considerazione, non sono di certo ai livelli dei vietcong e dell'esercito nordvietnamita, con buona pace dei fautori dei facili parallelismi! Quindi perché questa partenza improvvisa senza colpo ferire e con i talebani che senza praticamente combattere, in men che non si dica hanno ripreso tutto l'Afghanistan? Non mi si dia la spiegazione che gli americani confidavano nelle capacità di resistenza dell'esercito regolare afghano! Sapevano benissimo che questo, con tutto il rispetto, non era in grado per vari motivi di opporre una seria e lunga resistenza! E comunque anche se l'esercito afghano avesse provato a resistere, la partenza americana sarebbe stata lo stesso una strana "fuga". Anzi, il fatto che l'esercito afghano si è liquefatto come neve al sole, è, a mio avviso, una ulteriore circostanza a favore del fatto che gli USA se ne siano andati volutamente, in virtù di qualche accordo, magari dicendo all'alleato afghano di non opporsi, tanto la nuova situazione era a loro (agli USA) favorevole; oppure l'esercito afghano si è dissolto vedendo il comportamento americano. Non si dimentichi che gli afghani dipendevano completamente dagli USA in primis e dall'Occidente e che si trattava di un esercito nel complesso demotivato, con ufficiali corrotti. Ai posteri l'ardua sentenza!
Il napoletano che citi non conquistò e non sottomise gli Afghani, anche se qualche racconto romanzato, tipo il libro di cui hai messo il link, ti fa credere il contrario. Nessuna potenza ci è mai riuscita! Se non erro solo Alessandro Magno credo ci sia riuscito, ma così su due piedi non ne sono sicuro. Ritornando al napoletano, tale Avitabile, già generale borbonico, fu appunto un generale e governatore AL SERVIZIO del sovrano dell'epoca, quindi la sua azione, certo di successo, fatta di repressione, fu opera voluta dal sovrano che regnava sull'Afghanistan dell'epoca e non opera di conquista sua! Un conto è il conquistare una terra venendo da fuori, come ad esempio faceva Napoleone o Hitler, un altro conto è il mettersi al servizio di un sovrano e fare opera di repressione per conto di questi. Tra l'altro Avitabile operava insieme ad un altro generale italiano, tal Rubino Ventura.
Altro paese infrastrutturalmente distrutto, bagno di sangue tra i civili, carestie, malattie e sofferenze indicibili.
Obbiettivo comunque raggiunto: qualche miliardo di dollari speso in armi, solito carrozzone di patriottismo misto a esportazione della democrazia, lotta al terrorismo, bla bla bla.....
Con le forze armate liberate ora si potrà andare a stuzzicare Russia, Cina, Iran.... Dove il prossimo conflitto?
Continueranno a stampare dollari per alimentare l'industria bellica che tante soddisfazioni ha dato al mondo libero e democratico, raggiungendo vette importanti nell'essenziale ruolo di paciere mondiale da parte degli USA.
Che schifo.
Se hanno deciso di scappare dall'Afgamostan, semplicemente non gli serviva più rimanere la.
Ricordiamo come gli USA siano strategicamente sempre meno dipendenti da fonti energetiche fossili.
Ora, mentre la competizione con la Russia è sempre più "tecnologica" basata sui due principi di base delle due potenze, gli USA protesi a evitare di essere fisicamente colpiti (ricordo che l'ultima guerra combattuta sul suo territorio è stata quella di secessione), per la Russia la filosofia è quella di preservare la capacità di distruzione del territorio USA come RISPOSTA di un suo attacco.
Mentre la possibile guerra, fortemente asimmetrica è quella verso la Cina che si palesa fortemente legata ad armi convenzionali. La Cina dispone di troppe materie prime indispensabili all'industria moderna, che diventerebbero indisponibili se rese radioattive) Ma se gli usa dispongono di 320 milioni di persone, la Cina ne dispone di 1400.
Se è vero che la popolazione per combattere non è l'elemento essenziale in un conflitto convenzionale, per la produzione di armi invece lo è. Per automatizzata che sia la produzione americana, in un clima di riarmo la Cina è in grado di produrre molto di più. E' quanto si verificò a oriente dopo la battaglia di Kursk ... ad ogni carro tedesco, i russi ne producevano 3 ed alla fine la logistica, in una guerra, conta molto più delle armi al fronte.
Ecco quindi la necessità USA di ridurre i fronti "caldi" con l'impellente necessità di migliorare le condizioni produttive all'interno. Non dimentichiamo che all'interno il fronte sociale è tutt'altro che calmo.
Ben diversa la reazione popolare alle imposizioni tra California, Ohaio e Texas ...nell'ultimo le imposizioni possono essere accolte a pistolettate nella schiena.
Certo, grazie. Era una solo una curiosità.
Sì. Forse neanche Alessandro Magno vi è mai riuscito.
E se ricordo bene, gli inglesi presero una delle batoste più cocenti della loro storia. Sconfitta che hanno sempre tenuta (quasi) nascosta.
breitbart.com/.../...
mi unisco alle preoccupazioni di sertes.
Credo sia plausibile che gli invasori abbiano deciso di andar via perche' servono truppe da altre parti, quindi suppongo abbiano lasciato i campi di oppio in mani fidate...
Ho il sospetto che possano servirgli in casa loro. E molto probabilmente c'entra il discorso vaccini
Per un affare piú lucrativo..
Quando gli americani dicono che vanno ad esportare la democrazia, è notorio che sia la più grande balla che possano raccontare.
Staremo a vedere se e chi gestirà il gasdotto, ora che i Talebani hanno preso il potere, mentre allora non diedero il permesso di costruirlo, in quanto erano amici della Russia e ciò avrebbe significato fare loro uno sgarbo.
Magari, per lasciare il paese, gli USA, hanno avuto assicurazione dai Talebani che il gasdotto continuerà nella sua funzione.
Un po’ quello che stava per succedere in Siria, dove volevano far passare il gas quatariota, ma Assad non lo ha permesso, da allora ci sono stati 10 anni di guerra. Il motivo del conflitto però non è da ricercare nel modo in cui Assad trattava il suo popolo, come ci hanno detto, ma nel gasdotto che dall’Arabia sarebbe dovuto passare in Siria, poi in Turchia per arrivare in Europa.
Dante Bertello.
Su una cosa ti invito a riflettere meglio. Gli statunitensi (parlo della lobby al potere non sono ne idioti ne sprovveduti) e non del popolo idiota e infantile.
Chi riesce a costruire una narrazione come quella dell'11/9, o dello sbarco sulla luna, o dell'omicidio J.F.Kennedy, non lo è sicuramente.
Se sono stati capaci di affrontare il ridicolo, la perdita di immagine, con questa fuga disordinata, hanno un motivo che compensa tutto e avanza.
Noi non lo vediamo ancora, ma stai sicuro che c'è.
ne consegue che per capire cosa stia succedendo in afganistan dovremo aspettare di capire il gioco della cina (per caso sta sostituendo gli usa e viene manipolata da quelle forze internazionaliste che stanno abbandonando l'america?) dell'iran e della russia; per ora un grande applauso ai taliban e ad hezbollah.
All while insiders have become alarmed over the potential of terrorism from Afghanistan, which some say has been downplayed under President Biden.
foxbusiness.com/.../...
premesso che a me gli Americani non piacciono. Secondo me il loro governo é cinico, incompetente e criminale, e la classe dirigente usa l'egida americana sui Paesi satelliti per riempirsi le tasche. Io sono poi convinti che anche "l'Americano medio" sa benissimo tutto questo, e gli va benissimo. Tutto lo sbraitare che fanno contro la loro politica estera é piú fumo che arrosto. Detto questo, supponiamo che gli Stati Uniti si sgretolino sotto il peso di tutte le idiozie che fanno, sia in termini militari (la loro spesa non é sostenibile, secondo me), sia in termini di corruzione. Oppure che in America vi sia un accumulo di potere tale che si venga a creare una guerra civile (stile divisione dell'impero Romano).
Onestamente, cosa possiamo aspettarci da uno scenario del genere, se non una catastrofe planetaria?
Io m'immagino Russi e Cinesi subito pronti a espandere il loro Impero, l'India ai ferri corti con il Pakistan, gli Stati Africani in conflitto globale. E l'Europa?
Forse memori del passato riusciremo a evitare di massacrarci più di tanto, ma non per molto tempo!
Il problema é che il modello di Stato a cui siamo abituati può essere sostenuto soltanto da un regime coloniale che si può ottenere direttamente tramite il controllo politico ed economico dei popoli sottomessi oppure indirettamente tramite il pagamento dei loro beni con pezzi di carta a cui loro danno un valore che esiste solo nella loro testa.
Purtroppo una pace duratura è pensabile soltanto ripensando i fondamenti etici dello Stato moderno e essendo disposti a pagare le conseguenze di ciò che gli Stati occidentali hanno fatto dal Dopoguerra a oggi. Io non lo credo possibile, perciò, nonostante a me la situazione presente non piaccia e farò quello che posso affinché la giustizia trionfi (parolone!), ammetto che non vedrei affatto con favore un crollo degli USA, che pure reputo ampiamente possibile.
Gli USA sono ovviamente in testa nella classifica:
secondo le previsioni dell’intelligence di Washington, solo agli Stati Uniti è costata mille miliardi. (UN TRILIONE!)
www.wallstreetitalia.com/.../
Il Paese che ha speso di più – si legge – sono gli Stati Uniti, seguiti dal Regno Unito con 30 miliardi, dalla Germania con 19 miliardi di dollari.
Quanto all’Italia, secondo uno studio dell’Osservatorio sulle spese militari Milex, i 20 anni complessivi di presenza italiana in Afghanistan hanno comportato l’esborso di 8,7 miliardi di euro dei quali ben 840 milioni relativi a contributi diretti alle Forze armate afghane.
Stavolta anziché paracadutargli le armi gliele hanno lasciate lì direttamente, meno costi, il carburante è aumentato troppo.
Magari fra un annetto scopriremo che i capi sono i bracci destri di quelli ammaestrati dal McCain
Nota bene che il resto delle nazioni NATO impegnate si sono trovate benissimo col NH-90, compreso il contingente spagnolo del FAMET, cui il CH-47D ha dato parecchi problemi.
Gli USA puntano sull'estensione della vita del trasportatore CH-47 con il block 2 del CH-47 G ma certamente non per eventuali teatri ad alta intensità
Il principale bombardiere strategico americano è il B-1B, attualmente in forza con 61 esemplari e con la confermata riduzione a 45 entro il 2025 (10 radiati entro dicembre 2021). Il motivo della riduzione e della mancanza di un sostituto per questa classe è dovuta alla scarsità di impieghi strategici, compito che viene sempre più sostenuto, primariamente, da droni e missili. L'ultima volta che un B-1B ha dimostrato l'efficacia della sua potenza è stato nel bombardamento dell'isoletta di Qanus (Per gli addetti ai lavori una bomb run più famosa per il dud jdam, in realtà).
Il B-52H è tenuto in servizio più per il compito di deterrente nucleare che per scopi convenzionali, nonostante i 70 anni sul groppone, per un motivo molto semplice: nessun altro deterrente aereo USA è capace di rimanere in volo per settimane senza scalo.
Tuttavia un sostituto è sempre più in forse, considerato che in un teatro di guerra ad alta intensità l'efficacia del tank è sempre più relegata in un angolino, soppiantata dal dominio del drone e degli ATGM. Il Main Battle Tank nasce principalmente per contrastare il Main Battle Tank nemico, solo secondariamente per supportare la fanteria. Se quindi l'avversario manca di MBT anche la necessità di dotarsene viene meno, motivo per cui il futuro prevede una compagine sempre più limitata di brigate corazzate a fronte di una maggiore disponibilità di IFV o ibridazioni. A conti fatti un sostituto del M1 avrebbe senso solo se il T-14 entrasse davvero in produzione di massa. Per l'immediato futuro, visto che all'orizzonte non si vede altro che guerra asimmestrica, si tratterà di dotare i vecchi M1 di kit sempre più orientati al combattimento urbano e alle contromisure antidrone, con APS più o meno attivi, per i quali non è necessario ridisegnare uno scafo. C'è da dire che lo stesso concetto è adottato dal IDF, normalmente molto propensi a sostituire il parco veicoli, infatti il Merkava 4 si limita ad aggiornare ERA/NERA e APS, puntando principalmente a una maggiore integrazione a livello di unità mista AFV/IFV/ARV.
Le ultime osservazioni nella guerra in Iraq e Yemen hanno mostrato come il M1 sia propenso a prendere fuoco quanto le controparti ex sovietiche, sottolineando quanto non sia la qualità intrinseca del mezzo a fare la differenza ma l'amalgama del contesto operativo in cui è inserito.
Discorso davvero complesso. Nelle analisi degli ultimi 5 anni la sensazione è che l'alt alla produzione e allo sviluppo di questa classe risieda per lo più nella imprevista capacità cinese di creare aree di sea denial grazie allo stesso, imprevedibile, sviluppo di una capacità asbm ancora di difficile definizione e calibratura. Progettare navi con capacità stealth è inutile se la controparte sviluppa un sistema di ricognizione ottico efficace e capace di scovare, tracciare e discernere, e ciò che la Cina sta facendo davanti alle sue coste è esattamente questo: creare una flotta aerea autonoma capace di identificare eventuali intrusioni attraverso le scie, le tracce termiche, e le radiazioni emesse (nessuna nave può sapere cosa ha intorno senza usare radar/sensori attivi o satcom). Un sistema che sarebbe stato impossibile solo qualche anno fa ma che ora ha costi e sviluppi accettabili grazie al drone warfare.
Quindi, il fatto che si abbandoni il Zumwalt e si ritorni al Burke è spiegabile nell'ottica di una rincorsa alla saturazione e alla riuscita dell' opporre una capacità quantomeno similare in termini numerici.
In sostanza, per lo stesso investimento è meglio avere 80 lanciatori su una Zumwalt o 90/96 lanciatori su tre Arleigh Burke class ? A parità di contenuto, rim 161 e 162
Concordo, ma trovare termini di paragone è piuttosto complicato. Il picco d'intensità di guerra tecnologica cui si è assistito negli ultimi 30 anni è stato il conflitto in Karabak e ha ampiamente dimostrato che il future warfare è a base di droni, missili e fanteria più che di aerei e carri armati.
La sensazione è che l'esercito afgano abbia semplicemente deciso di farsi pagare di più e meglio e quindi abbia cambiato casacca. Su di tutto stride il fatto che gli USA non abbiano lanciato strikes per eliminare, quantomeno, la neonata flotta aerea talebana o decapitare l'elitè riunita all'interno del palazzo presidenziale con tanto di diretta stream. Il tutto sarebbe spiegabile con un semplice accordo tra USA e Talebani, molto ben dettagliato e siglato da ambo le parti, di comune accordo, il che sputerebbe sulla quantità inutile di caduti sopportata dai paesi NATO, 53 italiani compresi, partiti con la missione di riportare la democrazia e ora diventate semplici morti sul "lavoro" per altri.
Come dici tu, ci sono tutti i segni di un accordo per limitare i danni da ambo le parti - e forse anche qualcosa in piu'.
L'eroina ormai è obsoleta.
Non sono entrato nei dettagli tecnici perché il mio scopo era semplicemente quello di evidenziare come le forze armate statunitensi, nonostante una fama spesso immeritata e creata ad arte dalla propaganda, faccia affidamento su piattaforme obsolete frequentemente aggiornate, è vero, ma pur sempre di vecchia concezione e il cui numero diminuisce costantemente. Armamenti sofisticati, quasi sempre troppo, costruiti a prezzi proibitivi. Lo Sherman era un pessimo carro che vinse solo per l'enorme capacità produttiva di uno Stato lontano dai teatri di guerra ma oggi un B2 Spirit ha un prezzo unitario vicino al miliardo di dollari: quanti se ne possono permettere? Qualità (forse) contro quantità: un ribaltamento delle priorità strategiche? Temo che non sia nelle loro corde. Forse hanno contato di più i 20 anni di cosiddetta guerra al terrore (il loro) ma oggi i nemici che si sono voluti sono Russia e Cina: qui non ci sono guerre asimmetriche, si torna al tradizionale e gli usa sono stati 20 anni fermi. I missili ipersonici ne sono un chiaro esempio e ora annaspano. Certo è sempre possibile che inventino nuove armi ma il loro sviluppo e messa in produzione non è così semplice e rapido come si può pensare e, a mio parere, la guerra potrebbe scoppiare in tempi relativamente brevi, troppo brevi. Il tempo lavora a favore della Cina e tra qualche anno sarà troppo tardi. A quel punto non saranno certo le truppe cammellate della nato a fare la differenza.
byoblu.com/.../...
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#48 ZORG
Immagino già provviste di green pass consegnatogli honoris causa.
Biden da il meglio di se..
twitter.com/.../1426710333264179214
Dovremmo anche noi ribellarci a sti maledetti a stelle e strisce
Estratto dall’articolo.
In realtà quelle di Joe Biden erano frasi di circostanza, perché il
destino dell’Afghanistan era stato già scritto a Doha negli accordi di pace firmati il 29 febbraio del 2020 tra gli Stati Uniti e la delegazione dei talebani. In cambio del ritiro delle truppe straniere, Zalmay Khalilzad, delegato dell’amministrazione Trump chiedeva al Mullah Baradar l’impegno di questi ultimi a rinunciare a ogni legame con il jihadismo transnazionale.
Interessantesi chiave di lettura. Altro discorso sarà il futuro.
Gli occidentali hanno lasciato in mano talebana mezzo milione di uomini addestrati ed equipaggiati, qualcosa come 30mila veicoli, principalmente Humvees e di cui circa 9mila del tipo ECV. In sostanza l'equivalente di 4 brigate di rapido intervento. E hanno dotato i talebani di una forza aerea di tutto rispetto tra Super Tucano, mi-17 e Black Hawk, trovare piloti non sarà un problema, sicuramente avranno ancora i numeri di telefono delle scuole di volo americane che hanno addestratto Hatta e i suoi. Sicuramente gli americani si sono guardati bene dal fornire armi antiaeree al ansdf, ma la mano sul fuoco chi ce la mette ? Si sono visti spesso elicotteri usa lanciare flares in quantità anche ieri, segno evidente che durante i briefing è stato sottolineato il pericolo di fuoco MANPADS da terra.
Andati a distruggere il terrorismo in Afghanistan e poi gli lasciano intatti strumenti per replicare le distruzioni che sono andati a vendicare. Una logica inscalfibile.
Cambia il modo di fare le guerra, l'arsenale drone è in crescita esponenziale per esempio, e le priorità sono diventate:
il precision strike sulla lunghissima distanza con armi cinetiche o chimiche
il NGCV che dovrà soppiantare praticamente TUTTI gli attuali corazzati grazie a capacità modulari e robotiche orientate al controllo remoto
il nuovo concetto di comando unificato multilivello su rete decentralizzata con la gestione della realtà aumentata dal singolo operatore al livello operativo divisionale
Etc... Si tratta di contratti R&S con investimenti a 13 cifre spalmati fino al FY2028
È l'unico modo per tenersi buone le grandi aziende legate alla difesa, che avranno anche il loro spazio di manovra ma DEVONO seguire comunque un sentiero tra paletti ben precisi stabiliti dal dod (principalmente per accantonare risorse per black/covert ops), e chi sgarra si trova tra le mani patate bollenti come la storiella del 737Max, come sa bene la Boeing.
piuttosto opinabile, in realtà era pessimo solo per chi ci combatteva dentro, perchè si sentiva perenemente sconcertato quando anche con point blank non scalfivano panzer VI E e B, ma per tutto il resto dell'esercito americano era un gioiello, affidabile sulle distanze, facile da riparare e da manutenere, da rifornire e da cannibalizzare e la fanteria l'adorava per via del "telefono sul culo".
21, ma ne hanno solo 19 in organico (1 write off e 1 test/reserve, usato per foto e riprese, nel 13th a Whiteman AFB) e per turnazione ne tengono efficienti tra i 10 e 13, a seconda delle basi ospiti, in sostanza più un B-2 è basato su basi vicine al mare minore sarà il suo tempo di volo prima del blocco per revisione e refit. Le linee di produzione del B-2 sono chiude da 20 anni ormai, appena si esauriranno i ricambi gli aerei verranno naftalinizzati e infine cannibalizzati e radiati. Attualmente non c'è in programma un sostituto per il B-2.
Al pentagono sono ossessionati dai drone swarms, un concetto basato sulla capacità di saturare le difese antiaeree intorno a un bersaglio nevralgico, molto simile, anche se su scala ridotta, a quanto visto a Gaza negli ultimi anni. Singoli razzi o droni a basso costo lanciati contro bersagli inutili ma a ridosso del limite dell'ombrello difensivo di iron Dome, tesi all'unico fine di svuotarne le rastrelliere per poi lanciare sui bersagli designati fin dall'inizio in tutta tranquillità. Idea interessante ma fallata, Iron Dome lavora in network e in autonomia, e personale addestrato è in grado di posizionare nuovi lanciatori carichi in pochi minuti, collegandosi alla rete di difesa in green forendo posizione gps anche via wi-fi, mobile e cavo, sicuramente Hamas ha dimostrato che con un drone da 30$ è in grado di farne spendere 100mila alla difesa israeliana.
Sui missili ipersonici i russi sono avanti di 20 anni rispetto agli USA solo perchè negli anni '80 puntarono su guida e booster più che su tracking e ricerca, era una scelta obbligata dalla scarsità di chip avanzati.
Non ci saranno guerre ad alta intensità che coinvolgano l'occidente, il deterrente nucleare spinge i vari governi a confrontarsi militarmente su altri terreni come il cyberspazio o le guerre asimmetriche, è molto più probabile che scoppino conflitti locali, anche nucleari, ma circoscritti come tra India e Pakistan o India e Cina (specie ora che i cinesi hanno il piede anche in Afghanistan), ma anche qui siamo nel campo delle supposizioni. Gli arsenali nucleari cinesi e indiano sono capaci di spazzare via un terzo delle loro popolazioni e di spedire l'umanità negli anni '90 a livello di tecnologia, per via di una scarsità di chip che quella attuale sarebbe una battuta del Bagaglino a confronto.
Di sicuro comunque anche adesso una bella figura non ce la fanno a mollare l'osso cosi' come hanno fatto.
www.ilfattoquotidiano.it/.../6292904
Purtroppo ci sono vittime anche tra la gente schiacciata dalla folla che, pare, sia stata respinta da colpi di avvertimento da parte di soldati americani...
Alcuni giornali Indiani ipotizzano che forse quelle persone siano state colpite proprio dai soldati americani che sparavano sulla folla.... un vero disastro.
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Sotto l'analisi di Manlio Dinucci rilasciata a Visione Tv:
I Taleban in realtà avevano chiesto le prove agli USA che il tale Bin Laden fosse colpevole degli attacchi alle torri e, nel caso, lo avrebbero cercato e consegnato.
Credo che ai barbuti con il turbante che "il Principe del terrore" fosse stato o meno nel loro territorio probabilmente non interessava, fare un Deal con i 'mericani ed eventualmente guadagnarci qualcosa (tipo il ritiro degli aiuti all'allenza del Nord o altro) invece sì.
La storia però ci insegnò che le prove della colpevolezza di Bin Laden gli USA non le hanno mai fornite ai Taleban (e nemmeno al mondo intero) ma che anzi presero la risposta di tentata mediazione dei Taleban come pretesto per attaccare l'Afganistan... dopo dieci anni un Laden spuntò poi addirittura in Pakistan, fu quindi ucciso e buttato ai pesci... ma gli Usa pensarono bene di rimanere altri 10 anni in Afganistan... a far cosa!?
Di sicuro a spendere centinaia e centinaia di miliardi continuando ad ingrassare la vecchia e cara industria bellica occidentale mantenendo alta la tensione della lotta al terrore scatenata dopo il 9/11 e, quindi, anche l'intera domanda di quel lucroso mercato che, in realtà, non ha mai smesso di macinare utili sin da quando Ike mise in guardia gli USA sulla sua pericolosità per la pace, per la democrazia e per la stabilità del pianeta:
Eisenhower, già Comandante in capo delle forze Alleate in Europa durante la II guerra mondiale, fu l'ultimo vero presidente libero degli USA (a parte quelli tolti di mezzo e quelli eliminati anche prima di venire eletti) che si rese conto che l'industria bellica del suo paese, che stava trasformando gli States in una nazione dedita alla guerra su scala industriale, andasse fermata e riconvertita.
Dopo di lui purtroppo quella macchina, già enorme all'epoca, si ingrossò sempre più, spingendo il mondo intero ad una rincorsa agli armamenti sempre piú massiccia che non si è più fermata da allora (e chi tentò di fermarla nel mentre fece cmq e sempre una brutta fine).
Purtroppo oggi quella corsa sta nuovamente accellerando arrivando a sfiorare i due trilioni di dollari annuali spesi globalmente per alimentare quell'industria (la spesa dell'anno prima era stata 1,7 trilioni)...
Chissà se davvero vedremo mai finire questa pazzia... sicuramente sino a quando gli USA non cambieranno il loro modo di essere sarà difficile vedere finire tale assurdità.
Qualcuno infatti ricordava che quella Nazione è stata in guerra il 93% del suo tempo,
Vale a dire che dal 1776, ovvero in 245 anni di esistenza, gli USA sono stati in pace per soli 18 anni complessivi e mai superando i 5 anni consecutivi senza essere di guerra con qualcuno, causando nel mentre milioni e milioni di morti in tutto il globo (pare che solo dalla fine della II guerra mondiale al 2017 furono oltre 20 milioni le vittime della guerra made in USA).
Gli Stati Uniti in pratica hanno scatenato o sono intervenuti in ben 123 conflitti armati durante la loro storia, conflitti che anche nel 2021 li vede ancora direttamente protagonisti nei seguenti paesi Siria, Iraq, Somalia, Kenia, Pakistan, Yemen e nelle regioni africane del Maghreb, del Sahara e del Sael (Algeria, Burkina Faso, Côte d'Ivoire, Libya, Mali, Niger, Tunisia, Nigeria, Chad, Senegal).
Il destino di quella invasione era già segnato da ancor prima volendo, il senatore Ron Paul in un discorso di 10 anni fa aveva già previsto tutto.
Rimane incredibile come Biden riesca a rendersi cosi ridicolo sapendo già tutto, sempre se la sua memoria non si è ridotta per davvero allo stesso livello di quella di un pesce rosso.
Giornalisti main stream che da 20 anni, e fino all'altro ieri, plaudivano alla politica estera americana e godevano come ricci quando Bush ha invaso l'Afghanistan, oggi criticano ferocemente la stessa politica e dichiarano che la democrazia non si esporta con le bombe e che tutto ciò non valeva la vita di 52 italiani e migliaia di soldati NATO.
Ma questi hanno davvero la faccia come il culo. Ma come fanno a guardarsi in uno specchio senza sputarsi in faccia da soli?
Ora attendiamo quale sarà, per quella dannata industria, il prossimo cattivo da combattere per le prossime decadi... in modo da poter prosperare ancora un po'!
La guerra fredda è durata 45 anni, quella al terrorismo "solo" quasi 30 anche se, pare, sia già stata spremuta a dovere e non sia più di "moda".
Ora sono quindi aperte le scommesse per il prossimo futuro, io punto sull'inasprimento del confronto con la Cina ma anche il pericolo UFO, pardon UAP, pare sia un'opzione da non scartare.
Sul fatto che l'intero apparato bellico venga dismesso dagli USA, beh... non credo esistano molte possibilità che possa accadere nel breve periodo... anche se il "mai dire mai" è sempre d'obbligo.
-.-
Afghanistan: Cina pronta a rapporti amichevoli con talebani
ansa.it/.../...
Tenere in piedi un impero costa in uomini,mezzi e denaro, tanto piu' se nel cuore dell'impero (in questo caso gli u.s.a.) la logica e' prendere le mosche con l'aceto
Partono tutti incendiari e fieri
ma quando arrivano sono tutti pompieri
"talebani" è la solita etichetta appiccicata dalla stampa occidentale
Questi qui sono gli stessi (o i figli) di quelli che per 15 anni hanno resistito al secondo più potente esercito del mondo, sconfiggendolo, e ora si sono cavati la soddisfazione di scacciare dal proprio suolo anche il primo.
Soltanto che se combattevano i sovietici, erano resistenza all'invasore. Se scacciano gli yanqui com'è che l'etichetta cambia?
Chapeau a questi eroi
Praticamente siamo alla follia totale...prepariamoci per il Califfato Europeo,io intanto lucido gli "ottoni" per dagli un sonoro benvenuto...
La così facile avanzata e presa del potere da parte della resistenza afghana non è pensabile al di fuori di un preventivo accordo sia delle diverse fazioni afghane, incluse quelle governative, sia degli importanti soggetti esterni, Cina, Russia e Pakistan; accordo probabilmente subìto dal Governo USA. Gli altri soggetti della Nato hanno dovuto accettare la ritirata o il riposizionamento USA, India inclusa...
Evidentemente la mediazione sostenuta da Cina, Russia e Pakistan ha trovato il consenso di tutte le forze afghane: solo cosi si spiega la rapida conquista del nord afghano, (dove non è presente l'etnia pashtun base etnica dei talebani), e la mancanza di reazione delle forze governative, sicuramente rassicurate in precedenza dall'ipotesi di accordo. I Talebani sono stati accontentati da una conquista non sanguinosa del potere e dalle dimissioni del presidente in carica, Ghani.
Cina e Russia ottengono l'allontanamento dal centro dell'Asia delle forze USA/Nato, che lì erano state posizionate come spina nel fianco dei loro confini e perchè chi controlla il centro dell'Asia controlla l' Eurasia, e chi controlla l'Eurasia controlla il Mondo (nota dottrina politico-militare dell'imperialismo inglese del 1800 )
Cina e Russia ottengono una umiliante sconfitta dell'unilateralismo USA/NATO, dopo trentanni di egemonismo guerrafondaio.
La Nuova Via della Seta si può arricchire di un nuovo ed importante partecipante, l' Afghanistan: il progetto di integrazione economica dell'Asia Centrale potrà solo avanzare con vantaggi reciproci per tutti; in questo senso il Pakistan, già in avanzata fase di integrazione nella Via della Seta, deve aver avuto un ruolo determinante nella mediazione con le forze Talebane.
La nuova governance afghana potrà contare finalmente dopo decenni di un periodo di pace e di investimenti stranieri (soprattutto cinesi) in infrastrutture e industria mineraria.
Se è vera l'ipotesi di un accordo tra tutte queste forze interne ed esterne, la nuova governance sarà molto più morbida e diplomatica di quanto la stampa occidentale vuol far intendere ( i guerrafondai della NATO non dovrebbero fare la fine delle forze inglesi nell' '800, sterminate e decapitate): c'è fretta da parte di tutti gli attori di ricostruire il nuovo Afghanistan
Le forze USA/Nato ora dovranno ripiegare in difensiva e dovranno rendere conto al mondo ed alle proprie popolazioni di vent'anni di guerra, di morti e distruzioni, di denaro pubblico sprecato e regalato alle lobby dell'industria militare. L'Italia ha speso 9 miliardi e avuto 53 morti.
L' Afghanistan è il 2° atto della ritirata degli Usa dallo scenario internazionale, e segue il 1° atto, la rinuncia ad impedire la realizzazione del North Stream 2 in Europa, cioè l'integrazione dell'Europa Occidentale alle forniture energetiche con la Russia (ed il conseguente abbandono dell'alleato Ucraina).
Il 3° atto dovrebbe avvenire in Irak ad Ottobre, con il ritiro definitivo e totale delle forze USA, e successivamente in Siria.
Un atto successivo dovrebbe riguardare la Libia, con elezioni presidenziali a dicembre(?) ed il ritorno al potere dei Gheddafi.
E' interessante notare che quanto voleva fare Trump (e che proprio l'alleanza neocons-democratici gli ha impedito di fare), cioè un parziale ritiro delle forze USA dallo scenario internazionale (Afghanistan, Siria e Irak), e migliori rapporti con la Russia, viene ora realizzato da un Presidente Democratico.
Proprio Biden appena eletto la prima cosa che disse fu "Rassicuro i nostri alleati (NATO), gli USA sono tornati": ora deve gestire lui la ritirata, che però altri analisti chiamano riposizionamento in quanto presumono che gli USA spostano le forze intorno al loro attuale nemico principale, la Cina. Costernati gli alleati europei, che come dice la Merkel, motivano questa ritirata per la debolezza interna degli USA. I popoli del mondo non possono che esserne felici.
Bocciatura storica a mio parere della società aperta Popperiana e del suo discepolo George Soros.
Con un significato , per chi crede a queste cose, anche metafisico, Kabul è caduta il giorno dell'Assunta, per i musulmani la "tutta pura", madre di quel Cristo che tornerà, sempre anche secondo i musulmani, alla fine dei tempi per dare compimento a tutte le cose.
Una ventina di anni fa mi trovai a discutere di queste cose con dei cristiani e dissi loro : la guerra di religione che vogliono imporre tra voi cristiani e i musulmani e solo un divide et impera, io credo invece che Dio nella sua infinita saggezza abbia voluto Maometto e i suoi seguaci come ultimo baluardo al disfacimento spirituale e morale del mondo. Possono far paura, hanno violenza e lunghe zanne ma sono anche gli ultimi guardiani del mondo dello spirito e gli ultimi a credere ancora nel primo comandamento.
#73 lorenzol
Quale parte specifica critichi di Popper ? E dove vedi il legame con Giorgino ?
Ai giorni nostri non sarebbe male ricordare alcuni principi suoi:
L'assunto di partenza di Popper riguardava la conoscenza scientifica. Non esiste scienza che possa produrre conclusioni definitive. Di conseguenza, in ambito sociale e politico, la popolazione deve guardarsi dagli esperti che dicono di conoscere il destino della società, di possedere la "verità". La posizione di partenza di Popper può essere definita quindi anti-storicista. Nessuno conosce il futuro, neanche gli scienziati. La conoscenza scientifica è sempre congetturale e sempre fallibile. Popper quindi rigetta il socialismo scientifico e il marxismo.
Il legame con giorgino lo stabilisce lo stesso giorgino dichiarandosi da sempre seguace di Popper.
Il fatto che lo stesso Popper dichiari che non esista una scienza definitiva significa, come scrivi, che non esiste nessuna verita' , neanche scientifica - infatti le favolette che ci stanno raccontando non supererebbero mai i criteri di Popper di misurabilita', ripetitiviva' e falsificabilita' necessari per essere considerati Scienza -
e che quindi, in definitiva, tutto sia rimesso all'arbitrio dell'egemone del momento.
Lo stiamo sperimentando in tempo reale, un green pass che non ha alcuna motivazione scientifica - i vaccinati possono infettare e una pletora di altre incongruita' logiche e altre contraddizioni- viene imposto anche a fasce di popolazione che hanno piu' rischi che guadagni- viene di fatto imposto dal Potere di oggi.
Per il resto mi pare che Popper ci abbia preso riguardo ai rapporti tra scienza e potere.
@ Bandit #74
concordo in pieno con le tue conclusioni.
@ lorenzol #75
Veramente il fatto che la scienza non possa predire il futuro in un ambiente complesso non significa che non si possono usare i suoi risultati in maniera piú o meno produttiva.
Il fatto che vi siano persone al potere che, anche di fronte all'evidenza scientifica, scelgono il proprio interesse personale invece di quello collettivo, é una questione etica e non scientifica. L'etica é estremamente importante, in realtá molto piú importante della scienza, esattamente come un falegname é molto piú importante di un martello.
Se, poi, il potente di turno si fa scudo delle intuizioni di Popper, che sono validissime, per giustificare il fatto che non faccia quello che si suppone che debba fare un leader (il bene del suo popolo), ma fa qualcosa che (anche se magari non traspare immediatamente) beneficia solo se stesso o chi lo spalleggia, di nuovo é un problema etico non scientifico.
Popper ha solo capito che la scienza, per poter essere espressa in termini matematici, deve per forza essere forzata in schemi che non possono rendere conto di tutta la complessitá insita anche nelle cose piú "semplici". Per esempio la luce può essere vista, matematicamente, come un'onda oppure una particella. In realtà non è nessuna delle due cose, ma per poter essere manipolata è necessario "ricondurla" ad una delle due forme. Lo scienziato lo sa, e attribuisce perciò alla teoria il suo giusto valore, mentre il politico assolutizza i suoi risultati quando gli conviene, salvo poi cambiare idea.
Vedi in tal proposito l'origine naturale o artificiale del virus.
Il problema è che quelli che sono al potere sono convinti che la gente si lasci convincere di qualcosa e del suo contrario come pare e piace a loro, ma non è così. Infatti si stupiscono che non riescono più a controllare la popolazione, vorrebbero ridurla e sostituirla con robots, quando il problema sono proprio solo loro!
Tralaltro, se noti:
1- non riescono a ridurre la popolazione: 50 anni di eugenetica e guarda cosa succede!
2- non riescono a fermare l'Islam, che si avvia a diventare allegramente la prima religione mondiale, e questo proprio perchè lo hanno attaccato in questo modo, spingendolo verso il fondamentalismo quando si stava tranquillamente avviando verso l'agnosticismo, un po' come da noi!
3- non riescono ad avere una popolazione utile ai loro scopi, perchè la scuola è allo sfacelo, i mass-media hanno perso tutta la loro credibilità, la struttura economica (che è il loro principale mezzo di controllo!) al collasso.
4- adesso stanno anche minando la credibilità della scienza!
Per questo ci avviamo verso la dittatura, ma se ci pensi, quanto durano le dittature?
Insomma, siamo proprio messi male...
ma che c'è un giornalista solo che scrive per tutti ??
poi dice.. pensiero unico... altro che... giornale unico !
Analisi precisa la tua, forse non mi sono spiegato bene io, la pensiamo allo stesso modo, solo che oggi questo potere manipolatorio dell' egemone di turno, con "prove scientifiche" impossibili da confutare , vista la complessita' delle questioni - basta pensare che ancora adesso non si riesce a capire se il virus sia stato isolato o meno ! - rende l'accertamento della verita' ancora piu' arduo.
In tale contesto una scienza "obiettiva" e terza e' sempre piu' difficile da trovare e i falsari e prepotenti vanno a nozze.
Per contrastare tale deriva forse rimane solo la via dei talebani : la verita' sta nella canna di un fucile e nell'essere disposti a morire per essa.
Questa affermazione non è corretta: "2- non riescono a fermare l'Islam, che si avvia a diventare allegramente la prima religione mondiale, e questo proprio perchè lo hanno attaccato in questo modo, spingendolo verso il fondamentalismo quando si stava tranquillamente avviando verso l'agnosticismo, un po' come da noi!".
Lo spostamento verso posizioni sempre più fondamentaliste dell' opinione pubblica di cultura araba non trova la sua causa nella politica teoconservatrice americana dei primi anni duemila.
Il fondamentalismo religioso prende piede prima come fenomeno di rigetto alla corruzione dilagante in un po' tutto il mondo modernista socialisteggiante additato oltretutto come causa del fallimento panarabo , quindi con il crollo dell' Unione Sovietica e degli ultimi ideali comunisti.
sconfitta Al Qaeda, e poi l'Isis, non c'era più motivo di non tornare a riconscerli pubblicamente, tanto da di fatto lasciargli riprendere il paese, visto che militarmente lo stavano già facendo da qualche anno
Dopo aver letto il saggio "Armi di Migrazione di Massa" di Kelly Greenhill, ediz. Leg, si può ipotizzare che gli americani vogliano spostare un enorme numero di migranti dall'Afghanistan all'Europa, per creare il massimo disagio in occidente, ed eventualmente avere gente abituata all'uso delle armi in caso di bisogno in loco.
Tanto l'abbiamo capito che il fine di "loro signori" è quello di creare caos.
Dante Bertello.
Basti vedere come quasi tutti i burattini europei abbiano immediatamente espresso la necessità e volontà assoluta di accogliere qualche milionata di nuove risorse.
E se ci fosse ancora qualche dubbio sulla maliziosità dell'operazione, basta constatare che a nessun ingegnere o scienziato vario nuovo accolto è richiesto il green pass, o nemmeno il passaporto, o nemmeno viene suggerita una veloce vaccinazione al volo.
No, non sia mai che le preziose risorse diventassero sterili. Sarebbe un controsenso.
Si teme che i talebani non riescano ad ammazzare 20.000 persone all'anno come facevamo gli americani per il bene di tutti
Wikipedia guerra Afghanistan
68.000 morti tra i talebani + tra 140.000 a 340.000 morti civili
Se la sharia è legge in Pakistan va bene
Se la sharia diventa legge in Afghanistan è uno scandalo, i diritti delle donne e bla bla
Tutta questa gente che si preoccupa per le donne afgane non vi fa tenerezza???
Cosa stavano pensando quando le donne e bambini afgani morivano sotto le bombe degli americani??
Bombardato ospedale
www.repubblica.it/.../amp
I giornalisti sono delle merde
La prima è che ormai gli USA hanno abdicato al ruolo di prima potenza mondiale per una serie di motivi soprattutto economici. Senza contare che l'opinione pubblica americana non è più favorevole all'impiego di forze militari all'estero e senza contare che oggi, causa covid, l'enorme massa di denari che andava verso le industrie belliche, dovrà andare a Big Pharma.
La seconda è che il neo-blocco orientale sta crescendo sempre più. La Cina è riuscita a tirare a se non solo la Russia ma anche il Pakistan, ovviamente l'Afghanistan, e qualche paese del Medio Oriente. E a breve si prevede anche l'India. Senza contare alcuni Paesi dell'Africa in cui la Cina sta investendo e non certo per opere caritatevoli. Ne consegue che presto metà di tutta la popolazione mondiale sarà schierata con il neo blocco orientale.
E' un fatto storico che nel tempo si avvicendi l'egemonia di una nazione o di un blocco. Niente dura per sempre. Prima sono stati i greci, poi i romani, poi le popolazioni di origine germanica e così via.
Oggi il potere dell'occidente ed il suo colonialismo sta tramontando (e a dire il vero è durato pure troppo visti i presupposti su cui si fondava). E non solo per un fatto economico o di potere militare. Perchè come successe per l'Impero Romano i suoi principi, la sua morale, i suoi costumi, la sua struttura sociale e di Governo sono ormai corrotti e decadenti. Il nostro modo di vita non può essere più un esempio per nessuno. Nemmeno con la forza bruta.
Hai voglia a dire che in Cina sono tutti schiavi del comunismo. La verità è che oggi la qualità della vita in Cina, per molte persone, da un punto di vista sociale, dei servizi, dei rapporti umani ecc. è molto meglio di tanti paesi dell'U.E. e di tanti Stati degli U.S.A. E loro questa qualità la riescono ad esportare senza usare violenza sugli altri popoli come invece abbiamo fatto noi occidentali per oltre due secoli.
Questa è la verità con cui prima o poi si dovranno confrontare i nostri governanti, che continuano invece con la loro supponenza a pretendere di avere la supremazia morale solo perchè noi siamo l'occidente. E poi magari danno del razzista a chi non la pensa come loro o ai Talebani perchè hanno una visione del mondo diversa.
Senza tener conto che sono due millenni che ci teniamo in casa e veneriamo l'organizzazione in assoluto più sessista, omofoba e discriminatoria che esista al mondo: la Chiesa Cattolica.
www.flightradar24.com/28daec6d
E' iniziata una campagna di diffamazione e delegittimazione politica dei talebani?
il serbatoio è modulare e può essere scaricato in emergenza in 90 minuti o poco meno, ma che senso avrebbe ? non hanno altro nelle vicinanze da impiegare ?
Ho notato che un po' tutti stanno impiegando aerei cisterna, anche l'aeronautica militare ha inviato KC-767 dell'8° di base a Pratica di Mare, scelta curiosa visto che fanno comunque scalo tecnico in Kuwait.
In Taijikistan volano i piloti afgani che disertano, una 20ina di velivoli sarebbero atterrati lì.
Ad es. mostrando qualche video?
P.S.: che peccato che Rumsfeld non abbia potuto vedere quelle scene, prima di morire.
Anzi, aggiungiamo: i talebani, almeno, rispondono alle domande dei giornalisti. Joe Biden, durante la conferenza stampa di lunedì, si è rifiutato di farlo.
www.renovatio21.com/.../
MI-24 10 (inventariati) 1 (efficienti) N.B. si tratta di 8 donati dall'India (in realtà 4+4) consegnati in container e senza certificazioni, nel corso degli anni sono stati cannibalizzati o lasciati a marcire per mancanza di personale, la loro situazione è sconosciuta ma dalle foto sembrano irrecuperabili, l'unico efficiente fa parte del gruppo donato dalla repubblica cieca, visto in volo il 17 ottobre 2019, considerato efficiente solo perchè conservato in uno degli hangar a Kunduz, unico, mentre tutti gli altri erano parcheggiati a bordo pista e con una misera copertura in tela.
Cheetah 3 (inventariati) 1 (efficienti) N.B. Dubbio sull'efficienza dell'unico esemplare fotografato, ma la presenza di una manichetta e una pompa del carburante farebbe pensare che ancora metta in moto
M-17 56 (inventariati) 29 (efficienti)
UH-60 45 (inventariati) 26 (efficienti)
MD-530 50 (inventariati) 49 (efficienti) N.B. sulla carta sarebbero 72, ma 22 sono stati spediti negli Emirati Arabi dove gli USA hanno allestito un sito per riparazione e revisione/refit, caso ha voluto che dal 11 al 30 giugno altri 22 MD-530 siano rientrati in Afghanistan dopo aver completato revisioni e riparazioni, questi ultimi hanno contribuito in maniera decisiva al numero complessivo dei velivoli efficienti.
AC-208 10 (inventariati) 5 ?? (efficienti) N.B . Si tratta del gruppo antiguerriglia voluto nel 2019, per mancanza di piloti (aerei fragili e senza blindatura impiegati come osservatori armati) se ne usavano soltanto due a rotazione. Se ne sono perse le tracce, probabilmente messi a terra da sabotaggi degli stessi piloti a causa delle missioni estremamente pericolose.
Cessna 208 26 (inventariati) 12 ?? (efficienti) N.B. si tratta della versione prettamente commerciale del 208, indistinguibile dalla versione AC, una manciata sarrebbe atterrata in Tagikstan. Il resto è tra Kunduz e Kabul, impiegati come aerei da trasporto e collegamento, voci ne farebbero una sorta di mulo per l'oppio il che darebbe un senso all'alto numero di velivoli tenuti in efficienza
A-29 25 (inventariati) 14 ?? (efficienti) N.B. primo lotto di 20 consegnati, del secondo lotto ne sono stati consegnati 3, gli altri 2 risultano inventariati anche se la fornitura è stata fermata il 30 giugno. Uno è andato distrutto in addestramento, 10 sono fuggiti in Tagikistan. I numeri, tuttavia, non tornano, le foto satellitari dal Tagikistan ne mostrano 12 o 13
C-130H 4 (inventariati) 3 (efficienti)
PC-12NG 18 (inventariati) 18 (efficienti) N.B. sono aerei nuovi, praticamente mai usati, tranne che per i 5 impiegati come SIGINT (pensati per orbitare su un punto ed intercettare comunicazioni, sono quindi dotati di strumentazioni avanzate, può essere che i cinesi siano interessati)
I C-130H avrebbero la capacità di colpire bersagli in un raggio di circa 2500-3000km, senza scalo, con un carico di 1500kg volando in economia e a livello del suolo (30m da terra) praticamente impossibili da identificare. Naturalmente ci vogliono 3-4 piloti molto esperti che si diano il cambio e che abbiano il coraggio e il sangue freddo per volare in quelle condizioni.
Afghanistan: storia di una guerra senza fine (Parte 1)
Afghanistan: l'invasione Sovietica e il fallimento americano (Parte 2)