E’ giusto e sacrosanto che un quotidiano di tiratura nazionale abbia il diritto di chiedere conto delle loro azioni ai propri governanti. I governanti infatti hanno una responsabilità precisa nei confronti degli elettori – quella di fare per loro conto le migliori scelte possibili - e devono poter essere chiamati a risponderne in qualunque momento.
Altresì è giusto e sacrosanto che i cittadini abbiano diritto di chiedere conto delle loro azioni ai quotidiani di tiratura nazionale. I quotidiani di tiratura nazionale infatti hanno una responsabilità precisa nei confronti dei cittadini – quella di informarli correttamente su quello che accade nel mondo - e devono poter essere chiamati a risponderne in qualunque momento.
Rivolgiamo quindi 10 domande al quotidiano La Repubblica.
Nessuno oggi può negare l’importanza che hanno avuto, sulle sorti di intere nazioni - compresa la nostra - i fatti dell’11 settembre. In luce di questo fatto vorremmo sapere:
1 – Perchè nessun giornalista di Repubblica si è domandato come mai nessun nome arabo comparisse sulle liste passeggeri diffuse inizialmente dalle agenzie? LINK
2 – Come è noto, due dei 4 aerei dirottati hanno compiuto manovre altamente spettacolari, ritenute estremamente difficili, se non impossibili del tutto, da piloti professionisti con esperienza trentennale. Perchè nessun giornalista di Repubblica ha sollevato obiezioni, quando le autorità americane ci hanno raccontato che gli aerei sono stati dirottati da 4 persone che non avevano mai guidato prima un jet nella loro vita? LINK 1, LINK 2
3 – Perchè nessun giornalista di Repubblica si è domandato come possa un edificio di qualunque tipo crollare su se stesso, …
La medicina dà la caccia all’uomo – Cure obbligatorie per il cancro
di Bill Sardi
Questa foto del 13 maggio 2009 mostra Colleen, a sinistra, e il tredicenne Daniel Hauser nella loro fattoria di Sleepy Eye, in Minnesota. Daniel Hauser è stato colpito dal linfoma di Hodgkin, una forma di cancro. La madre ed il figlio sono fuggiti per evitare la terapia. Billy Best, un uomo di Norwell, nel Massachusetts, che scappò di casa all'età di 16 anni per evitare la chemio e la radioterapia per il suo linfoma, sostiene gli Hauser. Un tribunale gli diede ragione nel 1994 e Best tornò a casa per proseguire le terapie alternative.
San Dimas, California (25 maggio 2009): L'immagine di un bambino americano immobilizzato e costretto a sottoporsi ad una pesante terapia per il cancro contro la volontà sua e dei suoi genitori non è un pensiero piacevole.
Tutte le forze dell’ordine degli Stati Uniti si stanno dedicando ad una caccia all'uomo, ...
Quando una faccenda come quella di Noemi e Berlusconi assume dimensioni mediatiche di livello mondiale, come sta accadendo in questi giorni, viene da riflettere profondamente. Non certo su Berlusconi o su Noemi, ma sul meccanismo mediatico in genere.
C’è stato infatti uno strano percorso di questa notizia, dove una illazione palesemente infondata è riuscita comunque ad arrivare sulle prime pagine di tutto il mondo, diventando nel frattempo una realtà ormai molto difficile da cancellare.
L’ultima volta che una illazione palesemente infondata era passata sui media mondiali, diventando nel frattempo un “dato di fatto”, fu con l’undici settembre.
Per tutto il mondo ormai l’ “affaire Berlusconi” esiste, e se anche per assurdo si potesse dimostrare in modo inconfutabile che non vi è mai stato nulla fra il Premier e Noemi, quella “verità” sarà sempre più forte della effettiva verità.
L’invito qui è a fare uno sforzo per dimenticare l’aspetto personale della questione - scappatella sì scappatella no - e a guardare invece il meccanismo che è entrato in funzione attorno alla vicenda.
Si tratta di un meccanismo perverso, che noi stessi conosciamo da vicino, con la frequentazione quotidiana del sito. Basta che inizi a girare una voce qualunque – diciamo, ad esempio, “il webmaster ci nasconde la verità sulle zucchine” – e man mano che se ne parla ...
Con grande visibilità l’ANSA ha “dato la notizia” che un suo giornalista, Paolo Cucchiarelli, ha pubblicato un libro sul caso di Piazza Fontana. Come dire, facciamo tutto in casa, ma facciamo finta che sia una cosa seria.
Questa, secondo l’articolo dell’ANSA, la tesi del libro di Cucchiarelli: “Alla Bna, quel 12 dicembre 1969, non c'era una sola bomba, ma due. Una piazzata dagli anarchici, presumibilmente da Pietro Valpreda, con un timer tarato per farla esplodere dopo la chiusura della banca, perché l'obiettivo era quello di un'azione dimostrativa che non doveva fare vittime; ed è questa la bomba che conosciamo da quattro decenni. L'altra, molto più potente, era realizzata con esplosivo di diversa origine e fu occultata dentro una borsa sportiva nera dai neofascisti di Ordine Nuovo, che sapevano dell'azione degli anarchici e decisero di renderla mortale. Fu questa seconda bomba che, esplodendo anticipatamente, con un meccanismo a miccia, determinò la strage che il ballerino anarchico non voleva né poteva realizzare. Due borse, due bombe, dunque. E una regia che per anni ha occultato la realtà per coprire i veri responsabili della strage.”
Si sente già da lontano lo stesso odore di LIHOP che ha ammorbato per anni la questione 11 settembre. Il LIHOP è la splendida tesi del “let it happen on purpose” (lasciarlo succedere di proposito), che riesce meravigliosamente ad assolvere i veri mandanti, pur tenendo conto delle evidenti pecche della versione ufficiale. E’ la versione ideale per i salotti-bene della nostra “intellighenzia”, dove non puoi accusare apertamente lo stato di aver messo le bombe, ma non puoi nemmeno fare la figura di quello che crede alla favoletta della versione ufficiale.
Ma leggiamo prima nel dettaglio cosa ha “scoperto” l’autore del libro, ...
É uscito su un sito di debunking un articolo che si proponeva di ridicolizzare il mio ultimo film sugli UFO, “I Padroni del Mondo”. Normalmente non dedico attenzione a questi episodi, dietro ai quali stanno persone che combattono solo isteriche battaglie personali, ma l’articolo in questo caso merita di essere citato perchè è in realtà un divertente trattato di debunking, che finisce per fare un enorme ragalo al mio film, mentre mette in mostra l’utilizzo di tutto l’armamentario di trucchetti e fallacie logiche di cui abbiamo parlato di recente. Con in più una splendida sorpresa finale, che consiglio assolutamente di non perdere. (Quiz: chi è il presidente ritratto nella foto accanto?).
Riporto l'articolo in corsivo, inserendo i miei commenti dove necessario.
Alla fine il regista Massimo Mazzucco ha deciso di diffondere gratuitamente anche la sua ultima (no, non illudetevi: "ultima" nel senso di "più recente") produzione (definirlo film è eccessivo, documentario è oltraggioso) intitolata "I Padroni Del Mondo". L'argomento sono gli UFO, che non potevano mancare all'appello, dopo 11 settembre, Kennedy, missioni Apollo, Cerchi nel grano, bicarbonato anti-cancro e via dicendo. Del resto, da un regista che sostiene che gli uragani siano scatenati dalla CIA bisogna aspettarsi di tutto.
Fallacia dell’uomo di paglia, mancante inoltre di citazione. Io non ho mai sostenuto che la CIA scateni gli uragani, al massimo avrò suggerito che siano in grado di deviarne il percorso, e in questo non sono certo l’unico. Ma il debunker non butta via nulla: sa bene che può contare solo sull’effetto cumulativo, ...
di RedO
Vivo sulla costa adriatica abruzzese, a 15 km. dalle prime case dichiarate inagibili, a meno di 100 km. di strada dall’epicentro del sisma che il 6 aprile ha devastato L’Aquila ed altri centri della regione.
E’ passato più di un mese e al TG5 o su Rai-Tre Regione Abruzzo parlano di fase 2, quella che segue l’emergenza ormai terminata. In TV ora parlano di villaggi temporanei, e di carotaggi per progettare le fondazioni e l’isolamento sismico. Per progettare al meglio... 20 insediamenti abitativi ben disegnati, ammiccano dallo schermo. Evitare baraccopoli provvisorie, questo è l’obiettivo immediato, e se proprio dovessero esserci è solo in posti come Onna ad esempio, perchè lì la gente vuole restare vicino alle sue case. Poi passano le immagini della delegazione francese che studia il sito del G8, seguite da quelle di un assessore campano, venuto a firmare un protocollo di intesa con l’omologo abruzzese per fornire aiuto.
Riavvolgo il nastro: “Terminata l’emergenza... Terminata l’emergenza...”. Poi arrivano i soliti servizi dei giornalisti d’assalto, che dedicano il doppio del tempo speso a parlare delle speranze dei senzatetto, a parlare della gara fra risotti alla milanese e della mostra dei cioccolatai belgi. Purtroppo non è una battuta.
“Terminata l’emergenza”, ci dicono, con migliaia di persone in tenda, con migliaia di persone temporaneamente dislocate sulla costa. Tra qualche giorno faranno vedere com’è divertente stare in tenda d’estate, …