di Marco Cedolin
In un intervento al parlamento polacco, il ministro della sanità Ewa Kopacz ha definito ieri il vaccino contro l’influenza H1N1 una vera e propria “truffa” ordita ai danni dei cittadini da parte delle case farmaceutiche che lo producono e dei governi che lo hanno acquistato e lo stanno distribuendo, ben sapendo di fare solamente gli interessi di
Big Pharma e non quelli della collettività.
Il ministro ha posto tutta una serie di dubbi concernenti gli accordi che i
vari governi hanno stipulato con i produttori dei farmaci, arrivando a domandarsi quale sia il dovere di un ministro della sanità, tutelare gli interessi dei cittadini o portare avanti quelli delle industrie farmaceutiche? Lasciando intendere come nel caso del vaccino contro l’influenza A i due interessi non coincidano, ma al contrario risultino profondamente contrastanti.
Sotto accusa sia la reale efficacia dei vaccini, sia l’omertà praticata in merito agli effetti collaterali degli stessi. Il ministro Ewa Kopacz si domanda come sia possibile che nonostante esistano oggi sul mercato tre tipi differenti di vaccini realizzati da tre produttori diversi, vengano trattati tutti alla stessa stregua, arrivando a suggerire la possibilità che uno di essi “magari quello con una quantità inferiore di sostanze attive, sia solo acqua fresca, alla quale attribuiamo il potere di curare l'influenza”.
Mette in evidenza come all’interno dei siti web nei quali i produttori di vaccini sono obbligati a pubblicare gli effetti collaterali della vaccinazione ... ... non sia citato un solo effetto collaterale, nonostante la vaccinazione di massa sia ormai iniziata da un mese e mezzo. Lasciando in questo modo intuire che le industrie farmaceutiche abbiano inventato il “farmaco perfetto”. Ma perché, si domanda ancora il ministro, se questo farmaco è così miracoloso i produttori si rifiutano di assumersene la completa responsabilità?
Ewa Kopacz pone inoltre l’accento sul fatto che nonostante i vaccini siano ormai arrivati al quarto stadio di controllo, non sia stato ancora reso pubblico nessun risultato, aggiungendo che inoltre il controllo sulle persone è stato molto ridotto. Proprio per queste ragioni dichiara di non sentirsi affatto sicura nel consigliarne l’utilizzazione, fino a quando non le sarà dato modo di prendere visione di risultati attendibili.
Il ministro dedica poi un’ultima riflessione sull’allarme pandemia lanciato in relazione all’influenza A, mettendo in evidenza come ogni anno nel mondo un miliardo di persone si ammalino ed un milione di loro muoiano per effetto dell’influenza stagionale, senza che mai siano stati lanciati allarmi di questo genere. Nonostante l’influenza suina stia rivelandosi molto meno pericolosa di quella stagionale, a vari livelli è stato diffuso panico irrazionale al solo scopo di spingere all’acquisto del vaccino.
Ewa Kopacz ha infine chiuso il proprio intervento affermando che “lo Stato polacco è molto saggio, i polacchi sanno distinguere la verità dalle balle con molta precisione. Sono anche in grado di distinguere una situazione oggettiva da una truffa”.
Resta poco da aggiungere alle parole del ministro della sanità polacco, se non rilevare come l’atteggiamento dei cittadini europei, assai restii a farsi vaccinare, sembri dare molto più credito al suo pensiero piuttosto che non alle rassicurazioni diffuse su giornali e TV dai vari governi compreso quello italiano, dimostrando di avere le idee ben chiare riguardo a quello che dovrebbe essere il dovere di un ministro della sanità.
Probabilmente larga parte del vaccino-truffa che ha contribuito ad arricchire le casse e ad innalzare alle stelle il valore delle azioni delle grandi case farmaceutiche, resterà ad ammuffire sugli scaffali, prima di prendere la strada degli scarichi per l’acqua sporca. Così in modo o nell'altro saranno ruisciti a farcelo ingerire comunque.
Marco Cedolin
http://ilcorrosivo.blogspot.com/
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