Nel 1987 volevo provare a fare un film sulla nascente “Europa unita” – grande argomento di quel periodo - la cui unità in realtà io vedevo allontanarsi di giorno in giorno, invece che realizzarsi.
Avevo ambientato la vicenda nel castello di un ricco produttore di champagne, dove sarebbero convenuti diversi personaggi importanti di tutta Europa, per una festa di matrimonio che era destinata a trasformarsi in tragedia collettiva. Il deus ex-machina era rappresentato dagli artisti di un piccolo circo itinerante, capitato per caso nelle vicinanze del castello, che avrebbero portato lo scompiglio nella “serena armonia” fra i potenti d’Europa. La metafora era forse fin troppo trasparente, ma allora io ero convinto di avere per le mani un’idea degna del migliore Buñuel (avevo in mente un incrocio fra “L’angelo sterminatore” e “Il fascino discreto della borghesia”).
Per scriverla cercavo uno sceneggiatore adatto, ”particolare”, che potesse darmi quella cifra da grand-guignol, che a me mancava, con cui volevo caratterizzare il film.
Un giorno mi giunse per posta il manoscritto di un libro, ...
Si parla spesso in rete di un particolare gioco di carte, chiamato “Illuminati Card Game”, che appartiene ad una vasta serie di giochi basati sulle diverse teorie che riguardano gli Illuminati, i poteri occulti e il cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale. (*)
Ciò che rende questo gioco interessante è la presenza di molte carte che descrivono con anticipo (“Illuminati Card Game” è del 1994) eventi di portata mondiale che sono poi realmente accaduti.
Fra questi spiccano soprattutto la distruzione del Pentagono e delle Torri Gemelle, la cui rappresentazione grafica sembra addirittura ricalcata da una fotografia del fatto reale, avvenuto nel 2001.
Altre sorprendenti “coincidenze“ sono, ad esempio, la pandemia con tanto di “quarantena", la “manipolazione dei mercati finanziari”, oppure “l’esplosione del vulcano”, che ci ricordano da vicino eventi accaduti di recente.
Ci sono poi immagini più generiche, come la “riduzione della popolazione“, …
In un articolo intitolato “Notizia bomba! L’11 di settembre Silverstein voleva demolire il Building 7”, Paul Joseph Watson di Prisonplanet denuncia quella che sarebbe stata una svista, da parte del giornalista della FOX Jeffrey Shapiro, che conferma la demolizione controllata del WTC7. Il passaggio incriminato di Shapiro, il cui articolo era diretto contro Jesse Ventura (che appoggia il Movimento 9/11), è la sua dichiarazione che “quel giorno Silverstein era al telefono con la compagnia di assicurazione, per convincerli a demolire l’edificio ormai pericolante”. Questo costituisce, secondo Alex Jones, la conferma del reale significato della famosa frase “pull it” di Silverstein, e conferma quindi l’intento effettivo da parte sua di demolire il WTC7.
Nella prefazione all’articolo, Alex Jones si domanda “… come poteva Silverstein pensare di demolire in modo sicuro l’edificio, quando la procedura richiede settimane o persino mesi per essere preparata in modo adeguato, anche senza il caos aggiuntivo che circondava l’edificio 7 l’11 di settembre? Come si sarebbero potuti collocare esplosivi in modo adeguato in un tempo così breve, all’interno di un edificio in fiamme che era già stato evacuato, a meno che gli esplosivi non fossero stati collocati in precedenza? Questa nuova rivelazione stupefacente richiede una indagine immediata”.
Segue l’articolo di Watson, ...
In questa scena, tratta da “Una Giornata Particolare”, Ettore Scola descrive quello che accadde in un qualunque caseggiato della capitale, nel giorno in cui Hitler venne a Roma per sfilare accanto a Mussolini:Liberati da noi stessi
Nel suo discorso di celebrazione del 25 aprile, il presidente Napolitano ha detto che: “Il 25 aprile è non solo la festa della liberazione, è la festa della riunificazione dell’Italia. Dopo essere stata tagliata per 20 mesi in due, l’Italia si riunifica, nella libertà e nell’indipendenza. Se ciò non fosse accaduto, la nostra nazione sarebbe scomparsa dalla scena della storia, e se oggi siamo un paese democratico profondamente trasformato, fra i più avanzati in quell’Europa integrata che abbiamo concorso a fondare, è perché superammo i traumi del fascismo e delle guerra, recuperando libertà e indipendenza, ritrovando la nostra unità”.
Diciamo che non c’è un solo concetto, fra quelli espressi da Napolitano, che non possa essere legittimamente contestato.
Prima di tutto è l’idea stessa di “liberazione” che andrebbe ridiscussa alla radice, ...
di Tiberio Graziani - Eurasia
Il nuovo sistema multipolare è in fase di consolidamento. I principali attori sono gli USA, la Cina, l’India e la Russia. Mentre l’Unione Europea è completamente assente ed appiattita nel quadro delle indicazioni-diktat provenienti da Washington e Londra, alcuni paesi dell’America meridionale, in particolare il Venezuela, il Brasile, la Bolivia, l’Argentina e l’Uruguay manifestano la loro ferma volontà di partecipazione attiva alla costruzione del nuovo ordine mondiale. La Russia, per la sua posizione centrale nella massa eurasiatica, per la sua vasta estensione e per l’attuale orientamento impresso alla politica estera dal tandem Putin-Medvedev, sarà, verosimilmente, la chiave di volta della nuova struttura planetaria. Ma, per adempiere a questa funzione epocale, essa dovrà superare alcuni problemi interni: primi fra tutti, quelli riguardanti la questione demografica e la modernizzazione del Paese, mentre, sul piano internazionale, dovrà consolidare i rapporti con la Cina e l’India, instaurare al più presto una intesa strategica con la Turchia e il Giappone. Soprattutto, dovrà chiarire la propria posizione nel Vicino e Medio Oriente.
Considerazioni sullo scenario attuale
Ai fini di una veloce disamina dell’attuale scenario mondiale e per meglio comprendere le dinamiche in essere che lo configurano, ...
di Marco Cedolin
I vapori cenerini del vulcano Eyjafjallajokull, partiti dall’Islanda, hanno ormai conquistato quasi tutta l’Europa, mettendo impietosamente in evidenza l’estrema vulnerabilità di una società tecnologicamente evoluta, qualora costretta a confrontarsi con gli elementi di una natura troppo spesso sottovalutata.
La nube eruttata dal vulcano islandese sta andando beffardamente a spasso per migliaia di km (stando alle parole degli esperti dovrebbe aver raggiunto in queste ore l’Italia centrale), senza curarsi di distanze e confini, paralizzando di fatto larga parte del traffico aereo europeo. La concentrazione delle ceneri in atmosfera che secondo l’OMS non dovrebbe determinare gravi rischi per la salute umana, mette invece a repentaglio il buon funzionamento dei reattori dei jet, rendendone pericoloso e sconsigliabile l’uso.
Si apre così lo spaccato su un’umanità ormai votata all’ipercinetismo ...
Ricorre oggi il 15° anniversario dell’attentato terroristico di Oklahoma City, nel quale fu distrutto un edificio federale di 9 piani, l'Alfred Murrah Building, causando la morte di 168 persone, fra cui 19 bambini.
Ai tempi in Italia se ne parlò poco, ma dopo l’undici settembre l’importanza di questo episodio ha assunto dimensioni completamente diverse, proprio in luce dei più recenti attentati a Pentagono e Torri Gemelle.
Visto in retrospettiva, infatti, l’attentato di Oklahoma City presenta con l’11 settembre - e per certi aspetti con l'assassinio di JFK - una specularità a dir poco impressionante. Stessa fragilità di motivazioni nel presunto colpevole, stesso comportamento autolesionista da parte sua, stesso tipo di fortunose coincidenze che portarono ad identificarlo, stesse improbabilità fisiche nel crollo dell’edificio, stessa serie di testimonianze in pieno contrasto con la versione ufficiale, stessa asportazione frettolosa delle macerie, stesso atteggiamento distratto e superficiale dei media, stesse pressioni sui testimoni per cambiare la versione dei fatti. Ed in più, un epilogo assolutamente unico nella storia della giustizia americana: il colpevole che chiede insistentemente, ed infine ottiene, di essere messo a morte al più presto, alle condizioni dettate da lui.
Vista nel suo insieme, la versione ufficiale di Oklahoma City fa apparire quella dell’undici settembre come un ineccepibile trattato di logica aristotelica.
I PERSONAGGI
TIMOTHY MCVEIGH - Il presunto colpevole, che avrebbe distrutto l'edificio federale con una rudimentale bomba al letame, ...
Bisognava essere particolarmente attenti per non farsi sfuggire un paio di frasi dette con nonchalance dal metereologo Kevin Lollis della KTVL-News 10, durante il suo normale servizio di previsioni del tempo dello scorso 9 aprile.
Dopo aver parlato di piogge, venti e bufere un pò dappertutto, Lollis ha fatto il punto sulla West Coast, dicendo che “Nel sud dell'Oregon e nel nord della California abbiamo una situazione un pò strana. La prima parte del ciclo radar è abbastanza piatta, com'è di solito, poi però compaiono queste strisce di copertura nuvolosa, molto nette, che avanzano nella zona. Quella non è pioggia, e non è neve. Sembra incredibile, ma sono aerei militari che attraversano la zona scaricando "fuffa". Piccoli pezzetti di alluminio, a volte c'è dentro della plastica, persino prodotti di carta metallizzata, …
In seguito alla mia richiesta di aiuto, per la difesa nel caso Intersos, sono stati raccolti in pochi giorni oltre 4000 euro (qui l'ultimo aggiornamento). Al di là di quello che ciò ha rappresentato per me personalmente – e vi garantisco che non è poco - ritengo il fatto eccezionale e profondamente significativo per tutti.
Mi sembra infatti che sia la prima volta che gli utenti di un sito si mobilitano in modo concreto per difendere il proprio spazio, e per far valere certi principi su cui è basata la sua stessa esistenza.
La cosa è ancora più significativa se si considera che hanno versato soldi anche persone che normalmente non si trovano d’accordo con il sottoscritto, e lo hanno fatto con lo stesso entusiasmo e la stessa partecipazione di tutti gli altri.
Sarà retorico e scontato, ma voglio anche dire che non c’è nessuna differenza fra chi ha versato 5 euro e chi ne ha versato 50, o anche di più: l’idea di “volerci essere”, di poter dire la propria in una situazione che potenzialmente tocca tutti noi, è stato il collante fondamentale che ha unito tutti nella loro risposta.
Lo stesso vale per tutti coloro che non hanno potuto permettersi di versare soldi, …
Con chi bisogna stare - Generale Fabio Mini
Per il pedigree dell’organizzazione e per tutta la brava gente che crede nella sua missione oggi bisogna stare con Emergency.
Bisogna essere pacifisti incalliti e un po’ ottusi per non lasciarsi prendere dal sospetto che qualcuno di Emergency sia veramente colpevole del complotto ai danni del governatore di Helmand. Bisogna rifiutare la realtà per non immaginare che dei medici possano fare causa comune con quelli che curano.
Bisogna essere sordi e ciechi di fronte ai problemi del mondo per non ammettere che una organizzazione umanitaria come Emergency potrebbe ospitare dei violenti repressi mal mimetizzati dal buonismo e dal sorriso scimunito dello pseudo-buddista che crede di aver trovato la felicità interiore.
Siccome non sono pacifista, siccome cerco di stare con i piedi per terra ...
NOTA: Riproponiamo oggi questa intervista a Ed Griffin, che risale a quasi due anni fa, perchè affronta diversi argomenti di cui ci stiamo occupando in questo periodo.
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G. Edward Griffin è uno scrittore e giornalista che nel corso degli anni si è occupato di alcuni eventi storici di grande importanza che hanno finito per condizionare enormemente il mondo in cui viviamo oggi.
Il suo libro più famoso, che ha venduto quasi un milione di copie, è “The Creature from Jekyll Island”, nel quale Griffin rivelò e descrisse per la prima volta i retroscena che portarono alla creazione della Federal Reserve da parte di un ristretto gruppo di banchieri, nel 1913.
Dopo aver svolto una indagine simile sulla nascita dell’industria farmaceutica – che non a caso vide impegnati gli stessi protagonisti del "colpo di stato" bancario - Griffin ha combattuto una lunga battaglia per far conoscere al mondo la cura contro il cancro a base di vitamina B-17, o “amigdalina”, scoperta dal Dott. Krebs nel secolo scorso, e praticata (per brevissimo tempo) con grande successo dal Dott. Richardson di S. Francisco.
Nella prima parte dell’intervista Griffin parla della nascita della Federal Reserve, e delle potenti famiglie di banchieri che sono alle sue spalle. Si cerca anche di capire meglio quali siano le vere relazioni fra i Rothschild e i Rockefeller. Nella seconda parte Griffin (un libertarian come Ron Paul) parla nel dettaglio della scuola economica austriaca, nella terza parla della Cina, del progetto Amero e della lotta contro il "Nuovo Ordine Mondiale".
Leggi tutto: "Racconti per non impazzire"