di Günter Tews
Non si può rimanere zitti di fronte alle dichiarazioni dei più alti responsabili europei, talvolta al limite dell'assurdo, su questi "fannulloni" greci che si rifiutano di "risparmiare".
Da 16 mesi ho una seconda casa ad Atene, e ho vissuto questa drammatica situazione sul posto. Ci si lamenta che i piani di risparmio non funzionano perché i redditi fiscali diminuiscono. Si rimette in discussione la volontà dei greci di fare economie. Ma diamo qualche cifra concreta:
- Riduzione degli stipendi e delle pensione fino al 30 per cento.
- Taglio dello stipendio minimo a 600 euro.
- Drastico aumento dei prezzi (gasolio e benzina, 100 per cento; elettricità, riscaldamento, gas, trasporti pubblici, 50 per cento).
- Un terzo delle 165mila imprese commerciali è fallito, un terzo non è più in grado di pagare gli stipendi. Ovunque ad Atene si possono vedere cartelli gialli con la scritta "Enoikiazetai" in rosso – "Affittasi".
- In questa miseria i consumi (l'economia greca è stata sempre molto incentrata sui consumi) si sono ridotti in modo catastrofico. Le coppie con un doppio stipendio (il cui reddito familiare arrivava fino a 4mila euro) si trovano improvvisamente ad avere solo due sussidi di disoccupazione di 400 euro, che per di più cominciano a essere versati con due mesi di ritardo.
- I dipendenti statali o delle imprese parastatali, come l'Olympic Airlines o gli ospedali, non sono più pagati da mesi …
di Aldo Oliva
Non so descrivere con precisione le emozioni che ho provato ieri notte, quando ho seguito la diretta streaming di democracynow e sono stato reso partecipe e informato di un evento (termine doloroso e inadatto ma corretto) gravissimo, orrendo, che ho vissuto, grazie anche alle testimonianze e ai contributi dei giornalisti, come se fossi lì: gli attimi immediatamente precedenti e successivi alla esecuzione della pena di morte di un cittadino americano, Troy Davis, avvenuta nella città di Jackson, in Georgia.
Il solo pensiero che nel 2011 la "grande democrazia americana" e i "paladini della pace" contro il male - come vengono ormai definiti da tutto l'occidente moderato e "cosciente" - possano compiere un gesto simile verso un proprio concittadino, mi sconvolge e mi fa anche un po' arrabbiare. Perché i nostri amici americani oltre a compiere, purtroppo, azioni di guerra in Afghanistan, in Iraq, e in tutti gli altri stati dove i signori del bene hanno deciso di portare la pace, uccidono legalmente anche dentro "le mura amiche", in casa propria, spesso dei propri cittadini, nella maniera più barbara e forse medievale che ci possa essere. Tramite avvelenamento, iniezione letale.
Questa azione rende senz'altro gli Stati Uniti alla stregua di altri regimi dittatoriali ...
di Federico Povoleri
Il recente e interessante dibattito sul video di Emmanuel Kelly che canta “Imagine” al programma televisivo X-Factor (vedere a questo link: http://www.youtube.com/watch?v=7kFpbxdqdSY), ha evidenziato in modo esemplare l'efficacia della propaganda nel colpire le persone creando stati emotivi che spengono il pensiero critico scavalcando la razionalità e sui quali si costruiscono opinioni e idee. Lo ha fatto utilizzando (e quindi permettendoci di vedere in azione) una delle armi propagandistiche per eccellenza: “L'immagine”. Nel caso specifico: la sequenza di immagini in movimento con tutta la loro grammatica cinematografica.
Il potere che possiede una fotografia o una sequenza di immagini in movimento, di comunicare una quantità enorme di informazioni, la maggior parte delle quali non vengono analizzate dal nostro cervello ma arrivano direttamente a colpire il nostro subcosciente creando gli stati d'animo più diversi, è enorme. Probabilmente pochi di noi si rendono conto di questo anche se tutti ci emozioniamo, ci spaventiamo, versiamo lacrime o ci sbellichiamo dalle risate al cinema.
Si dice che un'immagine valga più di mille parole e non c'è nulla di più vero; una fotografia tocca il nostro immaginario ma per sua stessa natura è ingannevole: ci mostra infatti una rappresentazione della realtà e non la realtà oggettiva. Noi però abbiamo la tendenza a confondere le due cose e riteniamo verosimile ciò che stiamo osservando.
Del resto, come osserva Gustav LeBon, le folle pensano per “immagini” e non si lasciano influenzare dai ragionamenti: “L'apparenza ha sempre un ruolo più importante della realtà”
Agli albori del cinema, uno dei primi esperimenti fatti con la macchina da presa dai fratelli Lumiere, fu quello di filmare un treno mentre arrivava alla stazione …
[quote]"Ho infine determinato che il punto cruciale era scegliere se avere guerra o pace"
-- Murray Rothbard[/quote]
Sta finalmente cominciando a diventare conoscenza comune il fatto che convertire i propri risparmi in oro è un buon modo per evitare che vengano mangiati dall'inflazione, ma le proprietà dell'oro non si fermano certo qui.
Se infatti l'oro venisse usato correntemente come moneta al posto del denaro "fiat" (cioè creato dal nulla) imposto per legge, le conseguenze sarebbero molteplici, e tutte positive per la maggioranza delle persone.
Una delle più rilevanti sarebbe che non sarebbe più facile come adesso finanziare le guerre che in maniera così disinvolte vengono combattute dai cosiddetti "paesi civilizzati" in giro per il mondo, e che tanti danni e sofferenze causano, anche se queste ultime vengono di solito taciute o descritte come inevitabili danni collaterali necessari per esportare la nostra grande democrazia nel resto del mondo.
L'utilizzo dell'oro come moneta limita così tanto l'operato del governo, ed in particolare la sua possibilità di poter finanziare operazioni arbitrarie senza doverne rendere conto all'elettorato che negli Stati Uniti sono arrivati all'assurdità di definire "operazione terroristica" chi mette in circolazione monete d'oro.
Il video che presentiamo riassume alcuni dei concetti chiave dell'uso dell'oro come moneta e, per quanto sia possibile fare in uno spazio di tre minuti, dovrebbe dare molto da riflettere.
Pubblicata la 2a parte
Ferdinando Imposimato, presidente onorario della Corte di Cassazione, è stato il giudice istruttore di importanti casi di terrorismo italiani come il rapimento di Aldo Moro e l'attentato a papa Giovanni Paolo II.
Ferdinando Imposimato è anche uno dei membri di “Political leaders for 9/11 Truth”, insieme a personaggi come Andreas von Bülow, Michael Meacher, Yukihisa Fujita e Giulietto Chiesa.
Questa intervista è stata realizzata prima prima che il giudice Imposimato partisse per Toronto, dove ha partecipato ai “Toronto Hearings” sui fatti dell’11 settembre. (Un resoconto completo dei Toronto Hearings verrà pubblicato al più presto). L‘intervista è stata divisa in più parti, per motivi di lunghezza.
Prima parte (11 settembre, caso Moro, infiltrazione BR da parte di CIA e Mossad):
COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
Roma, 14 agosto 2011
Al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Silvio Berlusconi
On. Roberto Maroni Ministro dell’Interno e, p.c.,
Al Ministero dell'Interno - Ufficio Amministrazione Generale
Dipartimento della P.S. - Ufficio per le Relazioni Sindacali
OGGETTO: I poliziotti esigono di poter usufruire dei buoni pasto da 7 euro al ristorante presso il Senato della Repubblica o presso Palazzo Montecitorio.
Dai principali organi di stampa nazionali apprendiamo che presso il ristorante del Senato è possibile consumare le “lamelle di spigola con radicchio e mandorle” a soli 3 euro e 34 centesimi, che le “penne all’arrabbiata” costano euro 1,60, che un filetto alla griglia costa 5,23 euro e che una “fetta di crostata” vale 1,74 euro.
Una domanda allora sorge spontanea, egregio signor Presidente del Consiglio e signor Ministro: se ad un Senatore bastano poco più di tre euro per consumare un primo ed un secondo, perché mai deve guadagnare circa 14mila euro al mese? Senza pensare ai viaggi gratis in aereo ed in treno, …
Leggi tutto: Europa infranta, sogni infranti