di Marco Cedolin
Due nuove vittime entrano nel novero dei soldati italiani che hanno trovato la morte in Afghanistan, dove l'esercito ormai da molti anni è impegnato nel portare avanti la guerra coloniale statunitense voluta da Bush e "coccolata" dal Nobel per la pace Barack Obama.
Due vittime e altri due feriti che, come sempre accade, campeggiano sulle prime pagine e nei titoli d'apertura dei TG, dimostrando in maniera inequivocabile come ormai gli unici morti sul lavoro degni di menzione ed in grado di suscitare la "commozione popolare" siano i soldati in missione di guerra all'estero.
Gli altri, quelli che lavorano nelle fabbriche, muoiono sulle strade, in agricoltura o nell'edilizia contano invero molto poco e possono meritare al più qualche trafiletto nelle cronache locali. In fondo che razza di eroi sarebbero, non portano certo in guerra il tricolore (o se preferite bandiera stelle e strisce) loro.
A margine delle false "lacrime" trasudanti ipocrisia ...
Ormai è chiaro per tutti: il prossimo interlocutore mondiale, per l’intero occidente, sarà la Cina. Lo si capisce non solo dai “grandi movimenti” di tipo finanziario e geopolitico, ma anche da piccole sfumature, di tipo intellettuale, che compaiono sempre più spesso sui nostri media, e sono destinate ad accompagnare inevitabilmente il nuovo ciclo di confronti con il “grande sconosciuto” del terzo millennio.
Un classico esempio di queste sfumature è rappresentato da un articolo di Giampaolo Visetti, il corrispondente di Repubblica dalla Cina, intitolato “La macchina perfetta della censura cinese”. Il sottotitolo chiarisce meglio l’argomento trattato: “La casa, il telefono, ovviamente il computer: tutto sotto controllo. Ecco come funziona il sofisticato sistema di sorveglianza, per stranieri e non, del gigante cinese.”
Non è certo il primo articolo sui media occidentali che denunci la “asfissiante” e “onnipresente” censura cinese, ...
Ogni giorno 20.000 barili di grezzo vengono riversati nelle acque del Golfo del Messico, da quasi due settimane, senza che fino ad ora sia stata trovata la soluzione per bloccare la falla che si è creata nel condotto subacqueo, a quasi due chilometri di profondità.
Dopo aver fallito il posizionamento di una speciale cupola, che doveva raccogliere e convogliare il petrolio diretto verso la superficie, i tecnici stanno provando ad inserire una tubatura più piccola all’interno di quella spezzata, con una specie di “collare” ad espansione che dovrebbe fungere da tappo interno, nel condotto danneggiato. Se anche questo non dovesse funzionare, si sta approntando un tipo di cupola molto più grande, che dovrebbe riuscire ad ottenere il risultato che quella piccola non ha ottenuto.
Ma non sono solo le tonnellate di petrolio a venire a galla, in questi giorni, mentre si cerca disperatamente di fermare la fuoriuscita del grezzo: diverse persone, che in passato hanno lavorato per le varie società petrolifere, ...
Non c’è niente da fare: un negro alla presidenza non lo vogliono.
Si chiamano “birthers”, che si potrebbe tradurre “quelli della nascita”, e costituiscono il nuovo movimento che contesta l’elezione di Barack Obama alla presidenza, in quanto non sarebbe nato sul suolo degli Stati Uniti.
Le proteste intorno a questo argomento erano nate già molti mesi fa, ma invece di dissolversi con il tempo sono andate aumentando, arrivando ultimamente ad eccessi a cui solo l’America è capace.
Ultimamente il colonnello Terrence Lakin, medico dell’esercito, si è rifiutato di obbedire all’ordine di partire per l’Afghanistan, perchè ritiene il suo “comandante in capo” (il presidente) eletto in modo illegittimo. Preferisce affrontare la corte marziale – e verrà probabilmente cacciato dall’esercito - piuttosto che riconoscere ad Obama un’autorità che secondo lui non gli spetta. Naturalmente Lakin non è che la testa d’ariete di un poderoso gruppo di repubblicani, che sta riversando quintali di dollari in questa operazione mediatica anti-Obama.
In effetti, sembra di capire che l’attuale presidente non l’abbia raccontata giusta: ...
di Marco Cedolin
E’ stato un fine settimana fitto di riunioni ai massimi livelli, fra premier e ministri, banchieri ed eminenze grigie, nel corso del quale al “giallo” avente per oggetto il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Scahuble, finito misteriosamente all’ospedale nel bel mezzo del vertice e al prevedibile rifiuto della Gran Bretagna di accollarsi oneri finanziari, hanno fatto da contraltare le telefonate del presidente americano Obama, impegnato come non mai a dirigere i lavori ed impartire le proprie direttive tanto alla Merkel quanto a Sarkozy.
Riunioni ufficiali, incontri informali, telefonate private, consigli sussurrati, che sono culminati nella riunione dell’Ecofin, deputata a tirare le somme e rendere ufficiali le decisioni prese, prima della riapertura delle borse. Una maratona durata (o almeno così si dice) la bellezza di 11 ore e terminata quasi fuori tempo massimo, con la decisione di stanziare una cifra nell’ordine dei 750 miliardi (un paio di centinaia dei quali a carico dell’FMI) per salvare l’euro ed un sistema bancario ormai in fase di avanzata decomposizione.
Alla riapertura le borse di tutto il mondo hanno reagito nella maniera più scontata, …
A seguito della discussione sul Cristo storico, proponiamo un piccolo gioco in forma di doppio quiz.
1 – Dimostra, in modo incontrovertibile, che il personaggio conosciuto come Napoleone Bonaparte è realmente esistito.
2 – Dimostra, in modo incontrovertibile, che il personaggio conosciuto come Alfredo Pizzicagnoli, vissuto in Italia nel XIX secolo, non è mai esistito.
REGOLE:
A - Per “dimostrare” si intende, in termini logici, poter affermare oltre ogni ragionevole dubbio. In altre parole, un fatto si può definire “dimostrato” quando non si conosca nessuna alternativa plausibile a quanto affermato.
B - Attenzione: qui non si parla di “probabilità”, ma di “plausibilità”. E’ un pò il giochino che fa il debunker quando dice “nulla vieta che Hanjour, pur non avendo mai guidato un jet nella sua vita, abbia azzeccato tutte le manovre giuste per far compiere al Boeing esattamente quella traiettoria”. Tutti sappiamo che la cosa è altamente improbabile, ma rimane comunque una possibilità plausibile.
C - Sono esclusi i ragionamenti del tipo: “Di questo passo non possiano nemmeno affermare di esistere del tutto, …
Per “Cristo storico” si intende la intricata disputa fra teologi, esegeti, archeologi, studiosi laici e credenti, che dura ormai da oltre un secolo, sulla effettiva esistenza del personaggio di Gesù Cristo.
In altre parole, molti nel corso del tempo si sono domandati, e continuano a domandarsi, “ma Gesù è esistito davvero, o è soltanto una bella fantasia”?
Diciamo subito che non vi sono prove assolute nè in un senso nè nell’altro. Vi è però una sufficiente quantità di riscontri documentali - fra cui primeggiano ovviamente i Vangeli - per affermare almeno che un certo predicatore di nome “Joshua” abbia calcato il suolo della Palestina in quel periodo storico. Il vero problema, casomai, è stabilire quali episodi a lui attribuiti siano veri e quali eventualmente no.
Nel cercare di ricomporre questo complicato puzzle, infatti, subentrano continuamente possibilità di una lettura allegorica, che spesso “sdoppiano” il personaggio di Gesù in una versione prettamente umana, ed un suo possibile duplicato “simbolico”, con valenze anche divine.
In altre parole, il Gesù che predicava alle genti nelle piazze è lo stesso Gesù che faceva i miracoli e camminava sull’acqua? O forse quello “miracoloso” è uno strato aggiuntivo, sovrapposto alla figura del normale predicatore per aumentarne la credibilità presso i suoi contemporanei? Oppure ancora, i “miracoli” erano veri miracoli - nel senso che trasgredivano le leggi della natura - o erano solo rappresentazioni metaforiche di banali eventi quotidiani? (Ad esempio, nella comunità degli Esseni il sacerdote che praticava i battesimi raggiungeva il centro della pozza d’acqua camminando su una sottile plancia di legno, e visto da lontano sembrava che camminasse sull’acqua. Era infatti definito, all’interno della comunità, “colui che cammina sull’acqua”. Se Cristo fosse stato – come molti sostengono – un sacerdote esseno, faceva dei veri miracoli, o era semplicemente uno a cui non piaceva bagnarsi i piedi?)
Ma il vero problema, che rende difficile una qualunque ricostruzione storica, sta nel fatto che la stessa fonte dei Vangeli sia “inaffidabile” per sua natura. Contrariamente a quanto molti credono, infatti, i Vangeli “degli apostoli” non furono scritti direttamente da Marco, Matteo Luca e Giovanni, ....
di Marco Cedolin
In Grecia la situazione sta facendosi di giorno in giorno più incandescente.
Il governo di Papandreou ha raggiunto l’accordo con la BCE e l’FMI, per interposta persona attraverso la cancelliera tedesca Angela Merkel. Un accordo che prevede da un lato l’elargizione di una cifra nell’ordine dei 110 miliardi di euro nei prossimi 3 anni (con tutta probabilità destinata ad aumentare) al governo greco, dall’altro l’impegno da parte di Papandreu di varare immediatamente un “piano di risanamento” delle finanze, consistente in un aumento generalizzato della tassazione (IVA, accise sulla benzina ed imposte varie), nel congelamento degli stipendi pubblici, nei tagli delle tredicesime e quattordicesime, nell’aumento dell’età pensionabile, nell’eliminazione di alcune norme che salvaguardano i lavoratori privati dal licenziamento ed altre “regalie” sulla falsariga di quelle elencate. Il tutto sotto la supervisione dei funzionari della BCE e dell’FMI che personalmente controlleranno l’operato del governo greco (di fatto assumendone il controllo), verificando mensilmente che i loro dettami vengano rispettati in maniera certosina.
Domani, giovedì 6 maggio, il piano di risanamento già presentato in parlamento, dovrebbe prendere il via e diventare di fatto esecutivo, permettendo la formalizzazione dell’accordo entro la fine della settimana e lo sblocco della prima tranche di “aiuti”.
Una cospicua parte dei cittadini greci non si manifesta disposta ad accettare la manovra “lacrime e sangue” ...
Rispetto alle bombe atomiche in Italia, ascoltate cosa dice Antonio di Pietro al minuto 5:22 di questo filmato:
Il dito nella piaga - di Marco Cedolin
Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad durante il suo intervento alla conferenza per la revisione del Trattato di non proliferazione nucleare in corso al Palazzo di Vetro dell'Onu a New York, ha chiesto lo smantellamento delle armi nucleari americane in Europa ed in particolare in Italia. Dal momento che “l'utilizzo di armi nucleari da parte degli Usa ha scatenato una corsa al nucleare” e gli Stati Uniti “usano la minaccia nucleare contro altri Paesi, compreso l'Iran”.
Una richiesta certamente legittima che “mette il dito nella piaga” costituita dalla paradossale situazione esistente ancora oggi, ad oltre 60 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, in stati Come Italia, Germania e Giappone, deprivati della propria sovranità e ridotti al ruolo di colonie degli Stati Uniti. Colonie deputate ad ospitare basi militari di varia natura ed armamenti di ogni tipo fra cui una considerevole quantità di testate nucleari.
Basti pensare che gli USA mantengono nel mondo circa 850 basi ...
(QUI la seconda parte del video. GUARDATELO. NE VALE LA PENA)
Ricordo ancora il giorno in cui Bossi comparve sulla scena pubblica. Gridava “Roma ladrona”, aveva la voce rauca, e parlava come l’uomo della strada. Sembrava il giusto vendicatore del popolo oppresso, il condottiero senza paura che avrebbe demolito il palazzo, il nuovo Masaniello che tutti aspettavano da tempo.
Trent’anni dopo Bossi ha ancora la voce rauca, ma non grida più Roma ladrona. La “capitale del vizio” – come lui l’aveva definita - lo ha accolto a braccia aperte, lo ha fatto senatore, e gli ha messo subito in tasca un paio di assegni poco puliti, con i quali ricattarlo nel caso gli venisse di nuovo in mente di mettersi contro il sistema.
Ma non ce n’è stato bisogno: al buon Bossi il “sistema marcio” deve essere piaciuto molto, visto che da allora ha fatto di tutto per allargare la propria base elettorale, in modo da accrescere di pari misura il proprio potere politico nella capitale.
Nel frattempo non ha fatto assolutamente nulla ...
di Marco Cedolin
I giornali e le TV stanno da qualche settimana presentando quella che viene definita la “crisi finanziaria” della Grecia, in maniera estremamente didascalica, per molti versi simile ad un fumetto per bambini, alternando alle didascalie dotte disquisizioni e complesse calcolazioni esperite dai guru istituzionali della finanza che discettano ostentando un vernacolo per iniziati incomprensibile ai più.
Le didascalie hanno lo scopo di orientare il pensiero degli italiani, proponendo una lettura della questione tanto semplice quanto rassicurante. Le dotte disquisizioni sono indispensabili per dimostrare che questa è la lettura giusta, in quanto suffragata dal pensiero di chi conosce e domina una materia per “cervelli fini” con la quale le persone “normali” non possono certo nutrire la presunzione di confrontarsi.
La Grecia viene così dipinta nell’immaginario collettivo come un paese vittima di una grave crisi finanziaria, ...
Leggi tutto: Caduti di guerra in missione di pace