di Marco Cedolin
Non si tratta della nuova campagna promozionale di Trenitalia e neppure dello spot che accompagna il permesso di far viaggiare i cani nelle carrozze dei Frecciarossa, si tratta proprio di un treno che nel cuore della notte, mentre voi dormivate ignari di quanto accadeva, ha percorso mezzo Piemonte, da Vercelli a Novara, ad Alessandria, ad Asti e poi su, fino a Torino e attraverso la Val di Susa fino alla Francia.
Un treno Castor riempito
di scorie nucleari e destinato agli stabilimenti della Areva di La Hague, sulle coste dell'Atlantico, dove il materiale radioattivo sarà sottoposto a riprocessamento, prime di venire rispedito in Italia.
Un treno di gran lunga più pericoloso di quello che a Viareggio due anni fa
bruciò come tizzoni 32 persone e ne lasciò almeno un migliaio senza casa, senza che ad oggi sia stato individuato
alcun colpevole.
Un treno del cui passaggio, per legge, la popolazione interessata dovrebbe essere avvisata, ... ... affinché in caso d'incidente sia preparata ad affrontare il piano d'emergenza predisposto dal suo comune.
Siete stati avvisati? Conoscete il piano d'emergenza predisposto dal vostro comune?
Probabilmente no, perché in Italia generalmente queste operazioni vengono fatte in gran segreto, il vostro comune non ha nessun piano d'emergenza e nel caso esista giace ad ammuffire da tempo immemorabile rinchiuso in un cassetto.
Nonostante ciò, mentre dormivate tranquilli il sonno dei giusti, il treno è passato accanto alle vostre case, con sulle fiancate la scritta "Treno Verde" e le forze dell'ordine nelle stazioni erano impegnate ad intimidire e identificare le poche persone che sapevano ed hanno abbozzato una qualche forma di protesta.
In Val di Susa, dove per abitudine si dorme poco e si protesta molto, le forze dell'ordine sono arrivate in massa, con il loro corredo di blindati, scudi e manganelli.
Hanno sequestrato un treno passeggeri proveniente da Chiomonte con 115 persone a bordo e le hanno tenute in ostaggio per ore nelle carrozze immerse nel buio della campagna. Hanno isolato un centinaio di contestatori dinanzi alla stazione di Bussoleno, impedendo loro perfino di tornare a casa. Hanno dato vita a Borgone ad una vera e propria caccia all'uomo nei confronti di una trentina di manifestanti che fuggivano per la campagna, dopo avere osato occupare i binari.
Il tutto in una Valle militarizzata all'inverosimile, con l'autostrada chiusa e decine di check point lungo le statali, per ricordare a tutti il triste destino di questa
Kabul nelle Alpi.
Quando vi soete svegliati il Treno Verde aveva già valicato la frontiera ed il pericolo era passato, almeno fino al prossimo trasferimento. In fondo avete ragione voi, meglio non saperle queste (ed altre) cose, si dorme più sereni e si vive più a lungo e poi la mano delle autorità ci protegge e non permetterebbe mai ci accadesse qualcosa di brutto.
Marco Cedolin
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