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Michele Santoro: il coraggio delle cipolle

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Scritto da Redazione
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11 Novembre 2011
Visite: 18640
Nella recente puntata di “Servizio Pubblico” Michele Santoro ha dimostrato di avere più o meno il coraggio di una cipolla. Nella trasmissione dedicata all’attuale crisi di governo, Santoro ha invitato Claudio Messora, giornalista e ricercatore indipendente, il quale con grande serenità ha spiattellato la “parte nascosta” del curriculum vitae di Mario Monti: Commissione Trilaterale, Goldman Sachs e Bilderberg. E scusate se è poco. Ma a quel punto, invece di approfittarne per portare finalmente in luce il vero problema, e cioè che la politica mondiale è ormai tutta in mano dei banchieri, Santoro ha fatto una penosa retromarcia, fingendosi scandalizzato per l’apparente assurdità della tesi proposta da Messora, mentre arrivava addirittura a dargli del “complottista”. Anzi, “un pò complottista”, ha detto Santoro, come se stesse dicendo che il ragazzo è simpatico e intelligente, ma anche “un pò birichino”. Altrettanto interessante il “linguaggio subliminale” con cui Messora è stato presentato al pubblico televisivo: appollaiato su una specie di scaffalatura provvisoria, come se fosse un “imbucato” che guardava lo spettacolo da fuori, mentre i giornalisti mainstream stavano seduti al centro della piazza, insieme a Santoro, “legittimati” già in partenza dalla stessa posizione in campo. E, come se non bastasse, …

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Lew Rockell: L'Euro e l'Europa sono stati un errore

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11 Novembre 2011
Visite: 8985
Al giorno d'oggi, in una rara quanto inaspettata apparizione televisiva, Lew Rockwell espone una serie di considerazioni che lasciano di stucco la conduttrice che lo intervista, evidentemente non abituata a persone con un punto di vista così poco politically correct.
TRADUZIONE DEL VIDEO: RT : [...] la crisi e la Grecia avranno un effetto domino sull'economia globale, facendo finire i vari paesi in una spirale recessiva. In collegamento per avere maggiori delucidazioni su questo argomento, Lew Rockwell Presidente del Ludwig von Mises Institute. Quanto è in pericolo l'Europa al momento? L.R.: Spero molto in pericolo. Intendo dire, spero che l'Europa cessi di esistere. L'Europa è stato un errore, un errore nato dalla pianificazione centrale, la stessa Unione Europea è stata un errore. Credo che sia molto importante chiarire quale sia il vero problema della Grecia, dell'Europa, e degli altri paesi. Non sta venendo salvata la Grecia, o meglio, non è che vorrebbero salvare la Grecia, sono le banche che vengono salvate. [continua]

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Che cos'è luogocomune?

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08 Novembre 2011
Visite: 8548
Hear ye! Hear ye! Lettori ed utenti, passanti e rimanenti, sto per fare una rivelazione che per molti risulterà sconvolgente: Luogocomune non è un sito di propaganda ideologica, è un sito di discussione e di confronto. Quale è la differenza? Nei siti di propaganda escono articoli a senso unico, che utilizzano sempre la stessa chiave di lettura degli eventi storici e rafforzano ogni volta le stesse conclusioni di tipo politico – di “destra”, “centro” o “sinistra” che siano. Luogocomune invece è un sito “aperto a tutti, dove tutte le idee godono dello stesso diritto di asilo, indipendentemente dalla posizione politica o da pregiudizi altrui. Lo spazio di espressione è garantito a tutti: sta poi all'utente difendere e far valere di volta in volta le proprie idee, all'interno delle noste regole e nel pieno rispetto delle idee altrui”. Sta scritto qui. Quindi, quali sono i criteri con cui il vostro umile servitore [feroce dittatore, N.d.T.] sceglie gli articoli da pubblicare? I criteri sono due, e sono sempre rimasti gli stessi fin dall'inizio: 1) gli argomenti devono ricadere nella gamma di interessi complessivi dei nostri lettori (qui di migrazione dei coleotteri si parla raramente), e 2) ogni articolo deve rappresentare un’idea/posizione ben definita, da qualunque parte stia, che permetta una discussione utile e costruttiva su quell’argomento. In altre parole, ogni articolo viene valutato in base alle possibilità che offre di sviluppare una discussione utile e costruttiva su un argomento che ci interessa in modo particolare. Dove per “utile” si intende una discussione in grado di offrire nuovi punti di vista e nuove informazioni a chi ancora non li conoscesse, …

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Presidente Berlusconi, per il bene dell’Italia, NON SI DIMETTA

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Scritto da Redazione
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08 Novembre 2011
Visite: 15822
di Paolo Barnard Presidente, perdoni l'approccio informale. Sono il giornalista e autore Paolo Barnard, lavoro da due anni con il gruppo di macroeconomisti del Levy Institute Bard College di New York sulla crisi dell'Eurozona. Siamo guidati dal Prof. L. Randall Wray dell’Università del Missouri Kansas City, che coordina altri 10 colleghi inglesi e australiani. Presidente, è incomprensibile che Lei non scelga di salvare la nazione, e il Suo governo, rendendo pubblico che: a) l'Euro fu disegnato precisamente per affossare gli Stati del sud Europa, fra cui l’Italia. b) esistono responsabili italiani ed europei di questo "colpo di Stato finanziario di proporzioni storiche". (Una definizione del tutto ragionata offerta dell'economista americano Michael Hudson). Presidente, dalle pagine del Financial Times, del Wall Street Journal e persino del New York Times, da mesi economisti del calibro di Martin Wolf, Joseph Stiglitz, Paul Krugman, Nouriel Roubini, Marshall Auerback, Le stanno suggerendo la via d'uscita. A Parigi, l’eccellente Prof. Alain Parguez dell’Università di Besancon ne ha trattato esaustivamente. Wray e i suoi colleghi Mosler, Tcherneva e Hudson pure. Nel dettaglio, essi hanno scritto che: L'Italia è stata condannata a un’aggressione senza precedenti da parte dei mercati dall'operato dei governi di centrosinistra che La hanno preceduta, poiché essi hanno portato il nostro Paese nel catastrofico costrutto dell'Eurozona. Le famiglie italiane e il Suo governo non devono pagare per colpe non loro. Lei deve dire alla nazione ciò che sta veramente accadendo, e chi ci ha condotti a questo dramma. L'Euro fu pensato nel 1943 dal francese Francois Perroux con il dichiarato intento di "Togliere agli Stati la loro ragion d'essere". La moneta unica è infatti un progetto franco-germanico …

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Scie Chimiche: lo stato delle cose

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Scritto da Redazione
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07 Novembre 2011
Visite: 23801
PUBBLICATA LA SECONDA PARTE Intervista di Massimo Mazzucco sulle scie chimiche a Radio Ies - 7/11/11 (sintesi - 24 min.): ********************************************************** Negli ultimi anni avevo abbandonato la ricerca sulle scie chimiche, un pò perchè impegnato nella realizzazione dei vari documentari (cancro, marijuana, ecc..), un pò perchè avevo la sensazione che il muro di gomma contro cui ci si andava a scontrare, per cercare di capire il fenomeno delle scie chimiche, fosse comunque imperforabile. In altre parole mi ero detto: le scie chimiche ci sono, probabilmente ci buttano dentro di tutto, ma nessuno ci dirà mai con chiarezza a cosa servono. Negli ultimi giorni però, coinvolto anche da Gramiccioli che continuava a stuzzicarmi [1], sono tornato a fare ricerca sull’argomento: ho fatto una specie di “total immersion”, necessariamente breve e incompleta, ma comunque già sconvolgente: mentre posso confermare la assoluta impenetrabilità del muro di gomma di cui parlavo, mi sembra di capire che ormai la faccenda della cosiddetta “modificazione climatica”, con tutti gli annessi e connessi, sia diventata lo scacchiere su cui si gioca la vera partita del potere a livello globale. Roba da far rimpiangere l’antica “paura atomica” della Guerra Fredda, tanto per capirci. Cerchiamo di andare per ordine. Innanzitutto, diciamo che sul fatto che le “scie chimiche” esistano nessuno oggi può avere dei dubbi. L’antico dibattito “contrail vs. chemtrail” è superato da anni, ...

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Alluvione a Genova: c'era chi l'aveva prevista

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Scritto da Redazione
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04 Novembre 2011
Visite: 33359
Pensate se per magia nei giorni scorsi il pubblico italiano avesse avuto a disposizione un “bollettino meteorologico” di questo tipo: “Venerdì, 4 novembre 2011: Nubi in progressivo aumento sulle Tirreniche ad iniziare dalla Toscana, con piogge sparse in intensificazione sui settori appenninici ed in locale estensione serale a Lazio e nord Sardegna. Nuvolosità igroscopica indotta, (scie chimiche persistenti), invece, in aumento sulle Adriatiche. Ciò impedirà alla perturbazione di spostarsi verso est e prolungherà i fenomeni piovosi su Liguria di Levante e sulla Toscana. Rischio di fenomeni violenti.” Che dite, forse qualcuno a Genova avrebbe potuto prevedere un improvviso straripamento del fiume nei viali cittadini? E magari, combinando questo “bollettino meteorologico” alle già note condizioni del territorio, avrebbe potuto mettere in allerta la popolazione locale, tenere le scuole chiuse per precauzione, limitare il traffico al minimo indispensabile, e predisporre nel frattempo gli adeguati mezzi di soccorso? Non lo sappiamo, e di sicuro non potremo dirlo mai. La storia non è fatta con i “se”. Una cosa però possiamo affermarla con certezza: il bollettino sopracitato esiste già, ed è stato pubblicato tre giorni prima dell’alluvione che ha travolto Genova e dintorni. Il problema è che non è stato pubblicato sui media nazionali, ma da un cittadino qualunque, noto per le sue ricerche sulle scie chimiche, di nome Rosario Marcianò. Ecco l'articolo. La data di pubblicazione è 1 novembre 2011, e copre i quattro giorni seguenti. Come si intuisce dal tono generale delle sue “previsioni”, Marcianò sembra sposare con grande disinvoltura la classica interpretazione delle immagini satellitari ...

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Quando il secondo Emendamento protegge il primo

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Scritto da Redazione
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03 Novembre 2011
Visite: 8993
Se volete avere un’idea di cosa potrebbe succedere da un giorno all’altro negli Stati Uniti, date un’occhiata a questo video.
Il gruppo di “miliziani” ritratto nel video, Usborderguard, è stato definito “di affiliazione neonazista” dal sito di Alex Jones, ma la questione della milizia armata è qualcosa che trascende le posizioni politiche, ed arriva al cuore della cultura e della storia americana. Il secondo Emendamento della Costituzione infatti recita: “Poichè una milizia ben regolamentata è necessaria alla sicurezza di uno stato libero, il diritto dei cittadini di possedere e portare armi non sarà violato”. Per essere chiari, il termine “stato” si riferisce a ciascuno degli stati della confederazione, e non alla “nazione americana” nel suo insieme. Oltre a confermare il diritto individuale di possedere armi, quindi, molti tendono a leggere il 2° Emendamento …

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Per una nuova indagine sull’11 settembre 2001

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Scritto da Redazione
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01 Novembre 2011
Visite: 9120
Giulietto Chiesa intervista il Giudice Imposimato (fonte Pandora TV).
Mike Gravel, ex senatore dell’Alaska (noto per avere rivelato al mondo i Pentagon Papers, che documentarono l’inganno del Golfo del Tonchino, con cui l’America fu portata in guerra contro il Vietnam) e Ferdinando Imposimato, magistrato di gran parte delle inchieste italiane più scottanti contro l’eversione terroristica, annunciano due sensazionali iniziative: - il primo con l’avvio di una procedura che potrebbe consentire di istituire, negli Stati Uniti, una Commissione d’inchiesta per riaprire il “caso” dell’11 settembre, dotata di poteri inquirenti e in grado di interrogare “sotto giuramento”; - il secondo per chiamare l’Amministrazione Bush a difendersi, tra l’altro, dall’accusa di “concorso in strage” di fronte al Tribunale Penale Internazionale dell’Aja. Lo faranno insieme, in pubblico, a Roma, il 3 novembre, alle ore 11 nella Sala delle Bandiere della rappresentanza dell’Unione Europea a Roma, via IV novembre, invitati da Gianni Vattimo, dall’ex senatore Fernando Rossi e dal sottoscritto (per inciso gli unici tre parlamentari italiani che hanno dichiarato in questi anni di non credere alla versione ufficiale della tragedia). Immaginando le inevitabili geremiadi sul “complottismo” (ma definire Gravel e Imposimato in questo modo non sarà facile), …

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Finis Italiae: dopo il diktat economico dell’Ue svendita totale dello Stato sociale

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Scritto da Redazione
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31 Ottobre 2011
Visite: 8387
di Federico Dal Cortivo Quello che era iniziato nell’incontro sul panfilo reale Britannia nel 1992, presenti esponenti di spicco della finanza anglosassone e quel Mario Draghi ora alla BCE, la svendita dell’Italia e del suo patrimonio economico, si sta completando proprio in questi giorni. Che l’Italia sia un Paese, nazione nel senso classico non si può definire da tempo, senza sovranità si è visto anche con la vicenda libica. Ora con la lettera di Berlusconi all‘Ue ogni dubbio è stato spazzato via definitivamente, il governo della “repubblica delle banane italiana” si è piegato senza battere ciglio a chi gli chiedeva di spazzare via in nome dell’euro e della stabilità finanziaria, ogni residuo di Stato sociale e di tutela per i suoi cittadini, nonché aprire la strada al capitale straniero. Le misure che saranno prese in Italia, non era bastata evidentemente la recente manovra finanziaria, sono in linea con quelle che si sono già abbattute sulla Grecia e in passato su tutti coloro che sono finiti nelle maglie del sistema usurocratico imposto dal Fmi, Banca Mondiale, Bce e ora Unione Europea. Sarkozy e la Merkel, Barroso e Van Rompuy hanno fatto la faccia feroce, ...

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Fiat money: chi beneficia dalla creazione del danaro

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30 Ottobre 2011
Visite: 8570
Solo la comprensione del vero meccanismo di creazione del denaro dal nulla da parte dello Stato (con la banca centrale) può spiegare al maggior numero di persone possibile le reali cause della crisi economica. E questo è ancora più importante in un momento storico come quello attuale, in cui comincia a sfogarsi la (giusta) rabbia dovuta alla crisi economica. Infatti, se come avviene in tutti i media mainstream, ci si concentra sui sintomi e si evita di affrontare le cause, il risultato sarà quello di chiedere (e provvidenzialmente ottenere) provvedimenti che peggioreranno la situazione invece di migliorarla, come avvenuto nei primi del '900 quando a seguito delle problematiche dovute alla pratica della riserva frazionaria da parte delle banche, invece di vietare questo fraudolento comportamento è stata istituita la Federal Reserve come soluzione. Questo video affronta in maniera semplice ed immediata la problematica della creazione del denaro dal nulla, spiegando chi è ne beneficia realmente. Si spiega come non sia la classe dei lavoratori ma al contrario quella dei più ricchi, che possono così arricchirsi sempre più, aumentando il divario con i più poveri. Segue un articolo particolarmente in tema, di Hans-Hermann Hoppe.

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La dottrina del “debito odioso”

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Scritto da Redazione
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27 Ottobre 2011
Visite: 10524
Quando gli Stati Uniti sconfissero la Spagna, nel 1898 (ricordate l’auto-affondamento del Maine, prima false flag della storia moderna?) presero il possesso, fra altri territori, dell’isola di Cuba. A quel punto la Spagna disse: “Benissimo, vi siete presi Cuba? Ora vi accollate anche il debito monetario che Cuba aveva nei nostri confronti“. Gli Stati Uniti ci pensano un po’, e poi risposero: “Spiacenti, ma i prestiti che avete fatto all’isola di Cuba non erano intesi ad aiutare la sua popolazione, ma anzi a rafforzare il sistema di repressione che li manteneva in stato di schiavitù nei vostri confronti. Non ci riteniamo quindi obbligati ad onorare il loro debito verso di voi. Tanti saluti e buon Natale.” Vi era già stato un precedente simile, nel 1883, quando il Messico rivoluzionario di Benito Juarez aveva ripudiato il debito assunto per conto della nazione dall’imperatore Massimiliano I. In quel caso però il ripudio del debito fu motivato dal modo palesemente illegale con cui Massimiliano era salito al potere in primo luogo. Nel 1918 toccò alla Russia rivoluzionaria ...

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  2. Anche il Papa si è "indignado"
  3. I veri motivi per l’eliminazione di Gheddafi
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