Se vanno avanti così i 5 stelle non vinceranno mai le elezioni (con margini sufficienti per andare al governo, intendo) perchè non hanno più il coraggio delle proprie idee. Prendiamo ad esempio la posizione ambigua, e sostanzialmente contraddittoria, che hanno assunto di recente riguardo al problema dei vaccini.
Ospite della Gruber un paio di settimane fa, Alessandro Di Battista si è sentito fare una domanda-trabocchetto da una giornalista di Sky-TV: "Lei vaccinerà suo figlio [che sta per nascere, ndr]?" "Certamente" ha risposto Di Battista senza esitazioni, e dimenticandosi di aggiungere una qualunque obiezione rispetto all'obbligatorietà dei vaccini. In altre parole, Di Battista ha voluto far passare il messaggio che "per i 5 stelle i vaccini, così come sono somministrati oggi, non rappresentano un problema".
Peggio di lui ha fatto Luigi Di Maio, che pochi giorni dopo ad Harvard ha dichiarato: "I vaccini in Italia sono obbligatori per legge. Noi non abbiamo nessuna intenzione di eliminare questa obbligatorietà. Per noi sono fondamentali, e vogliamo promuovere il più possibile la cultura dell'informazione".
Ma scusa un attimo, caro Di Maio, che cosa ce ne facciamo noi dell'"informazione", se poi tanto i vaccini restano obbligatori?
Una interessante riflessione di Marcello Foa, che fa da ottimo corollario alla discussione in corso sull'Europa e su Macròn.
di Marcello Foa
Viviamo in un mondo sempre più complesso, in cui l’apparenza non corrisponde alla realtà, un mondo in cui, ricorrendo alle tecniche che Jacques Ellul aveva sapientemente individuato oltre mezzo secolo fa nel suo saggio “Propaganda”, si tende ad appropriarsi di un concetto, di un’idea, di un principio, promettendo di difenderlo, per poi fare in realtà esattamente l’opposto, ovvero svuotarlo di significato ma sempre pretendendo il contrario. Gli esempi sono innumerevoli.
L’ex presidente italiano Napolitano avrebbe dovuto essere il primo custode della Costituzione italiana, dunque della sua sovranità e dei suoi valori, ma durante la sua lunga permanenza al Quirinale non ha fatto altro che incentivare il trasferimento di poteri e di competenze all’Unione Europea, violando – nella forma e nella sostanza – proprio la Costituzione su cui ha prestato giuramento.
Ha vinto la paura. Il sistema si è coalizzato contro Marine Le Pen, ed è riuscito a convincere i francesi a votare per un personaggio decisamente ambiguo e improbabile, solo perchè percepito dagli elettori come "il meno peggio".
Se ci pensiamo un attimo, questa elezione ha qualcosa di davvero paradossale: ha vinto infatti un personaggio che fino a sei mesi fa politicamente non esisteva nemmeno. Creato in laboratorio in fretta e furia, per rimpiazzare l'ormai decaduto Fillon, Macron è solamente una parola vuota, che è servita a coalizzare i poteri forti per mandare avanti l'agenda eurocentrica.
Eppure i francesi ci sono cascati.
Da domani leggeremo titoloni a 9 colonne che canteranno "la sconfitta dei populismi", quando in realtà i veri sconfitti saranno i cittadini europei, che saranno costretti a sorbirsi altri 5 anni di tecnocrazia monetaria abilmente controllata dai banchieri di Bruxelles.
Malata di tumore, le hanno tolto i figli "perchè non è in grado di accudirli". Questo nonostante abbia un marito che vive con lei e che lavora. (L'intervista inizia a 3:45)
Fonte Colorsradio
La "flotta buonista" boicotta le indagini sugli scafisti. Ma prende milioni dallo Stato
di Chiara Giannini e Giuseppe Marino
Tre procure siciliane indagano sulle operazioni di soccorso delle Ong nel Mediterrneo e sul loro rapporto con gli scafisti.
Primo dubbio che i pm di Palermo, Catania e Trapani vogliono chiarire: chi finanzia le costose operazioni in mare? In parte, è la paradossale risposta, i soldi ce li mette lo Stato italiano. L'informazione è contenuta nel bilancio 2016 di Medici senza frontiere, una delle organizzazioni più attive nei salvataggi in mare, col pregio di garantire un minimo di trasparenza. Le Ong non dicono chi sono i loro grandi finanziatori, ma Msf dichiara di aver ricevuto 9,7 milioni di euro di fondi del 5 per mille Irpef. Di questa considerevole somma, nel 2016 dichiara di aver investito 1,5 milioni di euro per «ricerca e soccorso» nel Mediterraneo. Esattamente il tipo di attività attualmente sottoposta a un fuoco di critiche, tra l'altro, dall'agenzia europea Frontex, perché vanifica l'azione di contrasto agli scafisti da parte delle navi militari dell'operazione Sophia, andando incontro ai gommoni dei migranti a ridosso della costa libica, cioè prima che possano essere intercettati dalle navi militari.
di "Il Proiezionista"
In due parole: Il motivo per cui si dovrebbe smettere di guardare film ma anche il motivo per cui continueranno a farli.
Recensione
Premessa: Come rendere accettabile l'inaccettabile. La finestra di Overton (o Overton Window) è una tecnica di ingegneria sociale che prende il nome dal suo ideatore, Joseph P. Overton (1960-2003).
Overton mise a punto uno schema a “finestre” nel quale possiamo posizionare delle idee.[1] Un'idea “inaccettabile” dal pubblico come potrebbe essere il cannibalismo (soltanto per fare un esempio), viene inserita nella prima finestra (stadio di idea impensabile).
Secondo Overton, qualsiasi idea, anche la più incredibile ha delle finestre di opportunità. Con opportune tecniche di propaganda o, se preferite, di ingegneria sociale, questa idea può di volta in volta essere spostata in altre “finestre fino a essere resa accettabile ma non solo; fino a diventare addirittura legge.
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Giulietto Chiesa fa il punto sulla situazione del giornalismo oggi. Sono tutte cose che bene o male sappiamo già, ma fa piacere sentirle riassunte con tale lucidità, semplicità e capacità di sintesi da chi conosceva bene quello che era il giornalismo di una volta.
Fonte Pandora TV
C'è una vecchietta che va dal medico. "Mi dica signora - le chiede il medico - quale è il suo problema?"
"Guardi - risponde la vecchietta - In generale sto benissimo. Ho solo un piccolo problema all'intestino: faccio moltissime puzzette, praticamente in continuazione. Per fortuna - aggiunge la vecchietta con un sorriso furbo - sono tutte molto silenziose, e non fanno nessun odore. Pensi, da quando sono qui ne avrò fatte almeno una ventina, e lei non si è accorto di niente".
Il medico la visita accuratamente, e poi le prescrive una medicina. "Prenda questa - le dice il medico - e torni fra una quindicina di giorni".
Contrordine ragazzi: le scie chimiche esistono, e sono utili, anzi utilissime. La ventennale campagna di disinformazione sulle scie chimiche, improntata al tentativo di normalizzare ciò che è letteralmente sotto gli occhi di tutti, ha fatto un nuovo passo in avanti, attraverso il mainstream scientifico e televisivo, e travolgendo in questo modo le posizioni storiche di tutti i debunker negazionisti. Un team di ricercatori della celebre università statunitense di Harvard ha infatti messo nero su bianco un progetto che è già in fase di attuazione e che prevede di mettere in volo palloni sonda al fine di disseminare in cielo una nube chimica di particolato allo scopo dichiarato di oscurare il cielo e ridurre le temperature terrestri:
Uno scudo chimico contro il global warming! La notizia è stata prontamente ripresa da tutti i principali media mondiali, dalla BBC al New York Times. Nel nostro paese val la pena menzionare il mensile Focus, che in passato era stato tra i più feroci oppositori di queste teorie, e che adesso invece le riscopre con grande sorpresa.
In logica formale esiste una fallacia che si chiama "Post hoc ergo propter hoc", e accade quando si attribuisce erroneamente un evento Y ad una precedente causa X, capovolgendone spesso l'ordine causale.
Se io dico ad esempio "ogni volta che il gallo canta esce il sole, per cui è il gallo che fa uscire il sole", non solo ho stabilito una errata sequenza causa-effetto, ma ho anche capovolto la causalità, attribuendo al gallo che canta la responsabilità di far sorgere il sole, mentre è l'esatto contario. (Il gallo vede albeggiare, e quindi canta).
E' proprio questo l'errore che è stato commesso nella presentazione del rapporto di Reporters Sans Frontieres sulla libertà di stampa in Italia. Mentre ci dicono che "l’Italia ha guadagnato 25 posizioni, passando dal 77esimo del 2016 al 52esimo posto" nel mondo, ci avvisano anche che "Il livello di violenze contro i reporter è molto preoccupante, e alcuni politici - come il leader del M5s - non esitano a pubblicare l’identità di coloro che gli danno fastidio".
Leggi tutto: I 5 stelle stanno perdendo la loro qualità migliore: la coerenza