di Felice Di Giandomenico (Adonis)
Viviamo nell’era del “pensiero unico” e del “politicamente corretto”: un’era in cui si è imposta un’omologazione e un’adesione incondizionata “della massa” a stili di vita e modi di percepire la realtà confezionati ad hoc da un sistema-potere le cui parole d’ordine sono: buonismo, consumo, economia, mercato e benessere a tutti i costi. Ma spesso, i costi di questo presunto benessere tanto ostentato risultano piuttosto alti.
Volendo dare una definizione semplice ma chiara di pensiero unico, è possibile considerarlo come una sorta di conformismo globale, dove la massa si allinea, spesso in maniera acritica, a modi di percepire i fatti della vita condizionati e/o imposti in modo più o meno occulto, dal sistema-potere.
Con il termine politicamente corretto (politically correct), invece, ci si riferisce in particolare al modo con cui si esprimono determinate idee o opinioni facendo bene attenzione a non sforare in presunte volgarità o cadere in atipici atteggiamenti attraverso i quali si rischia di essere tacciati di razzismo, fascismo, stalinismo, rossobrunismo, omofobia, ecc.
Per alcuni, il pensiero unico è una forma “pervasiva e capillare” di un totalitarismo democratico incombente, incalzante, che sta avanzando a gran velocità servendosi soprattutto della tecnica della persuasione coercitiva o lavaggio del cervello che dir si voglia. Spesso, quando si parla dei condizionamenti e delle suggestioni prodotte da tale totalitarismo democratico, ci si riferisce alla metafora della “rana bollita”, efficacemente proposta dal grande linguista e teorico della comunicazione Noam Chomsky nel suo libro “Media e potere”.
Scrive Chomsky: “Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone” (Chomsky N., Media e potere, Bepress-Atomi, Torino, 2014).
Questo è quanto accade per quanto concerne il pensiero unico, dove il lavaggio del cervello avviene in modo graduale, diuturno, facendo in modo che le persone non si accorgano di tale condizionamento e vengano private della possibilità di comprendere quel che sta avvenendo resettando ciò che viene comunemente definito pensiero critico, con conseguente impossibilità di opporsi e dissentire in modo idoneo a quanto il pensiero unico produce e/o impone.
Ciò che rende possibile queste forme occulte di condizionamento sociale è il cosiddetto linguaggio politicamente corretto il quale utilizza forzature lessicali e neologismi creati ad arte per “condizionare e pilotare” l’opinione pubblica orientandola verso nuove e discutibili forme di pensiero o stili di vita standardizzati, dove l’omologazione gioca un ruolo determinante.
E’ vero quanto asseriscono alcuni studiosi del pensiero unico e del politicamente corretto, ossia che le persone pensano a seconda delle parole che adottano. E qui entrano in gioco i mass media, spesso suggeritori occulti che invitano – il più delle volte implicitamente – ad adottare termini cosiddetti “specchietto” al fine di attirare l’attenzione su aspetti alquanto esasperati della realtà facendoli passare per normali, determinando un’accettazione passiva dei medesimi.
Da qui, l’illusione di vivere in una condizione di libertà incondizionata, di detenere e gestire al meglio il proprio pensiero, senza rendersi minimamente conto di essere sovente casse di risonanza di modelli preconfezionati e standardizzati e, quel che è peggio, il più delle volte non ci si rende conto che si smette di pensare divenendo entità programmate e telecomandate in particolar modo dai media e dalla Rete.
Pensiero unico e neolingua
Ciò che rende particolarmente insidioso il pensiero unico a livello sociale è il suo essere composto da corollari, giudizi e neologismi che servono innanzi tutto mantenere l'ordine reale così come è, contrastando ogni forma di dissenso, creando quella che Étienne de La Boétie, già nel 1576, definiva una schiavitù volontaria dove, paradossalmente, i prigionieri tendono ad amare le proprie catene (de La Boétie E., Discorso della schiavitù volontaria, Universale Economica Feltrinelli, 2014).
I dogmi che caratterizzano questa forma di conformismo globale, supportarti anche da un vero e proprio lessico in stile newspeak di orwelliana memoria, determinano il rigetto, in forma apriorica, di tutte quelle forme di opposizione culturale rispetto all'ordine dominante, di modo che verrà stigmatizzato e ostracizzato come populista chiunque assumerà il punto di vista del popolo sottomesso e sottoposto alla dominazione dei dominanti, verrà diffamato e perseguitato come complottista chiunque si discosterà dalla narrazione dominante, ossia dal quadro cognitivo egemonico a beneficio della classe dominante, ancora verrà denigrato come fascista, comunista o reazionario chiunque proporrà la sacrosanta esigenza di porre limiti politici al mercato deregolamentato e fattosi mondo; verrà diffamato come omofobo chiunque si opporrà al nuovo stile di vita postmoderno libertario, globalista centrato sulla distruzione del vecchio modello etico familiare borghese e proletario e così via.
Il pensiero unico nella sua forma generale rappresenta una sorta di indottrinamento postmoderno e globalista che giustifica il rapporto di forza dominante, ossia la riduzione del mondo intero ad unico free market system per lo scorrimento liquido finanziario dei capitali finanziari, delle merci e dei desideri delle moltitudini libertarie ridotte ad atomi dispersivi ed vaganti negli spazi del suddetto mercato libero liquido-finanziario.
All’interno del pensiero unico (ma anche del politicamente corretto), negli ultimi anni si è assistito alla nascita di neologismi, di termini nuovi spesso mutuati dalla lingua inglese che stanno diventando di uso comune sebbene sono ancora pochi coloro che ne assimilano il significato nella sua intima essenza. Spending Review, Fiscal Compact, Jobs Act, Austerity, Hot Spot, sono solo alcuni dei termini in neo-politichese che vengono propinati alla massa e rimane difficile da capire il motivo per cui si faccia così tanta fatica a parlare tricolore.
La neolingua non ammette la libera discussione e non procede per confutazione bensì procede per proscrizione; non accetta il dialogo ma demonizza, nega l'accesso al dialogo giacché, spesso, si viene etichettati come fascisti, omofobi, populisti, retrogradi, ecc.
Ma vi sono altre parole, altri termini italianissimi, che stanno assumendo un ruolo decisivo a livello sociale ma che, comunque, rientrano in quella sorta di neolingua che rafforza sia il pensiero unico dominante, sia l’eloquio politicamente corretto. Ed è proprio attraverso l’uso che si fa di queste parole, che nascono confusioni, conflitti politici, divisioni settarie tra buoni e cattivi, tra democratici e fascio-stalinisti, tra razzisti e cosmopoliti integrazionisti e così via. Come osserva Roberto Pecchioli: “La nostra è un’epoca di falsa democrazia, astratte libertà e concrete dittature. Una di queste, la più sorprendente, è la supremazia dell’odiernità, una vera e propria dittatura del tempo presente.
Il pensiero unico materialista conosce e idolatra esclusivamente ciò che appartiene all’oggi, ed è quindi moderno” (vedi https://www.maurizioblondet.it/la-dittatura-del-presente/). Così come nell’asfissiante società totalitarista mirabilmente descritta da George Orwell nel suo distopico romanzo “1984", in cui i prolet si lasciano supinamente plasmare e condizionare da un potere onnipresente, pervasivo, oggi si assiste ad una manipolazione delle coscienze ancora più sottile, dove lo sguardo del “grande fratello” non si staglia più sui muri o sui monitor così come narrato in 1984, ma è la stessa massa a fare le veci della psicopolizia di orwelliana memoria la quale sancisce ciò che si può dire e ciò che invece è meglio non dire. Questa è una pressione sociale fortissima che si esercita per conto dei poteri transnazionali, ma viene esercitata dalla popolazione normale, che è la cosa peggiore e che forse c’è stata in certi periodi nell’Unione Sovietica però non aveva questa adesione ai comandamenti dei poteri forti e ingiustissimi (mai così ingiusti come oggi) non è mai stata così corale.
Vedi anche: Étienne de La Boétie: Discorso sulla servitù volontaria
Tuttavia, persone che riescono a cogliere la manipolazione l'accettano in quanto conforme al pensiero corrente, come una comoda adattabilità.
www.youtube.com/watch?v=12COkLF3ixg
Se infine quest'ultimo è vero in assoluto, non ci posso fare nulla. Indietro non si torna.
dominanti, verrà diffamato e perseguitato come complottista"
Siamo la dimostrazione
Grazie dell'articolo. Condivido ogni singola parola.
Banana
Un gruppo di scienziati rinchiude 5 scimmie in una gabbia e mette nel mezzo una scala e un casco di banane in cima.
ESPERIMENTO, PRIMA PARTE.
Nel 1967 il Dott. Stephenson ha condotto un esperimento in cui erano coinvolte 10 scimmie, una gabbia, una banana, una scala e uno spruzzatore di acqua gelata. Stephenson rinchiude 5 scimmie in una grande gabbia. All’interno della gabbia mette una scala e sulla scala un casco di banane.
Le scimmie si accorgono immediatamente delle banane e una di loro si arrampica sulla scala. Appena lo fa, però, lo sperimentatore la spruzza con dell’acqua gelida. Poi riserva lo stesso trattamento alle altre 4 scimmie.
La scimmia sulla scala torna a terra e tutte e 5 restano sul pavimento, bagnate, al freddo e disorientate. Presto però la tentazione delle banane è troppo forte e un’altra scimmia comincia ad arrampicarsi sulla scala. Di nuovo lo sperimentatore spruzza l’ambiziosa scimmia e le sue compagne con l’acqua gelata. Quando una terza scimmia prova ad arrampicarsi per arrivare alle banane le altre scimmie, volendo evitare di essere spruzzate, la tirano via dalla scala malmenandola. Da questo momento le scimmie non proveranno più a raggiungere le banane.
La seconda parte dell’ esperimento prevede l’introduzione di una nuova scimmia nella gabbia. Appena questa si accorge delle banane prova naturalmente a raggiungerle. Ma le altre scimmie, conoscendo l’esito, la obbligano a scendere e la picchiano. Alla fine anche lei, come le altre 4 scimmie, rinuncia a mangiare la banana senza mai essere stata spruzzata con l’acqua gelata, quindi senza sapere perché non potesse farlo.
A questo punto un’altra scimmia scelta tra le 4 originarie rimaste, è stata sostituita con una nuova. Il nuovo gruppo era composto da 3 delle scimmie iniziali (che sapevano perché non tentare di prendere la banana), 1 scimmia che aveva imparato a rinunciare alla banana a causa della reazione violenta delle altre e 1 scimmia nuova.
Qui la storia si fa interessante. La scimmia nuova, come previsto, tenta di raggiungere la banana. Come era avvenuto con la scimmia precedente, le altre scimmie le impediscono di raggiungere il frutto senza che il ricercatore dovesse spruzzare dell’acqua. Anche la prima scimmia sostituita, quella che non era mai stata spruzzata ma era stata dissuasa dalle altre, si è attivata per impedire che l’ultima arrivata afferrasse la banana.
LA CONCLUSIONE DELL’ ESPERIMENTO
La procedura della sostituzione delle scimmie viene ripetuta finché nella gabbia sono presenti solo scimmie “nuove”, che non sono mai state spruzzate con l’acqua.
L’ultima arrivata tenta naturalmente di avvicinarsi alle banane ma tutte le altre glielo impediscono: nessuna di esse però conosce il motivo del divieto!
Stephenson descrive l’atteggiamento inquisitore dell’ultima scimmia arrivata, come se cercasse di capire il perché del divieto di mangiare quella banana così invitante. Nel suo racconto le altre scimmie si sono guardate tra loro, quasi a cercare questa risposta. Il problema è che nessuna delle scimmie presenti la conosceva, perché nessuna era stata punita dallo sperimentatore per averci provato, era stato il gruppo a opporsi.
Una nuova regola era stata tramandata alla generazione successiva, ma le sue motivazioni erano scomparse con la scomparsa del gruppo che l’aveva appresa.
Se fosse stato possibile chiedere alle scimmie perché picchiavano le compagne che provavano a salire sulla scala, la risposta sarebbe stata più o meno questa: ” Non lo so, è così che si fa da queste parti!” Suona familiare?
Non smettere di indagare, di chiedere, di trovare nuovi paradigmi. Spesso il nostro modo di agire è solo il frutto di azioni che ripetiamo perché l’abbiamo visto fare da altri, senza sapere bene il perché. Cambiate le vostre abitudini. Non abbiate paura. Sfuggite al più grande esperimento sociale mai visto nella storia, quello di consumare quello che altri (gli sperimentatori) vogliono che consumiamo, quello di evitare che ci poniamo domande, che troviamo nuove soluzioni per vecchi problemi.
www.dionidream.com/the-banana-experiment/
Prendiamo il caso dell’omofobia. Letteralmente il termine gay vuol dire “allegro”. Nel tempo tale termine è entrato nell’uso comune per designare le persone omosessuali, sostituendosi a vocaboli decisamente più sgradevoli e offensivi. Oggi l’omosessualità non costituisce più un tabù o un qualcosa da tenere nascosto; e prova ne sono i coming aut di vari personaggi del mondo dello spettacolo i quali ora dichiarano apertamente e liberamente il loro orientamento sessuale. Fin qui nulla da eccepire. Però vi sono manifestazioni, iniziative pubbliche caratterizzate da aspetti circensi e decisamente eccessivi e discutibili - conosciute come Gay Pride (marcia dell’orgoglio gay) le quali possono essere opinabili, non condivisibili senza per questo rischiare di essere marchiati come omofobi. Invece, proprio attraverso il pensiero unico dominante, oggi chi dissente da questo genere di manifestazioni, pur rispettando - come è sacrosanto che sia - le persone omosessuali, viene tacciato di essere omofobo, antimodernista, reazionario. Mi viene in mente un profondo e acuto analista del sociale come Giorgio Gaber, un artista che è sempre stato attento ai malesseri ed agli appiattimenti mentali prodotti dal conformismo. Oggi, così come stanno le cose, verrebbe tacciato di essere omofobo laddove in un suo testo canta testualmente: “…e poi ci sono i gay che han tutte le ragioni ma io non riesco a tollerare le loro esibizioni” (dall’album “La mia generazione ha perso”). Guai a dire una cosa del genere oggi.
Passiamo all’uso compulsivo e inopportuno del termine razzismo tanto in voga. Allo stato attuale, è lecito domandarsi se sia razzismo il fatto di nutrire dubbi e perplessità riguardo all’opportunità di accogliere in massa – soprattutto in Italia – milioni di africani e mediorientali. Anche in questo caso, il termine razzismo viene adoperato con molta superficialità e basta poco per essere annoverati tra i nuovi fascio-stalinisti intolleranti, xenofobi e privi di umanità. Ma andando a scandagliare il problema, è facile rilevare come, spesso, l’utilizzo del termine razzista, sia del tutto strumentale laddove, in fondo, dei migranti non interessa niente a nessuno. Per i più è meglio accogliere e poi rinchiudere le persone in strutture di accoglienza-lager come il CARA di Bari, oppure lasciare questa povera gente in mano a caporali senza scrupoli che sfruttano fino all’inverosimile o, peggio, lasciar vagabondare per le città chi non riesce ad integrarsi e deve gioco forza delinquere per poter campare, anziché risolvere il problema alla base, offrendo effettivamente dignità e accoglienza ai più bisognosi. Ma andare contro questo modo di vedere le cose paradossalmente, è razzismo.
Si possono fare decine di esempi ma questi credo che rendano bene l’idea di come siamo messi….
Anche io senza accorgermi ero assuefatto alla dittatura del pensiero unico.
Non si può che rigettare un mondo in cui sia il più furbo a dominare su una popolazione di fessi che si illudono di vivere nel migliore dei mondi possibili
Le persone pensano MEDIANTE il linguaggio ... una persona che dalla nascita non abbia mai acquisito un linguaggio penserebbe mediante emozioni, sensazioni, rappresentazioni ... Si dice, ed è vero, che una lingua la si è appresa quando si inizia a PENSARE in tale lingua.
Non è una differenza da poco, in quanto, l'adottare significati diversi per le parole di uso comune, crea una confusione mentale che è la base dell'ipnosi. Propedeutico quindi alla caduta volontaria della capacità critica.
Non dimentichiamo inoltre che, il confronto è quanto di meglio si conosca per completare il ciclo di apprendimento. Un concetto è "diventato nostro" quandolo sappiamo esprimere con parole nostre.
Ed in questo la TV, come ho già espresso ripetute volte, è stato lo strumento per distruggere la capacità di espressione, ancora propedeutica all'indottrinamento di massa.
Alla faccia della neolingua...
Consideriamo il termine Antisemitismo. Questo termine viene adoperato spesso a sproposito, con estrema leggerezza e a fini puramente strumentali per designare un atteggiamento avversivo nei confronti degli ebrei. Peccato che anche gli arabi appartengano ai popoli semiti indi per cui il termine antisemitismo non è riferibile e riducibile al solo popolo ebraico. Fermo restando la condanna per quanto gli ebrei hanno subito da parte dei nazisti durante l’ultimo conflitto mondiale, il problema sorge laddove qualcuno si dichiara apertamente antisionista (si badi bene non antisemita), ossia dissenziente da quella che è la politica nazionalista israeliana mirante ad ossessiva e compulsiva autodeterminazione dello stato di Israele. In questo caso un dissenso politico viene trasformato in una forma di ostilità verso il popolo ebraico dimenticando che – come afferma il Rabbino Yaakov Shapiro “Gli Ebrei sono una religione e non uno stato”. E comunque importante comprendere che antisionismo non è sinonimo di antisemitismo.
Populismo. Altro termine inflazionato di uso corrente, spesso considerato come sinonimo di fascismo, antieuropeismo o sovranismo che dir si voglia. All’interno di questo termine vengono collocati anche concetti quali nazionalismo, xenofobia, antimodernismo, ecc. Sostanzialmente la parola populismo può essere considerata una sorta di nuovo conio della cosiddetta neolingua attraverso la quale si aborrisce tutto ciò che riguarda le legittime aspirazioni del popolo ma, al tempo stesso, si aborrisce ogni posizione politica culturale che guardi dal basso dalla parte del popolo anziché dall'alto, dalla parte cioè di chi detiene effettivamente il potere. Insomma si apre bocca e gli si da fiato….
Complottismo. Sono convinto che questo termine venga adoperato ad hoc dal sistema-potere per pararsi il culo a fronte delle bugie e delle menzogne che esso stesso eroga. Qualsiasi opinione o idea che si discosta dalla narrazione che il potere impone viene tacciata di complottismo. Ovviamente per contrastare i poveri visionari cospirazionisti, vengono utilizzate delle pedine, ossia gli yes men del sistema. E sono tanti.
Solo per citarne alcuni: Piero e Alberto Angela, Roberto Saviano, Paolo Attivissimo, Fabio Fazio, Michele Serra, tutti (e dico tutti) i direttori dei vari TG, gli opinionisti che frequentano i salotti televisivi discettando sul nulla…
E comunque sono tanti, è inutile compilare liste…
Ciò che volevo dire è che oggi viene adottato a livello di massa un linguaggio che induce all’omologazione, la neolingua appunto, e in questo caso anche i social giocano un ruolo importante (vedi anche il mio post #9 Adonis). E’ innegabile che oggi gran parte delle parole che si adoperano anche per esprimere opinioni o idee, risentano di alcuni dettami legati a doppio filo con il pensiero unico e il politicamente corretto. Hai ragione quando affermi che la televisione distrugge la capacità di espressione, ancora propedeutica all'indottrinamento di massa, ma fatto sta che oggi (anche se non dovrebbe essere così) molta gente esprime il proprio pensiero attraverso parole che sono frutto diretto soprattutto dei media. Forse mi sono spiegato non proprio chiaramente, ma intendevo dire che oggi il pensiero dominante è assai condizionato dal linguaggio e, di conseguenza, si pensa anche attraverso il linguaggio.
E' tipico, della influenza sulla modalità di espressione del pensiero unico, sentire le stesse frasi in bocca alla gente, quando si prova a smentire la realtà di un fatto , così come "spiegato ufficialmente"... io ancora allibisco ogni volta
Allo stesso modo anche l'omofobia, c'è, esiste, la vediamo tutti i giorni, la vediamo nelle aggressioni agli omosessuali e nelle battute che si fanno per emarginarli con lo scherno.
La frase migliore dell'articolo è la seguente: La neolingua non ammette la libera discussione e non procede per confutazione bensì procede per proscrizione; non accetta il dialogo ma demonizza, nega l'accesso al dialogo giacché, spesso, si viene etichettati come fascisti, omofobi, populisti, retrogradi, ecc.
Anche etichettare gli altri come politically correct è comunque etichettare. La differenza la fa il dialogo e i fatti, non le frasi e le etichette che PREVENGONO il dialogo
Tutto è diventato troppo esponenziale, i gay stanno aumentando spaventosamente e arrogantemente, checchè tu ne dica...l'invasione degli immigrati è cosa certa ed evidente che non possiamo permetterci , specie così sprovveduta, e i sionisti stanno facendo troppo male al mondo da tempo...
Ma tutto ciò è voluto, studiato e preparato da tempo...
Siamo d’accordo infatti dicevo che sempre e comunque i gay vanno rispettati punto. Mi riferivo nello specifico a manifestazioni come il Gay Pride che personalmente non condivido ma non per questo mi reputo un omofobo. Mettersi col culo di fuori o mostrare il quadro della Gioconda di Leonardo dicendo che questo è stato disegnato da un frocio, mi sembra un tipo di folklore alquanto discutibile che nulla porta alla causa che si vuole portare avanti.
Stessa cosa per il razzismo. Certo che esiste, ma oggi anche se ti azzardi a dire che non è possibile che tutti approdino qui in Italia o anche che Francia e Germania si comportano in modo non corretto rimandando i clandestini in Italia, istanze più che giustificate, si viene considerati razzisti. E’ lo stesso buon senso che sta diventando razzismo….
Scusate se inserisco questo testo ma per me sembra scritto oggi, ma è di 17 anni fa…. Parole tutte da meditare che mi rappresentano totalmente. Grandissimo Giorgio Gaber
Non mi piace la finta allegria
non sopporto neanche le cene in compagnia
e coi giovani sono intransigente
di certe mode, canzoni e trasgressioni
non me ne frega niente.
E sono anche un po' annoiato
da chi ci fa la morale
ed esalta come sacra la vita coniugale
e poi ci sono i gay che han tutte le ragioni
ma io non riesco a tollerare
le loro esibizioni.
Non mi piace chi è troppo solidale
e fa il professionista del sociale
ma chi specula su chi è malato
su disabili, tossici e anziani
è un vero criminale.
Ma non vedo più nessuno che s'incazza
fra tutti gli assuefatti della nuova razza
e chi si inventa un bel partito
per il nostro bene
sembra proprio destinato
a diventare un buffone.
Ma forse sono io che faccio parte
di una razza
in estinzione.
La mia generazione ha visto
le strade, le piazze gremite
di gente appassionata
sicura di ridare un senso alla propria vita
ma ormai son tutte cose del secolo scorso
la mia generazione ha perso.
Non mi piace la troppa informazione
odio anche i giornali e la televisione
la cultura per le masse è un'idiozia
la fila coi panini davanti ai musei
mi fa malinconia.
E la tecnologia ci porterà lontano
ma non c'è più nessuno che sappia l'italiano
c'è di buono che la scuola
si aggiorna con urgenza
e con tutti i nuovi quiz
ci garantisce l'ignoranza.
Non mi piace nessuna ideologia
non faccio neanche il tifo per la democrazia
di gente che ha da dire ce n'è tanta
la qualità non è richiesta
è il numero che conta.
E anche il mio paese mi piace sempre meno
non credo più all'ingegno del popolo italiano
dove ogni intellettuale fa opinione
ma se lo guardi bene
è il solito coglione.
Ma forse sono io che faccio parte
di una razza
in estinzione.
La mia generazione ha visto
migliaia di ragazzi pronti a tutto
che stavano cercando
magari con un po' di presunzione
di cambiare il mondo
possiamo raccontarlo ai figli
senza alcun rimorso
ma la mia generazione ha perso.
Non mi piace il mercato globale
che è il paradiso di ogni multinazionale
e un domani state pur tranquilli
ci saranno sempre più poveri e più ricchi
ma tutti più imbecilli.
E immagino un futuro
senza alcun rimedio
una specie di massa
senza più un individuo
e vedo il nostro stato
che è pavido e impotente
è sempre più allo sfascio
e non gliene frega niente
e vedo anche una Chiesa
che incalza più che mai
io vorrei che sprofondasse
con tutti i Papi e i Giubilei.
Ma questa è un'astrazione
è un'idea di chi appartiene
a una razza
in estinzione.
Veramente io non ho mai parlato di gay, se stanno aumentando non è "spaventosamente", e con me nessun gay è mai stato arrogante, anzi lo sembrano piuttosto le tue osservazioni sulle limitazioni delle libertà altrui
Grazie per la tua opinione, non la condivido ma è giusto che tu possa esprimerla.
A meno che la causa che questi movimenti vogliono portare avanti non si chiami "libertà". In questo caso c'hanno preso eccome.
Quoto, un analisi lucida e puntuale di chi sa fare quella che una volta si chiamava autocritica, quella che manca a tanti ex sessantottini o ex settantasettini in special modo ex appartenenti all'autonomia operaia e agli ex brigatisti che a tutt'oggi negano di essere stati infiltrati e manovrati.
Per non parlare degli ex diventati neoliberisti, in qualche modo continuando ad essere terroristi o fiancheggiatori.
IN RED WE TRUST
Mai l' avesse fatto! Il fisico, tale Strumia, non aveva capito, o ha fatto finta di non capire, che il convegno non era stato organizzato per discutere del tema del giorno ma probabilmente soltanto per darsi delle belle pacche sulle spalle tra presunte vittime discriminate.
Il Cern ha immediatamente sospeso la collaborazione col fisico, si è pubblicamente scusato (attraverso il direttore, una donna) per le dichiarazioni "altamente offensive" e anche l' università di Pisa ha annunciato provvedimenti.
Non ho letto l' intervento integrale di Strumia, ma non credo sia stato offensivo o chissacché; non capisco come mai un' assemblea di studiosi, non capre di montagna, non abbia potuto o voluto ribattere punto per punto a delle dichiarazioni che a loro modo di vedere sono inverosimili. Cos' è, non gli piace vincere facile?
È questo il pensiero unico? Allineati, coperti, vietato il dissenso.
Atricolo de IlFatto: www.ilfattoquotidiano.it/.../4661729
@Adonis, complimenti.
Si può condividere o meno, ma non vuol dire mica "prima i bianchi".
Vecchio, grasso, maniaco per forza
Da la Repubblica.it-Scandalo Weinstein, il produttore abbandonato da tutti: "Chiedo un'altra chance"
Bello, ricco, giovane, campione, non può essere un maniaco perché fa i gol belli belli e le donne gliela buttano addosso
Frase pronunciata da Mughini durante la trasmissione Tiki Taka “Quello di CR7 non è stupro, ma un semplice rapporto non consenziente”
Oggi grazie al "paradigma di Mughini" posso dire con certezza: "non è che io sia contro i vaccini è che non voglio che i miei figli rischino la salute".
Veramente no, il nostro esimio Ministro degli Interni voleva censire i Rom e disse "quelli italiani purtroppo dobbiamo tenerceli".
Quindi come vedi non è nazionalismo pro italiani ma razzismo contro i rom.
Peraltro concluse quella stessa intervista con un noto motto fascista: "tanti nemici, tanto onore"
Caso isolato? Ovviamente no, ci sono anche altri esempi, se vuoi te li specifico
Anche il RdC rientra nella formula "prima gli italiani", ma non è razzismo avere la consapevolezza di non poter sfamare tutti i poveri del mondo che, senza i paletti della nazionalità, sarebbero invogliati a venire in Italia.
Esso è una convenzione ( infatti esistono MOLTI linguaggi, ognuno nato spontaneamente o per derivazione, ma tutti altrettanto precisi) il cui codice è sanzionato dal dizionario.
Quando dico che PENSIAMO in un linguaggio, verificatelo voi stessi e vi accorgerete che ogni pensiero che formulate, che lo esprimiate o no, è costruito mediante parole.
E questo non perchè esse siano un dono naturale ... esse vengono apprese in un processo sempre più rapido, mano a mano che nella nostra mente le usiamo.
Il bambino apprende e si esprime a parole con un numero quasi esponenziale, usando il criterio dell'identificazione.
Detto questo, dovrebbe essere evidente, per un equilibrio mentale efficace, che le parole debbano avere un significato univoco, proprio per non creare incertezze e insicurezza mentale.
Agli schiavi, ad esempio, veniva vietato usare la propria lingua e quindi, uno degli obiettivi di chi vuole sottomettere è proprio quello di rendere incerto il significato delle parole, introdurne di nuove e diverse, sempre dal significato non sempre codificato, ecc ...
Osservate il mondo circostante, soprattutto dei giovani, e vi accorgerete che sovente hanno un vocabolario inferiore alle 500 parole
L'uso degli emicon, dei like, ecc ... è un altro modo per disabituare a esprimere emozioni, sensazioni e concetti astratti e quindi ridurre il linguaggio.
Acronimi, abbreviazioni , ecc ... tutti modi per disabituare all'uso delle parole corrette.
La tv, come ho già detto, ha distrutto nelle persone la capacità di esprimersi ... infatti non si replica al televisore.
Ora, se tutto cosa ho scritto è vero (e posso documentarlo) allora diventa evidente che con la riduzione e confusione del linguaggio si realizza impoverimento e confusione nel pensiero ... cosa perfettamente osservabile oggi.
Ecco che quindi, per tornare a far crescere lo spirito critico, indurre le persone a ragionare con la propria testa, indurre chiarezza di idee e di pensieri, il passaggio fondamentale è la riappropriazione del linguaggio, che va allenato ed ampliato proprio nel confronto diretto tra persone ... iniziando col buttare il televisore, riappropriandosi così di buona parte del tempo libero per crescere e non inebetirsi.
Grazie per la tua opinione, due osservazioni:
1) Se devo sostenere le mie affermazioni gli esempi li porto io. Non è che porti tu esempi idioti come i cori da stadio sottointendendo che le mie argomentazioni siano tutte così becere. Grazie.
2) Che la frase nazionalista della Lega "prima gli italiani" nasconda invece una frase razzista "dopo tutti gli altri" l'ho appena dimostrato nel post 26 con le affermazioni esplicite ed inequivocabili del Segretario della Lega stessa: i rom vorrebbe cacciarli, ma quelli che sono sia rom che italiani "purtroppo dobbiamo tenerceli", quindi il focus è sul colpire i rom, non sull'essere italiani. Se vogliamo ragionare assieme adattiamo le opinioni ai fatti, non viceversa: non si può liquidare quella frase solo perché ti farebbe più piacere fingere che non fosse mai esistita.
missione di pace
guerra preventiva (una guerra per prevenire una guerra, wow, come dire che mi faccio venire un tumore per prevenire un tumore).
ma anche:
pace fiscale (che in realtà è un condono)
flat tax a scaglioni (che è come dire ghiaccio bollente)
obbligo flessibile
in questi ultimi casi non ci vedo chissà quale disegno francamente, semplicemente l'adattarsi ad un dato di fatto ed usarlo a proprio vantaggio: ovvero che siamo talmente rane bollite da accettare persino figure retoriche come gli ossimori come verità. è molto vero quello che dice Gaber nel testo citato: non conosciamo più l'italiano, non ci indigniamo e soprattutto non ci incazziamo.
ecco un fulgido esempio di quanto detto: dire che un rapporto non consenziente non è uno stupro è un ossimoro perché un rapporto non consenziente è uno stupro. ma suppongo nessuno si sia alzato a tirargli un sonoro ceffone per ristabilire il corretto funzionamento dei suoi neuroni. mi viene il vomito.
- tu affermi che "prima gli italiani" è un'espressione razzista.
- io ti dico che non ci vedo razzismo in quell'espressione.
- tu mi dici che io sbaglio, e per provare che mi sbaglio tiri fuori la vita e le opere di Salvini, che è uno che ha usato quell'espressione, ma certamente non l'unico a dirlo/pensarlo.
Allora delle due l'una: o son tutti razzisti quelli d'accordo sul "prima gli italiani", o questa espressione non è sinonimo di razzismo come tu sostieni.
Scegli tu.
E' un razzista?
Chi è d'accordo con Di Maio è un razzista?
Ok: scelgo di scrivere io quello che sostengo, visto che non l'hai capito e vorresti ingabbiarmi in due scelte entrambe sbagliate.
Dire "prima gli italiani" può essere sintomo di razzismo. Nel caso della Lega, che è il partito politico che l'ha scelto come slogan, è così, ed è dimostrato dal fatto che il segretario Salvini ha fatto più volte affermazioni e ha preso posizioni esplicitamente razziste, una delle quali è stata nei confronti dei Rom quando stava parlando di mandarli via dall'Italia, e dei Rom italiani ha detto "quelli purtroppo dobbiamo tenerceli"
Ti faccio solo notare che un conto è definire razzista un concetto, condivisibile o no, e un conto è fare un processo alle intenzioni, condivisibili o no, basandosi sui trascorsi di chi rivendica quel concetto.
Secondo te dire "i rom italiani purtroppo dobbiamo tenerceli" è una frase razzista oppure no?
Le elite stanno letteralmente creando il razzismo e il fascismo.
Dico "mi piacerebbe" perché in realtà la mia è una riflessione e non una domanda, mi si risponderebbe con i soliti ah, io conosco xmila gay, fidati! a cui ovviamente non crederei.
I gay stanno aumentando? Davvero? O magari sta aumentando la percentuale di gay che finalmente vivono la propria sessualità in maniera libera?
E "arrogantemente" cosa vuol dire? Può essere arrogante un etero, un bisex, un bambino, un adulto, un bianco ed un nero, ma un gay no?
A voi che sostenete l'esistenza di lobby gay, un consiglio: uscite, staccatevi dal computer, non vivete su internet, vendete la TV e compratevi qualche libro.
Anche secondo me: razzismo e fascismo nascono entrambe dall'ignoranza e sfruttano la paura del diverso, poi fanno gruppo e intimoriscono chi vorrebbe opporsi. Bisogna sempre opporsi ad ogni scintilla di razzismo e di fascismo, sempre, comunque: i bulli si rafforzano dal silenzio delle brave persone.
Per questo commentavo che questo ottimo articolo sul trucco del "politically correct" rischia poi di essere utilizzato da chi vorrebbe viceversa sostenere che il razzismo non esista!
Daria Bignardi, Vasco Brondi, Caparezza, Ennio Capasa, Pierpaolo Capovilla, Chef Rubio, Max Collini, Carolina Crescentini, Marco D’Amore, Costantino della Gherardesca, Erri de Luca, Diodato, Elisa, Ernia, la casa di produzione Fandango di Domenico Procacci, Fabio Fazio, Anna Foglietta, Marcello Fonte, Gazzelle, Gemitaiz, Gipi, Linus, Lo Stato Sociale, Makkok, Fiorella Mannoia, Vinicio Marchioni, Emma Marrone, Enrico Mentana, Ermal Meta, Francesca Michielin, Motta, Gabriele Muccino, Negramaro, Andrea Occhipinti, Roy Paci, Mauro Pagani, Tommaso Paradiso, Valentina Petrini, Alessandro Robecchi, Lele Sacchi, Selton, Barbara Serra, Michele Serra, Shablo, Subsonica, Tedua, Tre Allegri Ragazzi Morti, Sandro Veronesi, Daniele Vicari e Zerocalcare.
Come dice Pif: «Se sei ricco è facile essere di sinistra perché non hai il rom e il migrante come vicino»
altro che solidarietà, è ipocrisia allo stato puro…
"Prima gli italiani" non è una frase razzista.
E' riferito alla scaletta da seguire per la vaccinazione.
Ben detto, soprattutto non hanno attori, presentatori, politici e gente di spettacolo che viene in massa qui a fare il loro stesso lavoro con lo stesso impegno ma a molto meno della meta' dei loro ingaggi e senza garanzie sindacali!O che esportano tutte le produzioni in altri paesi ma senza di loro!
Gli appelli per salvare "l'unicita'" del mondo della politica e dello spettacolo italiani si sprecherebbero
IN RED WE TRUST
"prima gli italiani"
non solo tutto il mondo è paese e in TUTTO il mondo vengono prima i residenti di chi passa li per la prima volta.
in TUTTO il mondo fanno pagare i biglietti dei musei agli stranieri 2 o 3 volte i residenti , che spesso non pagano.
solo noi non facciamo distinguo ...però c'è il razzismo ...vabbè. io la chiamo idiozia , punti di vista
il concetto che chi è nato in un certo posto ha la precedenza da chi non ci è nato non mi sembra cosi osceno quando è TUTTO IL MONDO AD APPLICARLO
quando un italiano va da qualche parte deve rispettare leggi, regolamenti e usanze del posto in cui si va, pena pagarne le conseguenze
solo in italia non si capisce perche chi viene da fuori può fare quello che cazzo gli pare (vedi lo spacciatore messi fuori perche era la sua unica fonte di reddito)
però siamo sempre razzisti...earivabbè
adesso mettiamo faranno questo reddito di cittadinanza e mi chiedo:
io sono qui da sempre , da diverse generazioni e sono senza lavoro. perche deve arrivare l'ultimo dall'altra parte del mondo a prendermi un opportunità di guadagno e lavoro?
non si sa e siamo sempre razzisti
i rom:
per essere italiano penso che una delle caratteristiche IMPRESCINDIBILI sia saper parlare ITALIANO e
essere identificati. i rom hanno queste carattistiche ? i rom perche non mandano i figli a scuola se è scuola dell'obbligo?
perche solo per i fessi ci sono gli obblighi?
la realtà è che siamo uno dei popoli con maggiore tolleranza AL MONDO ma non è detto che questa cosa durerà per sempre a forza di venire bombardati da un immigrazione selvaggia.
e poi questo taboo del razzismo , che basta pronunciarlo che ci si caga tutti sotto
ma sti grandi cazzi a me tutti questi clandestini mi hanno rotto i coglioni, spero che salvini o chi per lui li prenda a ciampate nel culo negri e non negri
espellere dei rom italiani sarebbe razzista
lo sa anche salvini che ci sono rom che non delinquono quindi è una generalizzazione
Chi pensa che i migranti debbano in ogni caso in qualche modo essere accolti (pur dovendo avallare il famigerato progetto Kerengi! D'altrode, a me se non rimane più neppure un bianco sul suolo italico io me ne frego altamente, anzi, in considerazione di quanto la cultura italiana sia caduta in basso, quasi quasi lo spero: ci meritiamo solo di sparire per sempre noi italiani!) o, comunque, chi ritiene che i problemi di un essere umano, di qualsiasi essere umano, abbiano pari dignità di quelli personali (o di un gruppo di persone), senza alcuna eccezione - al di là della razza, del genere, dell'appartenenza culturale o nazionale - e che, per tale ragione, ogni problema debba essere risolto collettivamente, è considerato "buonista".
Io sono decisamente un buonista, secondo questa dicitura, e non me ne vergogno. Così come non mi vergogno di essere un complottista, un antivaccinista (quasi assoluto) ed un antisionista (pur amando immensamente la cultura ebraica, cultura che non a caso, secondo me, talmente profonda che riesce spesso ancor oggi a conferire una intelligenza superiore alla media a chi, in un modo o nell'altro, ha avuto la fortuna esserne imbavuto sin dalla nascita). E pure un comunista anche se non nell'ossimorica versione materialista di Marx, che evidentemente in quanto al comunismo aveva le idee piuttosto confuse (non dico dal punto della sua analisi economica, al contrario ineccepibile, quanto proprio dal punto di vista della comprensione del senso profondo di siffatto modello economico e sociale).
Razzista non vuol dire nulla, non esprime un concetto oggettivo, è un'etichetta che si incolla ad una persona o gruppo di persone in relazione a delle abitudini che noi giudichiamo tali.
Si crea molta più omofobia e razzismo usando queste due parole che in qualsiasi altro modo.
Senza contare il fatto che oggi l'asticella per essere etichettati si è abbassata ad un livello praticamente rasoterra: usi la parola frocio e di colpo sei omofobo, dici negro e sei razzista, e via discorrendo.
La lingua italiana dovrebbe sbarazzarsi di qualsiasi sostantivo che non sia riferito ad oggetti o attività quantificabili ed oggettivamente definibili.
A proposito del "noto motto fascista: "tanti nemici, tanto onore" " che a voler essere pignoli è: molti nemici, molto onore.
secoloditalia.it/.../...
I personaggi citati dalla rivista sono degli strumenti di propaganda. Loro perorano una cultura di accoglienza, solidarietà, ammore universale ma sono solo delle marionette che recitano un copione. Ovviamente dalla recita ne deriva un compenso in termini di opportunità lavorative. Vuoi mettere far parte di una cerchia di illuminati, civili, evoluti artisti esemplari come loro? Poi in realtà fanno molto ridere perché ricordo il caso della Angiolini che andò a presentare il concerto del primo maggio (una delle cose più proletarie mai inventate) vestita con un graziosissimo maglioncino firmato Alberta Ferretti dal costo di 400€ però in tinta arcobaleno che fa molto pride molto peace. Altro esempio Pif che proprio lui parla. Una banderuola. Dopo essere stato alla Leopolda a baciare le scarpine di Renzi è passato dal fare le interviste con una telecamerina su MTV a regista di film e fiction in prima serata su Rai uno. Ora che il vento è cambiato ha tutto ad un tratto capito che questa sinistra è ridicola
Chiediamoci quali sono i reali problemi che l’Europea intera ha con l’Italia???? Perché questo paese già disastrato di suo, viene fatto a pezzi su tutti i fronti da sti cazzo di soloni di Bruxelles, dal problema immigrazione sino a quelli di natura prettamente economica???? Possibile che ora solo in Italia ci sono neofascisti, omofobi, razzisti, piccoli mussolini, ecc…???? Si può avere delle risposte a queste istanze?
Ecco uno dei prodotti più deleteri del pensiero unico e del politicamente corretto, rimanere senza risposte logiche a questi legittimi interrogativi. Si da del razzista a qualcuno e via, la pratica è chiusa.
Edit: eccone un altro la7.it/.../...
Lo preferivo qui: www.youtube.com/watch?v=WbopcNPmt34
In questo senso, vorrei riferirmi in particolare alle recenti accuse di stupro avanzate contro Ronaldo. Premesso che io odio il calcio (non in quanto sport in sé e per sé, ma come arma di distrazione di massa, oltre che come oggetto di immani interessi economici e di status sociale) e che sparerei sulla luna tutti coloro che sono coinvolti in questo assurdo marchingegno, ritengo che Ronaldo sia innocente.
Uno stupro, del resto, deve ritenersi tale nel caso in cui sia avvenuto un rapporto sessuale non consenziente. Ma chi non acconsente veramente a qualcosa, soprattutto a qualcosa che ha a che fare con una sfera così intima come la sessualità, fa di tutto per reclamare la propria libertà. Ora, una donna che si fa stuprare da dietro, può essere ritenuta stuprata solo perché nel frattempo esclama "no, no, no, no!"? A me viene solo da ridere! Ma all'articolo che ho letto in proposito su internet non ho trovato un solo commento degli utenti, di uomo o di donna che fosse, che mettesse in dubbio tale questione.
Provare un senso di repulsione verso manifestazioni di sessualità opposta alla propria è la cosa più naturale del mondo, checchè ne dica la "religione scientista" che etichetta ciò come odio, o peggio ancora tenta di fare il lavaggio del cervello con l'evergreen della "sessualità soppressa", della serie:
Ti da un senso di fastidio vedere due uomini che slinguazzano per strada?
Allora "la scienza" ha sentenziato che odi i gay o sei gay, e la terza possibilità, ovvero che è assolutamente normale il non gradire certe manifestazioni opposte alla propria natura, non è neanche presa in considerazione.
Non rifugiarti in calcio d'angolo.
Vedere due uomini che si baciano a stampo non mi da fastidio, vederli fare sesso probabilmente non mi gradirebbe molto, ma il discorso era un altro.
Poi, proclami come "Provare un senso di repulsione verso manifestazioni di sessualità opposta alla propria è la cosa più naturale del mondo" sono ovviamente falsi. Vedere due ragazze pomiciare mi eccita, vederle fare sesso mi fa eccitare ancor di più, e la cosa è piuttosto comune anche fra le donne etero o prevalentemente etero.
Sono più che altro gli uomini che si scambiano effusioni spinte che possono eventualmente provocare una reazione non piacevole, ad altri uomini e donne, ma il discorso era un altro.
Smettete di chiamare in causa forze oscure dietro machiavelliche teorie: i gay sono stati discriminati, perseguitati ed uccisi per migliaia di anni, il fatto che poi vi servano come manichino da adibire a protagonista della teoria X non cambia di una virgola la realtà.
Lascia stare quello che vedi in TV, in TV si vendono estremismi per fare soldi. Prova a conoscere qualche gay: giuro, non mordono.
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Tu parli della D'Urso, non della scienza.
Comunque non credo che ti ecciteresti vedendo due donne che sembrano due gorilla palestrati fare sesso.
Questa è fantastica, te la rubo anche se non mi dai il permesso
Qui invece non potrei essere più in disaccordo, perdonami. Sei un uomo, come me, le dinamiche della violenza subìta le conosci al maschile. Quello che passa in un animo femminile sottoposto a violenza, abbi pazienza, non lo puoi nemmeno lontanamente immaginare.
E' un discorso molto lungo...ma non farti trascinare dal fatto che, anche su questo argomento, sia in atto quello che spiega il bellissimo articolo, il pensiero unico. Che fa si, ad esempio, che molti ignorino la realtà dei fatti (le violenze su donne in Italia sono in costante calo; ciononostante i pennivendoli col titolo di giornalisti si riempiono la bocca appena possono, con termini come femminicidio, e questo perchè paga, da un punto di vista di ascolti. Pensiero unico, appunto). Un conto sono le statistiche, un altro conto e' l'orrore indescrivibile - e incomprensibile ad un maschio - che subisce una donna sottoposta a violenza. Ignorarlo perchè sei stufo di sentirti il refrain sulla violenza al femminile non è lecito.
A onor del vero sono costretto a deluderti, in quanto l'espressione non solo non è mia, ma è ormai entrata praticamente nel lessico comune e corrente: strano che tu non l'abbia mai sentita!
Tranquillo, non mi offendo se mi contesti, anzi!
D'altronde, io mi baso su me stesso nell'affermare ciò che affermo: se un grosso energumeno tentasse di stuprarmi, io farei di tutto per svincolarmi, anche a costo di dargli un bel calcione dove si sente - o, più precisamente, dove vorrebbe sentirsi, in questo caso - meglio! Se una donna non lo fa e anzi aspetta carponi che il proprio supposto - è proprio il caso di dirlo! - carnefice si accomodi e continui così per 5/7 minuti (questo il tempo del rapporto anale indicato nell'articolo), i casi per quanto mi riguarda possono essere due:
1) O ciò che viene chiamato "stupro" appunto in questo caso non lo è ma è solo un rapporto consensuale in cui la presunta vittima solo dopo il rapporto sessuale si è pentita (e magari ci marcia pure per spillare un po' di soldi al vip di turno);
2) Oppure bisogna ammettere che le donne siano davvero il "sesso debole" e che abbiano una capacità di intendere e di volere inferiore rispetto a quella di un uomo. In effetti, se la stessa cosa fosse avvenuta ai danni di una minorata mentale, ad esempio, o ancor più di un minore (di 16 anni), io non avrei avuto alcuna difficoltà a considerare il fatto uno stupro a tutti gli effetti.
Due ragazze che pomiciano sono intente in atteggiamenti omosessuali, a me la cosa piace (e sono in debordante compagnia), ergo la tua affermazione è sbagliata ad un livello basilare.
Poche donne provano repulsione davanti a materiale lesbo. Possono non essere interessate (ma c'è una buona percentuale che lo è), ma provare repulsione è molto difficile.
Quindi, sebbene concordo che la visione di due uomini che pomiciano può eventualmente tendere ad infastidire, la tua affermazione generalizzata e spacciata per assoluta, è sbagliata.
Può valere a livello soggettivo, non oggettivo.
Come ho detto, il linguaggio è una CONVENZIONE nella quale il significato delle parole è preciso e predeterminato, e non quello che la vulgata gli ha assegnato, o vorrebbe che avesse.
Iniziare una discussione sul significato di una parola, senza consultare un dizionario è indice di quella arroganza ignorante che ormai è caratteristica di tante, troppe persone.
dal Devoto - Oli
razzismo : ogni tendenza psicologica o politica suscettibile di assurgere a teoria o legittimata dalla legge,che, fondandosi sulla superiorità di una razza ... razza, capito? RAZZA ... Gli italiani NON sono una razza, ma, facendo parte della razza caucasica si identificano come nativi (o assimilati ai nativi) nel paese denominato "Italia".
Quindi dire "prima gli italiani" NON è razzismo, ma al limite, una discriminazione fatta sul paese di origine e NON di RAZZA.
Imparate ad usarlo il dizionario ... sempre che sappiate cosa è e ne disponiate di uno.
Grazie per la precisazione.
Il problema è che l'ideologia/religione neoliberista è riuscita a cambiare anche il significato delle parole e il resto lo hanno fatto i neologismi.
E ne siamo tutti più o meno vittime.
p.s. redazione: ok, letto dopo.
Per l'articolo mi trovi perfettamente d'accordo ovviamente.
Adonis
Il termine antisemitismo fu popolarizzato nel 1881 da Wilhelm Marr nel suo Der Weg zum Siege des Germanenthums über das Judenthum scritto nel 1879. Verso la fine della sua vita rinunciò il termine ma questa è un'altra storia.
Per come lo si usa oggi vale ovviamente il significato Judenhass, ovvero odio per gli ebrei.
#70 Torrido
Vai gentilmente a ca..
Grazie
Non sto scherzando. Ne ho le palle piene di vedere i thread più interessanti rovinati da chi vuole usare lo spazio per polemiche personali.
Se ce l'hai con gli immigrati, aspetta un articolo sull'immigrazione per lamentarti.
fra i vari, ho letto con molta tristezza anche questo di Davide Icke, da cui cito un pezzo partcolarmente per SERTES:
"L’altro elemento che confonde ne disorienta i giovani è l’indottrinamento transgender. Ecco una storia di questi giorni:
“Il cavallo che voleva essere cane: cosi i bambini svedese ricevono insegnamenti sulla trans-sessualità”.
Lasciate che premetta che, se qualcuno si sente nel corpo sbagliato è bene che affronti il problema per sentirsi meglio e dovrebbe avere tutto il sostegno di cui necessita per le decisioni che ritiene opportune. Non mi importa cosa le persone facciano, mi importa quando qualcosa viene imposto a tutti. Questo però è quello che sta accadendo in modo sempre piu’ frequente in paesi dopo paesi e scuole dopo scuole. Bambini e giovani vengono sistematicamente confusi per cio’ che riguarda il loro genere e non erano cosi confusi prima che questo venisse fatto.
E’ confusione sistematica, quella che viene operata oggi. Tornando a quanto detto sopra: “la Svezia ha lanciato un programma sulla trans-sessualità a partire dalla primissima infanzia (bimbi che ancora non camminano!!) … pigliali da piccolissimi cosi li hai in scacco tutta la vita. “Il libro riguarda un cavallo che vuole essere un cane, e del suo padrone che vuole essere una donna”. Ecco proprio quello che hanno bisogno i piccolissimi per comprendere il mondo, giusto?
“Il nuovo testo per la educazione sessuale prescolare -prescolare!!- è stato scritto da Susanne Pelger, laureata in genetica e insegnante universitaria di biologia e matematica”.
Tutta questa crescente confusione esercitata sui piccolissimi sta accadendo in tutto il mondo. Capita casualmente, giusto? Tutto questo fa parte della guerra sui bambini. Le persone, soprattutto i GENITORI devono smettere di farsi intimorire e restare nel silenzio, si diano una mossa prima che perdiamo intere generazioni.
“Scopo del libro è che i bambini imparino il prima possibile che un uomo puo’ cambiarsi i pantaloni con un vestito e dipingersi le labbra di rosa.” Report del canale svedese SVT. “Nonostante l’opuscolo sia stato pubblicato di recente, è già stato letto attentamente a bambini in età prescolare e secondo l’autrice le immagini hanno suscitato una vivace discussione”.
Io vorrei avere una vivace discussione con l’autrice! Nessuno puo’ combinare questo incontro? Ne sarei lieto. "
anche il resto è davvero agghiacciante, seguita qui
www.thelivingspirits.net/.../
un carabiniere imputato confessa e accusa anche gli altri della morte di cucchi
mega svolta del processo
ormai è venuto tutto a galla e da qui a poco bisogna si chiederà a furor di popolo la testa
di chi ha coperto questo raccapricciante fatto di cronaca in particolare dai capi che hanno coperto e insabbiato
ansa.it/.../...
Secondo te un gay/lesbo/etero normale farebbe cose del genere??
A me questo sembra chiaramente un tentativo odi indirizzare i bambini a diventare gay/lesbo/multiuso
questa gente merita di vedere le margherite ma dalla parte della radice
Io sono totalmente d'accordo da tempo con Icke!
Il NUOVO ORDINE MONDIALE.....è una MERDA!
AGGIUNGO CHE MI RATTRISTA CONSTATARE CHE ANCHE FRA GENTE "APERTA DI MENTE" ANCORA NON SI CAPISCA!
ma abbi speranza dopo il vitello rosso nato in israele, sono comparsi anche i pesci nel mar morto. Sempre più vicini, per questo hanno fretta.
" L’altra opzione – le dimissioni – sarebbe altrettanto inutile: metti che al suo posto arrivi un Sibilia, quello che riteneva “una farsa” lo sbarco sulla Luna. Ci sarebbe pure una terza soluzione: studiare."
Povero Travaglino
www.ilfattoquotidiano.it/.../abbassare-i-toninelli
Nella famiglia invece no.
I "mostri" che terrorizzano i bambini, che fanno male SERIO ai bambini sono i genitori inadeguati.
Un padre ed una madre che non si mostrano amore, un padre ed una madre che litigano, che usano i figli come arma l'uno contro l'altra, un padre ed una madre che non sanno comunicare, un padre ed una madre che sfogano le loro loro frustrazioni sui figli.
Mettetevi in testa, e questo fatto in psicologia non è solamente"noto" ma scontato ad un livello basilare come il fatto che necessitiamo di ossigeno per vivere, che i problemi di identità di una persona (parlo identità della persona, non di genere o sessuale) affondano le radici nel rapporto con i genitori.
E noi (voi) qui ad additare come al solito "gli altri".
quanti anni hai tu???
aggiungo che tirar fuori i genitori in risposta al mio post, in risposta a mia volta a Juss che si agganciava a ben altro, è irrisorio ed inutile.
Io ho vissuto da piccola mio padre, severo ed autoritario, come fosse un orco, poi da grande ho capito e l'ho perdonato e gli ho anche chiesto scusa.... però mi ha insegnato l'onestà, la sincerità, la dignità, la dirittura morale, idem mia madre.
Vedo coppie intorno ai 35-45 anni sbandati essi stessi, con figli ancora più sbandati! ma sono il prodotto di quei MOSTRI, attraverso i media, i films, le canzoni....
Avevo postato tempo fa un articolo preso dalla rivista LE SCIENZE, che nessuno ha comentato, ora lo riposto qui, vediamo se c'entrano i genitori!
".... le giovani generazioni stanno vivendo senza dubbio un periodo di forti contraddizioni all'interno della società occidentale fondata sul mito della crescita e del progresso, ma ormai totalmente incapace tanto di crescere quanto di progredire.....
In Giappone, dove il fenomeno esiste e progredisce fin dalla metà degli anni 80, oltre un milione di giovani fra i 14 ed i 25 anni, etichettati come hikikomori (coloro che stanno in disparte) vivono completamente avulsi da qualsiasi contesto sociale praticamente reclusi nelle proprie abitazioni. Non lavorano, non studiano, non praticano sport e passano le proprie giornate dormendo, giocando ai videogiochi o navigando su internet, a malapena consumano i propri pasti e spesso trascorrono anche la notte appiccicati ad una console o nei meandri di un social network. La questione ha assunto nel tempo connotati di una tale gravità da indurre perfino il governo ad interessarsene, studiandone a fondo le dinamiche ed allargando il censimento alle fasce di età superiori, dove il fenomeno ha dimostrato di esistere comunque, anche se con un'incidenza minore.
In Italia gli hikikomori, secondo le ultime stime sono almeno 100mila ed il loro numero risulta in costante aumento, di pari passo con il livello di disgregazione di una società all'interno della quale il giovane finisce per ritrovarsi ad essere un corpo estraneo, deprivato della propria identità e del proprio diritto ad avere un futuro sulla falsariga di quello che hanno avuto le generazioni precedenti.
Secondo un sondaggio portato a termine dall'Università Cattolica nel 2017, in Italia i giovani fra i 15 ed i 29 anni che risultano disoccupati, non studiano, non fanno corsi di aggiornamento ed hanno perfino smesso di cercare lavoro (etichettati con l'acronimo Neet) ammontano a 2,2 milioni, costituendo un dato fra i peggiori in Europa, dove comunque la situazione non è molto differente.
Fortunatamente non tutti sono destinati a diventare hikikomori, ma senza dubbio si tratta dell'humus ideale perché la "patologia" abbia modo di proliferare in maniera preoccupante.
Abbiamo parlato di patologia, perché molto spesso la condizione dell'ikikomori riveste un carattere di tale gravità da travalicare l'ambito dei disturbi comportamentali, per entrare in quello della malattia mentale vera e propria, pregiudicando seriamente la vita dei giovani e quella dei familiari costretti a farsene carico.
Ma perché mai un giovane nel fiore degli anni dovrebbe estraniarsi dalla società, per richiudersi in un bozzolo dove condurre una vita ascetica, in assenza di qualsiasi elemento mistico o contemplativo e con la sola compagnia del proprio disagio interiore?
Naturalmente questa domanda non si presta ad una risposta univoca, dal momento che entrano in gioco molti fattori, ma senza dubbio le responsabilità preponderanti sono quelle di una società come quella occidentale, basata sulla comptizione sfrenata, sul culto dell'immagine, sul mito del vincente, all'interno della quale troppo spesso il giovane finisce per rimanere schiacciato, fra un presente vissuto nella sensazione dell'inadeguatezza ed un futuro fatto di speranze destinate a venire regolarmente disattese.
L'hikikomori insomma decide di autoescludersi da un contesto sociale che non sente proprio e ritiene lo abbia già escluso da tempo, ritenendolo inadeguato a tenere il passo. Il suo per molti versi è un rifiuto verso un mondo che non capisce e che non lo capisce, attraverso il rifugio all'interno dell'unica realtà che sente propria e di cui comprende le dinamiche, cioè sé stesso."
Per quanto possa sembrare banale, il fenomeno degli hikikomori dovrebbe rappresentare lo spunto per una riflessione
Il politicamente corretto è quella serie di regole non scritte che ti impediscono di dire la verità o la tua verità o una verità diversa/contraria a quella dominante(il pensiero unico imposto).
Quando non si può toccare un argomento in maniera libera senza essere polarizzato in una categoria creata all uopo per inglobare il dissenso facendoti apparire un mostro, con una semplice etichetta(invece delle botte delle scimmie), allora siamo all interno di un sistema di pensiero unico. Se non ti schieri con esso sei politically scorrect.
Un esempio: gli immigrati clandestini. Se solo ti permetti di trattare l argomento sei preso di mira come razzista. Sull' argomento é stato imposto un tabù. I motivi li sappiamo.
Sui gay:
Già la parola stessa è un' etichetta che crea una categoria di mostri. Questo stesso metodo è già un qualcosa di fascista, omofobo ed emarginatorio.
Anche in questo caso il politicamente corretto impone il tabù. Non se ne può parlare in nessun altro modo, altrimenti sei omofobo(etichetta denigratoria).
La mia teoria è: quando si creano mostri(con la propaganda a senso unico), si cerca di creare anche la paura del mostro (lo scopo finale), quindi omofobia e razzismo sono l obiettivo del p.c. in questi campi.
Lo stesso discorso vale per il femminicidio.
Quando l uomo smette di credere in Dio finisce per credere in qualsiasi cosa.
se stiamo parlando di asia argento, m'inchino
io amo questa donna
vorrei tanto essere come lei. vorrei tanto vendermela a botte da totmila al colpo. divento ricco.
Fuor di scherzo: se stiamo parlando di realtà, ti casso.
Non sto scherzando: da maschio profondamente ignorante di dinamiche femminili, non sopporto si parli con leggerezza della violenza alle donne. E sono il primo a sostenere che se ne parli fuori tono, il senso dell'articolo essendo proprio questo. Odio le etichette e i luoghi comuni, abbia pazienza la redazione, e uno di questi è proprio il coro sulle violenze alle donne. Ma perdio, per quel che conosco, da ignorante maschio cazzone, non sopporto che un uomo pretenda di saperne parlare. Non afferri che quello che tu senti è insignificante?
Le penose dinamiche m'interessano poco...non sopporto che uno mi dica come deve reagire un essere che è diverso da me e da lui.
E con questo, lo ammetto, amo gli alieni. amo le donne.
Però, ci avete fatto caso? Da qualche tempo Feltri viene sfottuto e considerato un alcolista grazie alla battuta idiota in un fuori onda (voluto???) di una tal Veronica Gentili che poi si è dovuta scusare, nonostante ormai il danno di immagine a Feltri era stato bello che fatto.
Blondet, durante un’intervista rilasciata a Claudio Messora (altro non allineato) si mostrava ben conscio di essere considerato dai più un antisemita, razzista, cattolico reazionario, complottista e via dicendo. Meno male che se la rideva.
Mario Giordano, malgrado un eloquio spesso disordinato che pare un fiume in piena e una voce dal timbro non proprio gradevole, viene tacciato di essere suddito di una destra populista, incline soprattutto alla xenofobia. Solo perché ha sputtanato coloro che si sono riempite le tasche attraverso i cosiddetti profughi e messo in luce le porcherie che infestano le varie cooperative cosiddette solidali, Mah!
Bene, tutti questi personaggi hanno la sola colpa di dire ciò che pensano evitando i filtri imposti da quella subdola forma di falso neo perbenismo che va sotto il nome di politicamente corretto. E che succede? Vengono sfottuti, criticati a oltranza, additati da quel sistema che non riesce a controllarli e deve gioco forza gettargli addosso fango e discredito….
Feltri dimostra molta onestà intellettuale quando dice: “non me ne frega un cazzo dei gay e degli immigrati”. E’ fuori da ogni forma di ipocrisia, così come gli altri che rappresentano in vari modi delle voci fuori dal coro.
Tutto qui era solo una considerazione che mi è venuta in mente a caldo e che mi piaceva condividere con voi.
Risposta: perché non sa come metabolizzare le proprie emozioni, cerca di evitare situazioni spiacevoli invece che affrontarle per afferrare il messaggio che il dolore porta e cambiare. Punto.
Quei ragazzi, nel chiudersi in casa, stanno cercando di soddisfare i propri bisogni nel modo che gli crea meno dolore.
Gli asociali ci sono sempre stati, anche quando ero giovane io, che di anni comunque ne ho 55.
Semplicemente, se 40 anni fa te ne stavi a casa tutto il giorno tua mamma ti prendeva a calci in culo, e se per sbaglio non lo faceva non avevi certo internet con cui trastullarti, quindi presumibilmente dopo un po’ o uscivi o morivi in puzza.
Basta con questi “altri”, basta con queste “manipolazioni”, per l’amor del cielo, è un ritornello nauseante. Se ognuno di noi si prendesse le proprie responsabilità non ci sarebbe neanche bisogno di denunciarli, i complotti: non avrebbero un’audience su cui fare presa.
@Ticaisem
Quando l’uomo smette di credere in Dio comincia a prendere contatto reale con il mondo, invece di usare la scusante di Dio come filtro per tutto ciò che non riesce a capire, fare, spiegare.
Il Dio religioso è un’invenzione, probabilmente la più prolifica della storia a pari merito con la ruota.
" evitare situazioni spiacevoli invece che affrontarle" ... trovo deleterio questo genere di retorica. Non so cosa sia successo agli hikkikomori, ma non è vero che i tipi a posto diventano persone normalmente integrate e invece chi viene emarginato è perché abbia dei difetti o delle debolezze particolari. In realtà quasi tutte le persone normali non avrebbero saputo affrontare le situazioni che hanno portato gli altri all'emarginazione e avrebbero fatto la loro stessa fine.
Rudolf Steiner spiega bene ciò nel brano che segue (le immagini non riesco a copiarle, ma le potete ricavare dalla spiegazione):
Le scienze occulte contengono davvero qualcosa di giusto. La scienza esteriore può constatarlo già oggi in base a sintomi isolati. Bisogna avere solo la buona volontà di farlo.
Per questo desidero di nuovo far vedere qualcosa su cui ho già attirato l'attenzione. In ciò che sfugge alla cultura esteriore dell'intelletto, ed è tuttavia evoluzione spirituale, si manifestano realmente determinate leggi, come nel mondo si manifestano le leggi di natura. E già una volta ho portato la vostra attenzione su una legge filologica.
Se si segue l'evoluzione a partire dal quarto periodo postatlantico in poi, si scopre che nel greco e nel latino lo sviluppo linguistico è a un determinato livello. Questo prosegue nel gotico e poi troviamo al livello successivo il nuovo alto-tedesco. Lo sviluppo procede in modo molto regolare. Posso mostrarvelo solo per sommi capi, ma queste sono assolutamente leggi, come lo sono le leggi di natura, e le eccezioni sono tali solo in apparenza. La D nelle lingue romanze, nel greco e nel latino, si trasforma in T e la T si trasforma in Th, che, per certe leggi fonetiche, può essere anche una Z. Quindi il Th greco o la Z greca diviene la D gotica, la D gotica diviene la T del nuovo alto-tedesco, il Th gotico o la Z gotica una D alto-tedesca. E si continua come in circolo.
Allo stesso modo la B greco-romana si trasforma in una P gotica e in una F o Pf del nuovo alto-tedesco. La F o Pf greca diverrebbe un B gotico e un P del nuovo alto-tedesco.
Ugualmente si svolge la rotazione della G nella K e nel Ch. Prendiamo per esempio treis-threis, cioè tre [drei, in tedesco, NdT]: t = in greco; th = gotico; d = nuovo alto-tedesco.
Così avverrebbe in tutti i casi e, come detto, le eccezioni si possono sempre ricondurre a leggi specifiche che integrano quelle generali.
Così abbiamo tre strati uno sull'altro: il greco-latino, il gotico (che corrisponde all'epoca in cui la romanità si scontrò con le popolazioni germaniche), e poi l'ulteriore sviluppo fino al nuovo alto-tedesco. Come ho già fatto vedere qui una volta, la cosa strana è che l'inglese è rimasto al livello del gotico. Se siete nella forma del nuovo alto-tedesco, per trovare la parola inglese dovete sempre retrocedere di un gradino.
Prendiamo la parola Tag [giorno]: per arrivare all'inglese non dovete andare avanti ma indietro - day. Prendiamo la parola tief [profondo]. Di nuovo dovete arretrare - deep. Prendiamo la parola del nuovo alto-tedesco zehn [dieci] : se volete formare il corrispondente inglese - ten - dovete arretrare. Prendiamo Zahn [dente]: il corrispondente inglese è un passo indietro - tooth. Prendete Dieb [ladro]: dovete andare indietro, se volete ottenere l'inglese - thief. Prendete l'aggettivo del nuovo alto-tedesco dick: [grasso, spesso] dovete tornare indietro thickr, esattamente in senso antiorario.
Così possiamo dire del tutto obiettivamente: se vogliamo cercare il livello evolutivo della lingua quale elemento di popolo, per l'inglese dobbiamo ritornare al livello del gotico. Il nuovo alto-tedesco spicca quale elemento molto particolare nell'evoluzione. E non c'è bisogno di dirlo per motivi patriottici o nazionalistici, perché è una verità, come dire che l'orso polare è bianco - cosa che non si dice per simpatia o antipatia verso l'orso polare.
Dunque questa legge che io vi ho mostrato è una ben nota legge fonetica, la cosiddetta «legge della rotazione consonantica». Ve l'ho fatta vedere solo per la sorda, la sonora e l'aspirata [Steiner usa la terminologia di Jacob Grimm, NdT], ma la si può mostrare per l'intero sistema consonantico. L'evoluzione della lingua è regolata rigidamente e corrisponde alle forze che dominano l'evoluzione dell'umanità, vi è calata dentro del tutto.
Anche la scienza esteriore a poco a poco porta alla luce la realtà, anche se sporadicamente, ma nelle scienze occulte avete un quadro più profondo di tutto ciò di cui stiamo parlando.
Ritorneremo ancora su diversi temi della vita dello spirito, il che mostrerà che anche in altri ambiti le cose stanno proprio come nella lingua. Quando lo si disvela, il subconscio conferma le leggi oggettive. Non è possibile rigirarle a piacimento, secondo le proprie simpatie o antipatie.
Ora non crediate che questa legge di Jacob Grimm sia ignota alle confraternite di cui si è parlato. Ma domani vedremo come si arrangiano con certe cose e come in certi frangenti utilizzino le informazioni che fanno al caso loro. Informazioni che non sono sciocche e che anzi, per certi aspetti, vanno nel senso di una scienza dell'occulto, rispetto a cui dovrete poi decidere, quando conoscerete meglio la questione, se ritenerla legittima oppure no.
Ora il karma dell'evoluzione umana farà in modo che certe cose divengano più facilmente accessibili anche in ambiti profani. Proprio perché a causa della situazione attuale nelle logge massoniche è nata una certa confusione, oggi vengono alla luce diverse cose anche per il mondo esterno. Ma noi vogliamo conoscere le basi più profonde di tutto questo. E le situazioni che si verificano al riguardo sono strane.
Per esempio oggi esiste già un interessante saggio, scritto da un uomo che durante questa guerra, a sua volta per uno strano nesso karmico, ha trovato la morte sul campo di battaglia. Questo testo parla del parallelismo della politica francese e delle società segrete francesi e vi si fa vedere come queste due procedano parallelamente, come nell'una vivono le stesse forze che vivono nell'altra.
Questo parallelo è molto più intimo e nascosto per la politica inglese, che è del tutto condizionata da ciò che in questo modo le sta alle spalle. Là si tratta di trovare la strada per mettere le persone giuste ai posti giusti. Esperti di cose occulte, che stanno dietro le quinte sono spesso - via, concedetemelo - solo come la cifra 1: di per sé non hanno un gran significato. Una mera unità.
Loro hanno bisogno di qualcos'altro, di zeri. Gli zeri non sono unità, ma combinandoli con l'unità vien subito fuori un dieci. Anche se uno zero è solo uno zero, messo dietro a un uno, magari aggiungendo altri zeri, si ottiene una bella somma: 1000. E se si nasconde il numero uno allora sono visibili solo gli zeri. Basta combinare in un certo modo gli zeri con gli uno e gli zeri non devono neanche sapere un gran che di come sono combinati con gli uno.
C'è una certa persona, un uomo molto onesto. Ho già fatto notare che io non reputo che sia 'quell'uomo nero' come invece fanno molte persone nell'Europa Centrale. Lo reputo un uomo onesto, perbene, che a suo modo certo, vuol dire la verità. Ma questo non toglie nulla al fatto che sia uno zero. Quest'uomo ha avuto la sua prima formazione nella Public School di Winchester e successivamente ha frequentato il Balliol College di Oxord. Poi ha conquistato qualcosa di molto importante, cioè prima il premio Mary-Lebone di cricket e poi il premio Queen-Anne di tennis.
A ventitrè anni è divenuto deputato, in un'età in cui si è pronti a ricevere gli influssi più disparati. A trent'anni è divenuto Ministro degli affari esteri.
Era da tempo Ministro degli esteri, quando ha messo piede per la prima volta fuori dall'Inghilterra, quando cioè ha accompagnato il re in un viaggio in Africa. Ha anche scritto un libriccino sulla pesca, si intitola La pesca a mosca. Così Sir Edward Grey ha scalato i gradini della società, prima di cadere nel dimenticatoio. Il suo compagno Asquith, con cui frequentava il college di Oxford, aveva dieci anni più di lui.
Così si presentano gli zeri che fanno da paravento, da figure accessorie! Bene, miei cari amici, abbiamo condotto le nostre considerazioni fino a questo punto.
Proseguiamo domani, ci ritroveremo di nuovo qui alle sette.
in realtà dopo aver letto molti post, si ha come la sensazione di avere a che fare con gente che alla fine sa fare una cosa sola:etichettare.
Magari non tutti per carità, però questa tendenza ad osservare il mondo come fosse un concentrato di compartimenti stagni purtroppo
trapela in molte affermazioni che si leggono.
Inizio a pensare che in molti casi,sarebbe meglio non avere opinioni, o cmq non avere certezze troppo granitche, piuttosto che
chiudersi in gabbie mentali, dalle quali poi si intravede una sola realtà, senza nemmeno avere la certezza che sia quella giusta.
Dirlo cosi' senza patemi di smentita non dimostra una beata fava.
Menti aperte che parlano di lobby gay, dei pericolosi omosessuali che stanno aumentando prepotentemente.
E davvero, certe affermazioni fanno scendere il latte alle ginocchia per quanto dimostrino ignoranza, superficialità, e omofobia.
Dispiace vedere un sito che informa in modo alternativo e lontano dal mainstream che nei commenti ha pensieri così retrogadi e, ripeto, totalmente ignoranti ( ovvero, gente che ignora la realtà ).
Certe persone son tristemente simili a coloro che vorrebbero combattere.
Poi, appioppare etichette come "omofobo" a qualcuno (anche se non lo hai specificato a chi è riferito) è un pò come l'atteggiamento delle scimmie che tirano giù dalla scala le nuove arrivate.
Sono tutte tecniche da psicopolizia orwelliana.
Una mente aperta, per definizione, può parlare di qualsiasi cosa in modo più libero possibile. E' molto peggio la censura del politically correct.
Le lobby esistono. E' di mente aperta parlare di lobby farmaceutica o dei vaccini, ma non di lobby che perseguono altre finalità ?
Paolo Ferraro ha scoperto lobby pedofile. Il Forteto è un centro (accertato da indagini e condanne) dove sono stati e viengono ancora messi in atto esperimenti ideologici gender (Fiesoli, l'amico di Renzi, condannato per pedofilia), pedofilia e altre perversioni. Ce ne dimentichiamo o bisogna tacere per non apparire "omofobi" ? Questo esperimento (targato PD e altre strutture progressiste) è protetto ad alti livelli istituzionali e sovranazionali. I pedofili che si recavano all'asilo di Rignano Flaminio venivano dal Belgio. Bruxelles è il centro dell'elite europea.
Forse non si cerca di combattere qualcuno o una categoria, ma qualcosa, una ideologia falsa, criminale, degli atti sbagliati.
Sai, caro, cosa penso profondamente? Che non sempre le cose stiano come le apparenze fanno credere, neppure se a sostenere tali apparenze è la gran massa della popolazione terrestre (anzi, forse soprattutto in questo caso!). Bisogna quindi, ogni tanto, a costo di apparire appunto politically uncorrect, assumersi l'onere di fare l'avvocato del diavolo, come si dice... E anche se confesso che alla fine ci si prende persino gusto, non credere che, in sé è per sé, la cosa sia particolarmente piacevole: d'altronde, costituisce uno dei migliori metodi per mettere alla prova una certa verità di cui si dubita per qualche ragione, sebbene essa, tale verità, sia condivisa dalla maggioranza e anzi assurta quasi a dogma intoccabile.
Non è questione di politicamente corretto. Se si dice che questi omosessuali aumentano prepotentemente si demonizza una intera categoria di persone. Non capisco questa terribile paura del diverso di alcuni qui.
Non è questione di analizzare, criticare, mettere in dubbio.
Divertente anche il commento per cui è "normale" provare disgusto verso due omosessuali che si baciano o fanno altro. ( immagino gli studi scientifici che vanno a corredo di tale teoria ). Immagino ignori che molte donne trovano molto gradita la pornografia gay. Si, si eccitano vedendo uomini maschi copulare tra loro. Altro che disgusto. Il mondo è vario, non è detto che quello che disgusta personalmente diventi una teoria per cui tutti è normale siano disgustati.
Si parla di persone geneticamente nate con gusti sessuali diversi, ci sono. A me da fastidio vedere magari due etero che si esplorano la laringe con l'altrui lingua in luoghi pubblici, ma è la norma quindi va tutto bene. Hanno diritto anche i gay a viver liberamente. A qualcuno darà fastidio, amen, se ne faccia una ragione.
Si chiama libertà.
Mi spiace dirlo ma, a dispetto del fatto che appunto anche la parola di Steiner sia vissuta come indiscutibile e incontestabile dalla maggioranza dei suoi seguaci (e chi lo fa viene tacciato come ignorante e persino presuntuoso), secondo me a volte questo famoso esoterista dice una marea di stronzate (passatemi il francesismo!). Dal canto mio, nel caso specifico (e al netto della seconda parte del suo discorso che solo Dio sa dove volesse arrivare!), non dubito affatto che vi siano lingue più o meno raffinate, ma di sicuro il livello di raffinamento di una lingua non può essere misurato sulla base dell'uso del ch o del th al posto di altre consonanti! Incredibile come il pensiero unico si insinui dappertutto, persino negli strati della società apparentemente più evoluti!
È meglio stare zitti piuttosto che dire falsità, ma in moltissimi qui hanno preso il concetto di complottismo e l'hanno snaturato per servirsene come scusa per sfogare un po' di frustrazione.
Dite quello che vi pare in barba a qualsiasi evidenza, e non avete paura di essere contraddetti perché anche davanti ai fatti tirate fuori l'ipotetica esistenza di una lobby x occulta e non definibile che vorrebbe “mettervi a tacere”. Il complottismo è diventato da un sano senso critico ad un jolly infilato nella manica che si tira fuori ogni volta che si viene messi all'angolo.
Una disonestà intellettuale che trovo deplorevole, abbracciata proprio da chi si pone come fine ultimo quello di arrivare ad una visione del mondo scevra da qualsiasi condizionamento.
Il manifesto più comico di questo atteggiamento è dato proprio dal continuo riferimento alla lobby LGBT.
Lesbiche e gay vengono ancora discriminati o addirittura uccisi in molte parti del mondo, per non parlare poi delle persone transgender che in molti paesi sono considerati malati di mente (contro ogni singola prova raccolta oggi).
Per l'ennesima volta vedo poi accostate omosessualità e pedofilia.
Non ho mai visto una persona eterosessuale manifestare tutto questo astio nei confronti dei gay. Fate un po' di chiarezza con voi stessi, invece di puntare il dito contro chi vive la propria sessualità serenamente.
che poi non si sappiano certe cose o non si vogliano credere è un altra cosa...
il fine ultimo è arrivare alla procreazione in provetta...e tutto ciò che di orrendo ne deriverebbe.. anche quel mostro di Jacques Attali lo dice www.enzopennetta.it/.../la-guerra-sulla-biologia
comedonchisciotte.org/.../
grazie mille, hai espresso con parole migliori quello che intendevo.
Evito di rispondere oltre, hai detto tutto.
Si comincia tra i banchi di scuola quando capita che alcuni amichetti complottino di escuderti dai loro giochi, poi quando andrai a lavorare, nel caso dovessi lavorare con colleghi, o soci, è molto probabile che qualcuno trami, o complotti con altri, per limitare la tua carriera, per metterti in cattiva luce col capo, o per farti perdere il posto di lavoro.
Più si va avanti, più i complotti diventano complessi. Noi siamo abituati a notare i grandi complotti (omicidio Kennedy, 11 Settembre, cura contro il cancro, sbarco sulla Luna, Cannabis, esistenza di ET etc.) ma non immaginiamo quanto facciano male i piccoli complotti che oramai sono diventati meccanismi del “pensare giusto”.
Complotti che fanno si che un prodotto sia più sano di un altro, che una sostanza sia più illegale di un'altra, che un comportamento sia più adatto di un altro, una legge più giusta di un'altra, un abbigliamento più consono di un altro, spesso senza alcuna logica.
Complotti che dicono che avere poche multinazionali planetarie è meglio di tante piccole attività, o che dicono che se pecchi vai all'inferno.
Se si scompatta l'alta finanza nei suoi meccanismi si potrebbe scoprire che è anch'essa un complotto.
Spendere dei soldi per comprare un numerino ( future su di un indice di borsa) e sperare che questo numerino salga è alta finanza, spendere dei soldi per comprare un numerino (tavolo della roulette) e sperare che questo numerino esca è gioco d'azzardo.
E se uno veramente volesse andare oltre e scompattare il nazismo, anche questo risulterebbe fondamentalmente un complotto che, oltre a scrivere la Storia, ha coinvolto un numero impressionante di persone sempre meno consapevoli più si scende nella gerarchia di comando.
Mandare un disturbato mentale/spirituale ad invadere l'Europa intera prendendo nel frattempo a calci ebrei, neri e omosessuali sarebbe potuto servire per nascondere ben altri progetti (che ora ci stanno proponendo) di eugenetica, di clonazione, di retroingegneria, di studio e controllo della psiche umana su cavia in larga scala.
Tutti dietro l'omino buffo coi baffetti alla cazzo e Himmler, Mengele, Goring e gentaglia del genere (anche fra gli alleati) a lavorare in segreto.
Sono questi i complotti che fanno da base alla nostra vita e che di conseguenza/riflesso creano indisturbati altri complotti più elaborati, o in qualche modo più attuali.
L'assunto che in genere si usa è che se ad un complotto partecipano un numero di persone elevato, prima o poi il complotto viene a galla.
E se a ideare il complotto fosse un numero esiguo di persone potenti, che poi assoldino altre persone (poche) posizionate strategicamente, ma che sanno solo il 70% della storia originale, che facciano in modo che altre persone in numero maggiore (a conoscenza solo forse del 50% della storia originale) mettano in moto la macchina del complotto assoldando altra gente in numero maggiore che del complotto non sa più praticamente una mazza e che prima o poi farà che questo complotto diventi una cosa normale?
Il problema è sapere quanta gente sta partecipando consciamente al complotto e quanta invece ne è stata tirata dentro inconsapevolmente.
Il perchè sulla Terra tutto potrebbe essere potenzialmente un complotto, lo dobbiamo alla stupidità e alla poca onestà degli umani in genere, quando la media migliorerà, sarà più complicato imastire qualsiasi tipo di complotto.
Non condanno i gay pride quando rispettano la pubblica decenza, è già perché talvolta sfociano in orgie a cielo aperto, con uomini che si fanno orinare addosso o ricoprire da liquido seminale mentre si trovano per strade fiancheggiate da stabili e condomini, immagino la gioia dei residenti quando dovranno scendere in strada e fare lo slalom tra l'appicicaticcio lì presente, sta agli organizzatori di tali eventi nonché al buonsenso dei partecipanti far si che delle manifestazioni colorite come queste non diventino ammucchiate selvagge dove sfogare gli istinti più bassi.
Questa non è libertà è libertinaggio, non è civiltà è involuzione.
Negli ultimi anni ho assistito ad un processo di femminizzazione o femminilizzazione che dir si voglia, agguerrito al punto tale da farmi pensare che non sia una naturale evoluzione del genere umano, ma un processo pianificato dove donne mascolinizzate soverchiano uomini devirilizzati, uno stravolgimento repentino, un inversione di ruoli troppo rapida per poter essere annoverata come un naturale cambio di paradigma della sessualità umana.
Da ciò sono derivati uomini europei ed americani castrati psicologicamente al punto tale che in alcuni sondaggi che esaminai qualche anno fa, risultava che uno su due avrebbero voluto conoscere il piacere di rimanere incinto ed uno su quattro sperimentare la gioia della gravidanza.
Se a tutto ciò si aggiunge l'introduzione del farmaco gender che blocca lo sviluppo sessuale di un adolescente il quadro, almeno per me, si fa più chiaro, ci vedo un indebolimento del “maschio” cosiddetto civilizzato a favore di popoli più virili e bellicosi che guarda caso arrivano a frotte da paesi nord e centro africani.
Io ci vedo un nesso ma non fateci caso, sono un complottista.
Bisognerebbe vedere quanti di questi uomini facciano in pubblico le pratiche che tu biasimi.
Il gay pride esiste perché i gay sono discriminati e spogliati dei diritti per lunghissimo tempo.
Esiste il gay pride, ma non l'etero pride; esiste il movimento BlackLivesMatter, ma non il WhiteLivesMatter, e via discorrendo.
Che il loro movimento liberatorio porti a qualche eccesso è un dato di fatto (premesso che dovremmo anche valutare gli eccessi degli etero), ma è sostanzialmente quello che succede ogni volta in natura nel momento in cui cerchi di reprime un qualsiasi forma di espressione: la pressione si alza finché, nel suo liberarsi (ed accade SEMPRE) si creano delle esagerazioni momentanee.
Tanto per chiarire: l'evoluzione non si giudica solo in base al tempo ma soprattutto in termini di vantaggio rispetto alla condizione di partenza. Evoluzione non vuol dire cambiamento, ma cambiamento produttivo. Se il cambiamento porta a degli svantaggi, allora è una involuzione.
Il processo non è di femminizzazione (o femminilizzazione) dell'uomo, ma di “virilizzazione” della donna.
No, non è un complotto, è il riflesso di una società che ad un certo punto ha convinto le donne che per essere meritevoli dovessero diventare uomini. Sono state spogliate del loro innegabile valore e merito di genitrici, non sono state riconosciute le differenze di genere che esistono fra uomini e donne e si sono creati degli standard per giudicare il valore di una persona con il risultato che molte signorine hanno sacrificato la loro meravigliosa femminilità per tirare fuori un lato più mascolino ed ambizioso.
Ma le donne genuinamente ambiziose in ambito lavorativo sono poche.
L'uomo ragiona in termini di “andiamo a conquistare”, la donna di “siamo grati per ciò che abbiamo”.
E le trovi a 40 anni già in crisi, perché chiamate ad interpretare un ruolo che va contro la loro indole.
Perdonami, queste tre righe non sono una valida argomentazione perché non mancano di fonti, contestualizzazioni e nessi causali.
Ragazzi, per l'amor del cielo, informatevi prima di sparare a zero.
Il “farmaco gender” non esiste, si tratta di banali antagonisti dell'ormone della crescita (mi pare la somatostatina ma non sono sicuro) utilizzati anche in patologie legate ad alti livelli di GH, e vengono utilizzati solamente in caso di disturbi conclamati dell'identità di genere, che riguardano ad oggi una percentuale compresa fra lo 0,5 e lo 0,7% della popolazione. E in Italia il procedimento per cambiare sesso è lungo e burocraticamente difficile, altro che progetto.
Non capisco il nesso con i popoli più virili e bellicosi...dei paesi del nord e del centro dell'Africa?
Ma dai, chi è che nella storia si è dimostrato più bellicoso di noi occidentali?
Piantatela con le etichette e le associazioni allegoriche: informatevi.
***
Se stai parlando di paesi islamici, o meglio integralisti islamici, hai ragione. (ho vissuto a lungo nel piu' popoloso paese islamico del mondo e per la mia esperienza, lì l'omosessualità non è per nulla punita, nonostante quel che dice o non dice il corano).
Se stai parlando di società occidentali, boh, mi trovo perplesso. Un amico gay, persona intelligente, con me sostiene che lui si sente discriminato perchè "in italia le coppie gay non possono adottare figli" . Dopodichè entrambi ci mettiamo a ridere. Possibilissimo che essendo io eterosessuale non mi accorga di tutta questa discriminazione nei confronti di LGBT. La mia impressione è che sia una discriminazione molto propagandata, ma poco reale.
In un altro thread m'è sfuggito il termine eterofobia, e sono stato cazziato. Mi piacerebbe che quelli che etichettano di omofobia con tanta disinvoltura, fossero altrettanto disinvolti nell'accettarne l'etichetta complementare, che identifica la sensazione che spesso hanno gli eterosessuali di fronte a talune aggressioni verbali e culturali.
Al massimo possiamo ragionare sui livelli medi di testosterone, sicuramente intaccati dallo stress psicologico cui molte persone si sottopongono.
Parlo della discriminazione sociale, ancora oggi abbastanza presente, nonostante sia in forte diminuzione.
È ovvio che la TV porti all'esagerazione, devono vendere spazi pubblicitari e per farlo hanno bisogno di una audience, vien da sé che ti propongono argomenti manipolati per attirare l'attenzione. Ma in ogni caso la discriminazione esiste.
E chi ha mai sostenuto che l'eterofobia non esista?
In ogni caso, diciamo che non metterei sullo stesso piano l'odio fine a sé stesso che lo schiavista ha per lo schiavo, e la rabbia ben giustificata che lo schiavo nutre di conseguenza.
stai commentando con poco raziocinio.
Premesso che non hai ancora quantificato la potenza virile, non ho capito che c'entra il viagra.
Io ti parlo di testosterone e mi rispondi viagra, che risponderà sì e no per un 10% dei casi di disfunzione erettile relativi ai livelli di T?
se vabbè ciao
dobbiamo iniziare a fregarcene di come ci etichettano questi buffoni
Però se qualcuno si permette di argomentare e mettere in discussione questo dogma viene accusato di "omofobia". Non ti pare che sia dittatura culturale?
E poi, a che scopo portarla avanti se non per fini ideologici, vista la propaganda asfissiante (media mainstream) e pervasiva che subiamo costantemente?
condivido pienamente
L'accostamento non c'è. Ho fatto degli esempi per mostrare che le lobby esistono. Anzi le ho separate: lobby con filalità pedofile e lobby con finalità gender, lobby farmaceutica, posso aggiungerne altre: lobby militarista, lobby cancrista, ecc.
oltre alla potenza virile adesso c'è anche la potenza sessuale?
Ti spiacerebbe quantificarmi questi concetti?
Cosa sono? Come si misurano?
È il termine "genetico" che porta fuori strada. Comunque, è stato ampiamente dimostrato che nessuna terapia psicologica, ormonale, esoterica o altro possa influire sull'orientamento sessuale di un individuo.
Anzi, cercavo di dire che forse, se la smettiamo con le etichette (uno dei temi di questo brillante articolo), riusciamo a capirci tutti quanti un po' meglio...sbaglio?
Comunque, dove sono le dimostrazioni di cui parli ? Mi pare un altro esempio di generalizzazione senza fondamenti. Ancora assiomi e dogmi. Pensiero unico.
Le dimostrazioni stanno nel fallimento di qualsiasi terapia di conversione. Qualsiasi, dai tempi in cui i gay si lobotomizzavano.
P.s. ma almeno lo sai cos'è un dogma?
Significa che le tue teorie sono fuffa.
Per smentire un teorema è sufficiente un solo caso contrario.
Sì, è vero, la fertilità sta calando. Soprattutto quella maschile.
Comunque, il numero degli spermatozoi non è l'unico parametro per valutare la fertilità di un uomo.
Sì, mio cuggino mio cuggino.
Io conosco Tizio, io conosco Caio, mio cugino ha detto che...
Le "mie teorie" non esistono, io osservo e riporto senza personalizzare alcun dato. Il fatto che ci siano persone dalla sessualità o comportamento sessuale confuso/ambiguo/misto nulla toglie a ciò che ho detto.
Sarebbe interessante vederli, poi, questi cambiamenti.
Ne avrò conosciuti almeno 5-6 di gay in vita mia che sono "cambiati", che nella loro interpretazione voleva dire "cedere alle pressioni sociali, trovare moglie, e continuare frequentazioni clandestine omosessuali definendosi eterocuriosi".
Nessuno problema, credo comunque di essere stato il solo a postarne.
Una domanda: potrei inserire nuovamente la parte in cui chiedevo "e chi esiste al mondo più bellicoso degli occidentali?". Levando ovviamente le imprecazioni.
Io sono per la libertà, ognuno faccia quello che vuole. Ma nella libertà è compreso anche il cambiamento. Sennò è dittatura.
Anche io però non a lungo e ti ricordo che nella Sharia l'omosessualità è criminalizzatra. E sappiamo bene cosa succede dopo.
Il fatto che apparentemente l'omofobia "non esista" nei paesi a maggioranza musulmana fa il paio con un mio vecchio collega albanese che mi diceva che durante il comunismo di omosessuali "non esistevano", mentre andavano a scuola tutti in bicicletta coi capelli talgiati tutti uguali.
Al momento vivo in un paese dove l'islam cresce sempre di più ed ha letteralmente colonizzato non solo ampie zone della capitale ma ha raggiunto la maggioranza in tantissime medie e piccole città.
Il mio quartiere è una via di mezzo tra l'Etiopia e l'Afghanistan, sono l'unico bianco nella mia palazzina e non c'è bisogno di dire che non vivo nè in Etiopia nè in Afghanistan ( quando c'è eid o ramadam le strade e il bus quando vado al lavoro sono vuoti e abbiamo avuto qualche problema con tre quarti della forza lavoro perchè si rifiutano di fare alcune mansioni che sono haram, in più sono pagati per pregare perchè tutti i venerdì smettono di lavorare TRE ore prima.. )
In Italia voi sta cosa non so se l'avete ancora ma non credo al livello di qui. E' una conquista silenziosa fatta a colpi di chi fa più figli e noi, cari amici, siamo fottuti.
Non nascondo che vorrei sparissero tutti domani mattina
Io conosco donne più alte di me
Le donne sono più alte degli uomini
Credo che la sua storia venga ritenuta particolare per via dello spinto attivismo nella comunità LGBT prima dell'ipotetico incontro con Dio.
In un'intervista molto lunga e triste, di cui lascio il link sotto, ad un certo punto Glatze ci fa una rivelazione:
J.N. Provi attrazione per lo stesso sesso adesso? Che cosa fai quando
accade?
M.G. In realtà non mi succede molto spesso. Quando sono assorto nella
meditazione e un pensiero oppure un desiderio affiora, piuttosto che
concentrarmi su di esso o perseguirlo, “lascio semplicemente che esista”
Il mio Autentico io cresce ed il Falso Io alla fine sparisce insieme a quel
desiderio.
In parole povere: mi piacevano gli uomini, mi piacciono ancora, ma ho razionalizzato le mie pulsioni e quindi ho deciso che sono etero.
Ovviamente questo non esclude che ci sia una minoranza di persone che dopo un periodo di genuina confusione abbiano capito di essere etero (o prevalentemente etero), ma il solito schemino omosessualità+Dio=eterosessualità ritrovata è tristemente ricorrente.
www.agapo.net/.../4-intervista-con-michael-glatze
A me pare esattamente il contrario. Appena si parla di omosessualità parte l'embolo.
Ad ogni modo se sei convinto tu..
Però forse ho capito perchè ci sono così pochi commenti per l'articolo sul caso Cucchi e così tanti sul ponte Morandi..
c'è un utente che apre 3d monologo
Gay non si diventa, ci si nasce, porto la mia esperienza come quella di centinaia di gay ( uomini e donne ) conosciuti in tanti anni di frequentazione lgbt.
Poi si può decidere di esserlo anche a 70 anni, dopo una vita di condizionamenti alle convenzioni sociali, matrimoni, figli, e quanto altro.
Ma non lo si diventa in base a chi si frequenta, a traumi subiti, etc. Può venir fuori in base alle frequentazioni o in base ai traumi, ma è qualcosa che è dentro da sempre. Le persone omosessuali lo sanno. Si "cambia" per riaderire alle convenzioni sociali, non perchè arriva l'epifania. Infatti, come detto sopra, spesso in segreto si continua a frequentare gay di nascosto, seppur sposati, con figli e con una facciata da persona felice.
In tutto ciò ci son anche i bisex, che hanno pulsioni verso entrambi i sessi, quindi in una vita avranno relazioni senza problemi con un sesso o con un altro ( beati loro, tanta più scelta! )
Il pensiero unico mi sembra quello di qualcuno che dice che una teoria si può smontare con un caso opposto. Mio cuggino era gay e ora sta con lei ( cit. ).
La bisessualità raddoppia immediatamente le tue chance al sabato sera.
W.Allen
IN RED WE TRUST
E’ andata a casa con il negro, la troia. Al rogo pure Vasco?
Urlava così, Vasco Rossi, al live Modena Park del 2017. E i giovani di oggi – italiani bianchi, neri, omosessuali, eterosessuali, cattolici, musulmani e atei – erano sotto il palco a braccia tese verso il loro idolo, pronti a cantare a squarciagola col Blasco e a spellarsi le mani dagli applausi. Nessuno ha pensato che ad un certo punto Vasco dice che «è andata a casa con il negro, la troia»: roba che se ti provi a scriverla oggi su Facebook il sistema ti banna fino all’età della pensione (cioè per sempre). E’ il politicamente corretto, bellezza. Peccato che il moralismo mainstream il razzismo non solo non lo distrugga affatto, ma che addirittura lo crei. In che senso, il politicamente corretto crea razzismo?
M.Bordin
Da leggere con un sorriso a mezza bocca :
libreidee.org/.../...
IN RED WE TRUST
Però Aristotele ha fatto un triplo carpiato nella tomba quando hai scritto:
Cioè, siccome tu sei gay allora gay si nasce.
Un sillogismo che non fa una piega. Un'esperienza o convinzione personale non fa una legge generale.
difficile da condividere, è un fatto di logica, ma ognuno ha le sue opinioni per fortuna.
Se esistono prove dei cambiamenti e, soprattutto, dell'efficacia delle terapie riparative, tiratele fuori.
Non potete farlo perché non esistono, e la prova sta nel fatto che se esistessero ci sarebbero (purtroppo, secondo me), file di ragazzi e ragazze gay desiderosi di sottoporvisi.
Detto questo, buon sabato sera a tutti.
#61 Golem - Questa è terribile. Una minorenne viene stimata meno di una minorata mentale. E si parla di un rapporto consenziente.
#113 Dipende – Quoto. E' un discorso che faccio anch'io.
#143 Logos - E' la stessa cosa che ha detto una giornalista mediaset l'anno scorso, Nausica Della Valle: dopo aver udito il richiamo del Signore, ha deciso di mollare la sua compagna, oltretutto la stessa che l'aveva avvicinata alla fede evangelica (epic fail), e ha cominciato a sostenere di essere stata liberata dall'omosessualità.
Ma la cosa pazzesca è che entrambe le fazioni si concentrano su questa affermazione, e non sulla guarigione da allergie, disturbi alimentari e dipendenze. Per dire quanto sono ossessionati oggi su questo tema.
(Lei afferma di essere guarita grazie alla fede. Ascoltando l'intervista, si può intuire che invece è guarita grazie alla musica)
Ammazza quanto siete caconi, vi attaccate a tutto trovando il pelo nell'uovo pur di esprimere una critica!
Pensavo fosse sottinteso che ovviamente, quando dicevo "e ancor più nei confronti di un minore" mi riferivo in particolare a casi di stupro di bambini molto piccoli!
Grazie, semplicemente.
Parole pacate che aiutano a capirsi.
Scorrendo il thread ho notato che preso dal fervore avevi lanciato un'eresia, verbo volant scripta manent, ma da persona sensibile e sennata quale sei l'hai prontamente cancellata, il che ti rende onore.
Andiamo con ordine:
Anche io la penso diversamente il che ci rende diversamenti univoci.
Prima di incorrere in fraintendimenti ti riporto un'aforisma di Vladimir Luxuria, che spero possa far chiarezza su come la penso su questo argomento: “Il peso di certi momenti è tale da mettere in cima ai pensieri solo ed esclusivamente il proprio stato d'animo.”
S. Paolo rivolgendosi ai Filippesi scrisse: “Se dunque c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri. “
Mi trovi d'accordo, metti pure i link, li leggerò con attenzione.
Bene, spero di essermi chiarito.
Detto questo, buona domenica a tutti.
Ed insieme all'imprecazione è stata cancellata anche una riga senza la quale la mia ultima osservazione perde di significato, l'ho reinserita solo ora.
Non capisco il nesso
Rispetto il tuo credo ma non rispondo a questi commenti. Se vi è un'argomentazione, ti pregherei di renderla esplicita in modo tale da poterla discutere, senza che io debba arrovellarmi per interpretare un versetto di cui comunque non potrei avere la certezza del significato. Se è valida, lo è anche senza tirare in ballo S.Paolo e Gesù Cristo.
Mi riferivo a quello che hai scritto tu quando parlavi degli americani maschi e la loro curiosità sulla gravidanza. Sei tu che dovresti postare i link.
A dire il vero hai scritto 4 parole e quotato terze persone per il resto, in una maniera molto poco chiara.
Quando io ho scritto Non capisco il nesso con i popoli più virili e bellicosi...dei paesi del nord e del centro dell'Africa?
Ho usato volutamente i termini virili e bellicosi riprendendoli dal tuo commento. Ed avevo aggiunto (pezzo che è stato levato insieme alla mia imprecazione) Ma [bestemmia], chi è più bellicoso di noi occidentali?
Il senso era: come fai a
a) sostenere un nesso del genere;
b) etichettare i paesi dell'Africa e del nord come bellicosi quando siamo NOI occidentali ad essere annoverati fra i più inclini al conflitto?
Non ho capito poi perché hai quotato il pezzo sugli inibitori di GH.
Cerchiamo di parlare con dati alla mano e dopo centinaia di anni di osservazioni e tu tiri fuori una favola usata al massimo in Tre uomini e una gamba?
non è che puoi dichiarare guerra ad un paese moderno con machete e kalashnikov
per ora gli africani si ammazzano tra loro con le armi che gli vendono gli occidentali
Io ho detto esattamente l opposto di quello che dici tu (che da un caso particolare hai indotto una legge generale).
Ho presentato dei casi, uno o più, per smentire una teoria generale, non per affermarla.
I casi sono reali e parlo di gente che è cambiata nel modo di provare sentimenti e nell attrazione sessuale. Poi puoi o potete crederci o meno. Ma è così.
Questo accanirsi di qualcuno, in modo scomposto e poco onesto intellettualmente, contro dei fatti oggettivi è interessante per capire quanto il pensiero unico sia avanti in questo campo.
Bellicoso lo sei di indole, non sono i mezzi a fare di te un guerrigliero piuttosto che un pacifista.
E non mi pare che in Europa abbiamo aspettato l'avvento delle armi automatiche per fare le guerre.
1) È possibile sapere il perché Francia e Germania rimandano regolarmente in territorio italiano i clandestini che si trovano nel loro territorio e nessuno proferisce parola?????
2) Perché è solo l’Italia ad essere tacciata di razzismo in un continente dove – veramente – ci sono nazioni con veri rigurgiti nazisti????? Vi ricordate quando la gendarmeria francese arrivò ad entrare in territorio italiano per respingere i migranti???? Ma che siamo, lo zerbino di tutti????
3) Quali sono i reali problemi che l’Europea intera ha nei confronti dell’Italia????
4) Perché questo paese già disastrato di suo, viene fatto a pezzi su tutti i fronti da sti cazzo di soloni di Bruxelles, dal problema immigrazione sino a quelli di natura prettamente economica????
5) Possibile che ora solo in Italia ci sono neofascisti, omofobi, razzisti, piccoli mussolini, ecc…????
Sarebbe interessante dibattere anche su questi quesiti perché costituiscono aspetti a mio avviso molto significativi, i prodotti più deleteri del pensiero unico e del politicamente corretto….
Ma non erano i cornuti che tendono al ripensamento????
oltrelalinea.news/.../...
Secondo te, dal dopoguerra in poi, l'Italia ha mai avuto una parvenza di politica estera? E non parlo soltanto del tappo coi tacchi che faceva le corna nelle foto dei premier europei. Anche il precedente quarantennio di democrazia cristiana è stato contraddistinto da un totale disinteresse per la politica estera (Andreotti 5 volte ministro degli Esteri, non spiccicava mezza parola d'inglese).
E' solo normale che un' Europa abituata da più di mezzo secolo alla quiescenza italiana - magari in cambio di reciproche quiescenze sui giochetti sporchi fatti in casa nostra - si meravigli e si rivolti ai tentativi (goffi e scomposti fin che si vuole) dei dilettanti di questo governo di alzare la voce e dire, adesso ci mettiamo becco anche noi, in questioni internazionali che riguardano l'Italia, tipo politiche finanziarie e immigrazione.
Tutto l'armamentario siete neofascisti/omofobi/razzisti etc viene utilizzato tranquillamente, tanto all'estero sanno che gli italiani sono i primi a denigrare se stessi in ambito internazionale. I primi a fare vignette tipo "unfit to lead europe" o a mettere in testa a Putin il fumetto, almeno quell'altro portava le puttane. Montanelli le diceva, queste cose. Non siamo nazione.
Sul fatto che la politica estera italiana ha fatto e fa acqua da tutte le parti sono in completo accordo con te.
E anche sul fatto che siamo considerati meno di niente (ad oggi) nel panorama europeo ma non credo perché gli italiani sono i primi a denigrare se stessi in ambito internazionale. Diciamo che sono i politicanti di turno a farci fare epocali figure di merda e a renderci tutti inetti e ridicoli agli occhi del mondo intero.
Il nano imbecille faceva le corna, Salvini disertava spesso le riunioni a Bruxelles facendosi una bella nomina di scansafatiche, Andreotti non spiccicava una parola di inglese… Questi soggetti ci hanno rappresentato a livello internazionale avvalorando l’idea che un intero popolo sia proprio come loro, di ignoranti, sfaticati, stupidi, ecc… Non ci siamo conquistati un briciolo di credibilità e onorabilità grazie agli imbecilli che si sono susseguiti negli anni nei vari governi. C’è pure come Charlie Ebdo ha ironizzato anche sulla caduta del ponte Morandi e questo la dice lunga, visto che in questa tragedia ci sono stati dei morti e non pochi….Mah!!!! Presi per il culo anche nelle tragedie...
No, l'italiano, per quanto intelligente e accorto sia, coglie subito l'occasione per dar loro addosso (e mi ci metto: non li ho votati, ma tornassi indietro quasi quasi sverginerei i 12 anni di buchi sul mio certificato elettorale), perchè politicamente il proprio particulare detesta quella o quell'altra cosa del governo eletto.
Il particulare, appunto, come diceva Machiavelli. Te lo vedi un italiano che traduca il detto inglese "right or wrong, my country"? Non è nelle nostre corde. Non siamo nazionalisti. Anzi, per quel che ho potuto vedere del resto del mondo che ho conosciuto, siamo il popolo più antinazionalista che conosco. Con il buono, e il cattivo che questo comporta.
Il problema, almeno per quanto riguarda l’oggi, è che tante perone, forse troppe, si sono completamente disamorate di tutto ciò che ha a che fare con la politica e a ragione. In Tv si assiste solo a risse vergognose dove non si capisce un tubo e le idee si confondono ancora di più. Mettici anche che oggi la politica si fa principalmente tramite Facebook e Twitter dove gli anacronismi abbondano nonché le varie demagogie destrorse e sinistrorse. Poi c’è la variabile insicurezza. Oggi la gente ha compreso che la fiducia ai politici di turno va data col contagocce. Pensioni, vaccini, reddito di cittadinanza, fisco, campi aperti dove è difficile trovare un filo logico che dia un barlume di sicurezza. E’ tutto campato per aria, tutto suscettibile ad essere cambiato, modificato, rimaneggiato (vedi proprio il reddito di cittadinanza che ora pare verrà erogato in modo differente a seconda delle regioni). Resta quindi difficile dire: giusto o sbagliato l’Italia è il mio paese!!!
Certo che non è più nelle nostre corde ma non lo è più da tempo….
Sarà anche l'Agenzia ANSA sul quale si può discutere fatto sta...
Migranti via da un furgone della gendarmeria francese al confine. Salvini: 'Chiarire'
ansa.it/.../...
Ti ringrazio di averlo letto!
Ti ringrazio di aver cercato di capirlo!
Ti ringrazio di aver esposto la tua opinione!
Ti ringrazio di aver dimostrato che siamo in un’epoca di barbarie!
La Lucarelli non mi è mai stata particolarmente simpatica, ma questa uscita mi ha fatto ridere.
Cos'è successo? E' successa una tragedia. Pare che in un comune di Milano abbiano introdotto un piatto di cous cous e contemporaneamente abbiano evitato il maiale. TAN-TAN-TAAAN!
Il popolo delle nebbie è in rivolta, in primis ovviamente i genitori, poi i politici, infine i preoccupati commentatori del web.
Alcuni siti, come Blastingnews, parlano addirittura di "dieta a base di cous cous" , altri, di "menù islamico".
Spunta il solito assessore leghista, che in questi casi non manca mai, che deplora l'iniziativa bollandola come dannosa alla salute dei bambini, bisognosi, secondo lui, proprio della carne di maiale, ed aggiunge che, se si tratta davvero di un favore ai musulmani, la regione scenderà in campo.
La sindaca replica smentendo con forza che si sia voluto venire incontro alla comunità islamica e parla di diffamazione.
A proposito di pensiero unico.
che gesù era negro?
aledjango come spesso accade, questa discussione ha sforato e mi sembra non si sia colto quello che ho scritto nel mio articolo (o forse mi sono spiegato male io il che è possibile). Almeno io personalmente non ce l’ho assolutamente con i gay, condanno chi li discrimina o li giudica in modo sgradevole e volgare e li rispetto per come si deve. Quello che intendevo dire - e che sembra sia passato in sordina - è che se però manifestazioni come il gay pride, dove ci si mette col culo di fuori, si diventa sguaiati, ci si lecca l’un l’altro e via dicendo non sono condivise o suscitano reazioni più o meno perplesse, non si può venir tacciati di essere omofobi, reazionari, fascisti e quant’altro. E’ questo uno dei danni più evidenti del pensiero unico e del politicamente corretto.