GRAZIE PAPA'
Sono davvero contento. Oggi in fabbrica non stavo più in me dalla gioia, e adesso non vedo l'ora che torni anche mia moglie dal lavoro per dirglielo: ci è riuscito. Ci avrà messo un pò di tempo, ma ci aveva promesso di aggiustare l'Italia, e finalmente lo ha fatto. E se da oggi staremo tutti meglio, potremo ringraziare soltanto lui.
Il tanto agognato taglio delle tasse (che era il vero motivo per cui lo avevo votato, ora lo confesso), è finalmente arrivato. Dopotutto - avevo pensato - uno che dice che lo stato è come un'azienda, saprà ben lui di cosa parla, no? E poi lui copia tutto quello che fa Bush, quindi sbagliare non sbaglia di sicuro. E infatti, ho preso carta e matita, e ho voluto fare subito una verìfica all'ultima lira, per vedere cosa vado a risparmiare. Dunque, nella speranza di portarmi a casa ...
DUE DOMANDE SEMPLICI SEMPLICI
L'uscita "giustiziera" del Ministro Caldaroli non ha ottenuto solo lo sdegno da parte di chi rispetta i più basilari principi morali, ma anche - come lui stesso probabilmente sperava - numerose espressioni di chiaro entusiasmo per questo tipo di giustizia "fai da te". Di fronte a questa spaccatura evidente, un iscritto si pone delle domande molto semplici. Sono le risposte che mancano.
di Ivan
Com'è che in questo paese, in tema di giustizia, ci sono tanti pesi e tante misure?
Com'è che quando sotto processo finiscono dei "signori", dei ministri o dei capi di governo, sono tutti super-garantisti, e gridano fino alla paranoia al "complotto del comunismo mondiale, materializzatosi nelle toghe rosse"?
Com'è che quando gli imputati sono "parenti di", finiscono ospiti d'onore nei talk-show televisivi, mentre i giudici e le forze dell'ordine ...
UCRAINA: I CONTI NON TORNANO
di Stefano Serafini
Ormai anche gli osservatori più sprovveduti cominciano a rendersi conto, se non degli interessi geopolitici in gioco, almeno della "straordinaria" organizzazione della presunta opposizione di piazza di un paese povero: da giorni cibo gratis per decine di migliaia di persone, tende, magliette sciarpe e cappellini, megaschermi, impianti da concerto, ecc. Chi paga?
Ai tempi della guerra alla Yugoslavia la Albright poté permettersi di enunciare il principio secondo il quale le elezioni democratiche potevano essere calpestate, ...
E' arrivata la risposta del Direttore de l'Unità al fax che gli avevamo mandato, a proposito dell'articolo su JFK. Eccola, seguita dalla controrisposta.
LA GUERRA DIVENTA IDEOLOGICA
E' passato da poche ore, negli Stati Uniti, un documentario intitolato "Perchè il mondo odia l'America", trasmesso dalla Fox News di Rupert Murdoch, catena dichiaratamente a favore della politica di Bush.
C'è stato addirittura un momento di "brivido", all'inizio, nel vedere Thierry Meyssan in persona intervistato dal conduttore del programma, accanto ad una versione inglese del suo libro-bomba sul Pentagono, "9/11, The Big Lie" (La grande bugia). Come molti sanno, è stato il libro di Meyssan, che in francese si intitola "L' Effroyable Imposture" (in italiano "L'incredibile menzogna"), a dare inizio all'ondata di critiche che hanno presto messo in luce le troppe incongruenze nella versione ufficiale dei fatti.
Ma l'illusione è durata poco, poichè si è subito capito...
NON UCCIDERAI IL BENZINAIO PADANO
Sempre più evidente il doppio gioco di Berlusconi
Forse il problema dell'Italia non è Berlusconi in sè, ma è l'ambiguità con cui egli tratta il suo "braccio secolare", cioè la Lega. E' sotto quel voto infatti che si nascondono i peggiori razzisti, gli xenofobi, gli intolleranti, gli anti-meridionalisti estremi, e comunque tutti i più ciechi, egoisti violenti e prevaricatori in ogni senso. Sono loro, oggi, i veri "fascisti" di trent'anni fa. Ed è solo grazie a quel voto, che Berlusconi mal sopporta - o finge di mal sopportare - che il governo attuale ha potuto fare scempio delle nostre istituzioni come dei nostri comuni valori morali.
Vedere addirittura un ministro, tale Calderoli, che mette con orgoglio una taglia sull'omicida del benzinaio leghista, e dice che andrà a Roma...
Nel
primo viaggio all'estero che Bush fece quattro anni fa, il neo-eletto
presidente andò in Israele a conoscere quello che avrebbe
definito il
suo "nuovo amico", Ariel Sharon. Nel secondo andò invece da
Putin, per
discutere le quote di un parziale disarmo nucleare, relative ad un paio
di migliaia di testate giacenti, delle quali ci si voleva evidentemente
sbarazzare. Ma mentre Bush se ne partiva da quell'incontro professando
di aver trovato un altro "amico", Putin mostrava la classica
espressione sorniona di quello che ha appena messo nel sacco un pivello
qualunque.
Sarà come sarà, ma oggi Putin ha annunciato al mondo che
presto la Russia disporrà di armi atomiche...
SCANTINATO INTERNET
Un iscritto lancia un'idea folle: qualcuno di noi cerchi di farsi eleggere in Parlamento, e lotti per cambiare il mondo. Altri dicono evviva. Altri ancora, più saggi, dicono - ma siete matti? Tempo che arrivi al traguardo e comunque non sei più tu.
Secondo me invece - ammesso e non concesso di aver davvero qualcosa da offrire "al mondo" - la strada non passa comunque per quei corridoi, che uno resti integro o meno. Perchè anche supponendo di lottare come titani, riuscendo finalmente a far passare una qualunque legge tesa a migliorare il nostro vivere comune, non sarà certo attraverso la semplice applicazione di quella legge che si otterrà quel miglioramento. Sia chiaro, le leggi in genere sono indispensabili, e qualcuno dovrà sempre occuparsene, ma quelle di tipo "sociale" dovrebbero essere leggi che rispecchiano, e non anticipano - nè tantomeno impongono - un cambiamento del sentire comune.
E' un pò come le leggi di "affirmative action", in America, che "impongono" di assumere
Chiediamo pubblicamente di fornire le fonti per certe affermazioni. (in coda il fax mandato alla Direzione del giornale)
Finchè era l'Ansa a far finta di niente, non c'era da stupirsi più di tanto. Ma ora ci si mette pure l'Unità, che ha ripreso l'argomento del videogioco JFK (v. articolo precedente), approfittandone per calcare la mano sulla menzogna storica in maniera inaccettabile. Dice l'articolo: "La ricostruzione [su cui sarebbe basato il vidoegioco] ha dimostrato scientificamente che i tre colpi contro Kennedy sono stati effettivamente sparati dalla soffitta dove era in agguato Lee Harvey Oswald, e ha demolito una volta per tutte la fantasiosa teoria del secondo sicario rilanciata dal film “JFK” di Oliver Stone." A parte che tutti fingono di non accorgersi che il videogioco è fatto proprio per dimostrare il contrario - visto che offre 100.000 dollari a chi riesce a sparare i tre colpi di Oswald - ma dire che "è stato dimostrato scientificamente" che sia stato Oswald da solo è una assoluta falsità. Invitiamo l'Unità a fornire le fonti per tale affermazione, e saremo i primi a scusarci per quanto detto. L'articolo inoltre conclude dicendo: "Naturalmente chi vuole credere a ogni costo nel complotto non si convincerà mai, e continuerà a sostenere la versione di Oliver Stone con la stessa fede incrollabile con cui alcuni credono nei dischi volanti o nella creazione del mondo in sette giorni."
Allora noi siamo saliti su un disco volante, e siamo andati al NARA - gli archivi nazionali del governo americano - dove abbiamo scoperto...
L'ASSASSINIO INFINITO
Oggi è l'ANSA a premere il grilletto.
Quante volte hanno sparato a John Kennedy? Tre? Due? Quattro? O quattromila?
Se è vero che John Kennedy è tanto rimpianto per quella ventata di libertà, di energia, di verità che ha saputo rappresentare, dev'essere anche vero che nel momento in cui le pallottole hanno posto fine all'esistenza fisica di quell'uomo, sono state quelle morali - le bugie - ad uccidere libertà e verità.
Perchè ogni volta che un giornalista ripete una bugia, sapendo di farlo, diventa complice di ciò che quella bugia intende coprire. E oggi "solo un bambino" sarebbe ancora disposto a credere che JFK sia stato uccciso dal solo Oswald, appollaiato in quell'angolazione impossibile, a far sputare al suo Mannlicher-Carcano più proiettili in otto secondi di quanti ne sia mai stato capace di sparare il miglior tiratore al mondo.
Ma evidentemente l'ANSA vive ancora nell'età delle meraviglie, oppure qualcuno silenziosamente è riuscito a farcela tornare. Perchè la nostra gloriosa agenzia di stampa pubblica oggi, all'interno di un innocuo articolo …
George W. Bush ha potuto finalmente essere se stesso. Dopo anni di
rigido protocollo, di strette di mano formali, di tappeti rossi e di
camminate impettite. ha ritrovato il gusto di una sana zuffa da saloon,
nel perfetto stile dei migliori film western.
Come forse non tutti sanno, in Cile è in corso il summit
economico panasiatico, e la faccenda deve essere abbastanza importante
da aver meritato la presenza del presidente americano. Come
invece quasi tutti sanno, il Cile è anche l'unico stato
socialista di tutto il Sudamerica. Ed in particolare il presidente
Lagos, oltre che socialista, era anche ministro già nel governo
dell'altro socialista mai eletto democraticamente in Cile, Salvador
Allende, che fu rovesciato ed ucciso dai militari di Pinochet con il
supporto della CIA, nel 1973.
E visto quello che passarono i cileni durante la dittatura militare,
non c'è troppo da stupirsi per il fatto ...
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