Lo stato di polizia conosciuto come "Inghilterra" non ferma la sua crescita e ci regala nuove inquietanti novità.
A Londra, i poliziotti avranno il potere di sequestrare l'auto a chiunque non abbia la cintura allacciata o stia usando il cellulare non correttamente.
La misura [1] è stata già sperimentata per 8 mesi ad Hounslow, un sobborgo di Londra, come parte dell'Operation Reclaim (Operazione Bonifica) soprannominata "stop and seize" (ferma e sequestra): sono state sequestrate 1800 tra auto, furgoni e motocicli con i poteri introdotti lo scorso anno dal Road Traffic Act che consente alla polizia di fermare qualsiasi veicolo anche solo per un sospetto...
Una Nobile bugia
Vi sono milioni di persone che credono che un giorno dell'anno sia legato ad un individuo in particolare. Altri non sono d'accordo.
Questa persona, in pubblico, non si vede mai. A volte però appare nei telegiornali, specialmente se si avvicina il suo giorno speciale, oppure in alcuni spot televisivi.
Vi sono validi motivi per dubitare che ciò che accade quel giorno sia solo opera sua e dei suoi assistenti. Tuttavia i primi a mentire sono proprio quelli che dovrebbero dire la verità.
Se quello che ci raccontano su di lui è vero, allora probabilmente alcune leggi fisiche sono da rivedere.
Per colpa sua vengono spesi ogni anno un sacco di soldi.
E' impossibile incontrare questa persona in quanto il suo rifugio è in un luogo inaccessibile.
Ogni anno la qualità dei suoi video migliora ma la retorica rimane sempre la stessa.
Quelli che credono che sia vivo e che sia legato a quel giorno particolare provengono da moltissime nazioni diverse. Eppure a tutti è stata raccontata la stessa storia.
Nelle sue diverse apparizioni televisive cambia spesso aspetto e tratti somatici, ma alcuni particolari, come la barba, rimangono caratteristici.
E' sempre vestito allo stesso modo. [...]
[NOTA: Con la pubblicazione di questa serie di interviste ai nostri parlamentari, gentilmente messeci a disposizione da Salvatore Viglia, Luogocomune non intende sottoscrivere alcuna posizione specifica, ma semplicemente trarre spunto dalle argomentazioni raccolte "in prima linea" sugli argomenti caldi del momento, per un nostro eventuale dibattito].
Due interviste sui PACS - di Salvatore VigliaIntervista all’on. Franco Grillini (Ulivo), membro della II Commissine Giustizia
«Se noi abbiamo ingoiato l’indulto, Mastella, si dovrà ingoiare i Pacs».
Ultimamente, con l’on. Mastella, ci sono state non poche incomprensioni sui Pacs. Allora?
Mastella, a mio avviso, è uno che cambia idea spesso. Abbiamo fatto, un paio d’anni fa, una trasmissione, Porta a Porta con Bruno Vespa dove lui, nei fatti, sosteneva la proposta dei Pacs. Adesso, nega. Però la registrazione c’è ed è alla portata di tutti. Improvvisamente ha deciso di collocarsi su un fronte radicalmente contrario a qualsiasi riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto.
Forse mena il can per l’aia. E’ una”mastellata”?
E la cosa mi sorprende, intanto perché Mastella è una persona intelligente e poi perché sa benissimo che queste leggi che sono in vigore in 17 su 25 paesi dell’UE ed altri 3 paesi dell’UE ...
Dopo aver finito di ridere per la sua intrinseca imbecillità, e dopo aver pianto a lungo per l'immensa tristezza che provoca, possiamo anche commentare la faccenda delle pubbliche scuse di Berlusconi Silvio a Lario Veronica - in arte sua moglie - che ci giunge addirittura dalle autorevoli pagine di Repubblica.
Il fatto, lo conoscono tutti, è semplice: Berlusconi continua credere di avere vent'anni, in una certa occasione la cosa fa un pò più rumore del solito, e la Lario pretende ed ottiene delle pubbliche scuse.
Risultato? Tutti cornuti. Noi intendo, nel senso di ingannati.
Primo: ci inganna Repubblica nel momento in cui finge di essere un giornale "di sinistra", offrendo ospitalità ad un pezzo che vorrebbe apparire "contro" il cattivaccio Berlusconi. Cosi infatti commenta la BBC: ...
di Marco Cedolin
Nel circo dell’informazione italiana si possono trovare notizie di ogni risma e colore, spesso affastellate disordinatamente le une sopra le altre, spesso enfatizzate al di là della loro valenza effettiva, oppure sussurrate perché non diano troppo disturbo, ma tutte in possesso della prerogativa di risultare politicamente corrette.
Quando una notizia si pone in aperta antitesi con le linee di pensiero tanto care alla politica, come quella del risultato del sondaggio realizzato da Harris Interactive e pubblicato sulle pagine del Financial Times, concernente il gradimento dei cittadini europei nei confronti dell’euro, ecco che finiamo unicamente per trovarla sintetizzata in poche righe dentro un trafiletto Ansa.
Così tutti gli italiani che non sono abbonati al Financial Times e non si dilettano a spulciare ogni recondito andito dei notiziari Ansa, sono rimasti all’oscuro riguardo ad una notizia interessante, pur avendo ricevuto un’overdose di calciomercato, informazioni dettagliate sul “grande fratello” inglese, …
Il mondo della paleoantropologia ripiomba nel caos più totale. Già la confusione fra le varie scuole di pensiero, nel cercare di capire l'origine delle razze umane, regnava da tempo sovrana, ma dal 2004 era entrata in campo una "variabile impazzita" - il cosiddetto Hobbit - che aveva mescolato le carte in maniera del tutto imprevista.
Un perfetto omuncolo in miniatura, i cui resti sono stati trovati nell'isola di Flores in Indonesia, aveva tutte le caratteristiche degli umani, ma non trovava ovviamente nessuna collocazione nei già fragili alberi genealogici ricostruiti fino a quel momento. Alto circa un metro, e molto simile ad un bambino di tre anni, l'Hobbit poneva inoltre il problema di essere giovanissimo, dai 15.000 ai 20.000 anni circa.
Comprensibile quindi il "fastidio" con cui la sua comparsa era stata accolta dall'establishment scientifico, che pur di "accomodare" in qualche modo il nuovo arrivato ...
di Marco M
Il governo inglese sta pianificando di aggiungere ai milioni di telecamere CCTV che sorvegliano le strade britanniche, delle telecamere a raggi X che mostrino i passanti nudi per scovare armi o bombe.
In quella che definisce "l'estensione più scioccante del potere del Grande Fratello mai messa in atto nel nostro paese", il quotidiano inglese The Sun [1] svela l'ennesimo progetto di Big Brother del governo britannico, il punto più agghiacciante toccato nell'escalation di controllo totale e di stato di polizia in Gran Bretagna di cui abbiamo già parlato.[2]
Il progetto è contenuto in un documento del 17 gennaio 2007 dell'Home office britannico...
di Giorgio Mattiuzzo
Da tempo ormai la Nato non ha alcun ruolo difensivo reale, perlomeno non dalle minacce a causa delle quali era stata creata, durante la Guerra Fredda. Tuttavia i governi hanno ben pensato, venuta meno la ragione di esistere dell'Alleanza, di rafforzarla, espanderla e affidarle compiti nuovi. Per non parlare del fatto che la Nato, a differenza dei caschi blu, non soggiace alle bizze di Russia e Cina e del loro diritto di veto alle Nazioni Unite; ed ha disposizione un bel po' di testate nucleari.
Sull'International Herald Tribune, il colonnello dell'esercito americano Joseph R. Núñez, Presidente del Dipartimento dell'Arte della Guerra presso l'Istituto di Studi Strategici, ha scritto un illuminante articolo che esplicita bene un certo modo di intendere il cosiddetto problem solving.
In particolare, il colonnello si è soffermato sulla necessità di venire incontro alle difficoltà che la Nato sta affrontando, ...
di Enrico Sabatino
Si è appena concluso il World Social Forum 2007 di Nairobi e già si prospettano dure polemiche sull’effettiva utilità e concretezza di un evento che a partire dalla prima edizione del 2001 a Porto Alegre si è via via ingigantito per numero di partecipanti (solo la delegazione italiana era composta di circa 500 persone), seminari e soprattutto costi - per quest’anno è prevista una perdita di circa un milione di dollari.
Nato sull’onda delle proteste di Seattle contro il vertice del WTO del 1999 con motivazioni e aspettative necessarie e importanti, aveva acceso molte speranze creando un’occasione di relazioni, confronto e lavoro comune tra le diverse associazioni e società civili del Nord e Sud del mondo, ma purtroppo si è trasformato in un pachiderma che per il troppo peso non riesce più a smuoversi rimanendo fermo ad accumulare peso e volume, contribuendo così a vanificare sempre più gli obiettivi a lungo termine che si era preposto alla sua nascita. E la miriade di seminari sui temi più disparati aumenta solo dispersione, confusione e mancanza di partecipazione.
L’idea in sè di tenere l’edizione 2007 nel cuore dell’Africa è stata indubbiamente positiva, ma trattandosi di una scommessa dall’esito sicuramente incerto e contraddittorio, …
di Andrea Franzoni
Il Libano è sceso in piazza, in questi giorni, contro il “Club di Parigi”, gruppo di potenze economiche che concedono dal 1956 ingenti prestiti ai governi del sud del mondo chiedendo, in cambio della diluizione del pagamento degli interessi sull'enorme debito estero (o di una boccata provvisoria di caro ossigeno) privatizzazioni favorevoli, deregolamentazioni dell’economia, privilegi e concessioni politiche. Durante la conferenza del 25 gennaio i paesi e gli enti “prestatori” (Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale) hanno gentilmente concesso un nuovo prestito di circa 5 miliardi di euro (quasi 200 dollari per ogni abitante) al Libano, in cambio di concessioni economiche e politiche fra le quali la diluizione dei vecchi debiti della guerra civile, la privatizzazione morbida di settori economici appetibili (come la telefonia) e – si sussurra- qualche nuovo campo profughi per dirottare i palestinesi.
L’enorme somma di denaro, concessa sotto forma di prestito da numerosi stati (in prima linea Francia e Arabia Saudita, nazione sunnita che ambisce grazie alla protezione degli USA a potenza mediorientale), servirà soprattutto per ricostruire il paese distrutto dall’irruenza di Israele che non risparmiò, nel 2006, ponti, strade, edifici pubblici, centrali elettriche e nemmeno il mare, pesantemente inquinato, fondamentale sia per il commercio che per il turismo danneggiato in maniera forse irreparabile. I “donatori” (ma sarebbe corretto chiamarli “investitori” o “manipolatori”) del Club di Parigi continueranno inoltre a discutere con il governo Siniora ...
Sbagliano coloro che dicono che il nostro governo è schiavo di Israele, e che il decreto legge di Mastella, approvato ieri, è un servile gesto di obbedienza "alla cricca ebraica".
Prima di giudicare in base ai soliti preconcetti, vediamo infatti con più attenzione di cosa si tratta. Ci dice il Corriere di oggi che "il decreto legge, preannunciato in vista della giornata della Memoria del 27, si riferisce più in generale ai «delitti di istigazione a commettere crimini contro l'umanità e di apologia dei crimini contro l'umanità», senza far riferimento a un preciso reato di negazionismo della Shoah."
Tanto rumore per nulla quindi, da parte di tutti coloro che si erano allarmati per il diritto di opinione.
Continua l'articolo: "In particolare il ddl - sottolinea una nota diffusa dal ministero della Giustizia - amplia e rende più severe le norme per quanti propagandino la superiorità razziale e quanti commettano o incitino a commettere atti discriminatori. Verrà punito con una pena fino a tre anni chiunque diffonda idee sulla superiorità razziale. Prevista una pena da 6 mesi a 4 anni per chiunque commetta o inciti a commettere atti discriminatori per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o compiuti a causa del personale orientamento sessuale o dell'identità di genere".
Possiamo quindi prevedere che finiranno in galera tutti quegli ebrei - e non sono pochi - che si ritengono parte di un popolo eletto, …
Leggi tutto: The Blair watch project