Politici, imprenditori, mafiosi, ex appartenenti alla banda della Magliana, prelati e qualche 007. Appartengono a tutte queste categorie i nomi che stanno venendo fuori dai file sequestrati a Paolo Oliverio, commercialista di fiducia di uomini delle istituzioni e uomini d’affari ma anche, secondo l’accusa, “riciclatore” dei soldi della ‘ndrangheta e della malavita romana.
“Se li aprite, viene giù l’Italia”, aveva avvertito Oliverio vedendo i suoi computer che venivano portati via. E stando alle anticipazioni di Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, quei pc rischiano davvero di far cadere, se non l’Italia, almeno molte teste.
Paolo Oliverio fu arrestato agli inizi di novembre insieme a due Fiamme Gialle e soprattutto all’allora Superiore generale dell’Ordine religioso dei Camilliani, Renato Salvatore, per avere organizzato un sequestro, o meglio un finto interrogatorio presso una caserma della Finanza di due confratelli dell’Ordine, grandi elettori però di un candidato alternativo a Renato Salvatore. I due nel giorno delle votazioni furono fatti sparire con la scusa di essere interrogati per garantire, appunto, il fallimento della scalata ai vertici dei Camilliani di padre Monks. L’inchiesta del pm romano Giuseppe Cascini era però già in corso da tempo. L’episodio del sequestro di padre Antonio Puca e padre Rosario Messina, in realtà, fu scoperto per l’attività di intercettazioni telefoniche e ambientali. Quello dei Camilliani, dunque, è solo un piccolo capitolo della grande inchiesta che vede Oliverio al centro di una organizzazione criminale. L’impressione è che l'uomo abbia messo in piedi un’industria del ricatto.
Paolo Berlusconi, Claudio Lotito, Marco Squatriti, l’avvocato di affari ex marito di Afef Jnifen attualmente latitante, Lorenzo Borgogni, ex manager di primo livello di Finmeccanica, Flavio Carboni e il boss Ernesto Diotallevi, ...
Nel bene come nel male, sembra ormai certo che nel prossimo anno il Movimento 5 Stelle sia destinato a lasciare un segno importante nella storia del nostro paese. Se infatti c'è stato un evento significativo, nel panorama politico del 2013, è stata la dirompente vittoria del movimento fondato da Beppe Grillo nelle elezioni politiche dello scorso febbraio.
Uscito praticamente dal nulla, il Movimento Cinque Stelle ha raccolto più voti di qualunque altro partito in Italia, diventando da un giorno all'altro un elemento determinante nei nuovi equilibri politici della nazione.
Il primo effetto che hanno avuto i Cinque Stelle - paradossalmente - è stato quello di riuscire a compattare i due grandi partiti che negli ultimi vent'anni hanno controllato il paese a corrente alternata: il centro-destra e centro-sinistra. Di fronte al rischio di dover cedere le leve del potere ai nuovi arrivati, [...]
Pubblico qusta lettera, che ho ricevuto nei giorni scorsi, invitando tutti i lettori a leggere la mia risposta, perchè potrebbe anche tornare utile a chiunque di voi. Grazie. M.M.
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Gentile signor Mazzucco,
dopo averla ascoltata a Vittorio Veneto, un'idea mi si presenta ripetutamente in testa.
Ho visto quasi tutti i suoi documentari che hanno sempre prodotto l'effetto di farmi cadere dalle nuvole e sbattere violentemente su questa nostra terra.
Vedendo la professionalità con cui svolge le sue ricerche mi viene spontaneo farle una proposta. Forse venendo a Vittorio ha avuto il tempo di dare un'occhiata ai vigneti che la circondano e che si espandono fino a Valdobbiadene e dintorni famosa zona del prosecco DOC.
In questi anni la monocultura della vite ha portato gli agricoltori a tralasciare qualsiasi altro tipo di coltura per dedicarsi al prosecco. In nome di questo vengono sbancate colline, rimosse siepi, rifugio di numerosi animali, e piantate viti ovunque anche in posti che i nostri "vecchi" hanno sempre considerato non adeguati alla vite per tipo di terreno e per esposizione non idonea al sole. [...]
Pubblicata la 2a parte
Conferenza del 13 dicembre 2013 a Vittorio Veneto. Partecipa Tom Bosco (1a parte):
Argomenti trattati: 11 settembre e media mainstream / Breve sintesi dei miei film (cancro, marijuana, Ufo) / Il fenomeno storico del debunking / Disinformazione vs. assenza di informazione / Scie chimiche
di Paolo De Gregorio
Sento sempre abbaiare sul ruolo dell’Europa, in termini che ricordano più rozze tifoserie piuttosto che una analisi seria, impermeabile sia agli schieramenti che alle convenienze politiche.
Una cosa è certa, la crisi strutturale dell’Italia è maturata all’interno dell’Europa, dell’Euro, della globalizzazione, della WTO, ed è una crisi da cui non si vede una via d’uscita: aumenta il nostro debito che ci costa 90 miliardi di euro l’anno di interessi, aumenta la disoccupazione, aumentano le vendite all’estero dei pezzi pregiati dell’economia e del made in Italy, aumentano gli imprenditori che delocalizzano dove pagano meno tasse e meno salari, per cui mi sembrano folli tutti coloro che fanno professione di ottimismo e vedono luce in fondo al tunnel. Mi fanno pure una sgradevole impressione quelli che urlano che basterebbe uscire dall’Europa e dall’Euro per sistemare ogni cosa.
Una cosa su cui tutti potremmo convenire è che gli Stati Uniti d’Europa non sono mai nati, per volontà di USA, Regno Unito e Israele, ...
Mauro Biglino ha ricevuto questa lettera di minaccia.
(Non ho avuto tempo di verificare, ma presumo che sia vera).
Grazie ai diversi utenti che me l'hanno segnalata.
M.M.
Come la storia degli ultimi decenni ci ha insegnato, i "grandi attentati" portano con sé quasi sempre dei livelli multipli di lettura, oltre a quello, primario, della destabilizzazione.
Questo meccanismo poteva non essere del tutto chiaro nel lontano dicembre 1969, quando esplose a Milano la bomba di Piazza Fontana. Riascoltando però le rievocazioni storiche di quel giorno, qualcosa di curioso salta all'occhio: quel giorno non fu una, ma furono ben tre le banche prese di mira dagli attentati.
Non solo ci fu un'esplosione alla Banca dell'Agricoltura di Milano (quella che causò 13 morti e dozzine di feriti), ma ve ne fu anche una alla Banca Nazionale del Lavoro di Roma (che fortunatamente causò solo feriti, ma nessun morto). La polizia inoltre trovò otto kilogrammi di esplosivo piazzati in una terza banca di Milano, la banca Commerciale, che furono disinnescati dagli artificieri prima che esplodessero.
Una banca può essere una scelta a caso, due possono essere una coincidenza, ...
Leggi tutto: Il dossier segreto del commercialista che fa tremare i potenti