Nel bene come nel male, sembra ormai certo che nel prossimo anno il Movimento 5 Stelle sia destinato a lasciare un segno importante nella storia del nostro paese. Se infatti c'è stato un evento significativo, nel panorama politico del 2013, è stata la dirompente vittoria del movimento fondato da Beppe Grillo nelle elezioni politiche dello scorso febbraio.
Uscito praticamente dal nulla, il Movimento Cinque Stelle ha raccolto più voti di qualunque altro partito in Italia, diventando da un giorno all'altro un elemento determinante nei nuovi equilibri politici della nazione.
Il primo effetto che hanno avuto i Cinque Stelle - paradossalmente - è stato quello di riuscire a compattare i due grandi partiti che negli ultimi vent'anni hanno controllato il paese a corrente alternata: il centro-destra e centro-sinistra. Di fronte al rischio di dover cedere le leve del potere ai nuovi arrivati, [...] ... i due grandi nemici storici hanno fatto buon viso a cattivo gioco, e sono comunque riusciti a mantenere il Movimento Cinque Stelle fuori dal governo.
Nonostante questo, i Cinque Stelle si sono rimboccati le maniche, ed hanno iniziato a svolgere il compito dell'opposizione come non era mai più stato svolto da nessuno negli ultimi vent'anni di inciucio ininterrotto.
Dopo i primi - inevitabili peraltro - traballamenti interni, i Cinque Stelle sembrano oggi aver trovato una compattezza politica ed una unità di intenti veramente notevoli. Talmente notevoli, di fatto, da rappresentare un vero e proprio pericolo, in caso di nuove elezioni, per il futuro del vecchio sistema.
Quando si tornerà nuovamente alle urne, infatti, i partiti storici del centro-destra del centro-sinistra non potranno più fingere di "volere il bene del paese", perché a quel punto sarà facile dimostrare come non abbiano saputo combinare assolutamente nulla di valido nel periodo in cui hanno governato insieme.
A quel punto il Movimento Cinque Stelle potrà porsi come unica, vera alternativa per risanare una nazione che è giunta ormai allo stremo, e questo creerà non pochi patemi d'animo in tutti coloro che fanno parte della vecchia guardia, e che vorranno riuscire comunque a restare in sella.
È quindi possibile che il "pericolo Cinque Stelle", una volta che venisse percepito come reale ed imminente, possa dare adito a tentazioni golpiste più o meno violente, tesi a gettare la nazione nel caos più assoluto, piuttosto che non permetterle un effettivo rilancio.
Ma anche se i Cinque Stelle non rappresentassero un pericolo decisivo per i grandi partiti storici, alle prossime elezioni, essi giocheranno sicuramente un ruolo determinante nella composizione e nella direzione che avrà il nuovo governo.
Molto difficilmente Beppe Grillo arriverà ad avere il 51% dei voti - come egli desidera - semplicemente perché questo non gli verrebbe mai permesso, ma ormai non è più possibile fare i conti senza i 5 Stelle. E questo lo dobbiamo soprattutto alla tenacia, all'onestà e alla coerenza di coloro che sono entrati in Parlamento, lo scorso febbraio, e che hanno saputo mantenere la barra a dritta nonostante tutte le difficoltà che hanno incontrato.
Grazie a voi tutti, parlamentari 5 Stelle, per quello che avete fatto fino ad oggi. Tenete duro, il tempo lavora a vostro favore.
Massimo Mazzucco