Lo stato americano della Louisiana vuole evitare ogni ingerenza, nel proprio futuro, da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, da parte delle Nazioni Unite, e da parte del World Economic Forum di Klaus Schwab.
Nei giorni scorsi, due senatori repubblicani della Louisiana, Thomas Pressley e Valarie Hodges, e la deputata Kathy Edmonson (anch’essa repubblicana), hanno presentato una proposta di legge il cui scopo dichiarato è di “impedire l’esercizio della giurisdizione da parte di alcune organizzazioni internazionali, e di prevenire l’uso di comunicazioni da parte di certe organizzazioni internazionali come base d’azione nello Stato della Louisiana”.
Forse la piccola Greta si è stufata di promuovere il green gratuitamente, e ha sentito il bisogno di raccattare qualche soldo pure lei. E così, ha lanciato la birra a base di fermentato di grillo. In fondo, tutti dobbiamo vivere, no?
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di Mauro Bizzo (ben.zanotto)
Franco Genre, l’utente "genfranco" su queste pagine, è venuto a mancare improvvisamente lo scorso 19 gennaio, a causa di un infarto avuto qualche giorno prima.
Non ho avuto, in questi anni, la fortuna e il piacere di conoscerlo di persona, i nostri scambi e colloqui erano limitati al mondo telematico. Nonostante ciò, si è sempre dimostrata una persona di cuore, sempre disponibile al dialogo, al confronto, al consiglio quando richiesto.
Uomo appassionato alle tematiche che trattava, difendeva con forza, ma allo stesso tempo con garbo ed educazione, le sue idee e l'opera di informazione che portava avanti. Parlo di quelli che lui chiamava, anche con un po' di poesia, "alimenti essenziali" (io credo per distinguersi dalla scienza ufficiale, che aberrava, la quale li definisce "micronutrienti").
Ieri tutto il mondo si è ritrovato ad applaudire la risoluzione dell’ONU che finalmente – grazie alla “sorprendente” astensione degli USA - impone un cessate il fuoco a Gaza. Israele ovviamente si è detto “inorridito” da questo voto.
Peccato che la risoluzione di ieri – pur essendo del consiglio di sicurezza, e quindi vincolante – a Netanyahu faccia un baffo. Come d’altronde ad Israele hanno fatto un baffo TUTTE le risoluzioni dell’ONU che, dal 1967 in poi, imponevano allo stato sionista di restituire i territori occupati.
Israele se ne fotte delle risoluzioni ONU, questo ormai lo sanno anche i sassi.
Quindi, a cosa è servito il voto di ieri, con la “strategica astensione” degli Stati Uniti?
Qualche mese fa, è stata presentata al CDC americano una richiesta FOIA (Freedom of Information Act) per avere tutta la documentazione disponibile relativa ai casi di miocardite registrati dopo le vaccinazioni. Puntuale, il CDC ha risposto, con un dossier di 148 pagine.
Completamente vuoto.
Ciascuna delle pagine del documento contiene solo la numerazione della pagina, in alto a sinistra, ma le pagine sono completamente vuote. Come a dire “non è un errore, vi stiamo dicendo chiaro e tondo che su questo argomento non avrete mai la verità”.
Ricordiamo infatti che, secondo le regole del FOIA, le agenzie americane che ricevano questa richiesta hanno l’obbligo di rispondere entro un certo limite di tempo, ma si riservano il diritto di “sbianchettare” qualunque informazione essi ritengano che vada protetta, perché “sensibile”.
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In aggiornamento.
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Questa è proprio la settimana della propaganda di regime. Ieri abbiamo parlato del New York Times, che cerca goffamente di trasformare il Deep State in una innocua schiera di volonterosi lavoratori della pubblica amministrazione. Mentre oggi dobbiamo denunciare il tentativo da parte delle nostre istituzioni di riscrivere la storia dell’Ucraina, per far piacere ai seguaci di Zelensky.
A quanto pare infatti, è stato Putin a scrivere i nostri libri di storia, e questo naturalmente è un problema che va corretto.
Dopo che l’Università di Torino ha ritirato la propria partecipazione al bando del Ministero degli Esteri per una cooperazione con Israele, La Stampa di oggi titola: “Torino, Università senza pace. L’allarme del governo: preoccupa il clima antisemita”.
A Susanna Terracini – unico membro del senato universitario ad essersi opposto a questa decisione – viene concesso l’articolo di spalla, intitolato “Sbagliato interrompere i rapporti con Israele”. Nell’articolo accanto, Salvaggiulo scrive che “Frange estremiste hanno egemonizzato le studentesse che da Torino hanno rotto il velo su prevaricazioni e molestie all’università”. Ed ecco che già si mescolano, nella mente del lettore, antisemitismo e molestie sessuali.
Mentre il buon Galimberti – il nostro sociologo per tutte le stagioni – ci ricorda che “la tolleranza è possibile solo se ascolto l’avversario. Se credo che possa allargare la mia visione del mondo”.
Leggi tutto: La Louisiana contro l’OMS, l’ONU e il WEF