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Fin dal giorno in cui Trump è stato eletto presidente, la poderosa macchina del Deep State (C.I.A., FBI, democratici guerrafondai, NSA, Pentagono ecc.) si è messa in moto per cercare di detronizzarlo. Prima ci hanno provato inventandosi il Russiagate, nel quale si accusava Trump di avere in qualche modo usufruito della collaborazione russa per battere Hillary Clinton. E quando l’indagine del procuratore Muller si è conclusa con un niente di fatto, si sono messi immediatamente cercare la prossima scusa per riuscire a distruggere il loro avversario politico.
L’immunità di gregge non esiste – Attivissimo contestato a scuola – Pietro Capalbo: Medicina ambientale, elettrosmog e medicina quantistica.
di Bet17
Uno studio della Shanghai Jiao Tong University School of Medicine ha tentato di esplorare le alterazioni dell'attività cerebrale allo stato di riposo associate alle attività di Gioco su Internet come presunta causa della dipendenza.
Dopo la verifica dell’università Cinese, Pechino, in questi giorni, ha addirittura deciso di emettere un avviso per la “prevenzione dell’abbandono dei minori ai giochi online" pubblicando sei linee guida da adottare (anche drastiche) e informando, tra le altre cose, le case produttrici di videogiochi di mettere a punto regole e contenuti che non creino dipendenza nell’utenza minorile, pena la loro messa al bando.
Sotto inserisco per il lettore alcune delle misure già adottate in Cina negli ultimi anni contenute nel sito governativo ufficiale Cinese e tradotte tramite Google Translator (così evitiamo interpretazioni della stampa occidentale che travisa sempre tutto):
Dott. Fabio Franchi
Le paradossali novità su autismo (ASD), morte improvvisa dell’infante (SIDS), disturbi del neurosviluppo.
Già ampie ed innumerevoli discussioni si sono accavallate nel tempo, perciò ripeto l’essenziale.
La posizione degli esperti è conosciuta: “il problema c’è, ma le cause non sono ben chiare. Genetiche? Ambientali? Entrambe? Multiple? Boh! L’unica cosa sicura è che certe “pratiche” non sono assolutamente coinvolte: questo è garantito al limone!
Molti altri invece ci vedono una correlazione temporale statistica, tanto il fenomeno è vasto ed in crescita. Alessia Alessia ha raccolto un numero considerevole di disperate testimonianze al riguardo. Quindi tutti sono concordi nel ritenere che il problema sociale ci sia e sia grosso. Riguarda le nuove generazioni mentre quelle passate ne erano quasi esentate.
In USA le statistiche sull'autismo sono impressionanti (nel 2016 1 su 36 ragazzi). Le avevo riportate qui. Nel 2008, sempre in USA, i disturbi del neurosviluppo erano 1 su 6 studenti, anche quelli in crescita.
E in Italia?
5G: il governo ci tratta come cavie – Le due Coree non sono poi così lontane - Che cosa sta succedendo in Cile?
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di Federico Giovannini
Samuel Langhorne Clemens è considerato uno dei più grandi umoristi di tutti i tempi. Romanziere di grandissimo successo secondo alcuni, dai suoi scritti, deriva la narrativa moderna americana.
Più noto con il suo pseudonimo Mark Twain, ci lasciò diversi aforismi, uno dei quali descrive con tinte ironiche quello che succede quando proviamo a svegliare qualcuno dal sonno della ragione:
"E' più facile ingannare la gente piuttosto che convincerla di essere stata ingannata."
In qualche modo il suo aforisma condensa quella che è l'essenza del mito della caverna di Platone.
C'è chi si affanna ad avere un eloquio più convincente o argomenti più inoppugnabili. Chi si appella alla Scienza o elabora ragionamenti con logiche stringenti. Ma nonostante tutto il più delle volte non funziona, si fa una fatica sfibrante e la persona rimane nella sua caverna, spesso reagendo anche violentemente; ma perché?
Argomenti trattati: Ilva: oltre i battibecchi di palazzo - Pace in Yemen? - Apre in USA Vaxxed2, intervista a Polly Tommey - Attentato a Ahmad Shah Massoud, e possibile attentato sventato a George Bush. - Giulietto Chiesa era in Afghanistan l'11 settembre 2001 (e ha visto cose che voi umani...)
Il Coordinamento Libera Scelta Emilia Romagna desidera contribuire alla 16° Giornata nazionale in ricordo delle persone decedute o rese disabili dai vaccini divulgando i dati ottenuti nei mesi scorsi riguardo ai danneggiati ufficialmente riconosciuti in Emilia Romagna.
Il nostro Coordinamento, che è nato come aggregazione di gruppi e comitati spontanei ed ha organizzato la manifestazione del 29 Giugno a Rimini, è da sempre vicino ai danneggiati e alle loro famiglie ed è impegnato a portare avanti ogni azione pacifica per promuovere un’informazione corretta e trasparente in campo vaccinale. Troviamo vergognoso e oltraggioso che certe istituzioni neghino l’esistenza dei danneggiati, rendendo queste persone vittime due volte: vittime degli effetti nocivi di un trattamento sanitario imposto, e vittime di uno stato che pubblicamente li nega e tenta di farli scomparire, forse perché non funzionali al marketing dei vaccini.
L’Italia perde la sua maggiore azienda, per decenni sorretta dallo Stato: a mangiarsi la Fiat è la Francia di Macron, con il gruppo Psa (Peugeot-Citroen-Opel) di cui il governo francese possiede il 13%. Il Cda di quello che diventerà il quarto produttore automobilistico al mondo, con 50 miliardi di dollari di fatturato, sarà guidato dall’attuale numero uno di Peugeot, Carlos Tavares, lasciando a John Elkann la presidenza del nuovo soggetto industriale. Clamorosa l’assenza totale della politica italiana: gli uomini del Conte-bis si limitano al ruolo di semplici spettatori, e tace anche l’opposizione. Silenzio generale, di fronte alla perdita definitiva del gruppo Fiat, fatto a pezzi nel corso degli anni. Stabilimenti delocalizzati in Polonia, Serbia, Turchia, Brasile, Argentina, India e Cina. E domiciliazioni “emigrate” in Gran Bretagna (sede legale), in Lussemburgo (fiscale) e negli Usa (borsistica). E ora, addio anche alla proprietà italiana del marchio, nonostante l’oceano di soldi – agevolazioni sugli stabilimenti, cassa integrazione – versati dai contribuenti italiani per tenere in piedi l’industria torinese. «Al silenzio della politica seguirà quello di giornali e televisioni», avverte il saggista Gigi Moncalvo: «Nessuno oserà contestare l’accordo, visto che il gruppo Fiat spende enormi quantità di denaro, in termini pubblicitari, sui media italiani».
Leggi tutto: Commenti liberi 16 nov. 2019