Anche se era ben chiaro a chi osserva seriamente ciò che succede in Iraq da almeno 2 anni e mezzo, il fallimento degli USA in Iraq è ormai totalmente acclarato e lo stesso Bush ieri, dopo la visita lampo a Baghdad, lo ha inconsciamente e implicitamente ammesso.
Ieri infatti Bush, a bordo dell’Air Force One, ha fatto delle dichiarazioni pesanti con un’estrema naturalezza, senza forse rendersi bene conto di ciò che stava dicendo. Auspicando un miglioramento della situazione irachena, ha ammesso candidamente che mettere fine a tutte le violenze in Iraq sarà impossibile.
Ecco qualche estratto delle sue dichiarazioni, prese dal sito online di Repubblica: “Se il parametro di riferimento e' nessuna violenza, …
Scontato il gioco di parole nel titolo, perdonatelo, ma è davvero significativo. Circa quattro anni fa usciva in Francia un "libercolo" dal titolo ben poco ambiguo, "L'incredibile menzogna", sugli attentati dell'11 settembre. L'autore, Thierry Meyssan, si domandava dove fosse mai finito il Boeing che ha colpito il Pentagono, e senza troppi giri di parole accusava l'intera amministrazione americana di aver organizzato l'autoattentato più clamoroso della storia, per scatenare nella pubblica opinione l'indignazione necessaria ad intraprendere guerre d'invasione, contro stati sovrani, altrimenti inaccettabili e ingiustificabili agli occhi di chiunque.
Sarà stata una premonizione, sarà stato il puro caso, ma mentre fino ad oggi di quel Boeing non si è vista traccia, gli eserciti americani sono effettivamente impegnati in devastanti guerre d'invasione, in Afghanistan e Iraq, sempre meno giustificabili e sempre piu inaccettabili. Con l'amara sfumatura che noi di queste guerre siamo stati fin dall'inizio fra i più solidi alleati.
Ma il libro di Meyssan, nel frattempo, ha fatto la sua strada: osteggiato dal cartello dei grossi editori europei, ...
In collaborazione con l'associazione culturale Hawiyya, a Siena due giorni fa c'è stata la prima proiezione "ufficiale" di Inganno Globale gestita da iscritti al sito. Ci manda il resoconto Sandro Bellucci, insieme ad alcune interessanti proposte operative, per chi in futuro intende fare la stessa cosa nella propria città. (M.M.)
Siena. La giornata è bella, l’aria è fresca come i primi giorni di primavera nonostante sia il 10 giugno. È la classica giornata da “tutti al mare”, zaino con panini e bibite assortite, racchette per il softball, senza scordarci di portare dietro un golfino per quando arriva la sera.
Forse. Ma ieri, in molti sono rimasti a Siena per infilarsi a metà pomeriggio in una vecchia sala buia, calda e anche un pò puzzolente per la verità, dove vi sono rimasti per quasi 4 ore, prima per seguire il film di Massimo Mazzucco e poi altre due ore ad ascoltare il suo intervento. Standing-ovation finale.
Ieri sera eravamo in duecento circa e a molti ritardatari è toccato andar via perché la sala era ormai stracolma, a questi chiediamo perdono, ma ci sarà sicuramente un’altra occasione per vedere Inganno Globale a Siena, …
Una delle domande che tornano più di frequente, da parte di chi si avvicina per la prima volta alla questione 11 settembre, è "ma come è stato possibile, con le centinaia di persone che devono essere state per forza coinvolte, magari anche involontariamente, nel coprire la verità, che nemmeno uno salti fuori a dire quello che sa?"
Una risposta possibile noi l'abbiamo già suggerita molte volte, ed molto semplice: a parte i mille casi diversi, ciascuno con motivazioni diverse, che siano dieci o diecimila, la voglia di parlare la si fa passare a tutti, uno per uno.
Quello che segue è un episodio significativo, di cui posso testimoniare in prima persona. Un paio di mesi fa, nel corso delle ricerche sul film, mi sono imbattuto in una pagina che nessun ricercatore sull'11 settembre aveva mai scoperto prima, e che io ritengo di grande importanza. Non ne ho ancora parlato qui sul sito ...
L’Associazione “Hawiyya (Identità), Centro di Documentazione sulla Civiltà Palestinese”, dopo la felice esperienza fatta alla Mediateca di Asciano, le serate si spostano a Siena, presenta:
“Ma le torri gemelle sono crollate davvero?”
100 domande sull’11 settembre 2001 che attendono risposta
Sabato 10 giugno - ore 17.00
Sala Cinema della Facoltà di Lettere e Filosofia
Siena - Via Fieravecchia 19 (dietro Via Roma)
INGRESSO LIBERO
Mentana a Matrix su Canale 5 ha mostrato parti del film che potrete vedere in versione integrale:
11 settembre 2001. Inganno globale
Un film-inchiesta di Massimo Mazzucco [www.luogocomune.net] al quale potremo rivolgere domande al termine della proiezione [in collegamento telefonico]
Tre adulti e un bambino tengono in scacco per 6 ore l'esercito americano
E adesso noi dovremmo credere che i famigerati Odai e Qusai, i figli del male incarnatisi dal baffo sinistro di Saddam, che vivono con una taglia da 15 milioni di $ l'uno sulla gobba, si fossero tranquillamente sistemati ad invecchiare in un villino di un caro cugino, in una delle città roccaforte dei sunniti dove nessuno si aspetterebbe mai di trovarli? E poi tutti e due insieme, così, tanto per dividere i rischi di decapitazione da una parte, e per dare meno nell'occhio dall'altra?
E dovremmo anche credere che quando un gentile signore dall'accento americano bussa alla porta, chiedendo di perquisire il villino con un gruppetto di soldati, respinto se ne va sbofonchiando e torna un'ora dopo con un intero battaglione, ma loro nel frattempo non si sono nemmeno preparati una via di fuga, travestiti magari da dromedari del Circo Togni?
E poi ancora: se tu fossi quel signore americano, e ricevi la soffiata - come ci racconta la versione ufficiale - sul nascondiglio dei fratelli maledetti, vai prima a bussare con educazione, portandoti solo quattro marines sudati e sfiniti, e poi torni con l'esercito soltanto se ti dice male, ...
Leggi tutto: La questione ebraica, oggi