In collaborazione con l'associazione culturale Hawiyya, a Siena due giorni fa c'è stata la prima proiezione "ufficiale" di Inganno Globale gestita da iscritti al sito. Ci manda il resoconto Sandro Bellucci, insieme ad alcune interessanti proposte operative, per chi in futuro intende fare la stessa cosa nella propria città. (M.M.)
Siena. La giornata è bella, l’aria è fresca come i primi giorni di primavera nonostante sia il 10 giugno. È la classica giornata da “tutti al mare”, zaino con panini e bibite assortite, racchette per il softball, senza scordarci di portare dietro un golfino per quando arriva la sera.
Forse. Ma ieri, in molti sono rimasti a Siena per infilarsi a metà pomeriggio in una vecchia sala buia, calda e anche un pò puzzolente per la verità, dove vi sono rimasti per quasi 4 ore, prima per seguire il film di Massimo Mazzucco e poi altre due ore ad ascoltare il suo intervento. Standing-ovation finale.
Ieri sera eravamo in duecento circa e a molti ritardatari è toccato andar via perché la sala era ormai stracolma, a questi chiediamo perdono, ma ci sarà sicuramente un’altra occasione per vedere Inganno Globale a Siena, … … forse anche a agosto. Inoltre sono in cantiere per ottobre uno o due giorni non-stop sull’undici settembre, presto vi daremo notizie più dettagliate.
Molti dei presenti in sala, hanno seguito il film con una tale attenzione da far pensare che non fossero a conoscenza delle domande che pone il filmato di Mazzucco. Infatti, quando, alla fine della proiezione abbiamo chiesto di alzare la mano a chi non conoscesse gli argomenti di cui tratta Inganno Globale, più di metà dei presenti lo ha fatto. Conoscevano sì, i fatti, ma solo quelli che hanno appreso dai mainstream media insieme a qualche miliardo di persone, in tutto il mondo.
Nonostante la cantilena martellante dei TG e giornali mondiali che continuano a ripetere la filastrocca di Bin Ladin e soci quello che sto ossevando è che questo “qualche miliardo” incomincia ad assottigliarsi e questo anche grazie al lavoro di Luogo Comune e di tutta la rete mondiale del 911truth movement. Ancora oggi continuiamo a sentire nei media ufficiali tali corbellerie da far accapponare la pelle, ma qualche spiraglio sembra si sia aperto con la trasmissione di Mentana, Matrix e lo speciale di LA7.
Non illudiamoci, però, perché citando una frase di Togliatti: «I parti difficili vanno assistiti e pilotati». È probabile, che nei prossimi mesi, la strategia che seguiranno alcuni volti “noti” dei media, sarà ridimensionare la notizia, pilotarla, gettare fango sui “complottisti” (comunisti, nazisti, negazionisti, antiamericani, antisemiti, etc), disperderla in mille rivoli insignificanti, un pò come il lavoro di Attivissimo, che cerca di smontare continuamente i particolari, invece di guardare al quadro d'insieme. Ma in questo evento la cosa più importante non sono solo i particolari ma il contesto generale che ha trascinato il mondo in due guerre assurde, con un omicidio di massa e una serie infinite di bugie.
Per chi non conosceva gli avvenimenti, la visione del film deve essere stata uno shock, una tremenda scossa, un calcio ben assestato nel basso ventre. L’altra verità non è una dolce caramella al miele ma acido muriatico che ti corrode fino alle budella. Credo lo sia stato per tutti noi la prima volta che abbiamo letto i primi articoli di Maurizio Blondet, John Kaminsky, Joe Vialls, Eric Hufschmid, Thierry Meyssan, Tom Rense, il sito di Serendipity, il sito ComeDonChisciotte e tantissimi altri, o almeno così lo è stato per me quando ho cominciato a navigare in questi siti nei primi mesi del 2004, tre anni dopo l’accaduto, e credetemi da quel momento la mia vita non è più la stessa, ho preso il maledetto morbo di Ashcroft.
Casa fare in concreto per far conoscere Inganno Globale, come esportare l’esperienza di Siena in altre parti d’Italia? Tre punti su cui ragionare insieme:
1. Perché organizzare proiezioni di gruppo è così importante?
2. Come si fa ad organizzare una proiezione?
3. Come facciamo a far pubblicità all’evento?
Perché organizzare proiezioni di gruppo è così importante?
Internet è importante, questo movimento nasce da li, ma quanti lo usano? Pochi, molto pochi. Giulietto Chiesa dice che chi si occupa di ricerca su questi argomenti è da considerarsi un’”intellettuale”, credo che volesse dire che siamo pochi, troppo pochi quasi un’elite (che parola orribile) ed è forse giunto il momento di uscire dalle nostre “tane digitali” e di far conoscere quello che abbiamo scoperto anche agli altri poveri mortali.
Come si fa ad organizzare una proiezione?
Cercare nella propria città/paese una sala di 100 posti o più grande, attrezzata con uno schermo un proiettore e un lettore dvd , un collegamento telefonico.
La sala potrebbe essere un vecchio cinema, una sala conferenze di un albergo, una parrocchia, un circolo arci, un sagra paesana, una scuola, un comune, un giardino pubblico, una piazza, qualsiasi posto andrà bene, basta che sia capiente ed attrezzato. Fate vedere il film e alla fine collegatevi con Skype con Massimo Mazzucco, lui farà il resto ascoltando le domande e rispondendo al pubblico. Il successo è assicurato. La gente ha una gran sete di notizie “altre” e non riesce a trovarle nei media a diffusione globale.
Come facciamo a far pubblicità?
La pubblicità martellante è fondamentale, parola d’ordine rompere i coglioni. La metà delle persone che era accorsa a vedere il film aveva visto le nostre locandine.
Preparate una locandina A4, Massimo vi metterà a disposizione un template da scaricare dove potrete aggiungere solo data e luogo in un spazio bianco, potrete stamparle in digitale, oggi questo tipo di stampa ha dei costi irrisori, oppure potete dividere la stampa fra amici, 10, 20, 50 fogli a testa, inoltre nello stesso foglio A4 potrete mettere due o anche quattro locandine ridotte, saranno più piccole ma il loro numero sarà maggiore.
Diffusione:
Affissione selvaggia (ce lo insegnano i nostri politici)
volantinaggio in posti affollati, supermercato, scuole, università, chiese, manifestazioni, mercati rionali, discoteche, locali notturni, bar, ristoranti, fiere, luoghi molto frequentati, in qualsiasi posto ci sia un tazebao ecc.
Fate scrivere un articolo sui giornali locali, se lo scrivete voi è più facile che lo pubblichino, oppure fate inserire l’evento nel calendario degli spettacoli
Fatevi intervistare da una radio o una tv locale.
Perché lo facciamo?
In questi anni sono morte centinaia di migliaia di persone. nelle torri, nel pentagono, negli aerei, sui campi di battaglia dell’afganistan e dell’iraq. Più di 100mila civili, nella maggior parte bambini, hanno perso la vita: non credete sia abbastanza?
Vogliamo conoscere i fatti, vogliamo sapere i nomi dei responsabili di questa immensa macelleria a cielo aperto, vogliamo fermare altre guerre, altri omicidi di massa.
Pretendiamo che i responsabili finiscano in carcere e che ci restino. Per sempre.
Sandro Bellucci (Schiumaquantica)