di Stefano Serafini
Ma i Marines americani e la NATO che cosa vanno a fare in Crimea? Il loro compito non è difendere la pace e la lotta contro il terrorismo?
Se lo domandano gli abitanti della Crimea che da due settimane organizzano proteste, picchetti e resistenza civile contro gli armati a stelle e strisce, nel silenzio dei media occidentali. Il parlamento della regione autonoma di Crimea l'altroieri ha votato all'unanimità per rendere l'intera penisola "NATO-Free". La protesta ha raggiunto la Rada di Kiev, il parlamento nazionale, dove oggi la discussione è stata violentemente sospesa da alcuni "arancioni" e rimandata alla prossima settimana.
La Crimea, già territorio russo, "donata" da Kruscev nel 1954 all'Ucraina ... con un atto irrituale e giuridicamente discutibile, ospita la flotta russa (già sovietica) del Mar Nero. Secondo il nuovo governo "rivoluzionario" ucraino i russi devono andare via, ma non per amor di pace, bensì... per far posto alle navi da guerra americane.
Si tratta di avvenimenti di enorme portata geopolitica, illuminanti le pericolose intenzioni aggressive americane ed il loro espansionismo militare verso Est (e intorno all'Europa). E' per questo, verosimilmente, che i nostri bravi media si guardano bene dal dar loro risalto.
Stefano Serafini