Scontato il gioco di parole nel titolo, perdonatelo, ma è davvero significativo. Circa quattro anni fa usciva in Francia un "libercolo" dal titolo ben poco ambiguo, "L'incredibile menzogna", sugli attentati dell'11 settembre. L'autore, Thierry Meyssan, si domandava dove fosse mai finito il Boeing che ha colpito il Pentagono, e senza troppi giri di parole accusava l'intera amministrazione americana di aver organizzato l'autoattentato più clamoroso della storia, per scatenare nella pubblica opinione l'indignazione necessaria ad intraprendere guerre d'invasione, contro stati sovrani, altrimenti inaccettabili e ingiustificabili agli occhi di chiunque.
Sarà stata una premonizione, sarà stato il puro caso, ma mentre fino ad oggi di quel Boeing non si è vista traccia, gli eserciti americani sono effettivamente impegnati in devastanti guerre d'invasione, in Afghanistan e Iraq, sempre meno giustificabili e sempre piu inaccettabili. Con l'amara sfumatura che noi di queste guerre siamo stati fin dall'inizio fra i più solidi alleati.
Ma il libro di Meyssan, nel frattempo, ha fatto la sua strada: osteggiato dal cartello dei grossi editori europei, ... ... e respinto con violenza dalla stessa amministrazione americana ("Let's not tolerate these conspiracy theories", arrivò a dire Bush), si è insinuato nei meandri di Internet, e grazie a ricercatori come Eric Hufschmid, Peter Meyer, Mike Ruppert, Paul Thompson, e tanti altri, ha messo in moto una vera e propria valanga, che oggi si è concretizzata nel cosiddetto 9/11 Truth Movement, con visibilità mondiale.
Noi, nel nostro piccolo, abbiamo avuto la possibilità di perforare il muro del silenzio mediatico grazie a Enrico Mentana, che ha spiazzato l'intera concorrenza, presentando la questione al pubblico di Matrix in tre serate ben difficili da dimenticare. Tutt'altro che vittima del "morbo di Ashcroft" - e questo gli va riconosciuto - ha saputo rammentare alla schiera di colleghi rammolliti che cosa significhi la parola giornalismo: semplicemente, informare, senza per questo dover opinare.
E da quel giorno, magicamente, parlare di 11 settembre non più un tabù. Al punto che oggi, in edicola, è possibile acquistare uno dei settimanali più diffusi e popolari della storia d'Italia, OGGI, e trovarvi dentro quattro belle paginone a 16 colori, che presentano una sintesi, fondamentalmente corretta, della complessa problematica che tutti noi ben conosciamo. C'è pure una nostra piccola fotografia, a testimonianza del nostro contributo dato alla lotta contro "l'incredibile menzogna", iniziata da Meyssan quattro anni fa. Grazie Thierry.
Come già detto altre volte, la vera battaglia è ancora tutta da giocare, ma almeno da oggi la gente ha a disposizione gli elementi necessari per decidere da sola a cosa credere.
Massimo Mazzucco
VEDI ANCHE:
"L'incredibile menzogna", di Thierry Meyssan (ns. recensione).
IL POTERE DELLA TV – LA TV DEL POTERE, cronaca di un risveglio, grazie al libro di Meyssan. Di Roberto Beltrame (Refosco).
Scarica le
pagine di Oggi in alta definizione (grazie a Drone per lo scan)