Nel blocco dedicato al World Trade center, all'interno della nuova sezione 11 Settembre, comparirà anche una pagina intitolata "2O domande a chi sostiene la versione ufficiale". Tali domande vorrebbero sistetizzare i maggiori punti di accusa alla versione ufficiale portati da chi non è convinto che gli edifici sia crollati spontaneamente.
Per una serie di motivi, che leggerete nella pagina stessa, il primo a voler rispondere a queste domande è stato Danilo Coppe, il più noto "master blaster" italiano, che vanta al suo attivo oltre 500 demolizioni controllate.
Le stesse domande, con risposte di Coppe, compariranno nella II edizione del libro "Inganno Globale", attualmente in stampa, in un capitolo intitolato "La parola a chi sostiene la versione ufficiale dei fatti".
Coppe ha tenuto a sottolineare che risponde alle domande da un punto di vista esclusivamente professionale, ...
In occasione della sentenza della Corte di Cassazione di ieri, che ha stabilito che "fu un missile" ad abbattere il DC-9 dell'Itavia, ripubblichiamo questo articolo del 14/1/2007. Non c'è infatti molto da aggiungere, a quello che già scrivemmo sei anni fa.
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Io questa volta sto con i generali di Ustica, e li difendo dai giornali che li vorrebbero coprire di vergogna da ogni parte d'Italia.
"I generali dell'aeronautica si rallegrano della sentenza della Cassazione che li assolve .." ci racconta indignata La Stampa dopo la sentenza definitiva sulla tragedia di Ustica, che si conclude con un nulla di fatto, mentre l'articolo riporta nel titolo la dichiarazione dei parenti delle vittime: "Ora tocca alla politica scoprire la verità".
Nulla di più sbagliato, nulla di più perversamente capovolto, in questa ennesima mistificazione della storia perpetrata ai danni del cittadino dai nostri giornalisti: è stata la politica, in realtà, a stabilire l'ordine delle cose. Ma difficilmente questo noi lo capiremo, perchè ogni volta che si parla di Ustica veniamo regolarmente travolti da una valanga di retorica dozzinale, fatta di finta indignazione e di luoghi comuni da voltastomaco: "Ustica, Ustica, Ustica… - si legge su un blog della stessa Stampa - un nome che si legge appena sulla cartina geografica della nostra bell’Italia. Un punto in mezzo al mare. Sei lettere, otto chilometri quadrati ed un cratere spento ...
(AGGIUNTA INTERVISTA ALL'ONOREVOLE BUONTEMPO) Aggiunta Intervista all’onorevole Roberto Cota della Lega Nord Padania
Pare che uno dei problemi più scottanti che affronteranno i nostri parlamentari, alla riapertura dei lavori del 16 gennaio, sarà una modifica alla nostra Costituzione da cui risulti che la lingua italiana è "ufficialmente" la lingua del nostro paese.
E mentre non si capisce bene che cosa possa, o si voglia, cambiare, con questo emendamento, diventa interessante vedere come i diversi partiti si sforzino di tirare l'acqua al proprio mulino, anche quando l'acqua in realtà è una gocciolina invisibile di nulla. O forse il tutto serve a distrarre l'attenzione da problemi ben più gravi ed importanti, che evidentemente nessuno in Parlamento ha voglia di affrontare? (M.M.)
Intervista al Senatore Roberto Calderoli
Di Salvatore Viglia
L’italiano nella Costituzione, cosa ne pensa? La prima volta che Lega e Rifondazione sono d’accordo?
Non credo proprio. Lega e Rifondazione comunista sostengono quasi la stessa cosa ma per motivi opposti. Anche se, mi sembra, che la Lega si sia astenuta e Rifondazione abbia votato contro. La consideriamo una cosa assolutamente inutile. E’ come scrivere: «In Italia vivono i cittadini italiani e parlano l’italiano».
Mi sembra una cosa che, francamente, non abbia senso anzi, scriverla fa venire il dubbio che ci possa essere qualcosa di diverso un giorno. Ciascuno parla la lingua che si è sempre dato. Perché, allora, se vogliamo, …
di Andrea Franzoni
La “Cronaca nera”, che tanto riempie i nostri telegiornali, non ha mai nulla di reale da insegnarci. Essa è un’appendice al telegiornale o al quotidiano, una nota già di per sé superflua che non aiuta a capire nulla, né a formarsi un’idea reale, né ad aiutarci a dare un nome ai fenomeni che condizionano la nostra vita, né a muoverci ad adattarci ad essi né a contrastarli, tramite varie forme di impegno e rappresentanza, per riprendere un po’ le redini del nostro mondo. Allora perché essa ha tutto questo rilievo e suscita tutto questo interesse?
Proviamo per analogia. Un servizio sul funzionamento dello stato, o sul panorama politico italiano o internazionale, aiuta lo spettatore a formarsi un’idea sul “sistema”, sui governi e sui partiti che se li contendono, aiutandolo a prendere un’etichetta fra le tante proposte e polarizzando scontri spesso quasi ridicoli per trascinare i cittadini alle urne oliando l’impressione che tutto sia sotto il nostro controllo. Un servizio sulla cronaca estera ha lo scopo di dare una collocazione nel panorama internazionale alla nostra civiltà e ai nostri valori, sostenendo implicitamente o esplicitamente una centralità dell’occidente dovuta al suo stato di maggiore sviluppo politico ed economico ma soprattutto culturale: il “vivere nel migliore dei mondi possibili” che si nutre dei “capricci” dei Chavez e dei Fidel Castro, della litigiosità dei paesi come l’Iraq …
Non ha convinto nessuno il discorso di Bush alla nazione, nel quale il presidente più impopolare della recente storia americana è riuscito a dire di tutto e il contrario di tutto. Cioè nulla, in definitiva, visto che nulla è realmente cambiato al di là della superficie illusoria delle parole.
Nulla in realtà potrà mai cambiare, come abbiamo detto altre volte, in una mente monocromatica - e si teme monosillabica - come quella dell'attuale presidente, che si considera letteralmente infallibile, al di sopra di ogni giudizio umano, e titolare di tanti diritti quanto libero dai rispettivi doveri.
E' suo diritto mandare al fronte 20.000 soldati in più, ma non è suo dovere spiegare agli americani perchè ne siano già morti tremila di troppo, quando la promessa era quella di una passeggiata indolore fino alle mura dell'Antica Babilonia.
E' suo diritto trascinare in guerra un'intera nazione, per scovare le cosiddette armi di distruzione di massa, ma non è suo dovere spiegare poi perchè non se ne sia trovata mezza, …
di Marco Cedolin
George W. Bush e l’amministrazione americana da lui controllata continuano a gestire con estrema disinvoltura le operazioni di “esportazione democratica” in giro per il mondo, prodigandosi per far si che nessun paese si ritrovi privato di un bene così essenziale.
Dopo l’annientamento materiale e morale dell’Afghanistan e dell’Iraq, ridotti a maleodoranti campi di battaglia dove le mine antiuomo ed i residui dell’uranio impoverito garantiranno alle generazioni a venire un futuro fatto di menomazioni fisiche, leucemie, linfomi e tumori, l’attenzione del “gendarme del mondo” inizia a spaziare verso nuovi orizzonti.
Se il 2006 si è chiuso nel segno dell’ignominia, con l’immagine di Saddam Hussein appeso alla forca in mondovisione a dimostrare quale sia la giusta fine per chiunque osi opporsi …
Estratto della trasmissione Countdown della rete Statunitense MSNBC andata in onda il 2/1/2007. Il conduttore Keith Olbermann parla di un rapporto della BBC che anticipa la "nuova strategia per l'Iraq" dell'Amministrazione Statunitense, che si crede verrà annunciata formalmente nel discorso di domani sera (notte in Italia) dal Presidente Bush. La parola d'ordine è: "Sacrificio." (per vedere il filmato nella finestra - più grande - di Google Video cliccate qui.)
(Video in coda) A furia di rimuginare sui crolli delle Torri Gemelle, alla ricerca del modo migliore per mostrare anche ai ciechi di professione quello che per altri è assolutamente palese, a un certo punto sono stato colto da una folgorazione: se per caso bin Laden fosse stato il titolare di una ditta di demolizioni controllate, e se per caso i suoi uomini avessero avuto libero accesso al World Trade Center, poco prima dell'11 settembre, nell'arco di venti minuti al massimo i media americani avrebbero DIMOSTRATO al mondo che è stato lui ad abbattere le Torri Gemelle, e che quindi si partiva tutti per l'Afghanistan a fargli un culo così. E nessuno avrebbe avuto da ridire.
"Guardate, ci sono persino gli squibs delle demolizioni controllate!" ci avrebbero detto i sapientoni a 27 pollici. "E ci sono dozzine di testimonianze che parlano di esplosioni prima e durante i crolli stessi. E' chiaro che è stato lui". "E poi, lo sanno tutti che un edificio che crolla da solo non si polverizza come hanno fatto le Torri." "E come lo spieghiamo, se non con una demolizione, il fatto che due Torri alte 400 metri scompaiano nel nulla in dieci secondi ciascuna? Suvvia, ragazzi, non scherziamo, le leggi stesse della fisica lo proibiscono!" avrebbero tuonato indignati gli "esperti" della TV. "Per non parlare poi del WTC7 -avrebbero continuato - che viene giù in sei secondi netti come se fosse una fisarmonica! Quando fra l'altro tutti sanno che nessun edificio al mondo in acciaio è mai crollato a causa di un incendio!"
Figuriamoci poi cosa sarebbe successo alla scoperta delle pozze di metallo fuso: "Se ancora non bastasse - avrebbero aggiunto petulanti gli stessi esperti - queste pozze di metallo fuso, riscontrate dai soccoritori fra le macerie a sei settimane dai crolli, ...
di Marco M
Per 35 anni, le compagnie petrolifere straniere che desideravano il petrolio dell'Iraq sono state come bambini con la faccia contro la vetrina di un negozio di dolci chiuso.
Ma le cose cambieranno presto.
Il Consiglio dei Ministri iracheno sta per approvare la nuova legge sugli idrocarburi, fortemente voluta da Stati Uniti e Gran Bretagna, che aprirà le porte alle compagnie occidentali. Dopo la nazionalizzazione del 1972, le multinazionali del petrolio torneranno in Iraq...
In rete sta iniziando a girare la voce che a Saddam, durante l'impiccagione, sia anche stata tagliata la gola. A confermarlo, un nuovo spezzone di video-telefonino, di pochi secondi, nel quale inizialmente si vede il corpo dell'ex-dittatore coperto da un telo bianco. Il telo viene poi sollevato all'altezza della testa, e per alcuni secondi si vede in primo piano il volto di Saddam cadavere, adagiato di profilo. Gli occhi sono chiusi, sullo zigomo e sulla guancia compaiono due ematomi, e sotto la mascella, in mezzo alla folta barba, spicca una chiazza di colore rosso vivo, che ha tutta l'apparenza di essere un taglio nella carne, lungo qualche centimetro. A conferma che non si tratti di un macabro trucco di carnevale, ...
di Marco Cedolin
Fra le tante strenne natalizie che i cittadini italiani si sono trovati a raccogliere sotto il salice piangente, una più delle altre sembra proporsi quasi a titolo di scherno, in quanto risulta disancorata dai fondamenti della logica, in virtù dei quali tanto più un servizio è migliore tanto più si ha diritto a pretendere un equo pagamento, ma quando un servizio è scarso anche il suo costo dovrebbe essere commisurato a tale scarsità.
Dal primo gennaio 2007 viaggiare in treno costa di più, in quanto i vertici delle Ferrovie hanno deciso di aumentare mediamente del 9% (ma con punte che arrivano fino al 15%) le corse dei treni a lunga percorrenza Eurostar, Intercity e Alta Velocità. Sono invece esentati dal salasso i treni Regionali ed Interregionali, veicolo obbligato del pendolarismo giornaliero e gli Espressi.
Credo sia superfluo sottolineare che Intercity ed Eurostar, lungi da essere esclusivamente oggetto di una scelta “elitaria” dei viaggiatori, …
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