La Barona è un quartiere periferico di Milano. Problematico direbbe qualcuno. Ma molto dignitoso, aggiungerei io. Da diversi anni in via Barona c'è un cineteatro. Edi lo chiamano alcuni, Barrio's lo chiamano altri, Edi/Barrio's lo chiamo io, tanto per non sbagliare.
La proiezione è fissata per le 21. Io arrivo alle 20,45 - bello fresco - e trovo l'ottimo Umberto (UncasO) già sul posto. Ha già approntato tutto l'ambaradàn e come mi vede mi fa: "Mi sa che non viene nessuno". Effettivamente siamo io, lui e il cineteatro.
Andiamo a berci una birra, che non fa mai male, propongo. Il tempo di andare, ordinare, bere e uscire ed ecco che !arriva la gente! Non so se capite quello che intendo, ma è sempre molto bello quando arriva la gente. Questa gente, poi, arriva che è un piacere guardarla. Arriva a grappoli, ...
Il significato delle parole
Che rabbia, vedere quattro persone colte, intelligenti, e persino educate, che discutono come se non avessero nemmeno visto un filmato che gli è appena passato sotto il naso, pochi minuti prima. Ciascuno così preoccupato di fare il "proprio" discorso, che non si accorge nemmeno che quello che dice la parte avversa è appena stato confutato dal filmato andato in onda: quando si continua a sostenere che la struttura della Torre abbia ceduto per il calore, nonostante il fatto che 18 persone siano transitate al suo centro, dopo l'impatto, non ci si spiega come abbiano fatto. Ma nessuno se lo domanda.
Signori Blondet, Chiesa, Gavronsky, Vinci, indipendentemente dalla parte da cui state, ve lo ripeto perchè a me sembra importante (non lo dico io, ovviamente, sta sul New York Times): almeno diciotto persone sono transitate vive, dopo l'impatto nella Torre Sud, in una zona in cui ci dovevano essere almeno 800 gradi centigradi, e ne sono poi uscite sane e salve.
Provate a seguire il mio ragionamento, perfavore: gli incendi, specialmente se causati da un'esplosione di carburante, raggiungono il picco massimo di temperatura nei minuti iniziali, quando la deflagrazione arriva contemporaneamente dappertutto, e incendia tutto quello che trova nello stesso momento. Dopodichè l'incendio si consuma più o meno lentamente, ...
E' da poco terminata la proiezione di Inganno Globale al Liceo Severi di Milano. Emanuele Montagna ha fatto il punto circa le risultanze tecniche di cui disponiamo al momento, ribadendo il quadro d'insieme e le inverosimiglianze emerse nel corso del film. Paolo Sensini ha trattato invece gli aspetti e le dinamiche geopoliche che hanno preparato l'evento cercando di individuare, di conseguenza, le ragioni strategiche che hanno portato agli attentati; in quest'ottica sono state perciò smontate pezzo a pezzo le versioni ad usum delphini fornite dall'amministrazione Bush e da tutti i suoi vassalli relative alla minaccia del terrorismo di matrice islamica. Antonio Pagliarone ha preso in esame da un punto di vista empirico ...
A giudicare dall'ultimo comunicato dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l'uomo starebbe perdendo la sua battaglia con la natura. La Grande Scienza, con la sua illusione di gioventù e benessere illimitati, china la testa di fronte a un microscopico, nuovo batterio di tubercolosi, definito "virtually untreatable", cioè virtualmente incurabile.
Si tratterebbe di un batterio capace di resistere all'assalto dei più potenti medicinali oggi sul mercato, e questa sua estrema capacità di resistenza sarebbe dovuta - suggerisce sempre l'OMS - a "errato o insufficiente trattamento della TBC con le medicine convenzionali".
In altre parole, se al batterio non dài i cazzotti giusti, oppure non glieli dai forti abbastanza, lui si fa furbo, cresce, e a quel punto non lo vince più nessuno.
Ma c'è di peggio: normalmente, le cure contro la TBC prevedono anche una seconda serie di medicinali, ...
L'ultimo articolo di Guido Olimpio sul Corriere di oggi (allegato) rappresenta l'ennesimo caso di tradimento di una delle professioni più nobili mai esistite da parte di un suo praticante.
A meno di essere completamente rimbecillito, io ricordo infatti che una volta il "giornalista" - quello degno di quel nome, intendo - facesse il suo mestiere senza mai dimenticare a casa uno dei più meravigliosi doni che la Natura ci abbia dato: lo spirito critico. Mentre l'intelligenza, che ci distingue ovviamente dagli animali, lo fa soltanto in termini quantitativi, è la nostra capacità di ragionare in astratto - lo spirito critico appunto - che separa nettamente l'uomo da qualunque altro essere vivente.
Sia chiaro, qui nessuno sta dicendo che "una volta ci fosse libertà di stampa", e oggi non più, ci mancherebbe. Ma fino a qualche anno fa il giornalista riusciva comunque a "inoculare" il suo pezzo - per quanto delicato fosse l'argomento - di una certa sua angolazione critica, che rendeva appunto il suo mestiere diverso da quello di una comune fotocopiatrice di notizie dì agenzia.
"Direttore, c'è il nostro inviato che da stamattina non ha scritto una sola riga!" "Cambiategli il toner, vedrai che era rimasto a secco".
E mentre oggi l' "arte del condizionale" è ormai scomparsa dalle pagine …
Per quanto Israele avesse negato - respingendo con grande sdegno l'accusa - di usare armi proibite in Libano, gli ispettori ONU hanno fatto sapere ieri di aver già trovato nel territorio libanese circa 100.000 bombe a grappolo inesplose, lanciate durante l'ultimo mese di scontri, disperse su almeno cento località diverse del paese.
Le bombe a grappolo producono danni ancora più devastanti delle normali mine anti-uomo, in quanto, a parità di potenza, raggiungono un'area molto più ampia. Ci vorranno molti mesi di delicato lavoro ad alto rischio per ripulire completamente la zona interessata. A chi non sapesse che effetto fanno le bombe a grappolo (cluster bombs) sui malcapitati che ne restano colpiti, sconsigliamo vivamente di fare una ricerca in rete, a meno di essere di stomaco assolutamente incrollabile.
Nelle stesso ore, come se fosse il protagonista di film completamemte diverso, Ehud Olmert ingaggiava un arrogante braccio di ferro con Kofi Annan, sostenendo che Israele si sarebbe ritirato dal Libano …
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