di Bet17
All'inizio del febbraio 2021, il direttore finanziario di Pfizer, Frank D'Amelio, ha dichiarato che il prezzo di 19,50 dollari per una dose di Pfizer era solo un "prezzo pandemico" e "non è un prezzo normale" come quello che di solito Pfizer pretende per un vaccino ovvero "150, 175 dollari per dose", i virgolettati di D'amelio sono parte della risposta ad un analista di Bank of America e Merrill Lynch, tale Jason Zemansky, che chiedeva informazioni sui futuri margini di profitto di Pfizer.
D'Amelio ha poi aggiunto: "Ora stiamo andando oltre un ambiente di prezzi pandemici, l'ambiente in cui siamo attualmente. Ovviamente, otterremo di più sul prezzo. E chiaramente, al quel punto, più volume forniremo attraverso le nostre fabbriche, più basso sarà il costo unitario. Quindi, chiaramente, c'è una significativa opportunità per quei margini di migliorare una volta che si andrà oltre l'ambiente pandemico in cui ci troviamo". Nello stessa trascrizione si legge:
"Come Pfizer, anche Moderna ha indicato che potrebbe aumentare i suoi prezzi dopo la fine della pandemia, anticipando che il COVID-19 sarà endemico e che dovremmo conviverci per sempre"
Sale a quattro il numero dei poliziotti morti suicidi, fra quelli che hanno partecipato alla battaglia del Campidoglio del 6 gennaio scorso a Washington. Qualche giorno dopo gli eventi, si era tolto la vita Howard Liebengood, seguito a poche settimane di distanza da Jeffrey Smith. Poi il 10 luglio si è suicidato Kyle DeFreytag, e il 29 dello stesso mese è toccato a Gunther Hashida, veterano da 18 anni del corpo di polizia di Washington.
Mosgorzdrav.ru è il sito ufficiale del Dipartimento della Salute di Mosca. Sul loro sito compare un articolo intitolato: “Da un anno a Mosca usano il trattamento al plasma con anticorpi contro il COVID-19.”
Grazie a Google Translate, pubblichiamo l’articolo integrale:
“Nell'aprile dello scorso anno, gli ospedali di Mosca hanno iniziato a utilizzare la trasfusione di plasma da donatore con anticorpi contro il coronavirus come uno dei trattamenti per i casi più gravi di COVID-19. Durante questo periodo sono diventati donatori 20mila moscoviti, grazie ai quali la città ha procurato più di 13 tonnellate di plasma.
“Mosca è diventata la prima città russa in cui durante la pandemia l'uso del plasma con anticorpi contro il coronavirus è stato incluso nelle linee guida cliniche come parte della complessa terapia per il COVID-19. All'inizio, 200-300 persone diventavano donatori al mese e ora il loro numero raggiunge i 3-4 mila al mese. Durante quest'anno, la capitale ha ottenuto più di 13 tonnellate di tale plasma, 20 mila persone sono diventate donatori e 3 mila di loro hanno donato plasma due o più volte, un record assoluto: 15 plasmodach da un donatore.Più di 11.500 pazienti sottoposti a trattamento con COVID-19 negli ospedali di Mosca hanno ricevuto plasma immunitario per il trattamento ", ha affermato il servizio stampa del Complesso per lo sviluppo sociale di Mosca.
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UK: Senza le restrizioni, contagi in calo del 36% - De Donno: Selvaggia Lucarelli incommentabile – FAUCI: carica virale uguale per tutti, vaccinati e non – Israele: tutti pronti per la terza dose – Il giornale di Mentana non decolla. E a noi dispiace molto.
Se volete far circolare il video, usate il link di facebook: https://www.facebook.com/watch/?v=150251240521430
Grazie.
Ho ricevuto questa mail fra le “domande a contro.tv”, ma la ritengo molto importante, e preferisco pubblicarla su luogocomune. Merita una risposta collettiva, non soltanto mia.
Gentile Massimo Mazzucco, gentile Roberto Quaglia, potete darmi un consiglio? Perdonatemi il pianto greco, ma sono disperato e terrorizzato. Per favore, ascoltatemi e datemi una mano a capire come uscirne, se vi viene in mente una via d'uscita.
Io non mi oppongo perché non posso andare più al bar. Per favore, ascoltami, perché sono abbastanza disorientato. Io ho la mente sveglia e lucida, ma qualche istinto suicida ce l'ho.
I vaccini mi fanno troppa paura, non vorrei farmi inoculare la "brodazza" sperimentale. La mia fascia d'età (46 anni) non è tanto a rischio Covid, ma è a rischio effetti collaterali da vaccini.
Sto leggendo di tanti casi di giovani stroncati improvvisamente da malore, anche se non ci dicono se fossero o no vaccinati.
di Claudio Martinotti Doria
Oggi ho avuto una visione.
Era l’autunno dell’anno 2023, l’ho rilevato dall’immagine di un calendario segnato dentro un’abitazione. Nel Monferrato Casalese dove vivo, in aperta campagna e nei villaggi alcune famiglie vivevano trincerate in casa, con i confini perimetrali rinforzati da alte recinzioni, palizzate e filo spinato, le sbarre alle finestre. La maggioranza delle case apparivano vuote, abbandonate e depredate, come fossero passati dei vandali o degli sciacalli. Il degrado e il senso di morte aleggiavano ovunque mi spostassi nel mio viaggio eterico o sciamanico che dir si voglia.
Orde di zombies si aggiravano per le strade cittadine e in piccoli gruppi anche nei villaggi. Potevo percepire i pensieri dei sopravvissuti ancora vivi e vegeti, rifugiati nelle loro case, intimiditi e in molti senza possibilità di difesa, essendo privi di armi adeguate. Temevano per la loro vita e quella dei loro cari, perché era sempre più difficile reperire del cibo, se non tramite sortite, le quali divenivano sempre più pericolose, soprattutto essendo privi di armi da fuoco e capacità difensive.
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Sembrava di essere tornati a 60 anni fa, quando Alan Shepard venne sparato in cielo dentro un tappo di champagne chiamato “Mercury”.
La stessa eccitazione del telecronista, lo stesso tono epico, la stessa aspettativa fremente, lo stesso applauso liberatorio al momento dell’atterraggio, tutto è stato rivissuto come uno strano deja-vu da coloro che assistettero, nel 1961, al lancio del primo americano nello spazio.
Perché appunto di questo si è trattato ieri. Un semplice volo sub-orbitale, durato una decina di minuti, nel quale una capsula viene sparata fuori dall’atmosfera per poi rientrarvi subito, appesa a dei paracadute. Esattamente come sessant’anni fa. L’unica differenza è che questa volta il razzo di lancio viene recuperato, e che nella capsula, invece di un astronauta addestrato, c’erano quattro civili sbruffoni in cerca di gloria mondana.
Leggi tutto: 1,2 trilioni di motivi: ecco perché Big Pharma non vuole che il Covid finisca