Se volete far circolare il video, usate il link di facebook: https://www.facebook.com/watch/?v=150251240521430
Grazie.
Avevo parlato con Giuseppe De Donno nel marzo scorso, mentre completavo il mio video “Covid le cure proibite”, perchè volevo verificare l’accuratezza di alcune informazioni che mi apprestavo a divulgare.
Giuseppe De Donno era un uomo distrutto.
Dopo quasi un anno dagli eventi che lo avevano coinvolto, ancora non riusciva a capacitarsi del perchè la sua cura non fosse stata promossa e sperimentata in tutto il mondo. “Io lo so che funziona – mi diceva – ho visto i pazienti guarire sotto i mei occhi. Eppure sembra che la cosa non interessi a nessuno”. In quella breve telefonata provai in qualche modo a spiegargli che gli interessi economici coinvolti erano troppo forti, e che guarire i malati, in quel momento, non era la priorità di nessuno, ai piani alti del potere. Ma capii che da quell’orecchio non ci sentiva. Ebbi l’impressione di avere di fronte una persona sincera ma profondamente ingenua, totalmente impreparata all’orribile dispetto che gli stava riservando il destino.
Credo che il suo gesto di oggi non sia che la presa di coscienza definitiva di una situazione che inizialmente non riusciva ad accettare.
Massimo Mazzucco
corrieredellumbria.corr.it/.../...
UN UOMO E UN MEDICO
Penso che chi sceglie di porre fine volontariamente alla propria vita lo fa per un inspiegabile cortocircuito mentale.
Parlo del Dottor Giuseppe De Donno, già Primario di Pneumologia presso l’Ospedale “Carlo Poma” di Mantova e poi, per sua scelta, medico libero abitante a Curtatone.
È stato trovato morto ieri impiccato nella sua casa.
Naturalmente si è parlato subito di suicidio e l’opinione pubblica subito si è divisa per chi accetta questa spiegazione e chi pensa ad un omicidio.
Di questo si occuperanno i rotocalchi come avviene per fatti di cronaca importanti.
La morte del Dottor De Donno, tuttavia, non è un fatto di cronaca è un fatto politico tra i più maleodoranti della storia della nostra Nazione.
È ben vero che è difficile organizzare una messa in scena suicidaria e proprio nella casa del presunto suicida. Ma non è impossibile.
Io penso fermamente all’ipotesi di un omicidio ma non in senso abituale e cioè di mandanti e di esecutori materiali; lo penso per altri motivi
Io penso ad un omicidio indotto rispetto al quale i responsabili possono forse sfuggire alla legge penale (e con i tanti magistrati corrotti che abbiamo, sicuramente sarebbe così), ma non possono sfuggire alla condanna morale che, se non sono proprio bestie, li tormenterà per tutta la vita.
Ogni decisione ha la sua motivazione esplicita o implicita che essa sia, e la motivazione la esplicitò Lo stesso Dottor Giuseppe De Donno in una sua intervista a “La Verità” del 15 giugno 2020, quando disse che “Le cure autoimmuni sono efficaci, portano a guarigione e costano poco. Non fanno miliardari. Io poi sono un medico di campagna e non sono azionista di Big Pharma”. Fu la sua condanna a morte.
Per le autopsie da lui effettuate, per le sue scoperte, per le sue cure, egli è stato deriso, insultato, emarginato, perseguitato in tutti i modi anche attraverso una ispezione dei NAS dei CC, ovviamente non disposta dal locale Comandante ma voluta dal Ministero.
I mandanti morali di questo omicidio che si vuole far passare per un tradizionale suicidio privo di ragione (e lo si disse già avvenuto tre mesi fa … con ciò evidenziandosi un profilo di preordinata organizzazione del fatto) sono quei giullari televisivi, politici corrotti e da tempo retribuiti da Big Pharma, affinché avessero provocato la morte e non difeso la vita: il peggio del peggio di una fetida fogna.
I mandanti vanno anche cercati, e facilmente trovati, nella stampa e TV di regime ma Giuseppe De Donno è figlio di Ippocrate, e tale è stato sempre.
Cosa intendo dire? Non importa accertare tecnicamente se si è trattato veramente di un suicidio ovvero si sia trattato di un omicidio.
È stato un omicidio perché se tecnicamente può parlarsi di suicidio, la morte del Dottor Giuseppe De Donno è stata ferocemente voluta costringendolo alla tragica scelta che lo ha condotto a morte.
Diceva il Cardinale Ernesto Ruffini, Arcivescovo di Palermo, personaggio discusso ma grande teologo, che “È dovere del cristiano fermare la mano di chi fa del male e il ramo malato dell’albero va potato”.
L’Evangelista Marco (il cui Evangelio viene quasi mai citato nella celebrazione delle Messe) fa dire a nostro Signore Gesù Cristo nell’Orto del Getsemani: “Ora chi ha un mantello lo prenda, chi ha una spada la impugni”.
Orbene, chi non capisce, non capisce. Chi capisce e non agisce si pone tra i responsabili morali della morte del Dottor Giuseppe De Donno che grandeggia nella sua umiltà e che rimarrà nel nostro ricordo perenne e anche in suo nome chi vuole agire agirà.
Non sono aduso a provocare allarmismo ma la situazione è tanto seria da avere veramente paura.
Ormai è chiaro che il problema, la mistificazione, non risiede nei medicinali.
Lo scopo in agenda è ben altro e ora lo abbiamo definitivamente capito.
AUGUSTO SINAGRA
La cura è sempre stata in auge? Quindi? Hai capito quello che ti ho detto prima? Vai a rileggerlo e a capirlo possibilmente. Non è difficile.
Devono essere testate? E allora?! Chi ti ha detto di no? Nel caso del dott. De Donno si sono rifiutati di farlo! A cosa ti serve dire questo?
Si firma un foglio per il sangue? Quindi? Se il sangue è stato ben controllato non comporterà alcun tipo di problema. Con il plasma si va incontro a malattie quando sono presenti agenti patogeni, altrimenti no. La firma la fanno mettere tanto per schiacciare la testa al diavolo. Secondo il tuo ragionamento dovremmo quindi abolire le donazioni di sangue? Comunque le donazioni di sangue non sono la stessa cosa dell'inoculamento di questi vaccini: le prime hanno salvato milioni di vite; i secondi hanno dei margini di rischio, tanto che hanno causato qualche centinaio di morti, e tra l'altro non presentano una efficacia assoluta.
E dulcis in fundo concludi con una emerita minchiata! Comunque anche su questa ti ho risposto.
Sveglia!
Argomentazioni ineccepibili da utilizzare (per chi ne ha voglia) contro covidioti fanatici della scienza che ripetono a pappagallo.
www.google.com/.../amp
Perché fare cose del genere? Hanno portato la questione vaccini ad un livello di scontro tra tifoserie calcistiche che sarebbe ridicolo se non fosse tragico
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...è diverso dal solito, com’è naturale che sia...
Puntata Speciale di Piazza Libertà del 1 agosto 2021
Interventi di:
Ornella Mariani, Alessandro Meluzzi, Stefano Montanari, Antonio Amorosi, Paolo Becchi, Franco Trinca, Silvana De Mari, Giulio Tarro, Massimo Citro
In questi documenti ufficiali emerge che:
1- Pfizer è a conoscenza dell’esistenza di farmaci, già approvati contro il covid-19 e lo scrive nei propri documenti ufficiali.
2- Il Governo italiano, il Ministero della Salute e Aifa hanno redatto e pubblicato documento ufficiale in cui mettono per iscritto che sin dal 27 dicembre 2020 si
attendevano decessi a seguito delle vaccinazioni.
3- Il Sindacato Italiano Militari e Carabinieri pubblica diversi comunicati sul proprio sito in cui afferma e comunica che i Carabinieri e le Forze dell’Ordine non sono
topi da laboratorio e che i vaccini sono sperimentali e senza autorizzazione oltre a comunicare che molti colleghi hanno subito effetti avversi anche gravi a
seguito della somministrazione del farmaco Astrazeneca.
4- Il documento del consenso informativo alla vaccinazione non è esaustivo per informazioni e pertanto non svolge la funzione per cui è stato redatto…e questo
apre lo spiraglio per fare causa a chi ha redatto e pubblicato tale documento: sono state omesse informazioni importanti e vitali.
Questo video è dedicato al Dott. Giuseppe DeDonno.
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