Non è necessario essere esperti di spionaggio per capire chi stia mentendo clamorosamente nello scandalo delle intercettazioni della NSA: basta usare la logica.
Ad esempio, per giustificare il programma segreto di intercettazioni, il capo della NSA, generale Alexander, ha dichiarato che "questo massiccio utilizzo delle intercettazioni è servito a sventare dozzine di attacchi terroristici" pianificati contro gli Stati Uniti.
Come mai allora, signor Alexander, non avete mai eseguito un solo arresto fra coloro che progettavano questi attentati? Volete dirci che siete così bravi da individuare, fra miliardi e miliardi di comunicazioni inutili, quelle che riguardano la pianificazione di un attentato, ma poi non siete capaci di arrestare nemmeno uno di questi "pianificatori"?
Ma poi, signor Alexander, come sarebbe possibile "sventare" un attentato se non si arresta chi lo ha progettato? Cosa fai? Lo spaventi per e-mail, dicendogli "stai attento che se ci provi ti faccio un mazzo così"?
Secondo esempio: sempre per giustificare la segretezza del programma di intercettazioni, ...
Non si può pretendere di entrare a far parte dei big del mondo se non si va nello spazio.
E così la Cina, negli ultimi 10 anni, ha iniziato una trafelata rincorsa per mettersi alla pari con Stati Uniti e Russia nelle missioni spaziali. A partire dal 2003 sono state lanciate ben 6 missioni Shenzhou (dalla 5 alla 10, quella partita ieri dalla base di Jiuquan) con umani a bordo.
Noi non sappiamo con certezza se le missioni le facciano nello spazio oppure nella piscina dietro casa, ma auguriamo in ogni caso ai cinesi che questa gli venga meglio della missione Shenzhou 7 (il video "Signora maestra, il cinese fa le bolle!" è del 2008).
In Italia arrivano notizie confuse sugli scandali esplosi ultimamente negli Stati Uniti riguardo alle intercettazioni telefoniche e alla violazione della privacy dei cittadini.
Uno dei motivi della confusione è dovuto al fatto che si tratta in realtà di diversi scandali separati, che sono venuti alla luce nell'arco di poco tempo, sovrapponendosi uno all'altro.
Il primo è stato quello denunciato dalla Associated Press qualche settimana fa, quando si venne a sapere che il ministero di giustizia (FBI) aveva acquisito di nascosto i tabulati di migliaia di telefonate fatte dai giornalisti della nota agenzia di stampa, nella primavera di quest'anno.
I giornalisti di tutta America protestarono compatti, gridando che la loro libertà professionale - e quindi la libertà di espressione in senso lato - venivano minacciate. La Casa Bianca sia giustificò dicendo che stavano cercando di scoprire la "gola profonda" che aveva fatto trapelare alla stampa alcune informazioni riservate sui fatti di Bengasi. E così, con la scusa nella "sicurezza nazionale", se la cavarono in qualche modo.
Poi ci fu la rivelazione che il governo americano raccoglieva indiscriminatamente dati sulle comunicazioni telefoniche di tutti cittadini americani che utilizzavano Verizon, una delle 3 più grandi società di telefonia degli Stati Uniti.
In questo caso la giustificazione del governo fu che "si tratta di un'azione resa legale nel 2012 ed approvata da ambedue i maggiori partiti del Parlamento". [...]
Ci voleva la morte di un nostro bersagliere per ricordarci che il nostro esercito è ancora presente in Afghanistan, come parte delle forze NATO di invasione.
Ufficialmente eravamo andati a "difendere" il nostro alleato americano da coloro che lo avevano "attaccato" l'11 di settembre 2001, ovvero l'organizzazione terroristica di Al-Queda, capitanata da Osama bin Laden. (Come è noto l'articolo 5 della NATO permette di intervenire a fianco di un alleato solo se questo sia stato precedentemente attaccato da forze ostili).
Non dimentichiamo quindi che - nonostante la bugia dell'11 settembre - ufficialmente il nostro nemico non sono mai stati i Talebani (il gruppo etnico-religioso che governava in Afghanistan nel 2001, e che si era addirittura offerto di consegnare bin Laden agli americani, se questi gli avessero mostrato le prove della sua colpevolezza per l'11 settembre), ma appunto l'organizzazione terroristica guidata dello sceicco saudita.
Ora, noi sappiamo bene che il vero Osama bin Laden è morto nel dicembre 2001, e che quella di Al-Queda fosse una scusa patetica, preconfezionata, per invadere una nazione di enorme importanza geostrategica come l'Afghanistan. Ma ora che è morto anche il finto bin Laden, e che Al-Queda è stata ufficialmente decimata, nemmeno la scusa di facciata regge più. Che cosa ci facciamo, quindi, ancora in Afghanistan? Perché nessuno ce lo spiega?
Se andiamo a leggere il sito della ISAF, la International Security Assistance Force della NATO ...
Il prezzo del cambiamento (lettera aperta a David Gramiccioli)
di Paolo Franceschetti
Caro David, la tua mancata elezione a consigliere comunale mi ha colpito molto e alcune cose in particolare non me le aspettavo neanche io. Mi ha colpito molto la storia della signora a cui hai fatto riavere suo figlio che non ti ha votato, e il mancato voto dei dipendenti dell’Idi che per un anno hai sostenuto in tutti i modi possibili.
So anche che tu non hai aiutato queste persone per avere il voto, anche perché solo negli ultimi mesi avevi deciso di candidarti, quindi il tuo aiuto è stato disinteressato, senza cercare ritorni. Però capisco la tua delusione.
Volevi organizzare da assessore la prima grande settimana della controinformazione, un grande evento in cui per una settimana parlavano tutti quelli che si occupano di informazione non di regime. Dei 150.000 ascoltatori della tua radio, non sei riuscito a prendere se non poche centinaia di voti.
A favore della tua mancata elezione vanno due fattori entrambi molto importanti. Il primo fattore è che molti dei tuoi potenziali elettori non sarebbero mai stati disposti a votare anche Alemanno; se concorrevi da solo indubbiamente avresti avuto molti più voti. Molte delle persone che conosco non sono state disposte a dare un voto ad Alemanno, nonostante si trattasse di votare anche te. Lo stesso Gioele Magaldi, leader di Grande Oriente Democrativo, consigliava voto disgiunto per te e per il sindaco, segno inquivocabile che molte persone apprezzavano te ma non lo schieramento con cui eri entrato.
La prima cosa che ho imparato. Il prezzo del cambiamento.
Ma c’è un secondo fattore molto più importante. Ed è il prezzo che ogni persona è disposta a pagare per il cambiamento, sia della società sia di se stesso. Come si fa per i prezzi di un supermercato, lascia che ti dica un po’ di prezzi che la gente paga per il cambiamento. Iniziamo dalle elezioni politiche nazionali.
La gente si lamenta, l’IMU, le tasse, Equitalia, la giustizia non funziona, gli ospedali non funzionano, ma al momento del voto la gente ha votato sempre gli stessi partiti, ...
TRASCRIZIONE DEL VIDEO:
Il cosiddetto "umanoide di Atacama" è un reperto trovato nel 2003 a Noria, nel deserto cileno dell'Atacama, da un abitante della zona, Oscar Muñoz.
Si tratta di uno scheletro di tipo umanoide mummificato, della lunghezza di soli 15 cm.
Come racconta Muñoz, il reperto si trovava sotto terra, avvolto in un panno bianco.
MUÑOZ: L'ho trovato a metà agosto, in questo posto. Stavo rovistando nella terra, quando mi è comparso questo involucro.
Non è stato possibile stabilire l'età esatta del reperto, ma in base alla zona archeologica in cui è stato trovato si ritiene che debba essere stato sepolto da almeno un centinaio di anni. [...]
Il problema non sono le ragazze di Arcore. Donne che concedono prestazioni sessuali in cambio di denaro e di favori da parte di uomini potenti ce ne sono sempre state.
Fatta eccezione per le minorenni, una qualunque ragazza che faccia una scelta di questo tipo lo fa in modo libero e indipendente. Nessuno la obbliga ad andare ad Arcore con la forza, quindi se ci va vuol dire che avrà deciso che ciò che sta per ricevere vale più di ciò che dovrà dare in cambio.
Anche in questo campo valgono le regole del libero mercato.
Qui non stiamo parlando di prostitute da strada, che vivono una vita di schiavitù vera e propria, nella quale non hanno nessuna possibilità di scelta. Qui stiamo parlando di prostituzione d'alto bordo, dove una ragazza porta a casa 1000 euro per fare una visita con lo stetoscopio al presidente del consiglio travestita da infermiera.
Nel caso di Arcore quindi il problema non sono le prostitute, ma casomai i prostituti, cioè tutti coloro che sono invece obbligati a svolgere il loro ruolo di comprimario pur di non perdere la loro posizione privilegiata alla corte di re Artù.
Prostituto è Lele Mora, che svolge il suo ruolo di "raccoglitore" di giovani corpi da mandare al macello per poter mantenere la propria posizione privilegiata ...
E' perfettamente inutile nascondersi dietro a un dito: sul Movimento 5 Stelle l'Italia ha fatto una secca retromarcia. Ovunque, in modo compatto e omogeneo, il 5 Stelle ha perso quasi la metà dei voti conquistati tre mesi fa. Quando non porti a casa nemmeno il comune di Vattelapesca, e non riesci nemmeno ad entrare in ballottaggio a Canicattì, vuol dire che hai sbagliato la strategia alla radice.
Sbaglia quindi ora Grillo ad attaccare con sarcasmo quelli che non l'hanno votato, dicendo: "Capisco chi ha votato, convinto, per il condannato in secondo grado per evasione fiscale e chi ha dato la sua preferenza ai responsabili del disastro dell'Ilva, del Monte Paschi che hanno come testimonial il prescritto Penati. Capisco chi ha mantenuto la barra dritta e premiato i partiti che succhiano i finanziamenti pubblici e non chi li ha restituiti allo Stato. Vi capisco. Il vostro voto è stato pesato, meditato".
No Grillo, non hai capito. La metà di queste persone ti aveva dato il voto soltanto tre mesi fa, proprio perchè non voleva più continuare a dover scegliere fra il condannato in secondo grado e i rapinatori del Monte Paschi. Ma evidentemente qualcosa è successo, in questi tre mesi, che li ha fatti tornare a votare il meno peggio (o che li ha tenuti addirittura lontani dalle urne).
Secondo una logica elementare, un turno di amministrative a soli tre mesi dal clamoroso successo del 5 Stelle ...
Fusione Fredda, test indipendenti: l'Hot Cat funziona e produce più energia delle fonti tradizionali
di Giovanni Tortoriello
Non sembrano ormai esserci più dubbi: nel mondo dell'energia è in atto una vera e propria rivoluzione incarnata da Andrea Rossi e dalla sua creatura, l'E-Cat.
L'ingegnere italiano è stato spesso al centro delle polemiche e bersaglio di dure critiche, accusato di poca trasparenza nel mostrare i risultati del suo lavoro. Agli scettici l'ingegner Rossi ha sempre risposto che il tempo e i fatti gli avrebbero dato ragione. E quel momento pare essere arrivato, l'attesa è infatti finita: gli ormai celebri test di terze parti indipendenti sull'Hot Cat sono stati pubblicati. Come aveva preannunciato l'ingegner Rossi, i test sono positivi e confermano la bontà del suo lavoro.
In un unico documento di 29 pagine pubblicato il 16 maggio su arxiv.org e intitolato "Indication of anomalous heat Energy production in a reactor device containing hydrogen loaded nickel powder" sono stati condensati i risultati di due test effettuati il primo a dicembre 2012 e il secondo a marzo 2013. [...]
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