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“Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche, trascinarsi per strade negre all’alba in cerca di droga rabbiosa." Lo ha scritto Allen Ginsberg nel 1956, ma le stesse parole si potrebbero usare oggi, parlando di quello che sta succedendo a molte persone, da un lato come dall'altro, dopo l'inatteso exploit elettorale del Movimento 5 Stelle.
Stiamo infatti osservando una frattura sempre più profonda, delineata da toni decisamente isterici, fra i sostenitori più accaniti di questo movimento e i suoi detrattori più feroci.
Attenzione, non stiamo parlando del dibattito a livello popolare: quello purtroppo è fortemente influenzato dalla propaganda mediatica, per cui è destinato ad essere falsato in ogni caso. No, qui stiamo parlando di persone decisamente intelligenti, colte e preparate, che da anni hanno imparato a frequentare la rete proprio perchè rifiutano di farsi influenzare dalla propaganda, e vogliono continuare a ragionare con il proprio cervello.
Gente che è perfettamente in grado di analizzare fatti storici complessi come l'11 di settembre, che sa operare preziosi distinguo quando si parla di medicina alternativa, che sa affrontare le questioni di economia non a livello di portafoglio ma a livello di finanza globale. Ma che, una volte messa a confronto sul tema 5 Stelle, si polarizza immediatamente in due fazioni opposte, e perde rapidamente la capacità di ragionare.
Da una parte hai coloro che pensano che il 5 Stelle possa essere la panacea per tutti i mali, ... ... dall'altra hai coloro che lo ritengono la peggior disgrazia che potesse mai capitare al paese.
Eppure non dovrebbe essere difficile stabilire alcune osservazioni oggettive, che non siano di parte, sulle quali costruire un percorso logico sano ed utile per tutti. Provo a suggerire le più evidenti.
1 - Il Movimento 5 Stelle è nato sul malcontento, ampiamente diffuso nel paese, per il modo disastroso in cui la classe politica lo ha gestito negli ultimi 20 anni.
2 - Questo malcontento è diretto sia al centro-destra che al centro-sinistra, in modo indifferenziato. Non è cioè colorato politicamente, ma si rivolge all'intera classe politica esistente, che viene considerata corrotta e collettivamente responsabile per i danni causati al paese. In quanto tale, questa classe politica viene anche considerata dal 5 Stelle come "irrecuperabile", nel senso che non potrebbe mai contribuire ad un reale risanamento di ciò che essa stessa ha distrutto. (Che questa opinione sia valida o meno qui non è in discussione. Sta di fatto che questa è la posizione ufficiale del 5 Stelle).
3 - Una delle caratteristiche principali che ha convinto molta gente a votare 5 Stelle, è stata la proposta di onestà e trasparenza che traspariva dai loro candidati durante lo Tsunami Tour, e questo è stato per molte persone un fattore determinante al momento del voto.
4 - Nonostante fosse nato come movimento di protesta, il 5 Stelle si è trasformato in un movimento propositivo nel momento in cui ha presentato il proprio programma politico, prima delle elezioni. (Che le loro proposte siano valide o meno qui non è in discussione. Resta il fatto che il M5S ha elencato una serie di proposte, esattamente come hanno fatto tutte le altre formazioni politiche).
5 - Una volta entrati in parlamento, i neo-eletti 5 Stelle hanno dimostrato, da una parte, una decisa mancanza di esperienza nell'ambiente politico, e dall'altra, una ricorrente tendenza a sottolineare apertamente la loro presunta superiorità morale. Ambedue le cose non li hanno certo aiutati ad inserirsi con facilità in un ambiente che era già poco ben disposto ad accoglerli in primo luogo.
6 - Che cosa sia davvero avvenuto dietro alle quinte, durante le trattative per formare il nuovo governo, a noi non è dato saperlo. Di fatto, sappiamo che il M5S non è entrato a far parte del governo, e siede oggi all'opposizione.
7 - Sappiamo anche - poichè dichiarato da Grillo, e mai smentito dalla controparte - che il M5S si era dato disponibile ad una collaborazione con il PD, se questo avesse votato Rodotà per la presidenza. Non è quindi corretto sostenere che "il 5 Stelle non vuole allearsi con nessuno per principio". E' molto più probabile che le loro richieste siano state giudicate, di volta in volta, troppo esose dagli altri per essere accettate.
8 - L'ultimo fatto su cui credo tutti possano concordare è che l'irruzione del 5 Stelle sulla scena politica ha costretto i nemici storici PD e PDL a trovare un'alleanza - per quanto forzata - pur di mantenere il controllo del sistema governativo. La stessa rielezione di Napolitano da parte dei due maggiori partiti sembrava chiaramente finalizzata alla sopravvivenza del sistema esistente, anche se ora gli equilibri fra le due parti vanno gestiti in comune, e non più in alternanza.
A questo punto mi domando: dove sta il problema? Se si pone l'attenzione sufficiente a separare i fatti dalle opinioni, questi fatti oggettivi dovrebbero risultare per tutti. E se si concorda su questi fatti oggettivi, come è possibile spaccarsi in due fazioni totalmente contrapposte riguardo al 5 Stelle?
Queste persone non hanno avuto finora la possibilità di mettere in atto le loro intenzioni (anche qui, i motivi che li hanno portati a questo fanno parte delle opinioni, ma il fatto rimane), e quindi non sono giudicabili sui risultati. Sul fronte opposto, non è passato un tempo sufficiente per capire se riusciranno a resistere compatti alle "lusinghe del sistema" oppure si sgretoleranno in mille frammenti, per cui non sono nemmeno giudicabili nell'altro senso.
Quindi, su che cosa dovremmo ammazzarci, esattamente?
Non possiamo semplicemente attendere, ricordandoci da un parte che cambiare un sistema dall'interno - semmai possibile - rimane comunque un'impresa titanica, che richiederà in ogni caso una serie di compromessi lungo il percorso, anche nella migliore delle ipotesi. E dall'altra, che questa è gente sostanzialmente onesta, che cerca di dare un contributo sincero per salvare il nostro paese dalla distruzione totale?
Da una parte non si può pretendere un allineamento cieco ed incondizionato di tutta la nazione dietro al 5 Stelle, solo perchè "loro hanno ragione", e dall'altra non si può condannare aprioristicamente questo movimento solo perchè "tanto non cambia niente comunque".
Alla fine qualunque posizione estremistica, sia a favore che contro, finirà per beneficiare la sopravvivenza dello status quo. A meno di volere espressamente questo risultato (e sicuramente c'è qualcuno che in cuor suo se lo augura), è necessario tenere ben presente questo meccanismo perverso, prima di tornare ad esprimere le proprie posizioni sul Movimento 5 stelle, qualunque esse siano.
Massimo Mazzucco