Nel corso degli ultimi giorni abbiamo sviluppato diverse possibilità per la copertina del DVD sull'11 settembre, che andrà in edicola al più presto. Talmente tante e diverse sono state le soluzioni proposte, che chiediamo agli utenti di contribuire a questo breve sondaggio, votando ciascuno la propria preferita.
Nel farlo però vi chiediamo di non tenere in considerazione soltanto i gusti personali, ma anche tutti quegli elementi che possono contribuire, nella testa del potenziale acquirente, a fare o meno quell'acquisto particolare. Si tratta in prevalenza di persone che dei sospetti sulla versione ufficiale, nel migliore dei casi, avranno sentito parlare di riflesso, e che ovviamente non hanno mai voluto, o comunque potuto, approfondire la questione prima d'oggi.
Immaginate semplicemente l'edicola sotto casa vostra, con la normale offerta che mediamente vi si trova ogni settimana, ...
Dopo aver copiato in tutto e per tutto le elezioni americane - dal "format" dei dibattiti televisivi al loro vuoto di contenuto, dal finale-suspense, con capovolgimento degli exit-poll, fino al riconteggio manuale dei voti - siamo riusciti a rovinare la pantomima dimenticandoci proprio della parte più importante: la scena finale.
Mentre Al Gore, al momento dell'annuncio della Corte Suprema, aveva saputo stringere i denti, e andare in televisione a dire: "la battaglia è finita. Non concordo con il risultato, ma lo accetto", il nostro elegante Premier sta facendo davanti al mondo la figura di un bambino di sei anni che non vuole saperne di uscire dal parco giochi dove si stava divertendo un mondo.
Ma non è lui il vero problema. Con l'invito a non illudersi che con il recalcitrante adolescente se ne possano andare anche tutti i mali che affliggono il nostro paese, ripubblichiamo un vecchio articolo, che risale all'estate del 2004.
I KRUMIRI DELLE NOSTRE LIBERTÀ
06.07.04 - Quando Berlusconi se ne sarà andato (prima o poi dovrà ben succedere), l'Italia inizierà a rendersi conto del disastro imperdonabile che quest'uomo, …
Continua sempre più frequente l'attività di "damage control" preventivo, da parte delle autorità americane, in vista di un possibile confronto a tutto campo sull'undici settembre.
La "pezza" che oggi si cerca di mettere alla lacunosa versione ufficiale dei fatti riguarda uno dei punti-cardine dell'intera teoria governativa, ovvero la famosa valigetta di Mohammed Attà rinvenuta all'aeroporto di Boston, che ha permesso agli investigatori di risalire all'identità dei dirottatori.
Non a caso, sui media americani la valigia viene graziosamente definita "la Stele di Rosetta dell'11 settembre".
La differenza è che per la Stele originale ci vollero 23 anni di intenso studio e dibattito, prima di riuscire a decodificare il segreto dei geroglifici, mentre la valigia di Attà ha cominciato a parlare prima ancora di essere aperta. Già sul nastro della consegna bagagli, girando sola soletta, richiamava in modo inequivocabile …
Circa un anno fa, avevamo parlato di una "nuova guerra tiepida", nei rapporti fra Russia e America. Da oggi la cosa è ufficiale. Da Mosca arriva un sondaggio indipendente, condotto dal Centro Levada della capitale, secondo cui il 57% dei russi considera gli Stati Uniti "una minaccia alla sicurezza globale", mentre solo il 33% pensa che non lo sia.
Yevgeny Ivanov, il leader del più grande movimento politico giovanile russo, Nashi, ha detto che gli Stati Uniti stanno cercando di allargare il loro potere "comprandosi leader e organizzando colpi di stato".
Il riferimento alle recenti "rivoluzioni colorate", in Georgia e Ucraina, era trasparente. "Per loro globalizzazione - ha detto Ivanov - significa avere il diritto di decidere i destini del mondo".
Gli fa eco, dal fronte militare, il comandante in pensione Fyodor Suvorov. "Che cosa ci fanno - si domanda Suvorov - gli Stati Uniti nella ex federazione russa? Sarebbe come se noi andassimo a 'proteggere i nostri interessi' in Messico. E mentre noi gli concediamo di farlo, ...
Felice Niro, di 50 anni, è Sottufficiale dell'Esercito italiano, con il grado di Primo Maresciallo. Aveva 17 anni, quando si arruolò volontario, e da allora decise di rimanere, diventando un militare in carriera. (Felice è iscritto al nostro sito, con lo stesso nome come nick).
Nella lettera che ci ha mandato, Felice spiega così la propria scelta: "Il mio paese mi offriva di fare il ladro, il disoccupato, il militare o di emigrare. Non so se mi è andata bene."
Sul finire dello scorso anno, Felice viene promosso a Comandante di Plotone Servizi Generali. Poco tempo dopo, riceve dai suoi superiori l'ordine di far imbiancare un'aula della caserma. Una ditta locale gli consegna tre secchi di vernice bianca, lui prende con sè alcuni volontari, e si mette diligente al lavoro.
Quando ha finito, gli viene chiesto di firmare lo scarico per i tre secchi di vernice, ...
Fa molto riflettere, il triste finale del padrino della mafia arrestato pochi giorni fa. A che cosa serve, ci si domanda, arrivare al top della cupola, solo per essere costretto a vivere come un brigante qualunque, nascosto fra i tacchini e le ortiche?
Ora Provenzano è in cella di isolamento, guardato a vista 24 ore su 24, senza radio giornali o TV. Pure la Bibbia che portava con sé gli hanno tolto. Ma anche prima il boss non se la passava certo bene. 43 anni alla macchia, anche se "relativa", bene o male costituiscono un prezzo non da poco per chiunque da pagare. Potrai anche muoverti liberamente da un casale all'altro, ma di certo a Londra a fare lo shopping non ci vai.
Cosa spinge persone come Provenzano a perseverare nelle attività mafiose che hanno intrapreso, anche quando diventa chiaro, un certo punto della loro vita, ...
Oggi 14 aprile ore 21,00: ad ASCIANO, in provincia di Siena
Per la sezione: l'Altra faccia della Cronaca
11 settembre 2001:
"Ma le torri gemelle sono cadute davvero?" (I parte)
100 domande che attendono risposta
Con la proiezione del filmato
"11 settembre - Verso la verità" (versione provvisoria)
di Massimo Mazzucco / Luogocomune.net
La versione ufficiale. I terroristi che non sapevano volare. Gli strani percorsi degli aerei. Lo stallo imprevedibile della difesa militare. Bugie e contraddizioni della Casa Bianca. Il mistero di UA 93. Pentagono: che cosa lo ha colpito davvero? Le Torri che non dovevano crollare. La parola ai parenti delle vittime.
Ingresso libero
Per Informazioni: 0577.718811 - 710175
(continua all'interno)
Chi si chiedeva a cosa possa servire il processo a Zacharias Massaoui - oltre che a offrire al pubblico di bocca buona un generico capro espiatorio - ieri ha avuto la sua risposta.
Il processo serve a ricoprire la bugia originale con qualche strato suppletivo di "verità ufficiale". Un pò come dare una mano di flatting alla vernice originale, per rendere più difficile che venga scalfita da chi un giorno volesse intaccarla.
Se così qualcuno oserà dubitare che su UA93 ci sia stata davvero una colluttazione, da oggi il cretino di turno potrà dire "Lo ha persino confermato il processo!" La giuria infatti sta venendo sottoposta al più classico lavaggio del cervello, fatto di una commistione di prove costruite ad hoc e di ricatti morali vergognosi: da una parte saltano fuori miracolosamente delle fotografie dei rottami di UA93 che in 5 anni nessuno aveva mai visto, dall'altra vengono mostrate ai giurati …
di Enrico Sabatino
L’Unione ha vinto le elezioni e il riconteggio delle schede contestate non cambierà la situazione. Certamente è stata una vittoria più risicata del previsto ma l’Unione è del tutto legittimata a governare da sola.
Grazie alla legge elettorale scritta dalla destra, basta vincere anche con un solo voto di scarto alla Camera per avere il premio di maggioranza con circa 60 deputati in più e per quanto riguarda il Senato per un perverso sistema di premi di maggioranza regionali anche se si prendono meno voti si possono ottenere più seggi. E l’Unione ha più seggi sia alla Camera che al Senato.
Quindi il ragionamento che, poiché l’Unione ha solo 25.000 voti in più alla Camera e ne ha presi di meno al Senato, bisognerebbe dare alla CDL la Presidenza di uno dei due rami del Parlamento ...
Era da un paio d'ore ormai che stavo tentando di scrivere questo articolo, ma non ci riuscivo: avevo gli occhi continuamente offuscati dalle lacrime, tanto era il ridere che mi era causato dalla lettura delle notizie sulla cattura di Provenzano.
43 anni per prendere uno che sta a casa sua.
Solo in Italia riusciamo ad avere la faccia di tolla di fare queste dichiarazioni, e di vantarcene pure davanti al mondo, come stanno facendo in queste ore i nostri rappresentanti della giustizia. Pisanu: "Mafia decapitata". "La mafia perde il suo capo indiscusso". Ciampi si congratula. Il Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso: "Lo Stato c'è, e continua a esserci". Ancora Pisanu: "Indagini lunghe e sofisticate". Dall'ANSA: "Il ministro dell'Interno, nel corso della conferenza stampa al Viminale, ...
La prima notizia è che un italiano su quattro rivuole Berlusconi. La seconda è che il secondo di quei quattro rivuole comunque un alleato di Berlusconi (Lega, Alleanza Nazionale, o UDC che sia) di questo ultimo quinquennio.
Soltanto su queste due affermazioni si potrebbe scrivere un saggio di mille pagine. L'incapacità di vedere, da parte di costoro, tutto quello che abbiamo perso in questi anni (dalla credibilità internazionale alla potenza economica, passando per pagine e pagine della nostra Costituzione calpestate come sterco di vacca) è davvero stupefacente.
E invece, parlando con un amico, mi sono sentito addirittura capovolgere il teorema, e alla fine non ho potuto dargli torto: "Il vero miracolo - mi ha detto - è che ci sia ancora metà della popolazione che è rimasta sana di mente". In effetti, bisogna riconoscere che l'alluvione di tette, goal e formaggini,...
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